Potrei
recensirlo ad occhi chiusi e con le mani bendate.
Troppo
costoso per le mie tasche nel lontano 1979, quando avevo appena 8 anni, lo sfogliavo
ogni giorno nella Biblioteca comunale di Agrigento, posta una volta
nell’assolato Viale della Vittoria.
Era
uno di quei libri non cedibili, non poteva essere prestato ed aveva nel
tagliandino quell’odiosa “C” rossa che diceva “devi venire qui ogni giorno” per
godere di tanta bellezza.
L’altro
tomo a cui ambivo e che probabilmente non avrei mai più restituito (lo
confesso) era la monumentale Enciclopedia del Fumetto della Corno scritta da
Maurice Horn e Luciano Secchi e che tutt’ora considero la più completa mai
stampata in Italia almeno sino al periodo preso in questione.
Non ha mai avuto
epigoni l’opera di Max Bunker, la Guida del Bono è un mero (pregevole ed
accurato) elenco di testate, autori ed editori, e quella a volumi della De
Agostini (mi pare curata da Fossati) un prodotto per pivelli appassionati e non
per veri cultori.
Torniamo al volume curato da Sagendorf , traduzione dell’omonimo “Popeye: The First Fifty Years” uscito nello stesso anno in edizione U.S.A.
Questa è la bibbia di ogni vero appassionato
di Braccio, c’è tutto quello che vi siete chiesti: da quanti proiettili abbia
in corpo il guercio, le misure di Olivia, la capienza massima di panini di
Poldo, la mappa di Spinacia, un elenco di tutti i nemici del Popeye classico,
le prime apparizioni e le evoluzioni.
Contiene la lettera di scuse che Braccio di
Ferro dovette scrivere ai bambini d’America dopo che i deficienti, come nei
primi cartoons dei fratelli Fleischer, si erano spaccati i molari tentando di
aprire le lattine di spinaci
con le mascelle.
I retroscena dell’amicizia di Sagendorf con Elzie C. Segar, i personaggi reali (che potete vedere qui) a cui l’artista si era ispirato per la creazione dei characters del Timble Theatre
.
Le tavole create ad hoc da Bud sono
bellissime, la giornata tipo di Wimpy, lo schema interno dell’Olivia il
peschereccio di Braccio di Ferro, le schede di ogni personaggio importante
della saga dettagliate come quelle dei Who’s who dei super eroi americani.
Una sola cosa non viene detta del marinaio,
come abbia perso l’occhio nella più cruenta delle sue battaglie, Sagendorf
prometteva che l’avrebbe raccontata in un prossimo volume che per forza di cose
non leggeremo mai.
Le immagini che ho postato sono prese della versione
originale e trovate on line (non voglio rovinare il volume
scansionandolo è uno di quelli a cui tengo di più) ma la traduzione italiana
posso garantirvi che è eccellente.
Un libro superbo e imprenscindibile, le copie che ho visto in giro costano tra i 20 ed i 25 €.
Li valgono tutti sino all’ultimo centesimo.
Ce l'avevo. Me l'hanno rubato...
RispondiEliminaNooooo, ma che iella!
EliminaMi hanno rubato anche "I viaggi di Zagor".
EliminaNon è mai stato tra i volumi su Popeye cui ho particolarmente bramato...
RispondiEliminaQuindi non contiene storie?
No, ma è la cosa più completa sul mito che sia mai stata scritta.
EliminaAdesso facciamo quello dedicato al Popeye italiano, dai. Ho già pensato alla copertina...
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