Veramente sarebbe Mingdrake (che in siciliano sarebbe qualcosa che ha che fare con gli organi sessuali dei grandi rettili sputafuoco) . L'albo intero sarà prima o poi recensito ma questa storia non poteva aspettare, il sogno di tutti i ragazzini degli anni ottanta, altro che Hulk contro la Cosa (che interessava più agli yankees) era questa la roba che un bambinetto medio immaginava in barba all'impossibilità copyrightista del caso.
In casa Bianconi ci volevano bene ed il grande Alberico Motta (grazie a Sandro Dossi per la precisazione) insieme al "Mecha-Designer" Pierluigi Sangalli decisero di farci questo regalo di natale graditissimo. La storia riguarda il ciclo Braccio di Ferro agente segreto, che andrebbe approfondito e che faceva migrare le storie un pò sul giallo-topolino. Il marinaio viene chiamato dal capo (che a me ricorda il grande Cesare di Alan Ford )del servizio segreto, così segreto che non ha neanche nome si chiama così "Servizio Segreto" e basta. Popeye deve sgominare una banda di fanatici che ha un arma micidiale con cui intende distruggere il mondo. Il guercio deve mantenere il segreto anche con Olivia e quando viene prelevato dalla gnocchissima (sempre in stile Sangalli s'intende) aspirante Natasha Romanoff (ehm...) X-29 il manico di scopa travestito da donna resta di stucco e s'imbestialisce. Arrivato nel deserto alla ricerca dei fanatici , Braccio evita alcune trappole e trova i bastardini terroristi che sono, come avrete gia capito, i Mings che gli lanciano contro il MINGDRAKE!
Il robot esce però dalla piscina come Mazinga Z (vabbè sò tutti uguali sti cartoni giapponesi avrà pensato Pierluigi ed avrà fatto un pò di confusione).Sei scatole di spinaci fanno la differenza e il goldracchio taroccato stile dealextreme viene sgangherato a colpi di pugnoni spinacici e ceffoni al fulmicotone. Il mondo è salvo ma Popeye no . Olivia gli scassa le corna quando torna a casa perchè convinta del suo tradimento con X-29.
Gioia degli occhi.