Niente di che sta storiella di Marcello Toninelli, autore che apprezzo di più nella sua “variant”
umoristica alla Superstrunz (che se ritrovo in soffitta devo recensire).
Senza infamia e senza lode, roba di routine zagoriana anche
se è presente uno dei miei comprimari preferiti, quel viscidone di Digging Bill
che a me è sempre parso la versione
Bonelli di un giovane (ma sfortunato) Zio Paperone Klondike-style.
I disegni sono di un maturo Gallieno Ferri, quindi pennellatone essenziali e pochi particolari.
L’unico personaggio interessante dell’albo è il bastardissimo Monco, una specie di Lino Banfi
cattivo.
Tutti quanti vanno alla ricerca di un grosso diamante
senziente partorito da un meteorite .
Il primo a trovarlo è un
trapper di nome Mulligan, che diventa cieco per colpa delle radiazioni
emanate dalla pietra preziosa.
Il povero cristo fa pure una brutta fine, menato dagli amici
del Monco si spappola la testa su un masso, peggio che i barboni di arancia
meccanica.
Poi ci sono i Wuwukam, che dovrebbero essere una razza di
pellerossa ma sembrano selvaggi preistorici usciti dal Topolino di Gottfredson.
Nzomma , se siete collezionistivogliotuttozagor
accattativillo ma la saga dello spirito con la scure ha offerto sicuramente di
meglio
Disco Dance |
"Vagamente" ispirata a "La montagna incantata" del Piccolo Ranger. ;)
RispondiEliminanon saprei dirti...quella storia del ranger non l'ho letta ma mi fido di Alex
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