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29/04/13

I disegni dei lettori: Il Geppo di Fabrizio Mazzotta

Fabrizio Mazzotta ha ritrovato una vecchia prova di una tavola di Geppo che fece più di trenta  anni fa.
Lo stile era acerbo ma riconoscibilissimo.



20/02/13

Geppo n.9-Settembre 1971 -Edizioni Bianconi -Lire 120****

Copertina di Pierluigi Sangalli

Geppo ritorna siore e siori. Ieri mi sono fatto   coraggio e un po’ intimidito ho chiamato al telefono Pierluigi Sangalli. E’ stata una bella esperienza,  si è fatta una gioviale chiaccherata piena di anedotti bianconiani che mi hanno deliziato. Ho chiesto spiegazioni approfondite sulla situazione del diavolo buono e mi ha rassicurato che posso tranquillamente continuare a recensire le storie e gli albi  che più mi aggradano, riconoscendo anche lui che la retropromozione può soltanto fare del bene al personaggio e gli autori coinvolti. Ho spiegato quali erano le ragioni del cancellamento dei post…quando si mettono in mezzo a discussioni da fan  storie di avvocati e diritti è lecito che insorga un po’ di cagotto…io non sapendo ne leggere né scrivere in giuridico  avevo censurato le geppitudini per salvaguardarmi. La mia speranza è che un giorno venga prodotto qualcosa di nuovo dai nostri autori preferiti e non soltanto ennesime ristampe e glorificazioni del passato. Non basta storicizzare , Sangalli , Dossi e Motta hanno secondo me ancora molto da dire ed  ho sempre avuto l’idea che i personaggi classici con nuove sceneggiature ambientate nel mondo moderno e con storie rivolte agli adulti potrebbero avere un rinnovato successo commerciale. E’ giusto che gli autori traggano guadagno anche economico del loro operato e non soltanto gloria.
La fortuna più grande che mi ha concesso questo angolo di web è stata proprio quella di poter comunicare in maniera diretta con i miei idoli , cosa che mi ha portato un affezione diversa rispetto a quella che avevo da solo lettore, ho conosciuto bellissime persone di una professionalità , passione, cultura , dedizione e modestia che difficilmente si possono riscontrare. Gli autori sono migliori anche di alcuni blogger che ormai credono di avere in mano il potere divino del giudizio.
Ho chiesto anche che se alcune delle storie che recensisco sono state ristampate su gli ebook prodotti da Tiziano Radice lo stesso Tiziano se vuole può indicare l’albo digitale dove è avvenuta la ristampa così se qualche appassionato è interessato ad acquistarlo sa che è possibile rileggere per intero la storia nella nuova pubblicazione. Sono prodigo di buone intenzioni per tutti ma è bene che sappia chi mi legge che questo blog non è il più letto della rete, ha la fortuna di essere forse il preferito da molti “secchioni” come me approfonditori e groupie dell’umoristico italiano ma penso che si se voglia pubblicizzare direttamente con maggiore riscontro  di pubblico nuove idee e pubblicazioni sarebbe meglio rivolgersi a portali più visitati e blasonati. Qui si è tra amici. Il coso del copyright ormai è vergato lì in alto vicino alla testata del blog  (come mi ha consigliato il buon Gaspare Pero) e se qualcuno ha qualcosa da ridire mi manda una mail ed io tolgo quel che non è di gradimento. Fatto sta che la base ideologica in cui intendo muovere i nuovi post su Geppo è quella della completa   democrazia e sarà dato spazio agli autori in base alla qualità e quantità del prodotto.
Intendo recensire quando prima quel capolavoro che è Geppo Inferno 2000 scritto e disegnato da Sandro Dossi con la produzione eccellente effettuata da Andrea Leggeri, albo che secondo me rappresenta la perfezione per quanto riguarda l’eventuale prodotto da libreria, curato all’inverosimile in uno splendido bianco e nero (i bianconi devono essere al massimo in quadricromia , lasciamo photoshop all’edulcorata Disney) . Mi sono sentito anche con Sandro (non è la prima volta…poveretto quando stiamo al telefono non lo mollo più) che mi ha divertito molto quando mi ha raccontato perché Alberico Motta è passato alle sceneggiature, ho immaginato la scena e mi sono scompisciato. Alberico era precisissimo è voleva dare un prodotto di massima qualità , mentre gli altri producevano tavole a manetta , Pierluigi,ad esempio,  mi ha raccontato  divertendosi che a volte è riuscito a produrre anche 200 tavole in un mese.  Il Motta usava il pennello con una dovizia che a Renato Bianconi sembrava eccessiva. Praticamente le tavole venivano strappate di mano dal disegnatore cosi: “Uè  è perfetta, basta mollala che per i bambini va bene …dobbiamo andare in stampaaaa”. Alberico si proposa allora e  fu promosso a sceneggiatore, lì era veloce e divertentissimo e per questo le sue storie disegnate negli anni si diradarono , ahinoi, sempre di più.
Sia Sangalli che Dossi hanno più volte celebrato le doti grafiche di Mario Sbattella che ebbe un trattamento contrario a quello di Motta. Sbattella era il più veloce e per questo fu utilizzato per “riempire” gli albi, un discorso  relativo , diceva Sangalli, anche  all’utilizzo delle macchine tipografiche che  erano tarate  e pagate per produrre un tot di pagine mensili e quindi  serviva più  materiale possibile.
Quando si aveva tempo si andava a ripescare negli immensi archivi di Renato con produzioni eccellenti di Chierchini,  Carpi o Gatto , quando il tempo non c’era si utilizzava il velocissimo Sbattella.
Scusate le divagazioni  ma dubito che i lettori di questo blog non siano interessati agli anedotti.
Passiamo all’albo che è un perfetto compendio di par condicio in cui troviamo tutti Pierluigi Sangalli, Alberico Motta, Sandro Dossi e l’ormai mitico Mario Sbattella.
Premetto che l’albo, pur restando un ottima lettura, a mio avviso non è dei migliori, Il Geppo dei primi anni settanta non era ancora stato plasmato a dovere e le storie erano ancora leggerine e divertenti, si era ancora lontani dalle meraviglie di sceneggiatura  che ci avrebbe fornito Sandro Dossi composte da  più livelli di lettura e in cui confluivano satira , analisi psicologica dei dannati come trasposizione spirituale del penitenziario, i  metafumetti con cross over bianconiani  tra autori e personaggi  e gli scontri tra un simpaticissimo Satana   e un noiosissimo esercito angelico che stava tutto il santo giorno a canticchiare gospel come le zie di paese sull’orlo della fossa improvvisamente redente.

Materiale che intendo riproporre se il clima resta disteso.

Come scriveva Mark Twain,  “preferisco il paradiso per il clima ma l’inferno per la compagnia”.

Geppo: Un Dannato Traditore-sceneggiatura Alberico Motta-Disegni Sandro Dossi****

 

Violentissima storia dove il diavolo buono viene pestato a sangue più volte perché fornisce gazose  ai dannati. La colpa e dell’infame demone infiltrato Giuleppe spione e bastardo. Geppo per la prima volta reagisce in maniera violenta e spatascia il cranio al fetentone con una mazza ferrata.

Eugenio: Il trisavolo pirata–disegnatori: TUTTI***

 

Nonostante non ami le storie patchwork realizzate da Mario Sbattella devo ammettere che la sceneggiatura di questa è molto gradevole. Il trisavolo pirata, casinista che mette a ferro e fuoco la città alla ricerca di dobloni da depradare era un personaggio più simpatico dello stesso Eugenio. Peccato che lo spettro corsaro non sia stato riesumato per qualche altra avventura perché sarebbe stato un ottimo comprimario di testata.

Caligola: Caccia ai Pesci-sceneggiatura e disegni Pierluigi Sangalli , chine di Sandro Dossi***

 

Mi è sempre piaciuto il gattaccio Caligola, strano che non si sia mai pensato , visto l’amore risaputo di Renato Bianconi per gatti e paperi, di dedicare una testata al cattivissimo felino. Il gatto di Satana aveva personalità da vendere ed era più originale dei tanti cloni di Tom e Silvestro che avevano avuto l’onore di testate personali di scarso successo.Caligola è subdolo, selvaggio e anaffettivo  caratteristiche che lo rendono moderno. Questa qui è la tipica storia del “terzo che gode” canovaccio usato spesso in storie popeyche con Poldo o Trinchetto. Satana sbafa i pesci di Geppo mentre Caligola nonostante ripetuti tentativi resta a bocca asciutta. Efficace ed essenziale.

Rotella: carissimi vicini- sceneggiatura e disegni Pierluigi Sangalli, chine di Sandro Dossi****


Effetto chicca!  Rotella è per me una “novità” e ne sono stato piacevolmente colpito. Un comprimario meteora di cui non so quante storie siano state prodotte. Alla base del personaggio  ho l’impressione che ci sia il Professor O.G. Wotasnozzle del Sappo di  Elzie C. Segar con un pizzico dell’Archimede Pitagorico disneyano. La storia invece ricorda gli esilaranti  scontri tra vicini di Paperino ed Anacleto Mitraglia. Se avete altre notizie su questo personaggio sono qui gradite.

Salvatore: un pagliaio che scotta-sceneggiatura Alberico Motta,disegni Sandro Dossi***

 

Storia carina ma di routine. Il  serpente Salvatore è un altro di quei personaggi che man mano che passava il tempo veniva utilizzato sempre meno nelle storie di Geppo. Il rettile tentatore d’ispirazione biblica, vecchio come l’Eden prova a tirar fuori un briciolo di malvagità del demone per caso ma chi conosce le “vere” origini di Geppo dovrebbe ricordare che puro caso il protagonista divenne diavolo, infatti fu colpa di una cicogna distratta che portò il piccolo angelo all'inferno piuttosto che in paradiso  (grazie a Gaspare Pero e Sandro Dossi) . Sandro Dossi è stato forse l’unico a scrivere una genesi del personaggio.

Geppo ha avuto un impennata collezionistica non da poco e per quanto personaggio famoso non ha avuto la quantità di ristampe del vendutissimo Braccio di Ferro.
Sino ad un paio di anni fa quest’albo poteva essere acquistato ad un singolo € ma nell’ultimo periodo un Geppo degli anni 60/70 non te lo porti a casa , a meno che non si trovi l’occasione in qualche mercatino,  a meno di 3€..
Altro discorso va fatto per le pubblicazioni degli anni 80/90 ma anche quelle stanno accrescendo il loro valore.
Geppofili  cari a mio avviso  in questo lustro avete quasi triplicato il valore della vostra collezione.

Bonus :

retrocopertina con un bel Provolino di Pierluigi Sangalli:

 

e se volete mettere dindini da parte per iniziare una collezione di Geppo costruitevi questo portamonete a forma di mangianastri "Castelli"