Alfredo Castelli è il migliore autore della SBE (e non solo) in barba a tutti gli altri vecchi e nuovi arrivati. Martyn Mystère è sempre stata la mia serie preferita tra quelle edite da Bonelli, il miglior rapporto qualità prezzo in Italia, storie degne e superiori alle osannate produzioni francesi, disegni in genere ottimi e un alto tasso di rileggibilità vista l'enorme quantità di citazioni di cui è infarcita ogni singola storia del BVZM.
Docteur Mystère è anche meglio, riesce a coniugare il mistero tipico delle storie standard con un umorismo alla Max Bunker dei tempi migliori.
Ho adorato "GLI ORRORI DEL CASTELLO MALEDETTO", c'è tutto horror, mistero, fantascienza, e anche un pizzichino (piccolo, piccolo) di erotismo.
Chi altri poteva inserire in una storia Hulk, Il dottor Caligari, Frankenstein Jr e Nosferatu?
Lui l'eccelso Castelli che sta ad Alan Moore come Flash a Quicksilver (nel senso che Alfredo gira intorno ad Alan come se fosse fermo e gli fa le pernacchie).
L'unica cosa che non capisco è perché se l'avo di Martin è il Docteur Rama Rundjee il pronipote somiglia così tanto a Cigale?
Qualcuno lo sa?
Sono comunque seriamente interessato a recuperare il volume edito da Mondadori anche perchè le tavole di Filippucci a colori devono essere fenomenali.
Ho questo Almanacco! Ottima storia anche secondo me, peraltro disegnata da Filippucci che forse è il più "certosino" dei disegnatori di MM.
RispondiEliminaIl vero antenato di Martin è in realtà Cigale.
La vicenda è spiegata in uno dei (pochi) albi di MM in mio possesso, forse in "Affari di famiglia" o "Generazioni"...
la devo leggere, in pratica si è trombato la ragazza di Rundjee?
EliminaNo. Cigale è un trovatello, il Docteur lo trova durante uno dei suoi viaggi e lo prende con sé. Viene chiamato Cigale perché canticchia un certo motivetto... ed è lui, seguendo le imprese di Rama Rundjee, a dargli l'appellativo di Mystère che poi erediterà come cognome.
EliminaCigale è il nonno del nonno di Martin.
Grazie Gas :-)
EliminaE leee cigale, cigale, cigaleeee e la formica invece non cigale mica...era questa la canzone?
RispondiEliminaNon credo, dato che i suoi gusti sono più per la Cuccarini. :P
EliminaHo il volume Mondadori ed è divertentissimo, avevo letto giusto il primo degli episodi raccolti nell'edizione Alessandro.
RispondiEliminaContiene però solo tre episodi, non so se successivi o precedenti a quello che citi nel post. Il terzo però è colorato in maniera troppo "sparata" per i miei gusti e Filippucci non ne beneficia.
Quindi gli orrori del castello maledetto non è uscito a colori? Mi tengo l'Almanacco allora.
EliminaAdesso però hai fatto venire voglia a me di recuperare quell'Almanacco...
EliminaSe non sbaglio le storie col Docteur Mystère dovrebbero essere sei, e solo tre dalla seconda in poi hanno avuto una versione rimontata a colori in un volume cartonato.
Filippucci a colori non si può...
EliminaAnzi, la Bonelli a colori non si può!
Tante teste tante sentenze ,ma - sebbene sia un fan da sempre del BVZA - non riesco a relativizzare così il Bardo di Northampton. Castelli è istintivo. Moore chirurgico. Forse la storia castellana che più si avvicina al passo di Moore è Di tutti i colori ( MM # 100 ) che omaggia persino il Carl Barks di Donald Duck in Old California. Detto questo, è vero che la saga del buon docteur è stata pubblicata prima di quella della Lega dei Gentiluomini Straordinari.
RispondiEliminaOra che ci penso Dal Profondo - episodio di DYD scritto da Castelli e disegnato da Roi - ha qualcosa di alanmoorico. Si pensi alla atmo di storie come Lezione di Anatomia o quella in cui Swamp Thing ha a che fare con la licantropìa mixata con la cultura del maschio che allontana e/o ghettizza la femmina in ragione del suo ciclo. Due ottimi scrittori.
RispondiEliminaNon sono d'accordo sul Castelli "istintivo", proprio la raccolta di episodi che citi del numero 100 è di uno scrupolo architettonico incredibile, e anche nella saga del Docteur "tout se tient".
EliminaNel suo blog Pennacchioli aveva scritto che l'episodio di Dylan Dog che citi era stato cominciato da Sclavi che non sapeva come raccapezzarcisi e fu sviluppato e concluso da Castelli dopo averlo inizialmente affidato a lui.
Il miglior numero cento tra quelli SBEllici da me letti, ma non li ho letti tutti. Le storie castelliche anche famose come quella della spada arturiana o del teschio di cristallo non hanno la struttura perfetta di cose come Di Tutti I Colori. Naturalmente tante zucche tanti pareri. Il Mad Doctor che sonnecchia nella mia zucca - forse memore di Little Tony che sosteneva che sommando il suo charme alla voce di Bobby Solo si poteva andare beyond Elvis - si balocca colla idea che ibridare il controllo di palla del fu Bob Morales ( sempre nella mia zucca & corazon ) con i temi mysterici del BVZA porterebbe ad atterrare nei pressi di Moore.
RispondiEliminaCastelli oggigiorno e´ un relitto del passato e dovrebbe stare in pensionamento gia´ da un decennio...
RispondiElimina