Nell’agosto del 1994 la Banpresto, nota casa software
giapponese, realizzo un sogno per tutti gli appassionati dei robottoni di Go
Nagai.
Immaginate uno shoot'em-up dove potete scegliere tra Mazinger
Z, Great Mazinger e Ufo Robot Grendizer ( i nostri Mazinga Z, Il Grande Mazinga
e Goldrake) con una grafica per i tempi eccellente.
Il plot ricalca i filmoni usciti al cinema negli anni 70 ,
l’armata robotica della saga Toei che combatte contemporaneamente contro il Dottor
Inferno, Il Generale Nero e Re Vega.
Si possono utilizzare quasi tutte le armi dei giganti
d’acciaio, dall’alabarda spaziale al raggio termico.
GRANDE BOOMERANG! |
Meravigliosa la colonna sonora con le basi prese dalle serie
originali e i piloti che annunciano con
le loro vere voci l’uso delle armi.
FULMINE LASER! |
Selezionando la versione giapponese si hanno anche delle
scene d’intermezzo ben animate che riguardano i protagonisti degli anime.
Molti cameo si hanno durante il gioco con il Boss Borot che
fa capolino a Tokio e Power up che comportano attacchi con l’aiuto di Venus
Alpha, Dianan A o il Delfino Spaziale.
Epico da giocare in coppia , un doppio colpo composto da fulmine laser e tuono spaziale erano cose
orgasmiche.
Il gioco è composto da otto livelli che devono essere finiti
due volte per gustare il finale.
Alcuni boss finali sono stati creati ad hoc per il
videogame, ad esempio a New York abbiamo un incazzatissima statua della
libertà
nell’ambientazione aerea un prototipo di Mazinkaiser ancora più
demonico
a Tokyo versioni pompate dei
classici Garada k-7
ed il
mitico King Gori che riusci quasi a distruggere quello sborone di Goldrake.
Io
ho avuto la fortuna di giocarlo per la prima volta in sala giochi (dove arrivò
con notevole ritardo) e ricordo la
mascella che toccava il pavimento alla vista della mitica intro con tutte le
fasi di agganciamento di piloti e robot, accanto al coin op c’era persino in
bella vista Soul Blade della Namco con il suo strepitoso (per l’epoca) 3D ma non lo cagavo
nemmeno di striscio.
RAGGIO TERMICO! |
Ringraziamo quel genio di Nicola Salmoria ed il suo Mame, grazie al quale è possibile rifare un salto in
sala giochi senza muovere le chiappe dal divano. Salmoria ha inventato il
teletrasporto e la macchina del tempo contemporaneamente.