24/05/12

Gran Braccio di Ferro 94 -Marzo 1980-lire 1800-Edizioni Metro-Recensione di Marco Brunello

Marco Brunello, assiduo lettore , mi ha inviato delle belle recensioni di alcuni albi del Braccione Nazionale.
Partiamo subito di copia&incolla.



GRAN BRACCIO DI FERRO 94 (l’anno non lo so, dato che la prima pagina è strappata e non c’è. Comunque suppongo da qualche parti negli anni ottanta)
Presumibilmente una raccolta di due numeri, dato che a metà giornalino i numeri delle pagine ripartono da zero.
1)      Braccio di Ferro - Armi per la guerra: I Ming si ritrovano con un surplus di armi di loro fabbricazione in magazzino, per cui si mettono d’accordo coi ministri della difesa di Spinacia e Pappadonia per iniziare una bella guerra fra i due paesi di modo da poter vendere le armi ad entrambi i paesi. Braccio di Ferro si ritrova così arruolato in una guerra che ricorda visivamente la prima guerra mondiale (con tanto di “crucchi” con l’elmo a punta), ma finisce con lo scoprire l’inganno e dare una lezione ai responsabili, senza però poter far niente a riguardo della devastazione causata dal conflitto. Storia sempre attuale (anche se difficilmente apparirebbe qualcosa di anche solo lontanamente simile sui fumetti di oggigiorno) sull’inutilità della guerra, mostrata come qualcosa da cui ci guadagnano solo che i trafficanti d’armi e i signori della guerra. Infatti l’ultima battuta che Braccio di Ferro pronuncia, fra le macerie della sua casa, è: “Una cosa è certa: chi perde le guerre sono sempre quelli come noi… quelli che prendono gli ordini dai generalissimi!” *****

 


2)      Olivia – Cura di bellezza: Olivia si prepara una maschera di bellezza a base di frutta frullata. Ma fra Pisellino che ci tira dentro il pallone, Poldo che se la beve, un ladro che viene fermato rovesciandogliela in faccia, non riesce a mai a usarla per il suo scopo originario. ***
3)      Braccio di Ferro - Ballo in maschera: Braccio di Ferro e Olivia vanno a un ballo in maschera nella villa di un barone locale; in realtà ci vanno perché un agente segreto deve passare dei documenti riservati a Braccio di Ferro. Ma gli agenti della Piovra hanno un piano, ovvero infiltrare lo sgherro Joe Travesta travestito da Braccio di Ferro e rubare i suddetti documenti… storia spionistica con tutti gli elementi del caso: oltre al travestimento c’è anche un inseguimento automobilistico e uno con l’elicottero, esplosioni e sparatorie varie. E anche svariati colpi di scena: infatti alla fine Braccio di Ferro s’incazza perché i servizi segreti si sono serviti di lui a sua insaputa per causare tutto quel casino, e così distogliere gli agenti della Piovra dal passaggio di documenti vero e proprio. ****
4)      Grissino – Il cappotto gigante: Con l’arrivo della stagione fredda il gigante Grissino si ritrova senza un adeguato capo invernale. Ma non ci sono né un cappotto delle sue dimensioni né i soldi per comprarlo… ma la cattura di un paio di ladri gli dà la possibilità di acquistare tessuto e manovalanza necessari (alla maglieria Marzetto) a farsi confezionare un giubbotto come si deve. Buona storia nella media di quelle con Grissino e le sue esagerazioni. ***

5)      Poldo – Un pullman di giapponesini: Barbaspina apre un chiosco di panini, Poldo si offre volontario per attirare i clienti in cambio di qualche panino che però non riesce ad ottenere. Per sua fortuna i turisti giapponesi non vogliono panini bensì acqua calda; in più uno di loro fa un corso accelerato di karatè in un bidone della spazzatura a Poldo, che così può darle di santa ragione a Barbaspina e finalmente ottenere la giusta ricompensa. Una storia di botte da orbi anche senza Braccio di Ferro, e qualche stereotipo sugli orientali. ***


 
6)      Timoteo – L’elisir d’amore: Timoteo, disperato perché Olivia gli preferisce Braccio di Ferro, si fa preparare dalla mamma bacheca un filtro d’amore, che però fa in modo che chi lo beva si innamori di chiunque: infatti il trucco sta nel farlo bere a Braccio di Ferro, che così si innamorerà di qualsiasi donna e per questo Olivia si stancherà di lui… ma Bacheca deciderà di riportare tutto allo status quo qualora Braccio di Ferro si innamori anche di lei, senza lasciarla in pace un momento. Divertente e originale variazione sul tema dell’elisir d’amore, canovaccio abbastanza ricorrente in questi albi. Da notare Timoteo che si porta a casa Olivia con la scusa di mostrarle la collezione di stampe cinesi, con lei che capisce ma sembra starci lo stesso. ****



7)      Olivia – Pappagallo da guardia: Olivia compra un pappagallo parlante come antifurto per tener lontani Pisellino, Poldo e Trinchetto rispettivamente dai dolci, dai salumi e dal vino della sua dispensa. Storiella nella norma, in cui finisce tutto a mazzate sul cranio. **

8)      Trinchetto – A pesca di antichità: Celesta manda Trinchetto a prendere il pesce, dato che ci sono ospiti a pranzo. Lui va a pescare ma finisce con lo sgominare per caso una banda di trafficanti di antichità, anche se non riceve la ricompensa perché equivale al valore di un’anfora antica che ha distrutto nell’operazione. In più è stato tutto un malinteso perché Celesta voleva che Trinchetto andasse a comprare il pesce in pescheria, e non a pescarlo direttamente in mare… ***

 
9)      Braccio di Ferro – La rivale di Olivia: Braccio di Ferro viene ingaggiato come testimonial per girare una pubblicità sugli spinaci, nel cui filmato il villain è interpretato da Timoteo. A sto punto anche Olivia vuole entrare nella produzione, ma al posto suo c’è già un’avvenente attrice di professione, con la quale Braccio di Ferre deve girare pure qualche scena romantica. La gelosia furiosa di Olivia non tarda ad esplodere… Storia appartenente al sottofilone sul triangolo Braccio di Ferro-Olivia-Timoteo, in cui Olivia passa dall’uno all’altro senza troppa soluzione di continuità. **

10)  Braccio di Ferro – L’isola del sonno: Olivia, Braccio di Ferro e Pisellino naufragano, dopo aver subito l’attacco di uno squalo e una balena, su un’isola di indigeni perennemente assonnati. Braccio di Ferro prova inutilmente a dargli una scrollata facendo l’esportatore di democrazia, mettendoli a costruire case perché questi vivono ancora nelle caverne… ma viene sonno anche a lui. Il fatto è che l’entrata delle grotte somiglia a tante bocche che sbadigliano. Tutto viene risolto scolpendole, a suo di pugni, come bocche sorridenti. ***


11)  Poldo – L’aiutante porta-sporte: L’ennesimo piano scroccone di Poldo stavolta è questo: proporsi come aiutante alle casalinghe che escono dal supermercato per portare le borse della spesa, salvo poi mangiare il contenuto della spesa di nascosto e poi raccontare di essere stato derubato. La cosa però non funziona, e gli eventi degenerano verso l’inevitabile conclusione: casalinghe incacchiate in compagnia di nerboruti mariti che vogliono fargliela pagare a Poldo. La genialità di Poldo nell’elaborare questi piani è pari a quella degli autori nel tirar fuori queste storie. ****

12)  Braccio di Ferro – “La carica dei 51”: Al porto la Cinerif gira una scena del film “La carica dei 51”, in cui un gruppo di cagnolini entrano in una banca per sventare una rapina. Ma in realtà il film stesso è tutta una messinscena, infatti i cagnolini stessi sono i Ming travestiti da cani, che rapinano veramente la banca. Non può che finire in un certo modo. ***

 

13)  Trinchetto – Un colpo…riuscito: Trinchetto nota che il prof. Pirica nel suo laboratorio tiene una bottiglia di barbera. Ovviamente gliela ruba, ma viene inseguito da così tanta gente che rinuncia all’impresa e al vino, lanciando la bottiglia verso la casa del professore, che salta in aria, perché la bottiglia conteneva un esplosivo liquido. Storiella con equivoco della serie “Trinchetto ruba una bottiglia ma dentro non c’è del vino”. Quindi anche se non il massimo dell’originalità questa è bellissima. ****
 



14)  Timoteo – Un villaggio in Africa: Timoteo s’appropria della compagnia di Olivia con un invitante proposta di safari in Africa. Per guastare la festa all’arcinemico, Braccio di Ferro si traveste da indigeno nero e offre i suoi servigi alla coppia, e manda all’aria gli intenti di Timoteo. Storia a base di esotismo e bestie feroci; ma viene anche anticipata di svariati anni una brutta abitudine che purtroppo ha preso piede oggigiorno, ovvero che uno non solo non riceve lo stipendio ma addirittura deve pagare per poter lavorare (e non necessariamente in Africa). ***


15)  Pubblicità a fumetti del Nestlé Galak. Una rarità vedere pubblicità di prodotti commerciali sui fumetti Bianconi (perlomeno questa è l’unica che ho visto io).

 

16)  Braccio di Ferro – La fiaba interrotta: Braccio di Ferro racconta a Pisellino la fiaba della buonanotte, ma finisce che si addormenta lui e finisce la fiaba, a base di briganti vestiti come i pastorelli del presepe, in sogno e come protagonista. Irresistibili le formule magiche pronunciate in simil-dialetto lumbardo. ***



8 commenti:

  1. Bella recensione! ;)
    Ricordo di aver letto in passato "Cura di bellezza" solamente...

    La pubblicità del Galak è una rarità perché su Topolino riciclavano sempre, fino alla nausea, la storia "L'anfora sommersa", mentre invece qui dimostrano che ce n'era almeno un'altra!

    RispondiElimina
  2. Bellissime storie! Queste le ricordo tutte, non possiedo questo albo ma devo avere queste storie su due albi separati. Tra quelle più belle sicuramente la prima, un supercondensato di insegnamenti morali sull'inutilità bellica e l'ultima che ricorda vagamente certe vecchie favole che ci raccontavano da bambini.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ... non sarei tanto d'accordo sul "vagamente" .... ;-)
      E' la storia dell'asino d'oro, ripresa anche dai fratelli Grimm ...

      Elimina
  3. Il secondo albo raccolto nel volume recensito è Braccio di Ferro 435.

    RispondiElimina
  4. sarebbe bello vedere anke qualche storia sui mitici combattimenti tra Bdf e Timoteo.........forza ragazzi!! :-)

    RispondiElimina
  5. L'albo dovrebbe essere datato Marzo 1980: su Ebay è in vendita il n° 99 di agosto di quell'anno.

    RispondiElimina