04/04/16

Avengers Age Of Ultron (U.S.A. 2015) ***1/2


Bello da vedere, emozionante ma nulla di trascendentale. Scorre con gli stessi tempi del primo: ottimo prologo, centro tranquillo e botti finali. Mi ha divertito ma un po' di cose non  mi sono andate giù. Capisco che il Marvel Cineverse sia alternativo a quello dei comics, ma  Scarlet e Quicksilver li ho visti veramente troppo distanti dalle controparti di carta. Wanda Maximoff è da sempre una delle più gnocche del mondo in spandex, sta ragazzotta emo che pare scappata da un centro sociale (Elizabeth Olsen) non ce la vedo proprio.

In The Blood (U.S.A. 2014)***



Eh si, sono tempi diversi, non ci sono più stalloni italiani o commandi a salvare le donzelle frignone in pericolo, adesso quelle che spaccano le facce sono le principesse e sono più letali di qualunque steroid-man che sia passato in pellicola. Il film parte come il solito tristissimo film romantico tedesco da sabato pomeriggio di Canale 5. Gina Carano, cresciuta a calci in culo e sputi in faccia dal padre pazzo che la voleva come la Red Sonja del ghetto, si sposa con uno che è uscito da Beverly Hills 9210 e granaroso come Richie Rich. I due decidono di fare la luna di miele in un isola caraibica, si divertono da matti, trombano dalla mattina alla sera e consumano carte di credito come patatine. Peccato che decidano di fare una capatina in un locale dove il cliente tipo è Danny Trejo.

LEGION, regia di Scott Stewart con Paul Bettany USA 2010**




Alcuni film sono come certe ragazze, brutte ma interessanti, ne resti invaghito, anche se non ne capisci il perché. Legion appartiene a questa categoria. Nonostante un buon cast, la pellicola di Scott Stewart sembra un b-movie degli anni ottanta e forse per questo ieri notte sono rimasto sveglio fino alle 2:10 per vedere come andava a finire. Dennis Quaid è bollitissimo e dimostra 100 anni in più del solito, da l’impressione di sapere già che il risultato finale delle mosse del regista saranno “una cagata pazzesca”, per fortuna Legion, rispetto alla corazzata Potëmkin è più divertente e avrebbe tenuto sveglio il ragionier Fantozzi. Un film di Natale che incontra Terminator, la versione cazzuta di Maria e il bambinello, dove la madre non è più vergine da qualche tempo, Giuseppe è uno sfigato (cosa che pare piacere a Dio) e l’arcangelo Michele è una macchina da guerra.

WYOMING DOLL (COSMO COLOR N° 12) di FRANZ 2014 ***1/2


Uscito come BD nel 1999 Wyoming Doll è un ottimo fumetto western. Le tavole di Franz Drappier, sono meravigliose e  piene di particolari , i colori invece risultano un po’ “impastati” e spesso coprono le splendide chine.  Una bella storia, una lezione sull’uomo-isola. Non bisogna giudicare un individuo dalla "tribù" di appartenenza, sia che porti in testa penne di corvo o un floscio cappello da mandriano, ma dallo spirito che lo anima.

Recensione: Everly con Salma Hayek, regia di Joe Lynch **1/2


Finalmente ritorna la Salma Hayek “mexicana”, dopo le ultime pellicole, dove tentava di spacciarsi per un’attrice di spessore e che sono state fonte di lacrime per tutti i fan maschietti. E’ un insulto all’arte contenere la bellissima venere tascabile dietro i mustacchi di Frida Kahlo. Ammettiamolo “Dal Tramonto all’Alba” si è visto più volte per lei, la meravigliosa Santanico Pandemonium. Per Salma Ho acquistato persino il DVD di quella pellicola scemenzuola intitolata Bandidas e i vari Mariachi senza le sue poppe sarebbero sconditi. Ero curiosissimo di vedere il ritorno all’action dell’Hayek, peccato che questo filmetto sia così così. 

Recensione Cosmo serie nera n.12 Fantomax "Non temerai altro male" di Luigi Bernardi e Onofrio Catacchio****



In tempi non sospetti, prima che si mormorasse dell'imminente remake di KriminalLuigi Bernardi alla sceneggiatura e Onofrio Catacchio ai disegni, avevano reinterpretato le origini e il mito del primo degli eroi neri. Sono tutti figli di Fantomas i mille assassini che imperversavano nelle edicole sino alla metà degli anni settanta. Di quella truculenta brigata è sopravvissuto il più anonimo e incolore, l'immortale Diabolik di cui ancora non mi spiego il perchè del successo. Vero è che gli altri "minori" non erano graficamente all'altezza del figlio di carta delle Giussani (e Pier Carpi) ma per i miei gusti, meritavano molto di più i personaggi contorti di Max Bunker. Diabolik, senza mezzi termini, l'ho sempre trovato noiosissimo e grigio come i retini che da anni lo accompagnano, per questo adoro il film di Mario Bava che è così POP e colorato che pare una presa per il culo. Torniamo a Fantomas, per conoscere la storia della creatura di Pierre Souvestre e Marcel Allain vi consiglio lo splendido libro di Alfredo Castelli pubblicato da Coniglio editore nel 2011 "Fantomas, un secolo di terrore", lì verrano esauste tutte le vostre curiosità. Fantomax è stato pubblicato prima da BD e Coconino, la X al posto della S è stata messa per motivi inerenti ai diritti (pensateci...Popeyo invece di Popeye...) ed era nato come uno "short" da inserire in un’antologia...ma la potenza della storia era tale che Bernardi e Catacchio decisero di farlo diventare una breve saga.