Ingiusto spoleirare il contenuto delle storie di questo pregiato Oscar Cartoon, sarebbe un peccato anche se molte trame sono trasposizioni di racconti conosciutissimi di Poe, Bierce o Lovecraft .
Il pregio maggiore dei fumetti di Creepy dell'americana Warren era il taglio veloce della riduzione, la capacità di autori come Archie Goodwin di comprimere in 5-6 pagine racconti che ne erano lunghi anche più di cento. Molte delle storie originali sono state, invece, seminali per l'immaginario dei registi horror degli anni ottanta, anche se molto probabilmente i ricordi di quel che hanno letto da bambini ha ingigantito la quantità di violenza presente in questi comics che è molto più bassa di quel che ricordavo anche io.
Niente splatter, pura atmosfera prodotta da artisti come Neal Adams , Steve Ditko , Frank Frazetta , Angelo Torres , Alex Toth , Al Williamson e Wally Wood . Non tutti quelli prima menzionati sono presenti in quest'albo. Quello che in "ZIO TIBIA COLPISCE ANCORA" mi ha dato le sensazioni migliori è stato Tom Sutton, specializzato nelle riduzioni di Poe , con la sua ottima costruzione della tavola e per il dettaglio maniacale.
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Tom Sutton |
Questa è un lettura lenta, "
contro il logorio della vita moderna", le storie vanno lette ad una ad una perdendosi nella vetusta regola dell'infarcire di lettere ogni singola vignetta, in ogni pagina c'è più testo che in un intera serie di manga.
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Donald Norman |
Scordatevi il fracasso delle produzioni supereroistiche.
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Alex Toth |
Assaporate il lavoro di pennello
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Angelo Torres |
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Ric Estrada |
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Jack Sparling |
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Godetevelo in silenzio, al buio schiarito dalla sola luce di candela.
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Gutenberg Mondiero |
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Tom Sutton |
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Neal Adams |
Consigliatissimo, di facile reperibilità a prezzi abbordabili come quasi tutta la serie Oscar Mondadori.
Ricordatevi che il prezzo alto nel campo del fumetto non è mai sinonimo di qualità o rarità ma soltanto follia collezionistica.
Letti e riletti fino alla nausea i Zio Tibia. E poi colpevolmente dimenticati. Per me, piccoli gioielli ancora inarrivabili.
RispondiEliminaIl fumetto si evolve come il cinema. Tutto deve essere veloce e manca il tempo per l'introspezione e le pause
EliminaBei disegni!
RispondiEliminaMa... Ric Estrada non era uno dei "Chip's"?
Quello mi sa che era Eric, comunque sarebbe stato un caso di omonimia
EliminaI miei preferiti erano Reed Crandall e Ernie Colon, che però compaiono nel primo e nel terzo volume, non in questo.
RispondiEliminaMa concordo con te che Tom Sutton è eccezionale, in questa storia. Ma anche in quella della Morte Rossa...
Questi della Warren dovrebbero essere i veri fumetti horror di culto, invece non vengono quasi mai citati, forse perché non sono abbastanza splatterosi e fracassoni.
A proposito, in questo volume c'è anche un fumetto di August Derleth, disegnato da lui, pare !
"Il giorno di Wentworth"!
EliminaGalerius mi toccherà passare la vita a ringraziarti. Il libro ce l'ho dagli anni 80 e non avevo mai fatto caso che questa storia fosse scritta e disegnata dal Conte D'Erlette (che fra l'altro non disegna neanche malissimo)!
Il credit dice: da Lovecraft.
Io sono un lovecraftiano (oltre che un logorroico) e ho tutti i racconti ma non mi riesce individuare questo spunto. La storia in verità non è sbalorditiva, e perciò forse mi è passata inosservata. Forse si tratterà di qualche suo abbozzo discusso per lettera e poi sviluppato da Derleth?
Avete visto quel tipo emaciato e spettrale in mezzo ai membri di Retronika? Lui di fumetti horror ne sa qualcosa...
Oops !
EliminaRileggendo oggi questi commenti mi rendo conto di avere saltato questo intervento di La Rue...rimediamo !Sì, Il Giorno di Wentworth era una di quelle "collaborazioni postume" basate su abbozzi o su idee contenute in lettere di Lovecraft ( per qualcuno sono tradimenti, per altri gioiellini, questione di punti di vista, quelli che ho letto a suo tempo non erano malaccio ).
In Italia il racconto è stato pubblicato da Fanucci nel lontano '77, all'interno del volume La Lampada di Alhazred. Non so se sia apparso anche altrove, in seguito...
A me comunque come vicenda piace molto, è una 'ghost story' niente male...e quelle unghie che prendevano il volo per andare a ricongiungersi con lo scheletro ( nel frattempo sparito nella pioggia ) mi impressionavano non poco :)
Che poi la Planeta ha stampato un volume in Ita della ristampa cronologica ( o erano 2 ?) della serie .
RispondiEliminaInultile dire che in Spagna, come in USA e latre parti, di volumi ne sono usciti molti altri.....
Credo siano due volumi, Sam.
EliminaOT Nel terzo Oscar, Mezzanotte con Zio Tibia, c'è una storia in cui un cartoonist viene accoppato dal suo stesso personaggio, un gatto stile Warner Bros. Da non perdere !
Io conosco Mezzanotte con Zio Tibia (Oscar 401), questo Zio Tibia colpisce ancora (Oscar 305), Le spiacevoli notti di Zio Tibia (Oscar 221) che ho tutti e 3
EliminaSì, i tre Oscar, tutti con vere chicche !
EliminaI due sono quelli DeAgostini-Planeta, di cui parlava Sam.
Ops! avevo inteso male, non sapevo nemmeno che fossero usciti i volumi Planeta :-)
EliminaSono usciti pochi anni fa. Non li ho presi perché avevo già anch'io gli Oscar - da quarant'anni e più, sigh, come è passato il tempo - e buona parte del materiale dei volumi Planeta è lo stesso. Credo siano attualmente fuori catalogo - o perlomeno, i dealer ne dichiarano la non disponibilità - ma in rete qualche copia salta fuori, a prezzi ragionevoli.
Eliminaio, quando posso preferisco le edizioni d'antan, anche se quelle recenti sono più curate editorialmente, adoro l'effetto vissuto.
EliminaEh, sfondi una porta aperta...!
EliminaLe vecchie edizioni hanno un fascino che le nuove, ahimé, il più delle volte non hanno. Per me però è determinante, più che il fatto che siano vissuti, proprio l'aspetto 'vecchio' delle pubblicazioni, lo stile di un tempo : dell'impaginazione, dei caratteri, del tipo di carta ( hai presente l'odore della 'vecchia' carta ? Non ci sono paragoni ).
Un Topolino degli anni 60/'70 per me bagnerà sempre il naso a tutti i suoi colleghi moderni, proprio per quegli aspetti che ti dicevo. E anche per la nostalgia, ovvio...
Insomma, il Nuovo si prende solo se il Vecchio non c'è, o se per prenderlo bisogna ipotecare la casa.
Cmq Zio Tibia è un personaggio che in Italia ha un suo pubblico fedele : pure i responsabili tv della Mediaset , a fine anni 80-inizio 90 gli dedicarono il mitico programma " Venerdì con Zio Tibia ".
RispondiEliminaLo ricordate ?
Se penso alle schifezze che vanno in tv oggi......
Ovvio che le ricordo, non perdevo nessuno dei film in rassegna...mi pare lo passassero su Italia 1
EliminaEra lo Zio TIbia Picture Show, e sì, andava in onda su Italia1...
EliminaSembra che Tom Sutton abbia collaborato anche alle riviste horror della Charlton Comics...qualche loro fumetto è stato pubblicato in Italia per brevissimo tempo dall'effimera Racconti di Fantasmi...conosci quella rivistina ?
RispondiEliminaSinceramente no
EliminaE' del '72, quindi se non t'é capitata per caso sottomano in seguito non puoi averla presente.
EliminaErano fumetti un po' alla Marvel, come stile ( c'entrava anche Steve Ditko ).
Qualcuno scadente, altri intorno alla sufficienza ; ma altri ancora dei veri e propri gioiellini.
Meritano una riscoperta.
Vorrei ricordare due magazine usciti negli anni 80, ovvero Zombi e Creepy (16 numeri complessivi, Elfo editore). Contenevano storie già editate che storie inedite.
RispondiEliminaPossiedo tanto materiale degli anni "che furono", ma questo albo mi manca.
RispondiElimina(e me ne manca pure un altro, sempre dello "Zio Tibia"..)
Se riuscissi a trovarlo (ovviamente da scaricare), sarei davvero FE-LI-CE.