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Copertina di Pierluigi Sangalli |
Geppo ritorna siore e siori. Ieri mi sono fatto coraggio e un po’ intimidito ho chiamato al
telefono Pierluigi Sangalli. E’
stata una bella esperienza, si è fatta
una gioviale chiaccherata piena di anedotti bianconiani che mi hanno deliziato.
Ho chiesto spiegazioni approfondite sulla situazione del diavolo buono e mi ha
rassicurato che posso tranquillamente continuare a recensire le storie e gli
albi che più mi aggradano, riconoscendo
anche lui che la retropromozione può soltanto fare del bene al personaggio e
gli autori coinvolti. Ho spiegato quali erano le ragioni del cancellamento dei
post…quando si mettono in mezzo a discussioni da fan storie di avvocati e diritti è lecito che
insorga un po’ di cagotto…io non sapendo ne leggere né scrivere in giuridico avevo censurato le geppitudini per
salvaguardarmi. La mia speranza è che un giorno venga prodotto qualcosa di
nuovo dai nostri autori preferiti e non soltanto ennesime ristampe e
glorificazioni del passato. Non basta storicizzare , Sangalli , Dossi e Motta
hanno secondo me ancora molto da dire ed
ho sempre avuto l’idea che i personaggi classici con nuove sceneggiature
ambientate nel mondo moderno e con storie rivolte agli adulti potrebbero avere
un rinnovato successo commerciale. E’ giusto che gli autori traggano guadagno
anche economico del loro operato e non soltanto gloria.
La fortuna più grande che mi ha concesso questo angolo di
web è stata proprio quella di poter comunicare in maniera diretta con i miei
idoli , cosa che mi ha portato un affezione diversa rispetto a quella che avevo
da solo lettore, ho conosciuto bellissime persone di una professionalità ,
passione, cultura , dedizione e modestia che difficilmente si possono
riscontrare. Gli autori sono migliori anche di alcuni blogger che ormai credono
di avere in mano il potere divino del giudizio.
Ho chiesto anche che se alcune delle storie che recensisco
sono state ristampate su gli ebook prodotti da Tiziano Radice lo stesso Tiziano se vuole può indicare l’albo
digitale dove è avvenuta la ristampa così se qualche appassionato è interessato
ad acquistarlo sa che è possibile rileggere per intero la storia nella nuova
pubblicazione. Sono prodigo di buone intenzioni per tutti ma è bene che sappia
chi mi legge che questo blog non è il più letto della rete, ha la fortuna di
essere forse il preferito da molti “secchioni” come me approfonditori e groupie
dell’umoristico italiano ma penso che si se voglia pubblicizzare direttamente
con maggiore riscontro di pubblico nuove
idee e pubblicazioni sarebbe meglio rivolgersi a portali più visitati e
blasonati. Qui si è tra amici. Il coso del copyright ormai è vergato lì in alto
vicino alla testata del blog (come mi ha
consigliato il buon Gaspare Pero) e se qualcuno ha qualcosa da ridire mi manda una
mail ed io tolgo quel che non è di gradimento. Fatto sta che la base ideologica
in cui intendo muovere i nuovi post su Geppo è quella della completa democrazia
e sarà dato spazio agli autori in base alla qualità e quantità del prodotto.
Intendo recensire quando prima quel capolavoro che è Geppo
Inferno 2000 scritto e disegnato da Sandro Dossi con la produzione eccellente
effettuata da Andrea Leggeri, albo che secondo me rappresenta la perfezione per
quanto riguarda l’eventuale prodotto da libreria, curato all’inverosimile in
uno splendido bianco e nero (i bianconi devono essere al massimo in quadricromia
, lasciamo photoshop all’edulcorata Disney) . Mi sono sentito anche con Sandro
(non è la prima volta…poveretto quando stiamo al telefono non lo mollo più) che
mi ha divertito molto quando mi ha raccontato perché Alberico Motta è passato
alle sceneggiature, ho immaginato la scena e mi sono scompisciato. Alberico era
precisissimo è voleva dare un prodotto di massima qualità , mentre gli altri
producevano tavole a manetta , Pierluigi,ad esempio, mi ha raccontato divertendosi che a volte è riuscito a produrre
anche 200 tavole in un mese. Il Motta
usava il pennello con una dovizia che a Renato Bianconi sembrava eccessiva.
Praticamente le tavole venivano strappate di mano dal disegnatore cosi: “Uè è perfetta, basta mollala che per i bambini va
bene …dobbiamo andare in stampaaaa”. Alberico si proposa allora e fu promosso a sceneggiatore, lì era veloce e
divertentissimo e per questo le sue storie disegnate negli anni si diradarono ,
ahinoi, sempre di più.
Sia Sangalli che Dossi hanno più volte celebrato le doti
grafiche di Mario Sbattella che ebbe un trattamento contrario a quello di
Motta. Sbattella era il più veloce e per questo fu utilizzato per “riempire”
gli albi, un discorso relativo , diceva
Sangalli, anche all’utilizzo delle
macchine tipografiche che erano
tarate e pagate per produrre un tot di
pagine mensili e quindi serviva più materiale possibile.
Quando si aveva tempo si andava a ripescare negli immensi
archivi di Renato con produzioni eccellenti di Chierchini, Carpi o Gatto , quando il tempo non c’era si
utilizzava il velocissimo Sbattella.
Scusate le divagazioni
ma dubito che i lettori di questo blog non siano interessati agli
anedotti.
Passiamo all’albo che è un perfetto compendio di par
condicio in cui troviamo tutti Pierluigi Sangalli, Alberico Motta, Sandro Dossi
e l’ormai mitico Mario Sbattella.
Premetto che l’albo, pur restando un ottima lettura, a mio
avviso non è dei migliori, Il Geppo dei primi anni settanta non era ancora
stato plasmato a dovere e le storie erano ancora leggerine e divertenti, si era
ancora lontani dalle meraviglie di sceneggiatura che ci avrebbe fornito Sandro Dossi composte
da più livelli di lettura e in cui
confluivano satira , analisi psicologica dei dannati come trasposizione
spirituale del penitenziario, i
metafumetti con cross over bianconiani tra autori e personaggi e gli scontri tra un simpaticissimo Satana e un noiosissimo esercito angelico che stava
tutto il santo giorno a canticchiare gospel come le zie di paese sull’orlo
della fossa improvvisamente redente.
Materiale che intendo riproporre se il clima resta disteso.
Come scriveva Mark Twain,
“preferisco il paradiso per il clima ma l’inferno per la compagnia”.
Geppo: Un Dannato
Traditore-sceneggiatura Alberico Motta-Disegni Sandro Dossi****
Violentissima storia dove il diavolo buono viene pestato a
sangue più volte perché fornisce gazose
ai dannati. La colpa e dell’infame demone infiltrato Giuleppe spione e bastardo. Geppo per
la prima volta reagisce in maniera violenta e spatascia il cranio al fetentone
con una mazza ferrata.
Eugenio: Il trisavolo
pirata–disegnatori: TUTTI***
Nonostante non ami le storie patchwork realizzate da Mario
Sbattella devo ammettere che la sceneggiatura di questa è molto gradevole. Il
trisavolo pirata, casinista che mette a ferro e fuoco la città alla ricerca di
dobloni da depradare era un personaggio più simpatico dello stesso Eugenio.
Peccato che lo spettro corsaro non sia stato riesumato per qualche altra
avventura perché sarebbe stato un ottimo comprimario di testata.
Caligola: Caccia ai
Pesci-sceneggiatura e disegni Pierluigi Sangalli , chine di Sandro Dossi***
Mi è sempre piaciuto il gattaccio Caligola, strano che non
si sia mai pensato , visto l’amore risaputo di Renato Bianconi per gatti e
paperi, di dedicare una testata al cattivissimo felino. Il gatto di Satana
aveva personalità da vendere ed era più originale dei tanti cloni di Tom e
Silvestro che avevano avuto l’onore di testate personali di scarso successo.Caligola è subdolo, selvaggio e anaffettivo
caratteristiche che lo rendono moderno. Questa qui è la tipica storia
del “terzo che gode” canovaccio usato spesso in storie popeyche con Poldo o
Trinchetto. Satana sbafa i pesci di Geppo mentre Caligola nonostante ripetuti
tentativi resta a bocca asciutta. Efficace ed essenziale.
Rotella: carissimi
vicini- sceneggiatura e disegni Pierluigi Sangalli, chine di Sandro Dossi****
Effetto chicca! Rotella
è per me una “novità” e ne sono stato piacevolmente colpito. Un comprimario
meteora di cui non so quante storie siano state prodotte. Alla base del
personaggio ho l’impressione che ci sia
il Professor O.G. Wotasnozzle del Sappo di Elzie
C. Segar con un pizzico dell’Archimede
Pitagorico disneyano. La storia invece ricorda gli esilaranti scontri tra vicini di Paperino ed Anacleto
Mitraglia. Se avete altre notizie su questo personaggio sono qui gradite.
Salvatore: un
pagliaio che scotta-sceneggiatura Alberico Motta,disegni Sandro Dossi***
Storia carina ma di routine. Il serpente Salvatore è un altro di quei
personaggi che man mano che passava il tempo veniva utilizzato sempre meno
nelle storie di Geppo. Il rettile tentatore d’ispirazione biblica, vecchio come
l’Eden prova a tirar fuori un briciolo di malvagità del demone per caso ma chi
conosce le “vere” origini di Geppo dovrebbe ricordare che puro caso il
protagonista divenne diavolo, infatti fu colpa di una cicogna distratta che portò il piccolo angelo all'inferno piuttosto che in paradiso (grazie a Gaspare Pero e Sandro Dossi) . Sandro
Dossi è stato forse l’unico a scrivere una genesi del personaggio.
Geppo ha avuto un impennata collezionistica non da poco e
per quanto personaggio famoso non ha avuto la quantità di ristampe del
vendutissimo Braccio di Ferro.
Sino ad un paio di anni fa quest’albo poteva essere
acquistato ad un singolo € ma nell’ultimo periodo un Geppo degli anni 60/70 non
te lo porti a casa , a meno che non si trovi l’occasione in qualche
mercatino, a meno di 3€..
Altro discorso va fatto per le pubblicazioni degli anni
80/90 ma anche quelle stanno accrescendo il loro valore.
Geppofili cari a mio
avviso in questo lustro avete quasi triplicato
il valore della vostra collezione.
Bonus :
retrocopertina con un bel Provolino di Pierluigi Sangalli:
e se volete mettere dindini da parte per iniziare una collezione di Geppo costruitevi questo portamonete a forma di mangianastri "Castelli"