Ho trovato questo poster molto bello di autore ignoto sul Corriere dei Piccoli n.45 del 1978.
Peccato che io non abbia un posto dove attaccarlo.
In soffitta ho recuperato un bel malloppone di questi corrierini e mi è sembrato materiale interessante.
Negli anni ottanta la rivista si giapponesizzerà parecchio pubblicando molti manga licenziati e un marea di anime comic ma alla fine dei settanta dava ancora parecchio spazio ai "classici" e roba italiana.
Aspettatevi un bel po' di post a tema.
Quei tesori che ignoravi di avere...
RispondiEliminaL'autore del poster non ho le competenze per (ri)conoscerlo, ma i personaggi negli oblò sono presi dal cartone animato con Braccio in casacca bianca, quindi almeno a quelli si dovrebbe poter risalire.
Corriere dei piccoli mai acquistato né letto: nel mio immaginario pensavo fosse un quotidiano di notizie scritte su misura per i bambini (dato che c'erano il "Corriere della sera" e a Taranto anche il "Corriere del giorno"). Quindi mi concentravo su Bianconi, Alpe e Cenisio, prima di approdare a topi e paperi.
Si è il Popeye dei 50/60s con la casacca bianca che ancora passano nelle TV private. All'interno ci sono le storie fatte con le foto del cartone animato, un po' Roman album un po' anime comic. Il periodo 60/70/80/90 del Corriere dei Piccoli è interessante come reperto della pop culture tanto quanto Topolino.
EliminaUhm... non mi sembrava un Braccio di Ferro del tutto "giusto" nè i personaggi sotto somigliavano troppo a come li ricordavo ma vedo che c'è una spiegazione, cioé sono tratti da un una versione animata.
EliminaIl Braccio di quella serie è stranissimo, non è guercio, in pratica tiene l'occhio chiuso ma quando è felice o spaventato li apre entrambi. Ha 4 dita come quasi tutti i personaggi dei cartoons dell'epoca.
EliminaLa serie è questa:
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Collericamente_vostro_%22Braccio_di_Ferro%22
Io l'ho sempre ritenuta orrenda.
Il poster dal vivo però è bellissimo 😁
Così d'istinto direi mai coperto, ma sicuramente ne avrò visto qualche puntata da bambino. Però non lo ricordo affatto.
EliminaGià, Braccio di Ferro in quella serie ha più un tic agli occhi che altro... E le 4 dita credo siano dovute a necessaria velocità di realizzazione dei disegni, come anche i baffi di Poldo, che sono il minimo sindacale nei cartoni rispetto ai fumetti.
EliminaComunque per trame sempre meglio di quella coi quattro assurdi nipotini/cloni.
Si le trame erano divertenti anche perché recuperano personaggi come la strega del mare, re blozo ecc...
EliminaPer quelli della mia generazione quella serie di Braccio di Ferro era... "anomala" perché, , oltre alle animazioni "alla H&B" e alle trame infantili, era doppiata in italiano (fra l'altro Pisellino aveva una voce irritante tant'era forte la caratterizzazione da poppante). In effetti, per motivi che neppure su "Doppiaggi Italioti" conoscono, i cartoni "classici" di Popeye furono trasmessi in tv per lunghissimo tempo in lingua originale.
RispondiEliminaLa voce di Pisellino era invero orrenda, come quella di Topolino con un migliaio di decibel in più
EliminaSì, dovrebbe essere il BdF animato degli anni 60. Animazioni alla Hanna & Barbera o alla Rocky & Bullwinkle. A memoria, non era una bella serie, ma sempre meglio di quei cartoni animati credo anni 40 dove ci sono i "tre nipotini"... rabbrividisco al ricordo!
RispondiEliminaCome animazione però quella dei 40 era migliore, questa dei 60s ricordo che aveva anche una colonna sonora insopportabile. Fred Grandinetti su Fb mi scrive in relazione alle illustrazioni sul poster "Olive Oyl is from a Larry Harmon cartoon, Pappy is from a Gene Deitch cartoon, Brutus is also from a Harmon cartoon and Wimpy from Paramount Cartoon Studios."
EliminaPer caso è mica parente di Jerry Grandinetti che disegnava Dr. Drew e ha fatto parte dello staff di Eisner per Spirit?
EliminaSai che non lo so? So che è un cultore assoluto di Popeye e sul marinaio guercio ne sa tantissimo.
Elimina