16/01/18

Fanfiction: Geppo e la rosa di Andrea Micky


Satana e Geppo di Pier Luigi Sangalli

Il Gentile Andrea Micky scrive delle belle fan fiction con i personaggi Bianconi e me ne ha spedita qualcuna che vi propongo volentieri. Questa è la prima. Buona Lettura.
Geppo e la rosa
Durante l'anno 1888, Satana inviò i suoi diavoli in giro per il mondo, affinché tentassero gli uomini, spingendoli a compiere cattive azioni.

E fra i diavoli in questione, c'era anche il buon Geppo, che si ritrovò ad agire in una città dell'Irlanda.

Deciso a compiere il suo dovere, Geppo si guardava intorno, in cerca di una potenziale vittima, quando alle sue orecchie giunse il lamento di qualcuno.
Incuriosito, il diavolo buono entrò nel giardino di una modesta casetta, dove un ragazzo stava dicendo “Ohimè. Volevo invitare la  mia amata al gran ballo di domani sera, ma lei ha detto che accetterà solo se le porterò una rosa rossa. E nel mio giardino, purtroppo, non ce ne sono”.
Notando che proprio sotto la finestra dell'innamorato c'era un cespuglio di rose secco, Geppo pensò “Ecco l'occasione giusta. Convincerò quel tipo a barattare la sua anima in cambio di una rosa rossa. Però... non posso sfruttare l'amore per compiere un atto malvagio, anche se così facendo, soddisferei Satana”.
E vinto dagli scrupoli, il diavolo buono usò i suoi poteri infernali per far rivivere uno dei fiori, che divenne subito una bellissima rosa dal colore rosso acceso.
Proprio in quel momento, il giovane notò il fiore e disse sorridendo “Questo é un miracolo dell'amore”.
E senza perdere tempo, il ragazzo colse la rosa, per poi correre a casa della sua amata; ma nella foga, quando aprì la porta di casa, il giovane innamorato non si rese conto di aver colpito un passante innocente, che finì a gambe all'aria.

Geppo invece notò la cosa e si avvicinò all'uomo chiedendogli gentilmente “Vi serve aiuto, signore?”.
“Tu, diavolo degenere” ruggì l'uomo, mentre si rialzava, rivelando così di essere Satana in persona.
“M...Maestà! Che ci fate qui?” domandò sorpreso Geppo.
“Ero venuto a controllare l'operato dei miei diavoli. E come al solito, ti ho sorpreso a compiere delle buone azioni” sbraitò il re dell'inferno, rosso dalla rabbia.
“So che avrei dovuto tentare quel ragazzo, ma non potevo approfittare delle sciagure di un innamorato” ammise Geppo.
“Ti darò la lezione che meriti, vergogna dell'inferno” sbraitò Satana, brandendo un grosso randello.
Al povero Geppo non restò altro da fare che darsela a gambe, tampinato dal suo infuriato sovrano.

L'inseguimento durava già da parecchi minuti, quando Geppo improvvisamente scivolò su qualcosa, finendo a terra.
Approfittando della situazione, Satana lo raggiunse e gli scaricò addosso una serie di violente randellate, che causarono al povero diavolo un bel po' di lividi ed ammaccature.
“E guai a te se ti ripesco ancora a compiere buone azioni” lo avvertì Satana, mentre si allontanava.
“Beh, almeno ho aiutato quel ragazzo a conquistare la sua amata” si consolò Geppo, che, solo allora, si rese conto di essere scivolato sulla rosa che lui stesso aveva fatto fiorire poco prima.
“Ehp! Ma che significa?” domandò sorpreso il diavolo buono.

Allarmato, Geppo tornò di corsa alla casa del giovane innamorato, che trovò intento a leggere un libro di filosofia.
“Ma tu non eri quello che avrebbe ballato con la sua amata in cambio di un rosa rossa?” gli chiese Geppo.
Al che, il giovane sbottò “Lo ero. Ma la ragazza che volevo invitare mi ha respinto sgarbatamente, in quanto un altro suo spasimante le aveva già donato dei gioielli, che (a suo dire) valgono più dei fiori”.
“Cosa?” domandò sorpreso Geppo.
“Proprio così -proseguì il giovane- E perciò, ho deciso di lasciar perdere l'amore e di dedicarmi completamente allo studio, che offre risultati sicuri e concreti”.
“Oh no! E io che mi sono preso tutte quelle botte per niente” si lamentò Geppo, prima di svenire.
Osservando la scena, il giovane si chiese “Ma perché quel tipo se la prende tanto? Dopotutto, non ci conosciamo nemmeno”.

FINE

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