Volume che se comprato al prezzo di copertina non vale la spesa ma se, come me, lo recuperate usato a poca moneta potrebbe anche essere interessante. Ottimo l'apparato redazionale di Federico Fiecconi e Luca Boschi dove vengono elencati i primati da Guiness del mondo Disney, gli oscar, la storia più lunga, quella più corta, la più ristampata, ecc...
Peccato che siano menzionate meraviglie come l'Inferno di Topolino e le Paperolimpiadi e poi in fase di stampa si siano scelte avventure relativamente recenti (non che sia un male) ma di poca rilevanza.
La prima storia è la più piccola mai stampata, "Topolino ino ino"
che anche se graziata dai disegni sempre gradevoli di Claudio Sciarrone non è accompagnata da una sceneggiatura degna di nota scritta da Alessandro Sisti . La curiosità sta nel fatto che in allegato al Topolino 2185 del 1997, dove fu stampata per la prima volta, c'era in omaggio anche una lente di ingrandimento per leggere l'avventura. Per fortuna nel numero successivo venne stampata in formato standard. Nel volume in recensione ci sono entrambe le versioni.
In seguito troviamo ristampata la storia più alta, perchè esposta nella mostra "Fumetti di Frontiera" a la Salle (Aosta), luogo che si trova ai piedi del Monte Bianco."Pippo e i cavalieri alati" (Topolino 2197-98-99 del 1998) è una bellissima saga fantasy in tre parti scritta da Francesco Artibani e disegnata da Marco Forcelloni. Da sola vale il prezzo di "Topo Record". I characters sono utilizzati divinamente, tranne Topolino che è più precisino e fastidioso del solito. Gancio e Pippo sono una coppia comica strepitosa e Plottigatt e Gambadilegno due villains di tutto rispetto. Meriterebbe un volume a parte, l'ho trovata meglio costruita anche dell'ambiziosa "Wizards of Mickey" e degna erede del ciclo della "Spada di Ghiaccio". Tanta roba presa dal bellissimo Dragonheart di Rob Cohen ma posso dire che mi è parsa più originale questa topolinata che il Dragonero SBE.
Proseguiamo con "Paperino senza parole", omaggio al cinema muto e alla comicità fisica, scritta da Bruno Sarda e disegnata da Massimo De Vita (ovviamente la storia più muta).
Per finire abbiamo la prima storia a bivi, "Topolino e il segreto del Castello" scritta da
Bruno Concina e disegnata da Giorgio Cavazzano, pubblicata in prima stampa su Topolino numero
1565 il 24 Novembre 1985. Avventura curiosa soltanto per i sei finali diversi ma che per il resto non racconta nulla di nuovo rispetto agli altri gialli topolineschi.
Se trovate il libro intorno ai 3 € accattativillo, fosse solo per "Pippo e i cavalieri alati".
Per 8,80 € potete lasciare il libro lì comodo comodo sullo scaffale della fumetteria.
Non sanno più cosa ristampare... :D
RispondiEliminaIn tema, vorrei segnalare la nuova serie Tesori Disney, stavolta non cartonata, che riparte dal n° 1 con la saga di zio Paperone realizzata da Don Rosa.
Io ho il glorioso volumone dorato D.U.C.K. del grande Don Rosa, per questa volta passo.
Eliminaattenzione che questa edita adesso è la prima versione fedele a ciò che intendeva Don Rosa (traduzioni, colorazioni e decensurata... tutto sotto il controllo diretto di DR).
EliminaE' quello che nel cinema chiameremmo "Director's Cut" ;)
Hai ragione: preso sul mercatino dell'usato vale tantissimo!
RispondiEliminaRicordo benissmo "Topolino ino ino", facevo le elementari :D
Ehm! Ai tempi di Topolino ino ino avevo 26 anni
EliminaHo cominciato a sentirmi vecchio quando sui Grandi Classici ho iniziato a trovare storie che ho inedite sui miei Topolino...
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