06/09/23

Detenuto in attesa di giudizio (1971)****


Pare che Nanni Loy per il film si sia ispirato alla vicenda di Lelio Luttazzi che fu arrestato nel 1970 per un errore giudiziario.
Io l'ho visto la settimana scorsa per la prima volta. Mi ha fatto più paura di tanti film horror. Un incubo plausibile, vicino, palpabile. L'uomo solo contro l'ottusità e gli errori della burocrazia. L'uomo medio in pasto ai criminali. L'uomo normale privato di voce, personalità e identità. La vita che cambia in un attimo e diventi "inferiore" a tutti in un luogo a cui nessuno importa della tua sofferenza. La dignità non ti appartiene e  le tue lacrime sono acqua.
Alla faccia di Nino Manfredi che diceva che Alberto non sapeva recitare, che era Sordi in tutte le sue interpretazioni e non era in grado di cambiare personaggio. Nino in alcune interviste diceva che Sordi non si sforzasse di essere altro che se stesso ma io penso che non ci sia cosa più meravigliosa per un attore di commedia  dell'essere  naturalmente "maschera". 
Certe affermazioni parevano lo scontro eterno che divideva Eduardo e Peppino, Ingrassia e Franchi e tutti gli altri comici che cercavano di salire sulla scala del  drammatico mentre alcuni erano ben felici di essere  i re dei "piani bassi" . Un complesso che attanagliava anche il principe De Curtis che pensava ( a torto) che per essere ricordato doveva fare i film anche con Pasolini.
Sordi non volle più avere a che fare con Manfredi dopo “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa?”.
Copio dal web : Manfredi: “Gli ho detto: ‘Senti Albè, ma perché non te prepari?’. Non mi capiva, e da allora non ha più voluto lavorare con me, se non i film dove manco ci incontravamo. E pensa che prima, noi abbiamo vissuto tanto assieme. Secondo me lui non ha letto Stanislawski e non sa manco chi è Cechov… Sordi è un personaggio, io sono un attore, perché faccio tanti personaggi”.
Sordi non ha  mai perdonato Manfredi per queste affermazioni, tanto che, ormai vecchio e malato, nel 2001 partecipò alla proiezione della versione restaurata di ‘C’eravamo tanto amati’ in cui recitava Nino , ma ai familiari disse di esserci andato soltanto per il suo grande amico di sempre Ettore Scola, regista di quel film”.
“A noi familiari Alberto Sordi non ha mai parlato di Nino Manfredi come suo amico. Anzi, ci svelò che, se lui era avaro, Manfredi era veramente tirchio. Caratteristica pare confermata  anche da Pippo Baudo”. Questi stralci sono tratti  dal libro interessantissimo (almeno per me)  "Alberto Sordi segreto" di Igor Righetti.




13 commenti:

  1. Manfredi non doveva essere un tipo particolarmente simpatico, l'ho già sentito dire.
    Un film simile a questo "Detenuto" è "Il testimone" con Sordi e Noiret.
    Poi Sordi era bravissimo in ruoli drammatici, c'è anche "Un borghese piccolo piccolo" a dimostrarlo.
    Comunque per me la maschera "Alberto Sordi" si identifica (per quantità di film girati) con quella da commedia nera dell'italiano opportunista e furbastro alla Guido Tersilli, a volte con qualche sussulto di dignità. Però "Detenuto" e gli altri film drammatici dimostrano che sapeva uscire da questo personaggio, quindi Manfredi sbagliava.

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    1. Che ci fosse un pizzico d' invidia per quello che era e rappresentava Sordi (l'italiano)? Invidia tra parentesi immotivata perché anche Manfredi era un grande.

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  2. nel film in questione, incredibile quanti attori legati a ruoli comici riescano a fare un'interpretazione drammatica: vedi Lino Banfi direttore del carcere, Giuseppe Anatrelli e Mario Brega (i 2 detenuti che vogliono violentare Sordi), fino a Michele Gammino (leggendario doppiatore, che però tutti ricordiamo per le scene con la Miti nuda nei sogni di Pierino) che interpreta un prete
    E secondo me, molto della drammaticità del film deriva (anche) da questi ruoli insoliti e dissonanti con la loro filmografia solita

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    1. Verissimo, Loy dimostrò di che pasta erano fatti i "caratteristi", Banfi in questo caso magistrale, ma anche tutti gli altri perfettamente in parte.

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  3. Il film é terrorizzante, direi kafkiano, ma oggi per fortuna i detenuti "in attesa di giudizio" non esistono più, o almeno così mi pare (era una situazione assurda che proprio il film denunciava).
    Casualmente poco tempo fa ho visto un'intervista su YouTube a un caratterista italiano, che invece diceva grandi cose di Manfredi anche dal lato umano.
    Pare che l'avarizia di Sordi fosse solo una diceria, forse diffusa da lui stesso per non avere questuanti attorno: dopo morto mi pare che abbiano scoperto tutte le ricche donazioni che discretamente faceva ai bisognosi.

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    1. Ah, e adesso mi sono ricordato anche che una mia ex collega mi diceva che quando suo padre faceva il cameriere sulle navi una vo,ta incontrò Sordi, ed era molto generoso con le mance. Solo che attaccava dei bottoni che non finivano più!

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    2. Eppure si parla dal 1991 al 2022 di 30.000 casi di errore giudiziario ogni anno con gente innocente che finisce in carcere.
      Copio il link :
      https://ntplusdiritto.ilsole24ore.com/art/errori-giudiziari-31-anni-coinvolti-30mila-innocenti--stato-ha-pagato-1-miliardo-risarcimenti-AE4BQyWD
      La cosa strana è che questa notizia l'ha sentita in radio il giorno dopo aver visto il film

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    3. Potrei anche confondermi io, ovviamente, ma mi pare se sei sospettato di aver fatto qualcosa ti mettono ai domiciliari, non finisci subito in carcere come una volta. Non che sia un'esperienza piacevole nemmeno quella, immagino! Certo, puoi sempre finire in prigione per un errore giudiziario, cioè una condanna ingiusta, e poi essere assolto.

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  4. Copio: Disse Alberto Sordi una volta in una intervista al giornalista David Grieco che dovette giurare di non pubblicare finché l’attore fosse in vita: “Sono tirchio da far schifo non credere che non lo sappia. Ma i soldi non li voglio sprecare perché mi servono. Me ne servono tanti, perché ne faccio buon uso. Devi sapere che mantengo 2000 bambini indiani nel loro paese e finanzio anche la costruzione di scuole in India e pure in Africa. Non ho figli, non ne avrò mai, ma mi occupo di tanti bambini a cui i genitori non hanno mai pensato…” .
    Link sotto dove si scopre un Sordi generosissimo.
    https://www.espressione24.it/alberto-sordi-un-grande-benefattore-travesito-da-tirchio-per-discrezione/

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  5. Ma ragazzi, vedo che questo film vi ha dato molto da pensare, ma risollevatevi un po', via.
    I tempi sono cambiati, la situazione giuridico-carceraria non è più così kafkiana, e vedrete che migliorerà ancora.
    Ascoltate questo pezzo, di Cartabia-Nordio-Bella, e su con la vita

    https://www.youtube.com/watch?v=49P7xwHfddA

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    1. Lavoro in carcere da 23 anni. Ahimè ti confermo che "si può morire dentro"

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