Vignette di Sandro Dossi |
Un centesimo
prezioso
by Andrea Micky
In conformità ai
suoi doveri di sovrano, Satana controllò lo stato delle casse infernali e come
al solito, emerse una situazione catastrofica.
“Maledizione! Ci
sono un sacco di conti da pagare e i soldi non bastano” sbraitò Satana, gettando
in aria una pila di fatture. “Come affronteremo la situazione?” chiese il
diavolo contabile.
“Per adesso,
applicheremo una nuova politica fiscale. Poi si vedrà” stabilì il re
dell’inferno.
Il giorno dopo,
Geppo scoprì di essere nuovamente al verde.
“Sob! Se fossi un
vero diavolo non avrei di questi problemi, ma essendo buono, vengo retribuito
con una paga da fame” sospirò lo sfortunato demonio.
Quelle parole
però, gli ricordarono che era giorno di paga e leggermente sollevato, Geppo
corse a riscuotere il suo misero stipendio.
Quando Geppo
raggiunse l’ufficio paghe, c’erano già parecchi diavoli in attesa.
I primi a
riscuotere furono Belzebù e Aleppe (i 2 favoriti di Satana), che però uscirono
brontolando dall’ufficio.
“Che succede?”
chiese loro un collega.
“Satana ha
aumentato le trattenute sul nostro stipendio” rispose Belzebù.
“Adesso, la nostra
paga ammonta ad un solo dollaro” aggiunse Aleppe.
Apprendendo quella
novità, i diavoli si misero a brontolare, mentre Geppo si allontanò in
silenzio.
“Se i migliori
hanno ricevuto un solo dollaro, é inutile che io, il peggiore, mi presenti”
pensò il diavolo buono.
La nuova politica
fiscale di Satana causò subito una serie di contraccolpi, primo fra i quali uno
sciopero del personale.
Il sovrano stava
camminando nel suo ufficio, tentando di trovare una soluzione, quando qualcuno
bussò alla porta.
“Chi é?” chiese il
re dell’inferno.
“Sono Geppo.
Vorrei parlarle” rispose una voce fuori dalla porta.
“Vieni avanti,
cretino. E spicciati” ordinò imperiosamente Satana.
Con fare timoroso,
Geppo entrò dell’ufficio del suo sovrano e disse “Maestà, la mia coscienza mi
impedisce di partecipare allo sciopero, in quanto io l’ho sempre scontentata
con la mia bontà”.
“Questo é giusto”
riconobbe Satana.
“Perciò, può
contare su di me per lo svolgimento delle normali mansioni infernali...escluso
il tormentare i dannati” disse Geppo.
“Questo ti fa
onore, Geppo. Pertanto, se lavorerai bene, sarai adeguatamente retribuito”
stabilì Satana.
“Grazie, sire”
replicò Geppo, facendo un inchino.
“Adesso, vai a
pulire le gallerie infernali, poi occupati della manutenzione della caldaia, ed
infine, dai da mangiare ai serpenti della fossa” ordinò il re dell’inferno.
“Subito, sire”
disse Geppo, correndo fuori.
Per il resto della
giornata, il diavolo buono lavorò incessantemente, svolgendo le mansioni di
tutti i suoi colleghi scioperanti.
“É un lavoro
massacrante, ma alla fine sarò pagato” pensava Geppo, per farsi forza.
Quella sera,
completati tutti i suoi compiti, Geppo si recò dal suo sovrano, per fare
rapporto.
“Tutto fatto,
maestà” annunciò il diavolo buono.
“Ottimo lavoro,
Geppo. Questo é il tuo compenso” disse Satana, lanciandogli una monetina da 1
centesimo.
“Ehm, grazie
maestà” rispose Geppo, prima di congedarsi.
E mentre il suo
suddito si allontanava, Satana emise una fragorosa risata.
“Ah, ah! Questo
scherzetto mi ha risollevato il morale” ammise il re dell’inferno, torcendosi
dalle risa.
“Tanta fatica e ho
guadagnato solamente un centesimo” sospirò Geppo, mentre tornava nella sua
grotta.
Ma guardando più
attentamente la monetina, il diavolo buono notò qualcosa che lo sorprese molto.
Quella sera,
mentre compiva un giro d’ispezione, Satana passò davanti alla grotta di Geppo,
da cui uscì un delizioso odorino.
Incuriosito, il re
dell’inferno sbirciò dentro e vide il suo suddito cenare con un grosso pollo
arrosto.
“Geppo, dove hai
preso quel pollo?” domandò sorpreso Satana.
“L’ho comprato col
mio stipendio” rispose Geppo.
“Vuoi dire che
l’hai pagato solamente un centesimo?” domandò sempre più sorpreso il re dell’inferno.
“No. Quel
centesimo che mi ha dato risaliva al XIX° secolo e così, l’ho venduto ad un
numismatico, che me l’ha pagato 2000 dollari” spiegò il diavolo buono.
Udendo quelle
parole, a Satana venne un collasso, che lo fece svenire, dopo aver emesso un
assordante urlo di rabbia.
“Ehm, non ha preso
bene la cosa” riconobbe Geppo.
E assecondando la
sua indole, il diavolo buono interruppe la cena e si caricò il suo sovrano
sulle spalle, per poi portarlo all’ospedale infernale, dove lo avrebbero curato.
FINE
ciao, volevo segnalarti questa risposta che gira sul Papersera a proposito del BdF di Segar che esce attualmente in edicola con Gazzetta dello Sport/Corriere della Sera...
RispondiEliminaNon avevo mai sentito qualcuno essere possibilista su di una ristampa delle storie Bianconi! Ma i diritti di chi sono? Tu sai qualcosa?
https://s9.postimg.org/n2tjc8klb/Cattura.jpg
Storia carina ... riguardo alla ristampa di storie Bianconi, la prosecuzione della testata in edicola fallì più volte, una ristampa temo che sarebbe appannaggio di piccoli editori e tirature limitate come per la ristampa di Pugacioff (la quale abbiamo visto che fine ha fatto).
RispondiEliminaQuesta fanfiction è carina, e sarebbe divertente disegnarla. Perché non lo facciamo? (magari ci dividiamo una tavola a testa)
RispondiElimina