Gipo era un evoluzione di Saruzzo con alcuni characters in aggiunta e quindi anche con storie autonome e non del tutto riciclate dai parenti di carta, ad esempio:
ecco Zeffira, la zia con cui il bimbo vive, clone della dama di carità del pupo siciliano + una spruzzata della signora Rosa vista nei pressi di milano e anche negli albi del papero Chico, Saruzzo invece abita con Ninuzzo che è un evoluzione(?) del Lele di Provolino.
Inoltre abbiamo La rana Gagà che si traforma in un principe di nome Verdelio quando il protagonista è in difficoltà.( preferivo Ilva la gnocca di facili costumi presente nel fumetto del pupo sudista)
Adesso copio e incollo la recensione della storia "Il Bacio della strega" disegnata da Pierluigi Sangalli che mi ha scritto ed inviato via e-mail Fabio Gibertoni
una strega. Per eliminare il sortilegio la rana (principe) deve essere baciata da una discendente della strega e da qui partono gli equivoci. Gipo tenta di individuarla prima fra le varie maghe pataccare pubblicizzate sui giornali, poi fra le zingare ed infine anche all'osteria equivocando sul liquore "Strega" e cacciato in malo modo perché scambiato per un ragazzino alcolizzato. Alla fine il risultato sarà solo quello di far svenire la povera zia che non sopporta la vista di rane e rospi.
Spero che presto arrivino anche le foto di Gipsy la zingara amichetta di Gipo
Uhm, io il principe Verdelio ricordo di averlo già incontrato in qualche vecchia storia... eppure non ho memoria di aver mai letto albi di Gipo... Ergo? Gipo è apparso come "ospite" su qualche albo di Braccio di Ferro, Geppo, Soldino...? Oppure ha una caratterizzazione usata prima o dopo per un personaggio simile?
RispondiEliminaPuò darsi che Verdelio sia anche stato utilizzato in qualche storia di Braccio di Ferro, magari non come personaggio fisso e in contesti diversi utilizzandone solo la figura, ma le mie sono solo supposizioni. Ogni tanto capita di notare qualche copia-incolla, sopratutto sull'ottima e abbondante produzione Sangalliana.
RispondiEliminaComunque, a proposito di storie clonate ricordo bene che una storia con Poldo Sbaffini era copiata paro paro da una di Picchiarello se non erro.