Visualizzazione post con etichetta 1990. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta 1990. Mostra tutti i post

03/01/24

Storia dei Pupi di Enzo Marciante (1990)

Sono passati moltissimi anni da quando ho visto l'ultima "opera dei pupi", esisteva ancora nei primi anni ottanta,  una forma d'intrattenimento popolare per i ragazzini che veniva sporadicamente rappresentata durante avvenimenti importanti, da noi ad Agrigento ad esempio durante la "festa del mandorlo in fiore" . 
I pupi ai miei tempi erano già storicizzati e noi bambini degli anni ottanta non capivamo come le avventure di queste marionette potessero essere state così avvincenti per i nostri nonni e genitori. Noi avevamo già TV e videogiochi e Orlando e Rinaldo non potevano competere con Goldrake e Pac Man, eravamo ormai abituati al "sogno tangibile" ed era diventato difficile immaginare. 

03/11/21

Il Braccio di Ferro dell’edizioni Cenisio ed Edigamma


Sarebbe bello sapere come venivano gestiti i diritti di Popeye negli anni ottanta e novanta, mentre Bianconi continuava a pubblicare le sue serie storiche sul marinaio più forte del mondo nelle edicole "a sorpresa" appaiono degli albetti con la famiglia del guercio editi da Cenisio.

30/11/16

Silver Surfer Nes (Arcadia Systems) 1990*


Oh mio Dio! Un bacchettata sulle falangi! Lacrime e nervi! C'erano tutti gli ingredienti per un gioco epico, un classico senza tempo. La grafica delle schermate d'intermezzo era favolosa per un Nintendo Entertainment System, la colonna sonora strepitosa...ma porco Giuda!

03/02/14

"Siamo stati innamorati" : Braccio di Ferro contro Pippo Baudo

Il buon Luca Romanelli spedisce ed io posto con piacere:

"Su di un BdF risalente all'aprile 1990 ho trovato una storiella di Pier Luigi Sangalli  intitolata:
"Siamo stati innamorati"
 sfiziosissima ma soprattutto attualissima.



Il nostro adorato sguercione e la sua donzella si ritrovano in una fase di amore litigarello. Ma siamo già in piena era del tubo catodico, e i problemi di coppia è lì che vanno risolti. Ordunque, dinanzi ad un sosia bianconiano del Baudo nazionale, i due innamorati dicono la loro. E ad aggiungere pepe al tutto c'è Timoteo che, in veste di 'testimone', semina zizzania a piene mani (e lancia un epocale "PUZZONE" all'eterno rivale).

10/01/14

ANGEL DARK n.1 "Aids" 1990 Max Bunker Press Lire 1500 **1/2





Bruttino sto Peter Parker Horror.
Un dei prodotti meno fortunati ed ispirati di Luciano Secchi.
Un fumetto surfista sull’onda di sangue di Dylan Dog che però non riuscì ad essere incisivo e ad entrare nel   Club dei Cult Comics .

23/02/13

Made in Japan- Bracciozinga contro Timozilla arriva dalla France! Un grazie a Fred Andrieu! Storia di Sauro Pennacchioli e Disegni di Sandro Dossi.****

Finalmente la soluzione a questo post!
http://retronika.blogspot.it/2013/01/qualcuno-trovi-questa-storia.html

Un grande recupero di Fred Andrieu, fan francese  dei fumetti Bianconi , che ha ritrovato questa storia scritta da Sauro Pennacchioli, illustrata da Sandro Dossi e tratta da Braccio de Ferro n. 245 del 1990.

Sauro Pennacchioli , che abbiamo l'onore di avere tra i nostri lettori (grazie per i commenti!)  ha scritto su Facebook che nell'ultimo periodo bianconiano si andava alla ricerca della qualità, oltre alla pressioni del King Features Syndicate per adeguare graficamente i personaggi a quelli americani si cercava di dare più tempo agli autori per dare un prodotto più competitivo.
Peccato che gli sforzi furono vani e nonostante l'impegno le nostre amate testate metro sparirono dalle edicole.
Questa che recensisco è un delle storie più sperimentali e folli che abbia mai letto in una albo  Bianconi.





Innanzitutto Dossi e Pennacchioli  si concedeno  un pizzico di erotismo dimostrandoci che Pisellino in realtà a gli stessi problemi del compianto Gary Coleman, non è più un bambino nonostante l'altezza e subisce l'effetto di certe robe...



Anche Braccio in questa vacanza si da da fare, ne ho visto poche di limonate così passionali nella saga di Popeye.




Il Timozilla è il tipico Mechasaurus nemico del Getter Robot di Go Nagai.

Il Gip ritorna ad essere magico e non più il cane da compagnia a cui lo aveva declassato la scuola milanese.

La Trama:

Braccio di Ferro, Olivia e Pisellino fanno una vacanza a Pearl Harbor, un commando di terroristi giapponesi decide di rinverdire i fasti dell'attacco storico avvenuto durante la  seconda guerra mondiale ma si trovano contro il nostro Popeye.



In realtà dietro tutto questo c'è Timoteo che impadronitosi di uno del robot più potenti costruito dagli scienziati  Giapponesi l'ha ribattezzato TIMOZILLA!.


Il losco figuro tiene i giapponesi sotto scacco perchè ha nascosto una bomba atomica dentro un vulcano e minaccia di farla esplodere se non riuscirà a conquistare il mondo.




Dopo una serie di peripezie Braccio si trova faccia a faccia con la Bomba H e non sapendo come disattivarla , dopo aver ingerito una sana  scatola di spinaci, mangia l'ordigno...trasformandosi in BRACCIOZINGA!


Lo scontro è scontato , Bracciozinga usa tutte le armi a disposizione, l'alabarda spaziale non c'è ma  tronco d'albero va bene lo stesso per la citazione d'obbligo a Goldrake.


Storione (non il pesce) forte e folle, lo stile di Pennacchioli si vede che non è quello della Old School e apporta un pò di freschezza nelle sceneggiature, le tavole di Dossi sono dettagliatissime e i suoi Timoteo e Gip all'americana non hanno nulla da invidiare alla produzione statunitense.

Divertentissima.

17/02/13

Braccio di Ferro n° 547 - 1 Agosto 1990 - L. 2000-Recensione di Luca Romanelli




Braccio di Ferro - L'uomo di cristallo (***) disegni di Pierluigi Sangalli.

I delinquenti di Spinacia decidono all'unanimità di commissionare a Bacheca l'omicidio della loro nemesi BdF. La megera all'uopo crea un filtro capace di trasformare le persone in cristalli (sic!) e con l'inganno lo propina al marinaio. Ma il solito mad scientist bonaccione dell'universo Bianconi giunge in soccorso del nostro eroe e lo tramuta da fragilissimo ad elasticoso, forgiando così un supereroe che è un misto di Superman, Silver Surfer e Mr. Fantastic. Come se non bastassero gli spinaci dopanti.




 

Pisellino - No alla fortuna (**) disegni di Bud Sagendorf

L'infante in camiciolino giallo trova una moneta per strada ma, dopo un'attenta elucubrazione sulle responsabilità comportate dalla ricchezza, la lascia lì. Storiella minima che si lascia scordare piuttosto in fretta.



Poldo - Il falso Braccio di Ferro (***) testo e disegni di Sandro Dossi

La coppia di scrocconi più famigerata che ci sia colpisce ancora. E stavolta piazza un colpaccio, riuscendo a gabellare un barbone mascelluto per nientemeno che Braccio di Ferro in persona. Non fosse stato per la casualità che fa incontrare/scontrare (con ovvi esiti) l'originale e la coppia, quella svegliona di Olivia non ci sarebbe mai arrivata. Storia carinissima col rissone a tavola tra Poldo, Trinchetto e il sosia come momento clou.



Braccio di Ferro - Braccium Ferrus il romano (****) disegni di Sandro Dossi

Il ciclo 'Gli spinaci storici', ideato dal bravo e originale Sauro Pennacchioli, non ebbe il successo che meritava. Un po' in stile grandi parodie della Disney, lo sceneggiatore mise a punto una serie di storie che vedevano i cattivoni Timoteo e Bacheca viaggiare nelle più lontane epoche onde rubacchiare gli spinaci energetici ai vari antenati del guercio. In questo capitolo assistiamo ad una divertentissima rivisitazione della Roma imperiale nel più puro stile da avanspettacolo anni '50, con i senatori che parlano un romanesco degno del miglior Sordi e i comprimari presi da altre regioni (o nazioni) caratteristiche. A completare il tutto, i disegni del sempre impeccabile Dossi. Gioiellino di comicità d'antan.



Timoteo - I ragazzi del pony express (**) disegni di Pierluigi Sangalli

Braccio e Timoteo si ritrovano colleghi in un'agenzia di recapiti. Il barbuto, sempre in vena di scherzacci, attacca a scrivere lettere colme di insulti che poi fa recapitare dal guercio a Olivia, ma il trucco viene scoperto e la pariglia resa. Niente di particolarmente originale.

22/11/12

Nonna Smeralda risolto! Grazie Andrea Leggeri!

Da If. N.9

La versione anni 90 di Abelarda disegnata da Giovan Battista Carpi.
Trovata da Andrea Leggeri e passata via FB.


il bellissimo dito reggente  è di Andrea Leggeri.

05/04/12

Ranxerox il videogame***




Anche il cult-fumetto  creato nel 1978 dall'appena ventenne Stefano Tamburini insieme a  Tanino Liberatore e Andrea Pazienza ha avuto la sua versione videoludica.


L'androide-Frankenstein, creato da uno studente fuori corso del DAMS con pezzi di scarto di fotocopiatrice rank xerox,  fa la sua apparizione su Amiga, Pc ed Atari st nel 1990 grazie alla Ubisoft
Ranx è un gioco  arcade 2d  Beat'em up con una trama degna dei fumetti, infatti è è vagamente ispirata all'incompiuto di Tamburini "I, me, mine corporation" (grazie a Mr.Zinoviev di Vintagecomics)

16/06/11

Colt. - N. 1 agosto 1990 Barbieri, (ristampa di Jesus)****.


Colt è la ristampa del personaggio Jesus creato nel 1976 dai fratelli Missaglia per l'edizioni Geis. Barbieri decise di ribattezzarlo forse per non avere problemi con il Vaticano. I numeri totali di Jesus furono 25, quelli di Colt soltanto 7. Le tavole sono disegnate da Vladimiro Missaglia mentre i testi sono di Ennio Missaglia .

Personaggio carismatico ed affascinante con bionda chioma alla Ka-Zar e giubbino con frange sembra la versione hippie dei personaggi Bonelli, anche se non ha lo spirito mite dei figli dei fiori.
Dall'introduzione dell'albo : Lineamenti che sembrano scolpiti nella roccia, due occhi grigi dai bagliori metallici, una freddezza selvaggia , quest'uomo è COLT (Jesus). Un nome mitico per i pellirossa e per gli avventurieri del West. Nato negli anni in cui più sanguinose divampano le guerre indiane, nello sterminato e primordiale territorio compreso tra il Missouri e il New mexico, Colt rimane orfano e viene allevato come un figlio da un vecchio stregone. Cresce così nella tribù, tra gli orgogliosi uomini rossi, facendo proprie le loro qualità: coraggio e risolutezza, astuzia e lealtà...senza rinnegare, tuttavia la sua natura di uomo bianco! Giovanissimo, abbandona la tribù, in cerca del suo destino...aggrapato alla Colt 45, che usa solo quando sono in gioco la giustizia e la libertà.


Lettura appassionante, puro spaghetti western djanghiano con personaggi di granito, brutti,sporchi e cattivi (tranne la gnocchissima Occhio D'Anitra come si può ben notare dalla copertina). Le tavole di Vladimiro Missaglia non sono inferiori a quelle dei migliori autori bonelliani. Prigioniero ingiustamente a Prison Hill nell'Oregon, Colt riceve un anno di torture nella "Fossa dei Pazzi" , una cloaca maleodorante esposta ai raggi cocenti del sole desertico. L'eroe viene tirato fuori dal loculo dal sergente Stanley soltanto per essere preso a colpi di mazza nei reni. Stanley è convinto che il biondino abbia rapinato un portavalori di un bel gruzzolo in monete d'oro, cosa non vera visto che Colt fu soltanto involontario testimone ed il vero colpevole è il capo della scorta Ray Carter. Aiutato dalla picolla Daisy, figlia dello sceriffo che ha sempre creduto nella sua innocenza, Colt riuscirà ad avere una sanguinosa e giusta vendetta dopo l'evasione dall'Inferno dell'Oregon.

Fumetto bello, molto bello e con ritmo da vendere, molto curata anche la parte descrittiva del background con note tecniche relative alle armi usate dai personaggi , mezzi e usanze delle tribù pellerossa coinvolte nella vicenda.

Un primo numero che fa venire la voglia di completare la collezione.

Consigliato e si porta a casa anche ad un euro, la serie originale invece per qualcosina in più.