22/03/11

Sturmtruppen: The Videogame-Idea Software 1992-Amiga e C64**


Anche le Sturmtruppen di Bonvi nell'era Commodore avevano avuto il loro Videogioco . Idea software nel 1992 aveva sviluppato il game basato sulle strisce dei soldatini tedesken per Commodore 64 ed Amiga.
Il gioco non fu considerato un capolavoro (e non lo era), aveva ricevuto punteggi bassi su quasi
tutte le riviste di settore (al di sotto del 50%).
Un pò di campanilismo si poteva notare nell'imparità di giudizio di alcune recensori italiani che
probabilmente erano anche fans del fumetto.
L'amiga fu sottosfruttato , gli effetti sonori erano inesistenti e la musica "chippica" era ripetitiva.
Nel gioco si controllava uno "Sturmtruppen", che utilizzava una discreta varietà di armi e guidava alcuni mezzi come moto, carri armati ed aerei, praticamente un Metal Slug alla modenese.
Tra Metal Slug della Snk e Sturmtruppen passava però la differenza tra Apocalypse Now e Quattro marmittoni alle grandi manovre.
I nemici dell'eroe del gioco erano altre Sturmtruppen ... chissà mai perchè?...un traditore filo
americano? Il prode Galeazzo Musolesi camuffato e corrotto? Lo spirito vendicativo di Sigfrid Von Nibelunghen?
La versione Amiga del videogame era su due floppy e in allegato aveva un manuale con cinque strisce incomplete del Bonvi. Il finale di ogni striscia era la schermata finale di ogni singolo livello.
Il gioco viene considerato molto raro e non ho idea delle quotazioni che possa raggiungere nel
mercato degli estimatori.

Solo per appassionati.

19/03/11

Il film di Capitan Miki! Maskeli Suvari Tommikse Karsi aka Lone Ranger vs. Capitan Miki 1969


I turchi hanno fatto anche questo ...le notizie sono scarsissime.

The Lone Ranger Vs Tom Mix (1969)

TOM MIKS è il nome turco di Capitan Miki.

Sembra una sorta di Capitan Miki contro Lone Ranger o il nostrano Maschera Nera di Bunker e Piffarerio.
Samim Utkun realizzava le copertine per la versione turca del fumetto italiano , era un fan di Tom Mix ed ha suggerito all'editore dell'edizioni Ceylan, Erdogan Egeli, di cambiare il nome da Capitan Miki a
Tom Miks (probabilmente per non pagare i diritti).
Maskeli Suvari in questa copertina è abbigliato come Maschera Nera....

17/03/11

Serafino n.6-novembre 1973-Edizioni Alpe****


Serafino fu creato nel 1948 (un grazie all'utente Squitty del Vintagecomics forum) da Egidio Gherlizza e può essere considerato l'antitesi di Bonaventura di Sergio Tofano. Lo sfortunatissimo Serafino nasce canguro (post di
Luca Boschi che trovate QUI) e pian piano tende a diventare sempre più umano (o canide).
La scelta stilistica mi sembra azzeccata.

Recensisco un numero della prima serie composta da 13 numeri e pubblicata nel 1973-74:

1) Non sono mica il diavolo! - il conte Celestino piuttosto che stare con la perfida moglie preferisce vivere nascosto in una caverna . La notte il conte nerovestito va in paese per procurarsi del cibo ma viene scambiato per il diavolo. La contessa è convinta che il pover'uomo sia finito all'inferno perchè era lei verbalmente a spedirlo spesso "all'inferno". Serafino aiuta il nobile ad approfittare dei sensi di colpa della giunonica balsonata****

2) Il fachiro Serafin Salem - Serafino trova lavoro presso il fachiro truffaldino Alì Kan. L'indiano è però anche un ladro ed il vagabondo appena assunto viene ritenuto colpevole delle altrui malefatte. Serafino riusce a farsi scagionare ma decide che non farà mai più il fachiro perchè per mantenere il fisico deve digiunare****

3) L'abito non fa il Serafino - Il vagabondo scambia guardie e poliziotti e viene a sua volta scambiato per un ladro.***

4) L'implacabile Plico -Serafino trova lavoro ma non comprende che viene utilizzato come corriere per consegnare un plico esplosivo. La bomba tornerà , dopo una serie di equivoci , al mittente****

5) Il Guardiano degli Animali - Serafino assunto come Animal-Sitter da un eccentrico cacciatore non ne combina una giusta (forse la storia più debole dell'albo) ***

6) Fra due fuochi - Serafino rischia la vita per salvare un portafogli rubato da un lestofante e poter incassare la sperata ricompensa. Disgraziatamente il portafogli appartiene a Lip , spacciatore di banconote false****

7) Castello con Fantasma - Serafino viene assunto come Fantasma presso un castello per far divertire due eccentrici ricchi maiali . Il povero protagonista rischia di diventare un vero spirito vagante****

Serafino non ha grande seguito collezionistico, quindi l'albo anche se non proprio comunissimo, ha delle quotazioni intorno alla decina di euro.


Consigliato.

15/03/11

Topolino libretto n.121 25 agosto 1955 ****




recensisco un vecchio numero di una della testate di fumetti più longeva e venduta in Italia.



1) Topolino e il topazio dello zio in ozio - sotto il tratto quasi irriconoscibile di un acerbo Giovan Battista Carpi leggiamo la prima parte di una storia "folle" scritta da Guido Martina. Pippo diventa poeta dopo l'esposizione all'Uranio e con le sue poesie riesce a materializzare quel che recitano le sue rime. Una delle poche apparizioni dello Zio Balatrone , l'indiano Occhio di Falco, il falco Domingo e la capretta Evangelina. Si respira una aria poco disneyana e siamo quasi nel territori dei capolavori non sense dell'edizioni Alpe o di Jacovitti *****

2) Il Lupo Cattivo e l'albo dei buoni - Gli spledidi disegni di Jack Bradbury al servizio di una storia di Del Connell. La solita breve avventura di Lupetto alle prese con il babbo Ezechiele. ***

3) Paperino postino polare - una storia di Carl Barks con il Paperino eroico ma sfortunato che poco assomiglia a quello pigrone nostrano *****

4) Topolino e il ponte stregato - un storia disegnata da Phil Delara. Avventura abbastanza divertente con il criminale Zampa di Ferro (non avevano molta fantasia i traduttori negli anni 50...) che tenta di riconquistare un ponte, acquistato da Pippo, dove ha nascosto il bottino. Per chi non lo sapesse il Ponte di Rialto è di proprietà della famiglia Goofy****

5) Topolino ottiene l'aumento - storia carina di Al Hubbard con il Topolino medioman degli anni 50. In quegli anni Topolino fu imbabbeito e trasformato, dall'eroe contadino privo di macchia che aveva imperversato negli anni 30 , nell'americano borghese che combatte contro le bollette. Molto meglio il Topolino italiano investigatore ***

6) Pluto e lo spruzzatore - I disegni di Paul Murry per una storia di Don Christensen-Tip e Tap sfruttano la cialtronaggine di Pluto per fare dei soldi.***

7) Paperino e il fantasma col singhiozzo - Altro capolavoro di Carl Barks ambientato in una città fantasma del vecchio west *****

Consigliato ma in ottime condizione si trova a caro prezzo (anche 100 €).
Un consiglio...rovistate nei mercatini.

13/03/11

Martin Mystère n. 149 Il ritorno dei Magi e n.150 - I Negromanti 08-09 1994 ****

























Strepitosa storia doppia divisa in due albi pubblicati dalla Bonelli nel 1994.
Giuseppe Pederiali scrive una storia in cui i Re Magi, antichi maestri di magia bianca che profetizzarono ed accorsero alla nascità di Gesù, sono ancora vivi. Gaspare e Melchiorre sono risorti e rigenerati dalle fiamme ed incaricano Martin Mystère di cercare il sepolcro di Baldassarre per poter sconfiggere i Negromanti, gli eredi dei maghi oscuri alla corte di Erode . Due fumetti da leggere e di cui non voglio spoilerare il finale.
Ottime le tavole di Enrico Bagnoli (Henry)

Si trovano ancora presso il servizio arretrati Bonelli.

Consigliati****

08/03/11

DVD Gli eredi di King Kong 怪獣総進撃 Kaiju soshigeki *****




Film girato in Giappone nel 1968 con la regia di Ishiro Honda
Con Godzilla, Gorosaurus , Minilla ,Baragon ,Rodan, Angilas, Mothra, , Kumonga, Manda,Varan e King Ghidorah.




Sono sempre stato un appassionato dei kaiju eiga giapponesi , la rappresentazione fisica e deambulante dell’energia atomica. Personaggi atipici e pieni di sfumature nonostante si esprimano soltanto a ruggiti gutturali. I mostroni giapponesi sono un po’ schizofrenici , a volte buoni a volte cattivi , anche se in realtà la cosiddetta “bontà” degli stessi può essere vista come mera e semplice difesa del proprio territorio. Gli esseri umani tendono a sfruttarli nel momento del bisogno e a bombardarli quando non servono più. Ben venga la new age giapponese che ha ridefinito l’universo godzillesco trasformando il vero “king of the monsters” in una belva cattiva e pericolosa , anche se come al solito nei sequel è rimbambito per renderlo gradevole ai pacioccosi bimbi jappo.
Gli eredi di King Kong è il nono costosissimo film di Godzilla

In Italia inseriscono nel titolo anche King Kong perché come si sa “tira più un pelo di scimmia che un carro di buoi”. Il gorillone era stato inserito anche nei titoli del rivale commerciale di Godzy , il tartarugone Gamera (come ricordo in questo post qui) . Il titolo originale era "Distruggi tutti i mostri” e doveva essere l’ultimo della saga Toho.


Trama
Nel futuro 1999 tutti i mostri della terra sono confinati e sorvegliati sull’isola di Ogasawara. Sull’Isola esistono misure di sicurezza personalizzate per ogni kaiju che ne impedisce la fuga.
I mostroni vivono in pace ed ognuno si fa tranquillamente le distruzioni sue senza stranamente tentare di sbranarsi l’un altro. Rodan, ad esempio, apprezza una dieta a base di delfini freschi appena pescati. Dopo che un gas narcotizzante invade l'isola , i mostri sono lanciati alla distruzione delle più grandi città del mondo. Mosca attaccata da Rodan, Pechino da Mothra, Londra da Manda e Parigi da Gorosaurus L’astronave SY-3 è
mandata in perlustrazione dell’Isola. L’eroico equipaggio scopre che le aliene Kilaak riescono a controllare i
mostri e gli esseri umani . I mostri sono comandati con dei radiocontrolli sferici che gli intelligentissimi scienziati rubano e radunano a Tokyo, l’unica capitale ancora in piedi, provocandone la devastazione. Seguendo la loro logica noi Italiani per salvare il mondo da Godzilla e company avremmo dovuto mettere i radiocontrolli in Piazza San Pietro. L'astronave SY-3, torna sulla Luna (forse per la vergogna) e scopre una base Kilaak . Gli astronauti riescono a distruggere il radiocontrollo dei mostri e degli umani. L’altra base aliena , posta alle pendici del monte Fuji , è distrutta dai mostroni che finalmente sono liberi di vendicarsi. Le aliene chiamano in soccorso King Ghidorah che è menato di brutto dai Kaiju indigeni . Godzilla lo pesta per bene, Angilas fa una figura barbina, Gorosaurus mena anche lui , Varan si fa i cazzi suoi, Rodan prova a fare qualcosa ma è impegnato con un disco volante infuocato che sarà distrutto dalla SY-3.
L'alleanza Mothra ,Spiga e Minilla darà il colpo finale al dragone spaziale. I tre mostriciattli si bullano non poco e le aliene Kilaak tornano al loro stato di vermi senzienti che vivono all’interno delle rocce.
Le tante ingenuità di scrittura e gli effetti speciali puppazzosi non rendono il film meno gradevole da vedere, inoltre, il tono generale della storia è più serioso del recente remake “Godzilla Final Wars” in cui il rettilone giapponese fa tutto da solo e picchia tutti i suoi compaesani più il ridicolo Godzilla americano che fa veramente una figura meschina.
Il DVD italiano è curato ed ha qualità video molto alta e buon sonoro . Sono stati reintegrati anche dei piccoli tagli avvenuti al montaggio nella versione nostrana con l’audio originale giapponese e i sottotitoli italiani. Gli extra comprendono vari trailer internazionali, una succosa galleria d’immagini , locandine e un accenno al merchandising generato dal film.
E’ bello poter vedere questi vecchi filmoni che spesso passavano nelle tv private con qualità scandalosa nella gloria gioiosa dei colori originali e nel formato nativo. Il DVD distribuito dalla Cecchi Gori contiene anche un
meraviglioso poster.

Consigliatissimo*****

Qui un paio delle belle e bugiardissime locandine cinematografiche italiane in cui non compare nessuno dei mostri del film.