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19/11/23

Gli Albi di Topolino 865 del 1971: Jota Kappa, l'Eta Beta vizioso

 


Eta Beta e la benzina corretta è una storia di  Roberto Catalano disegnata da Giuseppe Perego.
In questa avventura che io ho letto su gli albi di Topolino 865 del 1971  facciamo la conoscenza di Jota Kappa, "paesano" di Eta Beta.
Jota crea ancora più confusione sulle origini dello strano  testone creato da Gottfredson e Walsh.
Eta Beta è un uomo del futuro, l'essere di un'altra dimensione o un alieno?
Jota Kappa è un alieno ed in questa storia lo è di conseguenza anche Eta Beta. 
Eppure per Bill Walsh e Floyd Gottfredson Eta Beta veniva dal futuro del pianeta terra dall’anno 2447, chissà se già nel 1947 avessero pensato ad un multiverso, dove uomini evoluti si sono trasformati in strani cavernicoli dalle tasche infinite. 

06/09/23

Detenuto in attesa di giudizio (1971)****


Pare che Nanni Loy per il film si sia ispirato alla vicenda di Lelio Luttazzi che fu arrestato nel 1970 per un errore giudiziario.
Io l'ho visto la settimana scorsa per la prima volta. Mi ha fatto più paura di tanti film horror. Un incubo plausibile, vicino, palpabile. L'uomo solo contro l'ottusità e gli errori della burocrazia. L'uomo medio in pasto ai criminali. L'uomo normale privato di voce, personalità e identità. La vita che cambia in un attimo e diventi "inferiore" a tutti in un luogo a cui nessuno importa della tua sofferenza. La dignità non ti appartiene e  le tue lacrime sono acqua.

22/03/17

Quando Nonna Abelarda incontrò Satana...ovvero come sarebbe stato Geppo disegnato da Tiberio Colantuoni?


Abelarda decide di concedersi un'avventura interplanetaria e si costruisce nel giardino di casa un razzo (a suo dire meraviglioso). Appena avviato, però, il razzo resta fermo scaraventando la vecchia verso il basso... Lei crede di essere giunta su un lontano pianeta ma, dopo essere stata legata con delle catene che neppure lei è in grado di rompere, viene condotta al cospetto di Satana, dove le è finalmente chiaro di essere scesa all'inferno. Satana intende tenere Abelarda con sé, dato che ostacola continuamente le malefatte di Nik e Nok, delle cui anime si dichiara proprietario, ma lei riesce a liberarsi facendosi martellare il callo del piede, dal cui dolore riesce a strappare le catene, pestare Satana e tornare in superficie.

29/09/16

Non siamo Mondadori ma le parodie le sappiamo fare anche noi! La commedia dell'arte vista da Rebuffi.


Il tutto è stato recuperato da Gaspare Pero che nella sua mail mi indica come storia ristampata su Raccolta Storie di Cucciolo numero 28 del 1971.
Gas scrive: Ciao Salvatore, verso la metà del XVIII secolo Carlo Goldoni portava in scena "Arlecchino servitore di due padroni"... Poco più di duecento anni dopo, forse in risposta alle blasonate parodie Disney, in casa Alpe veniva preparata e pubblicata la storia che ti allego, che mette in scena i principali personaggi del fumetto Cucciolo, compresi Mister Alt e il direttore in persona!
Io continuo così:
Mentre nell'onnipotente Topolino libretto, per anni edito da Arnoldo Mondadori con splendidi risultati economici e d'immagine, facevano (e fanno tutt'ora con Panini) sfracelli le splendide parodie di Carpi, Bottaro e Chierchini nel piccolo ma fantastico mondo di Giuseppe Caregaro si sbeffeggiava la commedia dell'arte. Mister Alt, controfigura bionda degli autori Alpe e non solo di Giorgio Rebuffi (autore di questa storia) ci introduceva in una commedia a quadretti con gli stessi tempi e stili del Goldoni. 

06/05/15

Ai nostri familiari, ai quali dei nostri fumetti non importa un bel nulla


Questa dedica è stata scritta da Giorgio Rebuffi, Carlo Chendi e Luciano Bottaro sul volume "Un Mondo di Fumetti", edito da Cenisio in sole 3000 copie (per un errore di stampa fu scritto che ne furono prodotte soltanto 50, ringrazio Carlo Chendi per la precisazione) nel 1971. Le foto mi sono state mandate da Marco Lucherini per la pagina Facebook di Retronika. Non commento.

19/04/15

Le origini di Popeye secondo Wildman e Gill



Il ritorno di un retroniko dalla Cina! Filippo Tattini mi ha spedito un estratto del numero 108 del Popeye americano del 1971. Filippo non apprezza il disegnatore George Wildman e lo sceneggiatore Joe Gill. Beh devo dire che neanch'io stravedo e probabilmente uno a caso dei nostri amati autori Bianconi avrebbe sparato tavole migliori. Comunque in quest'albo il duo incriminato ci racconta la storia del marinaio, già da subito una cosa balza all'occhio e che non ho mai letto da nessuna altra parte...Elzie Crisler Segar diventa Elzie Grisler Segar... ribattezzato in seguito anche "Gus" Segar. Ora, ne ho letti di libri e comics sul guercio, mi sono visto costretto a googlare, ma giuro che il buon Segar non l'ho mai visto nomato Grisler...e questi sono gli americani che dovrebbero portare rispetto ai comics...

01/05/14

"UN CONSIGLIO" Quando Berardi e Milazzo facevano i fumetti brutti.


Eccomi tornato dopo una breve vacanza e vi posto subito una chicca che avevo in soffitta , uno dei fumetti d'esordio dei grandi Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo. Proprio in questo periodo è  uscita in edicola l'ennesima gradita  ristampa  del culto (anche mio) Ken Parker  e penso che tutti abbiano letto almeno qualche storia della gradevole criminologa Julia...bhe prima di deliziarci con alcuni  tra i più bei fumetti italiani, anche Giancarlo e Ivo sono stati "piccoli" e proponevano le lore storie  ad editori minori come la  CAB che nel 1971 in un pocket dal titolo "L'HORRORE A FUMETTI" stampa la violentissima storia di matrice poliziottesca "Un Consiglio".


08/10/13

Kid n. 8–Edizioni Alhambra-Aprile 1971-reperto reperito da Filippo Tattini



Cover del grande Alberico Motta

Il buon Filippo mi ha spedito via mail alcune scansioni di questa chicca cartacea.
Non fatevi ingannare dall’altisonante nome "Edizioni Alhambra", questo recensito è  un puro fumetto razza Bianconi.

20/02/13

Geppo n.9-Settembre 1971 -Edizioni Bianconi -Lire 120****

Copertina di Pierluigi Sangalli

Geppo ritorna siore e siori. Ieri mi sono fatto   coraggio e un po’ intimidito ho chiamato al telefono Pierluigi Sangalli. E’ stata una bella esperienza,  si è fatta una gioviale chiaccherata piena di anedotti bianconiani che mi hanno deliziato. Ho chiesto spiegazioni approfondite sulla situazione del diavolo buono e mi ha rassicurato che posso tranquillamente continuare a recensire le storie e gli albi  che più mi aggradano, riconoscendo anche lui che la retropromozione può soltanto fare del bene al personaggio e gli autori coinvolti. Ho spiegato quali erano le ragioni del cancellamento dei post…quando si mettono in mezzo a discussioni da fan  storie di avvocati e diritti è lecito che insorga un po’ di cagotto…io non sapendo ne leggere né scrivere in giuridico  avevo censurato le geppitudini per salvaguardarmi. La mia speranza è che un giorno venga prodotto qualcosa di nuovo dai nostri autori preferiti e non soltanto ennesime ristampe e glorificazioni del passato. Non basta storicizzare , Sangalli , Dossi e Motta hanno secondo me ancora molto da dire ed  ho sempre avuto l’idea che i personaggi classici con nuove sceneggiature ambientate nel mondo moderno e con storie rivolte agli adulti potrebbero avere un rinnovato successo commerciale. E’ giusto che gli autori traggano guadagno anche economico del loro operato e non soltanto gloria.
La fortuna più grande che mi ha concesso questo angolo di web è stata proprio quella di poter comunicare in maniera diretta con i miei idoli , cosa che mi ha portato un affezione diversa rispetto a quella che avevo da solo lettore, ho conosciuto bellissime persone di una professionalità , passione, cultura , dedizione e modestia che difficilmente si possono riscontrare. Gli autori sono migliori anche di alcuni blogger che ormai credono di avere in mano il potere divino del giudizio.
Ho chiesto anche che se alcune delle storie che recensisco sono state ristampate su gli ebook prodotti da Tiziano Radice lo stesso Tiziano se vuole può indicare l’albo digitale dove è avvenuta la ristampa così se qualche appassionato è interessato ad acquistarlo sa che è possibile rileggere per intero la storia nella nuova pubblicazione. Sono prodigo di buone intenzioni per tutti ma è bene che sappia chi mi legge che questo blog non è il più letto della rete, ha la fortuna di essere forse il preferito da molti “secchioni” come me approfonditori e groupie dell’umoristico italiano ma penso che si se voglia pubblicizzare direttamente con maggiore riscontro  di pubblico nuove idee e pubblicazioni sarebbe meglio rivolgersi a portali più visitati e blasonati. Qui si è tra amici. Il coso del copyright ormai è vergato lì in alto vicino alla testata del blog  (come mi ha consigliato il buon Gaspare Pero) e se qualcuno ha qualcosa da ridire mi manda una mail ed io tolgo quel che non è di gradimento. Fatto sta che la base ideologica in cui intendo muovere i nuovi post su Geppo è quella della completa   democrazia e sarà dato spazio agli autori in base alla qualità e quantità del prodotto.
Intendo recensire quando prima quel capolavoro che è Geppo Inferno 2000 scritto e disegnato da Sandro Dossi con la produzione eccellente effettuata da Andrea Leggeri, albo che secondo me rappresenta la perfezione per quanto riguarda l’eventuale prodotto da libreria, curato all’inverosimile in uno splendido bianco e nero (i bianconi devono essere al massimo in quadricromia , lasciamo photoshop all’edulcorata Disney) . Mi sono sentito anche con Sandro (non è la prima volta…poveretto quando stiamo al telefono non lo mollo più) che mi ha divertito molto quando mi ha raccontato perché Alberico Motta è passato alle sceneggiature, ho immaginato la scena e mi sono scompisciato. Alberico era precisissimo è voleva dare un prodotto di massima qualità , mentre gli altri producevano tavole a manetta , Pierluigi,ad esempio,  mi ha raccontato  divertendosi che a volte è riuscito a produrre anche 200 tavole in un mese.  Il Motta usava il pennello con una dovizia che a Renato Bianconi sembrava eccessiva. Praticamente le tavole venivano strappate di mano dal disegnatore cosi: “Uè  è perfetta, basta mollala che per i bambini va bene …dobbiamo andare in stampaaaa”. Alberico si proposa allora e  fu promosso a sceneggiatore, lì era veloce e divertentissimo e per questo le sue storie disegnate negli anni si diradarono , ahinoi, sempre di più.
Sia Sangalli che Dossi hanno più volte celebrato le doti grafiche di Mario Sbattella che ebbe un trattamento contrario a quello di Motta. Sbattella era il più veloce e per questo fu utilizzato per “riempire” gli albi, un discorso  relativo , diceva Sangalli, anche  all’utilizzo delle macchine tipografiche che  erano tarate  e pagate per produrre un tot di pagine mensili e quindi  serviva più  materiale possibile.
Quando si aveva tempo si andava a ripescare negli immensi archivi di Renato con produzioni eccellenti di Chierchini,  Carpi o Gatto , quando il tempo non c’era si utilizzava il velocissimo Sbattella.
Scusate le divagazioni  ma dubito che i lettori di questo blog non siano interessati agli anedotti.
Passiamo all’albo che è un perfetto compendio di par condicio in cui troviamo tutti Pierluigi Sangalli, Alberico Motta, Sandro Dossi e l’ormai mitico Mario Sbattella.
Premetto che l’albo, pur restando un ottima lettura, a mio avviso non è dei migliori, Il Geppo dei primi anni settanta non era ancora stato plasmato a dovere e le storie erano ancora leggerine e divertenti, si era ancora lontani dalle meraviglie di sceneggiatura  che ci avrebbe fornito Sandro Dossi composte da  più livelli di lettura e in cui confluivano satira , analisi psicologica dei dannati come trasposizione spirituale del penitenziario, i  metafumetti con cross over bianconiani  tra autori e personaggi  e gli scontri tra un simpaticissimo Satana   e un noiosissimo esercito angelico che stava tutto il santo giorno a canticchiare gospel come le zie di paese sull’orlo della fossa improvvisamente redente.

Materiale che intendo riproporre se il clima resta disteso.

Come scriveva Mark Twain,  “preferisco il paradiso per il clima ma l’inferno per la compagnia”.

Geppo: Un Dannato Traditore-sceneggiatura Alberico Motta-Disegni Sandro Dossi****

 

Violentissima storia dove il diavolo buono viene pestato a sangue più volte perché fornisce gazose  ai dannati. La colpa e dell’infame demone infiltrato Giuleppe spione e bastardo. Geppo per la prima volta reagisce in maniera violenta e spatascia il cranio al fetentone con una mazza ferrata.

Eugenio: Il trisavolo pirata–disegnatori: TUTTI***

 

Nonostante non ami le storie patchwork realizzate da Mario Sbattella devo ammettere che la sceneggiatura di questa è molto gradevole. Il trisavolo pirata, casinista che mette a ferro e fuoco la città alla ricerca di dobloni da depradare era un personaggio più simpatico dello stesso Eugenio. Peccato che lo spettro corsaro non sia stato riesumato per qualche altra avventura perché sarebbe stato un ottimo comprimario di testata.

Caligola: Caccia ai Pesci-sceneggiatura e disegni Pierluigi Sangalli , chine di Sandro Dossi***

 

Mi è sempre piaciuto il gattaccio Caligola, strano che non si sia mai pensato , visto l’amore risaputo di Renato Bianconi per gatti e paperi, di dedicare una testata al cattivissimo felino. Il gatto di Satana aveva personalità da vendere ed era più originale dei tanti cloni di Tom e Silvestro che avevano avuto l’onore di testate personali di scarso successo.Caligola è subdolo, selvaggio e anaffettivo  caratteristiche che lo rendono moderno. Questa qui è la tipica storia del “terzo che gode” canovaccio usato spesso in storie popeyche con Poldo o Trinchetto. Satana sbafa i pesci di Geppo mentre Caligola nonostante ripetuti tentativi resta a bocca asciutta. Efficace ed essenziale.

Rotella: carissimi vicini- sceneggiatura e disegni Pierluigi Sangalli, chine di Sandro Dossi****


Effetto chicca!  Rotella è per me una “novità” e ne sono stato piacevolmente colpito. Un comprimario meteora di cui non so quante storie siano state prodotte. Alla base del personaggio  ho l’impressione che ci sia il Professor O.G. Wotasnozzle del Sappo di  Elzie C. Segar con un pizzico dell’Archimede Pitagorico disneyano. La storia invece ricorda gli esilaranti  scontri tra vicini di Paperino ed Anacleto Mitraglia. Se avete altre notizie su questo personaggio sono qui gradite.

Salvatore: un pagliaio che scotta-sceneggiatura Alberico Motta,disegni Sandro Dossi***

 

Storia carina ma di routine. Il  serpente Salvatore è un altro di quei personaggi che man mano che passava il tempo veniva utilizzato sempre meno nelle storie di Geppo. Il rettile tentatore d’ispirazione biblica, vecchio come l’Eden prova a tirar fuori un briciolo di malvagità del demone per caso ma chi conosce le “vere” origini di Geppo dovrebbe ricordare che puro caso il protagonista divenne diavolo, infatti fu colpa di una cicogna distratta che portò il piccolo angelo all'inferno piuttosto che in paradiso  (grazie a Gaspare Pero e Sandro Dossi) . Sandro Dossi è stato forse l’unico a scrivere una genesi del personaggio.

Geppo ha avuto un impennata collezionistica non da poco e per quanto personaggio famoso non ha avuto la quantità di ristampe del vendutissimo Braccio di Ferro.
Sino ad un paio di anni fa quest’albo poteva essere acquistato ad un singolo € ma nell’ultimo periodo un Geppo degli anni 60/70 non te lo porti a casa , a meno che non si trovi l’occasione in qualche mercatino,  a meno di 3€..
Altro discorso va fatto per le pubblicazioni degli anni 80/90 ma anche quelle stanno accrescendo il loro valore.
Geppofili  cari a mio avviso  in questo lustro avete quasi triplicato il valore della vostra collezione.

Bonus :

retrocopertina con un bel Provolino di Pierluigi Sangalli:

 

e se volete mettere dindini da parte per iniziare una collezione di Geppo costruitevi questo portamonete a forma di mangianastri "Castelli"


08/07/11

I miracoli della Sebino



SEBINO
La ditta capace di creare veri concentrati di tecnologia! Altro che gli automi di Vichy, Roullet & Decamps, Lambert, Phalibois, Renou e Bontems.

Ecco la vera scienza degli anni 70





La sora Nella ride se le tocchi il pancino e piange se le fai la puntura. Era anche in cantiere la versione con i chip invertiti per le masochiste.



Gigetto suona la tromba , quindi aveva dei micropolmoni digitali, cose adesso impensabili, probabilmente progetti atlantidei.


Belinda muove gli occhi e la bocca mentre parla e canta in tutte le lingue. Belle bamboline peccato che per spegnerle bisognava l'aiuto di un esorcista allenato. Si mormora che in Sebino evocassero un demone egiziano per in ogni bambola e che il nome del giocattolo sui progetti fosse "Belinda Blair"


Peppino ride, sempre e racconta le barzellette anche se perde la tua squadra del cuore e ti hanno licenziato. Chissà perchè gli hanno scelto un nome terrone...gli Umberto non ridono mai?


Tipitì piange lacrime vere. Il progetto originale fu ceduto al Vaticano per la costruzione di alcune statuine che si trovano in varie chiesette sperdute del mondo.

04/03/11

Albi di Topolino 857 -Zio Paperone e la sorpresa sorprendente-11 aprile 1971 lire 70 ****


Gli Albi di Topolino è una delle migliori serie Disney Mondadori.
Ricordo che da ragazzino la consideravo poco perchè il prezzo comparato alle pagine di lettura mi
sembrava troppo alto facendo la proporzione con il Topolino libretto, ma con il senno di poi mi sono accorto che spesso le storie selezionate per l'edizione "single" erano le migliori e l'albo era quasi privo di pubblicità. Visto che non c'è mai stato un grandissimo seguito collezionistico per questa pubblicazione è facile trovare vari numeri a prezzi molto abbordabili
Le storie di questo numero:

1-Zio Paperone e la sorpresa sorprendente -disegni di Giuseppe Perego

Giuseppe Perego è il tipico autore che si apprezza più d'adulto che da bambino. I paperi di Perego erano poco disneyani, ma proprio per questo ,adesso, adoro il suo stile così "italiano" e poco addomesticato alle regole di mercato internazionale. Uno dei grandi difetti dei nuovi fumetti
pubblicati su Topolino è quello dell'eccessiva uniformazione del tratto che spesso cita i maestri ma rende i disegnatori interscambiali, poco incisivi e privi di stile immediatente identificabile. Le storie ormai sono rivolte prettamente ad un pubblico infantile e si tende al "cartoneesco" con gag più fisiche e non pensate per avere più livelli di lettura. Ho sempre pensato che l'unico periodo di albi Disney degno di essere collezionato sia quello delle Edizioni Mondadori, la Disney Italia ha imposto dei paletti stilistici a cui attenersi per proporre i propri fumetti in tutto il mondo che ha tolto tutta la verve sperimentale degli autori. La colpa è anche delle scuole del fumetto che creano operai del disegno ma non artisti. Sono mie impressioni che possono essere giustamente contradette. Tornando alla storia...Bella! Eccolo lo Zio Paperone italiano, acido, tirchio e cattivo come piace a noi lettori di vecchia data. Lo Zione acquista ad una svendita le uova di pasqua da donare per l'anno successivo (poco contano le date di scadenza). Le uova hanno come sorpresa degli anelli di poco conto che Miss Paperett (qui ancora chiamata semplicemente segretaria) riceve in sostituzione dell'agognato promesso aumento di stipendio e che per sdegno regala a Brigitta. La papera innamorata di Paperone scambia l'anello per una promessa di fidanzamento e il povero vecchio pennuto farà di tutto per riavere l'anello indietro...****

2-Paperino capitano di acqua dolce-disegni di Phil DeLara
storia americana con i soliti personaggi originali edulcorati. Interessante perchè si viene a conoscenza del Cugino Queck.***


L'albo in condizioni edicola si trova anche a 4 euro (meno per chi accontenta)

Consigliato ****

07/02/11

Kriminal 336 -L'idolo d'oro-16 dicembre 1971****


Un avventura "politically correct" .
Anthony Logan nelle insolite vesti di castigatore di torti.
I buoni selvaggi, defraudati ed uccisi da bianchi corrotti, vengono vendicati dall'assassino vestito da scheletro.
Kriminal rinuncerà al grande idolo d'oro per ottenere un premio ancora più prezioso...
Una storia che ho molto apprezzato.

In condizioni perfette è una albo da 20 euro (gli ultimi numeri di Kriminal avevano tirature più basse )

Consigliato ****

06/02/11

Kriminal 333-Il mistero della Queen Elizabeth-25 novembre 1971 ***


Ritmatissima ricerca di un diamante su una nave da Crociera.
Molto divertente.
I disegni sono firmati Titto.
L'albo in condizioni d'edicola si trova intorno ad una ventina d'euro (molto meno in condizioni da lettura)
Consigliato***

21/01/11

Il film turco del Comandante Mark-Korkusuz Kaptan Swing ***



L'intrepido Comandante Mark Bonelliano.

Prodotto nel 1971 con la regia di Tunc Basaran e con Salih Güney nel ruolo del Comandante Mark .

Altra fedelissima produzione non autorizzata turca.


Il Film è un gradevole incrocio tra uno spaghetti western e una commedia.
La Onar films di dvd di Kaptan Swing ne ha stampato soltanto 500 copie numerate.