In soffitta ho ripescato un sessantina di Monello dell'editrice Universo che coprono il periodo 50-60-70.
E’ difficile
recensire singolarmente gli albi
visto che i fumetti “realistici” sono composti da saghe lunghissime di decine
d’episodi e non si può valutare bene se non si legge una storia intera.
Di archi narrativi completi
me ne ritrovo pochi perché non ho intere annate ma numeri sparsi.
E’ più semplice scrivere degli eroi umoristici perché quasi
sempre protagonisti di episodi autoconclusivi che danno un ottima visione
d’insieme del prodotto.
Partiamo con :
1) Miniringo di Attilio
ortolani (Attor)
Ortolani (potete approfondire l’autore sul sito di Gianni Bono) era un grande artigiano alla Mario Sbattella.
La pulce nell’orecchio me l’aveva messa Fabrizio Mazzotta in seguito, grazie al Monello che
autorizzava gli autori a firmare le tavole e ad alcune informazioni prese dalla rete posso
fare la revisione di un paio di post. Il disegnatore è l’autore di Picky,
l’autore di moltissime storie e copertine di Tiramolla e Cucciolo nonchè l’ammodernatore erotico di Gey Carioca
sempre per l’Edizioni Alpe.
Visto che l’Alpe pagava poco ( e ti pareva) per arrotondare
Ortolani lavorò anche per la Universo. Il
personaggio creato per il monello
è Miniringo che nulla mi toglie dalla testa che sia l’ispiratore di
Larry Yuma di Boscarato. Occhi invisibili e sigaro in bocca, il protagonista di
questo parodia bonaria dello Spaghetti Western è molto simpatico. Il
personaggio vaga in cerca d’avventure con il suo ciuchino Palomito. Nemesi
costante è il corpulento Maxigion, nome perfetto per un gelato Algida. Da recuperare.
2) Il secondo personaggio è un cult per gli appassionati del
fumetto umoristico italiano. Il grande alcolizzato “Pedrito el drito” che con la mogliettina
Paquita (il mattarello più veloce del west) fù simbolo e colonna portante del Monello per
anni. Il personaggio più famoso di
Antonio Terenghi, creato nel 1953 è forse il più longevo cowboy a fumetti
nostrano insieme al Tex di Bonelli. Addirittura fù pubblicato un cross over con
il signor Willer “ Pedrito el Drito incontra la Mano Grossa”(parodia del titolo
del numero uno di Tex , lo storico “La Mano Rossa”) edito da “Cronaca di
Topolinia”. L’albo è da qualche parte in
soffitta e prima o poi lo recensirò. E’
facile recuperare materiale di Pedrito, anche se nel periodo finale del monello
fù relegato a tavole autoconclusive e non ebbe più lo spazio importante che
occupava negli anni 60 con storie lunghe e divertentissime
3) Pitt e i pirati pare dell'autore satirico Renato
Calligaro (così mi sembra d’avere interpretato la firma sulla prima tavola e ci
sono somiglianze stilistiche con i
lavori del maestro, potrei anche sbagliarmi perché sto andando ad
istinto) , fa piacere vedere che i “seriosi” autori Linusiani hanno origini grafiche così
consuete. L’ormai famoso pittore astratto in questa avventure semplici racconta le avventure del giovane Pitt a
bordo del galeone pirata della corpulenta corsara Giuseppona. La simpatica
ciurma è in perenne contrasto con il Capitano Boa. Divertente la caratterizzazione
del Pappagallo “Paparazzo” che vive in simbiosi con la sua macchina fotografica
in cerca di scoop.
4) Colbi di Giancarlo Tonna. Finalmente scoprò chi è
l’autore di “Camillo, lupo tranquillo”, uno dei miei personaggi preferiti degli Albi Alpe Millefumetti (prima o poi sul vostro monitor)! Tonna ha uno stile
splendido, modernissimo ed infarcito di particolari alla Carlo Peroni. Disegno opulento, pieno di tratteggi e linee cinetiche, inchiostratura finissima che fa pensare all'utilizzo del moderno rapidograph
piuttosto che il pennello in voga in quegli anni. Colbi è il tipico
“personaggio pretesto” alla Trottolino Bianconi , quei tipi che ti permettono
di scrivere la storia che vuoi perché la personalità del character principale è
quasi inesistente è l’autore può sbizzarirsi. La caratteristica grafica principale di Colbi è una lunghissima
cravatta che sembra la coda del Marsupilami di André Franquin.
La sua ragazza è una bella gnoccolona di nome Lilla. Sperò di poter tornare a
recensire qualcosa di Tonna perché è un autore il cui tratto mi è sempre
piaciuto e colpito. Giancarlo disegnò soltanto due storie in casa Disney ed è passato da tempo alla pittura.
6) Arturo e Zoe: Altra colonna portante del
Monello Universo, la protomafalda Nancy di Ernie Bushmiller, nata come
comprimaria di Fritzi Ritz di Larry Whittington e a cui rubò la ribalta nel
1938. La bimba ed l’amichetto Sluggo erano molto amati in italia.
7) Piccola Eva. Questo è un caso particolare. fumetto per
pochi appassionati negli U.S.A., tanto
che scomparve nel 1956, ottene
così tanto successo in Italia che alla fine della sua produzione originale venne
continuato per i lettori del Monello da Antonio Terenghi. La serie guadagno in umorismo grazie alle sceneggiature spaghetti e mandolino.
8) Tippy (Tippy Teen) , fumetto americano di Sam Hamm creato
sull’onda del celeberrimo Archie che narra le avventure di un gruppetto di teenagers americani con atmosfere Beatnik. Molto gradevole.
Per adesso chiudiamo qui, quando spolpo qualche altro
Monello continuo…
Parlerò a parte (spero) anche dei personaggi realistici.