C'è chi non ha Facebook, e per certi versi fa bene, non è bello essere tracciati in tutti i propri interessi. Uno dei motivi (se non l'unico) per cui non cancello la mia iscrizione al social network è la possibilità di poter sbirciare il profilo di Sandro Dossi, una cornucopia di tavole e ricordi che l'autore mette a disposizione dei propri amici virtuali. Sandro accetta anche commissioni e se qualcuno è interessato vende anche parte dei suoi lavori, non sono pochi quelli che orma al posto della solita riproduzione dei Girasoli di Van Gogh preferiscono mettere sul caminetto una bella tavola di Geppo o Paperino del maestro Bianconi. Questa storia, che vorrei gradiste come miei auguri di natale è una piccola perla, una di quelle cose che di questi tempi, dove i crocifissi sono diventati fuorilegge e nella capanna tra il bue e l'asinello c'è un vecchio panzone barbuto vestito di rosso, sanno di buono come un panettone fatto in casa. Omaggio al Salvatore fu pubblicata per la prima volta su Geppo 135 del 1985, una storia importante nella cronologia del diavolo buono perché si scopre il motivo di un nome così particolare per il serpente tentatore. Io la vedo come più sincera e sentita della lunghissima e noiosissima trasmissione sul decalogo del bollito Benigni. Queste sono storie scritte e disegnate con il cuore, preghiere di carta ed omaggi a quel Gesù, ormai dimenticato e deriso, che non ha nessuna colpa se non quella di essere stato buono. Quel divin tipo che non ci ha mai detto cosa fare o non fare, ma soltanto donato consigli e speranze. Buone Feste a tutti voi, vi auguro di poterle passare con le persone amate, al calduccio, ubriachi, sazi e felici. Ringrazio Sandro per la gentile concessione alla pubblicazione sul blog.
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14/11/14
Storia completa: Geppo: Indagine su un dannato (testi di Alberico Motta, disegni di Sandro Dossi) *****
Ho chiesto il permesso ai due maestri di poter pubblicare per intero questo gioiellino che ho letto su Super Geppo n.48 del 1977. Fa parte delle storie consigliate nel libro. Il recupero dalla soffitta e la scansione sono stati richiesti da Antonio Marangi di Sbam!Comics che aveva tanta voglia di rileggerla ed è stata utile anche a Dossi che non ritrovava più gli originali e gli era rimasto un ricordo vago. Motta in questa bella storia critica il sistema legale e la burocrazia. Anche un criminale può accedere alle porte del paradiso se gioca le sue malefiche carte con astuzia. Questa è una di quelle storie che soltanto editori come Bianconi o Alpe potevano proporci. Forse adesso un fumetto come Geppo, così classicamente cattolico e con tutti gli stilemi vangelici avrebbe problemi di pubblicazione, in quest'epoca in cui i crocifissi devono sparire dalle aule scolastiche e le feste "sconsacrate" sono diventate soltanto operazioni commerciali. Non parlo da nostalgico della chiesa "imperante" e chi si insinuava in tutto, con gli anni anche io, non più impregnato di solo Spirito Santo e con i giusti dubbi dettati dell'intelligenza, mi sono distaccato da certi obblighi morali ma se devo essere sincero rimpiango le copertine natalizie di certi fumetti con quel pargoletto con l'aureola che veniva riscaldato dal bue e l'asinello. Gesù in fondo non ha mai fatto male a nessuno, anzi...
Buona Lettura e ringraziate i gentili Fumettisti (medaglia che portano sul petto con orgoglio Alberico e Sandro).
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