03/11/21

Il Braccio di Ferro dell’edizioni Cenisio


Sarebbe bello sapere come venivano gestiti i diritti di Popeye negli anni ottanta e novanta, mentre Bianconi continuava a pubblicare le sue serie storiche sul marinaio più forte del mondo nelle edicole "a sorpresa" appaiono degli albetti con la famiglia del guercio editi da Cenisio.

Questi giornaletti non erano veri e propri fumetti, erano delle avventure disegnate da Anna Maria Falcetti con delle didascalie che raccontavano la storia e che in seguito furono  farcite anche di giochini enigmistici per bambini.

Questa copertina sarà di Dossi o della Falcetti?

Il tutto faceva pensare che le pubblicazioni erano rivolte ad un pubblico ancora più giovane  di quello che abitualmente comprava i fumetti Bianconi.

Secondo la Guida al fumetto italiano di Gianni Bono uscirono almeno 12 albi bimestrali di questa serie  dal marzo 1988 all’aprile 1990.

Ricordo che anche Sandro Dossi collaborò a queste pubblicazioni con qualche illustrazione.

Illustrazione di Sandro Dossi

Cenisio sfruttò il marinaio anche più di Bianconi...infatti ecco a voi:

I libri che profumano, di cui una delle copertine è di un evidentissimo Dossi, l’autore invece che ispirarsi a Bud Sagendorf come la Falcetti riproponeva il character design Bianconiano.

Degli albi sulle professioni rivolte ad un pubblico femminile con protagonista Olivia

Sperando che non ci sia un libretto anche per la professione più vecchia del mondo


Le più belle avventure di Braccio di Ferro che inseriva i personaggi di Segar all'interno di sfondi fotografici.

Incontreranno Mauro Corona?

Mauro Corona rapisce Bianca Berlinguer


I Salterelli: clonazzi dei Trasferelli con cui ci divertivamo da bambini, chissà se nella variante moderna attacca-stacca o nella vecchia versione “una volta è per sempre”.

Mi sembrano attacca-stacca: Popeye però mi pare faccia soltanto l'imbonitore, quei pirati lì non sono sicuramente di Spinacia

…E poi una marea di sagomati, cartonati, ristampe, albi da colorare, ricopertinati, ecc…

La Falcetti ha disegnato Speedy Gonzales, per questo ama i sombreros

Questa è una pubblicazione strana: la testatina è quella del Braccio di Ferro Bianconi che fu disegnata da Dossi


Cenisio approfittò dei diritti del buon Popeye con ambizione.
Tutte queste serie non entravano in competizione con quello che stampava Bianconi ma non ho idea del successo avuto da queste pubblicazioni...non mi pare che abbiano fatto il “boom” , ricordo che se ne trovavano parecchie nelle edicole e riguardavano anche altri personaggi storici come la Pantera Rosa o Betty Boop.

Negli anni novanta Cenisio era già in declino, la maggior parte delle testate sopravvissute dell’editore riguardavano ormai soltanto le licenze di Warner Bros e MGM ed erano composte soltanto da striminzite ristampe delle storie già pubblicate a partire dagli anni sessanta.


Forse prevedendo i tempi cupi riguardanti i fumetti per bambini l’editore iniziò a pensare a forme d’intrattenimento cartacee alternative seguendo le orme di un’ammiraglia come Edigamma che imperversava sugli scaffali dei giornalai.

  

13 commenti:

  1. Sai che ignoravo totalmente queste pubblicazioni? Ottimo articolo!

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    1. Grazie. A me erano rimasti in soffitta un paio di albi Cenisio di Popeye...mi sono ricapitati tra le mani una settimana fa.

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  2. Quando compravo fumetti Cenisio, queste loro pubblicazioni su Braccio di Ferro le vedevo nelle pubblicità ma non arrivavano nella mia edicola, mandando il mio cervellino bambino in confusione perché erano molto diverse dai Bianconi che acquistavo e leggevo regolarmente. Ricordo che una volta chiesi allo sprovveduto edicolante qualcosa tipo "Avete i Braccio di Ferro come questi?" aprendogli un Cenisio alla pagina della relativa pubblicità, e mi seppe dare ben poche soddisfazioni, tipo "Qua non arrivano tutti tutti i fumetti... Ma i Braccio di Ferro che compri tu stanno sempre!"
    Certo che ho sempre detestato quando cambiano l'occhio guercio a Braccio di Ferro, anche nei cartoni animati, dove peraltro a volte ha entrambi gli occhi aperti, come se l'occhio chiuso fosse un tic!

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    1. Non ti sei perso nulla, erano proprio albetti per piccini, io quelli che mi ritrovo in giro provengono da qualche lotto misto eBay, nel 1988 avevo già 17 anni e non li consideravo proprio, in quel periodo avevo già (ahimè) abbandonato anche Bianconi e leggevo soltanto fumetti horror e di super eroi. Li ho postai per curiosità, devo dire però che alcune tavole della Falcetti erano carine.

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    2. Ogni bambino ha avuto la sua generazione di albetti, questi per noi arrivarono tardi. 😊
      Intanto gli albi di quando ero bambino, essenzialmente degli spillati tematici (veicoli, funghi, animali...) da colorare, prescolari, ce li ho ancora.

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    3. A me piacerebbe riavere tra le mani un Albetto di Miao, ci deve essere qualche post preistorico qui su Retronika

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  3. Certo che la Cenisio aveva un sacco di bei fumetti. Io me la ricordo con rimpianto soprattutto per il Tarzan di Manning, ma pure i personaggi Warner e il Cavaliere sconosciuto.

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    1. Ultimamente ho il trip Cenisio. Quasi nessuno ricorda però che provò a pubblicare anche i fumetti zozzi. Il Casanova di Ricard.

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  4. Ricordo di avere acquistato in una libreria reminder al mare un libro che era in realtà la raccolta di una serie di albetti con giochini enigmistici.
    Chissà se erano Cenisio, Edigamma o che altro...

    Ma poi l'Edigamma esiste ancora?

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    1. Edigamma esiste ancora si. Credo che quelli acquistati da te siano raccolte albi Cenisio...però mo vado a vedere se ho roba di Popeye edigamma.

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    2. Controllato su eBay esiste Braccio Di Ferro Edigamma...urge approfondire

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