Visualizzazione post con etichetta shang chi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta shang chi. Mostra tutti i post

22/05/14

10 "SuperFumetti in film" che vorrei vedere al cinema

Guardate questa splash page di Gulacy, c'è tutto armi, cazzottoni e pupe. Un film maschio senza raschio 
1)      Shang Chi
Ho sempre amato il Bruce Lee di casa Marvel nato nel 1973, le atmosfere bondiane di Steve Englehart e Paul Gulacy, il malvagissimo Fu Manchu al cui confronto Heihachi Mishima pare papa Francesco, la profondità del personaggio principale, una delle più belle saghe della casa delle idee di cui spero non facciano mai un remake di carta perché non vedo in giro nessun autore moderno in grado di restituire la serietà e l'epica di quelle tavole crude e perfette. Già piango quando vedo come hanno ridotto Iron Fist negli anni 2000.  Imdb scrive che il film è in produzione con il titolo “The Hands of Shang Chi” http://www.imdb.com/title/tt0366547/ se ne parla dal 2007 ma non mi pare che si stiano affrettando. Come attore principale mi piacerebbe Donnie Yen anche se un po’ vecchiotto, ma la sua faccia da “Ip Man” degli ultimi anni mi ha conquistato e mi pare pure uno degli spatasciafacce che ci sono in giro adesso più preparati.

05/03/13

Le Ombre-anno II° Febbraio 1974-Kristina Editrice-lire 300**1/2

la copertina è splendida


Testata di soli 5 numeri di cui gli ultimi 2 (compreso questo) con fumetti d'azione.
Il disegnatore dovrebbe essere, secondo la guida del Bono, uno svogliato  Rodolfo Torti

Se avete avete letto quel capolavoro  che è Shang Chi disegnato da Paul Gulacy  in casa Marvel chiudete subito gli occhi e passate oltre.

Questi fumetti di solito su Ebay si trovano nella sezione pornazzi ma in realtà venivano considerate pubblicazioni per “per adulti”  soltanto perché in alcune tavole si incontrano dei  nudi femminili.
In questo caso l’insertion  non è fuori luogo  perché anche nei filmetti di Hong Kong  che invadevano  i cinema negli anni settanta una piccola patina d’erotismo esotico era concessa.

 

L’albo è disegnato con i piedi, un artistica arte marziale che aveva molti seguaci nel fumetto popolare però la sceneggiatura scorre veloce e la storia  si legge tutto d’un fiato.

 In questa tavola non sò perchè ci vedo qualcosa del Daredevil disegnato da Frank Miller una decina di anni dopo...

La fiera dei luoghi comuni è aperta:
1)      Cinesi e giapponesi si odiano
2)      Le armi da fuoco in oriente non le usa nessuno (nonostante lì abbiano inventato la polvere da sparo)
3)      Tutti si salutano a mazzate.
4)      Ad Hong Kong ci sono soltanto ristoranti, scuole di arti marziali e bordelli.
5)      Tutti gli orientali o portano il codino o sono pelati.
6)      Il cattivo deve avere i baffi.
7)      La lettera L deve essere presente nel nome o nel cognome di ogni tizio dagli occhi a mandorla.
8)      Gli occidentali di solito non praticano le arti marziali perché le sconoscono ma quando le imparano diventano più forti di mille cinogiapponesi perché sono di  razza superiore
9)      Gli ideogrammi sono dei disegni strambi fatti a caso.

La trama: CRASH! TUMP! AAAAH! AAAN! WOOCK! TROMB!  Pat Lee, agente speciale inglese, va ad Hong Kong per sgominare una banda di spacciatori d’oppio e con l’amico giapponese Loh spatascia a colpi di Karate tutto quello che incontra.




Giudizio:  Io un altro albetto se lo becco lo compro di sicuro ma non so se consigliarvelo perché  ho sempre avuto  un’insana passione per  Gong Fu movies dozzinali.

Nella copertina retro scopriamo che Nostradamus faceva parte degli sceneggiatori in forza alla Kristina Editrice …ecco una quartina  poco  sibillina.

BUNGA-BUNGA!