19/11/23

Gli Albi di Topolino 865 del 1971: Jota Kappa, l'Eta Beta vizioso

 


Eta Beta e la benzina corretta è una storia di  Roberto Catalano disegnata da Giuseppe Perego.
In questa avventura che io ho letto su gli albi di Topolino 865 del 1971  facciamo la conoscenza di Jota Kappa, "paesano" di Eta Beta.
Jota crea ancora più confusione sulle origini dello strano  testone creato da Gottfredson e Walsh.
Eta Beta è un uomo del futuro, l'essere di un'altra dimensione o un alieno?
Jota Kappa è un alieno ed in questa storia lo è di conseguenza anche Eta Beta. 
Eppure per Bill Walsh e Floyd Gottfredson Eta Beta veniva dal futuro del pianeta terra dall’anno 2447, chissà se già nel 1947 avessero pensato ad un multiverso, dove uomini evoluti si sono trasformati in strani cavernicoli dalle tasche infinite. 
Quello di cui sono sicuro è da dove Fujiko F. Fujio ha preso ispirazione per il marsupio di illimitata capienza di Doraemon


Comunque, Jota Kappa è un Eta Beta ubriacone che al posto del barbera di Trinchetto adora la benzina, infatti a Topolinia incomincia a scarseggiare proprio il prezioso liquido carburante
Per fortuna la storia è stata pubblicata su Topolino per la prima volta nel 1964, se l'alieno tracannatore fosse sceso sulla terra in questo periodo il suo vizio sarebbe stato troppo costoso per la comunità e probabilmente l'avrebbero abbattuto come le mamme orso che passeggiano per i paesi di montagna.
Basettoni all'inizio se la piglia con Topolino che tiene amicizia con questo disturbatore della quiete pubblica, pensando che Jota fosse Eta, poi si unisce al sorcio amico degli sbirri e al suo allampanato amico Pippo per cercare di beccare sul fatto l'extraterrestre scomodo.


Da come si può notare nelle vignette qui sopra negli anni sessanta si poteva fumare tranquillamente nelle storie per bambini, o come bambini eravamo più smaliziati e capivamo che erano semplicemente "fumetti" o gli stessi fumetti erano più maturi di quanto pensassimo.


Pippo crea, manco fosse Archimede Pitagorico, una radio trasmittente per chiamare Eta Beta per far si che dia una mano per catturare Jota. Sempre più spesso penso che Pippo ci faccia e non ci sia, l'ha dimostrato più volte...anche se sarà lo stesso Kappa ad aiutarlo nella costruzione non sapendo a cosa servisse il marchingegno.
Fatto sta che Pippo si bullerà comunque con Topolino.
Eta arriva sulla terra, l'idea di Pippo e Topolino è di mettere del sonnifero nella benzina delle pompe di Topolinia, ma l'unico cosa che potrebbe stordire Kappa è il caffè.


Jota però non è scemo


Però siccome, come scrivevo sopra questa è una meravigliosa storia degli anni sessanta, il basso intelligentone e lo psichedelico lungo usano le gentili maniere delle camicie nere, usando al posto dell'olio di ricino una bella dose di caffè.


Poi sparano nello spazio sia l'alieno buono che quello "vivace" senza tanti complimenti.



L'altra storia contenuta nell'albo è "Paperino segugio di prima classe", una carina storia americana che non merita il tempo di una recensione.
Gli americani tranne Barks, Gottfredson, Don Rosa e Taliaferro non sono mai riusciti, secondo me,  a rendere interessanti i personaggi Disney nei loro comics.
Molto meglio danesi, brasiliani e ultimamente anche i francesi.
Se non ci fossero stati gli italiani penso che i fumetti Disney sarebbero un lontano ricordo finito negli anni settanta e Don Rosa avrebbe brillato solamente come stella dell'underground.

















6 commenti:

  1. La prima cosa che mi sorprende è vedere Perego fuori dal contesto dei paperi, dato che non ho memoria di sue storie con Topolino, Pippo, ecc...
    Le cattiverie, le carognate, le bassezze sociali nella Disney di quell'epoca erano parecchie, e Pippo una delle vittime più bersagliate.
    Di questa storia non capisco perché mandino via anche Eta Beta anziché aspettare che si risvegli: in storie precedenti (anni '50), collegate da un filo conduttore, è ospite fisso di Topolino, quindi che problema ci sarebbe a tenerselo in casa, a dormire peraltro? Ah già, sono ben pochi gli autori di fumetti che si informano sulle storie precedenti quando scrivono le proprie. 🙄

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    1. E' la stessa cosa che ho pensato anch'io, tipo: _
      "mò annatevene che avete rotto"

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. A dirla tutta, nemmeno il nome Eta Beta è il suo, essendo il nomignolo con cui lo identifica Topolino, perché il reale Luigi Salomone Calibano Sallustio Semiramide è troppo lungo da dire ogni volta. Quindi da uomo del futuro chissà perché alloggiante in una caverna del presente si è "trasformato" in un alieno nel cui pianeta tutti si chiamano con una doppia lettera dell'alfabeto greco (ricordo che anche in una storia di circa 20 anni fa si era usata medesima "convenzione").

    Ricordo anche un altro esempio di "cambio nel tempo" in ambito disneyano: la fattucchiera Nocciola è delusa da un Mondo che evidentemente non crede più alla magia, tanto che nessuno la degna di uno sguardo quando svolazza sulla scopa: quando casualmente sente Pippo leggere a voce alta un libro su streghe, maghi e simili, è felice perché almeno una persona pare credervi, salvo andare su tutte le furie quando Pippo chiude il volume bollandolo come pieno di stupidaggini e facendo un punto d'onore convincerlo d'essere lei stessa uno di quei personaggi fantastici, ovviamente fallendo. Adesso il preambolo si è rovesciato, perché i tentativi di Nocciola nascono dal fatto che Pippo è l'unico al Mondo a non credere che esistano streghe e affini.

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  4. Avevo mancato questo post, sono reduce da un periodo di guasti alla linea internet.
    Avendo giurato di commentare ogni tua uscita (o quasi), non mi posso esimere , sebbene in ritardo.
    Non conoscevo la storia, ma mi dà diversi spunti di riflessione...
    Fujiko Fujio: Effettivamente Doraemon mi è sempre sembrato un clone di Eega Beewa, ma tant'è, a chi si chiama Fujiko, io perdono tutto.
    Perego: Credo di aver visto altre sue storie non-papere, non era uno dei Disney italiani più accattivanti, ma si faceva voler bene. Se non ricordo male, era uno di quelli che fornivano le sequenze "di raccordo" tra le varie storie dei Classici. Era un umile operaio della vigna.
    Jota Kappa: Che bel nome. Sì, era un alcoolizzato di benzina, ma Eega-Beewa non lo era di naftalina? Alieni o uomini del futuro? Ma era poi così importante all'epoca? (beh, sì, se scarseggia la naftalina vabbè, ma se scarseggia la benzina...).
    Metodi fascisti: Non equiparerei il caffè all'olio di ricino così a cuor leggero. Anche Tex e Martin Mystere a volte usano il caffè per risolvere una situazione difficile (beh, però qui è il contrario, loro la usavano per snebbiarsi... sospendo il giudizio).
    Pippo è scemo (come diceva mia mamma)? o è un genio?: Secondo me non è nè scemo nè genio, ma comunque è molto più intelligente di quanto sembri, perchè pensa fuori dagli schemi.
    Fondamentalmente lo definirei "uno sballato", e c'è chi mi supporta in questa definizione.
    Buon Natale, Salvatore :)


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