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06/02/13

Gli eroi umoristici del Monello nel 1969


In soffitta ho ripescato un sessantina di Monello dell'editrice Universo che coprono il periodo 50-60-70.

E’ difficile  recensire  singolarmente gli albi visto che   i fumetti “realistici”  sono composti da saghe lunghissime di decine d’episodi e non si può  valutare bene  se non si legge una storia intera.
Di archi narrativi completi  me ne ritrovo pochi perché non ho intere annate  ma numeri sparsi.
E’ più semplice scrivere degli eroi umoristici perché quasi sempre protagonisti di episodi autoconclusivi che danno un ottima visione d’insieme del prodotto.

Partiamo con :

1) Miniringo di  Attilio ortolani (Attor)

Ortolani (potete approfondire l’autore sul sito di Gianni Bono)  era un grande artigiano alla Mario Sbattella.
La pulce nell’orecchio me l’aveva messa  Fabrizio Mazzotta  in seguito,  grazie al Monello che autorizzava gli autori a firmare le tavole e ad alcune informazioni prese dalla rete posso fare la revisione di un paio di post. Il disegnatore è l’autore di Picky, l’autore di moltissime storie e copertine di Tiramolla e Cucciolo nonchè   l’ammodernatore erotico di Gey Carioca sempre per l’Edizioni Alpe.
Visto che l’Alpe pagava poco ( e ti pareva) per arrotondare Ortolani lavorò anche per la Universo. Il  personaggio creato per il monello  è Miniringo che nulla mi toglie dalla testa che sia l’ispiratore di Larry Yuma di Boscarato. Occhi invisibili e sigaro in bocca, il protagonista di questo parodia bonaria dello Spaghetti Western è molto simpatico. Il personaggio vaga in cerca d’avventure con il suo ciuchino Palomito. Nemesi costante è il corpulento Maxigion, nome perfetto per un gelato Algida. Da recuperare.



2) Il secondo personaggio è un cult per gli appassionati del fumetto umoristico italiano. Il grande alcolizzato “Pedrito el drito” che con la mogliettina Paquita (il mattarello più veloce del west)  fù simbolo e colonna portante del Monello per anni. Il personaggio più famoso  di Antonio Terenghi, creato nel 1953 è forse il più longevo cowboy a fumetti nostrano insieme al Tex di Bonelli. Addirittura fù pubblicato un cross over con il signor Willer “ Pedrito el Drito incontra la Mano Grossa”(parodia del titolo del numero uno di Tex , lo storico “La Mano Rossa”) edito da “Cronaca di Topolinia”. L’albo è  da qualche parte in soffitta e prima o poi lo  recensirò. E’ facile recuperare materiale di Pedrito, anche se nel periodo finale del monello fù relegato a tavole autoconclusive e non ebbe più lo spazio importante che occupava negli anni 60 con storie lunghe e divertentissime

 

3) Pitt e i pirati pare dell'autore satirico Renato Calligaro (così mi sembra d’avere interpretato la firma sulla prima tavola e ci sono somiglianze stilistiche  con i lavori  del maestro, potrei anche sbagliarmi perché sto andando ad istinto) , fa piacere vedere che i “seriosi” autori  Linusiani hanno origini grafiche così consuete. L’ormai famoso pittore astratto  in questa avventure semplici  racconta le avventure del giovane Pitt a bordo del galeone pirata della corpulenta corsara Giuseppona. La simpatica ciurma è in perenne contrasto con il Capitano Boa. Divertente la caratterizzazione del Pappagallo “Paparazzo” che vive in simbiosi con la sua macchina fotografica in cerca di scoop.


4) Colbi di Giancarlo Tonna. Finalmente scoprò chi è l’autore di “Camillo, lupo tranquillo”, uno dei miei personaggi preferiti degli Albi Alpe Millefumetti (prima o poi sul vostro monitor)! Tonna ha uno stile splendido, modernissimo ed infarcito di particolari alla Carlo Peroni. Disegno opulento,  pieno di tratteggi e linee cinetiche, inchiostratura finissima che fa pensare all'utilizzo del  moderno rapidograph piuttosto che il pennello in voga in quegli anni. Colbi è il tipico “personaggio pretesto” alla Trottolino Bianconi , quei tipi che ti permettono di scrivere la storia che vuoi perché la personalità del character principale è quasi inesistente è l’autore può sbizzarirsi. La caratteristica grafica  principale di Colbi è una lunghissima cravatta che sembra la coda del Marsupilami di André Franquin. La sua ragazza è una bella gnoccolona di nome Lilla. Sperò di poter tornare a recensire qualcosa di Tonna perché è un autore il cui tratto mi è sempre piaciuto e colpito. Giancarlo disegnò soltanto due storie in casa Disney  ed è passato da tempo alla pittura.

 

5) Il terribile Winthrop di Dick Cavalli. Striscia americana in aria di Peanuts Schultziani

 


6) Arturo e Zoe: Altra colonna portante del Monello Universo, la protomafalda Nancy di Ernie Bushmiller, nata come comprimaria di Fritzi Ritz di Larry Whittington e a cui rubò la ribalta nel 1938. La bimba ed l’amichetto Sluggo erano molto amati in italia.

 

7) Piccola Eva. Questo è un caso particolare. fumetto per pochi appassionati negli U.S.A., tanto  che scomparve nel 1956,  ottene così tanto successo in Italia che alla fine della sua produzione originale venne continuato per i lettori del Monello da Antonio Terenghi. La serie  guadagno in umorismo grazie  alle sceneggiature spaghetti e mandolino.



8) Tippy (Tippy Teen) , fumetto americano di Sam Hamm creato sull’onda del celeberrimo Archie che narra le avventure di un gruppetto di teenagers americani con atmosfere Beatnik. Molto gradevole.  

 

Per adesso chiudiamo qui, quando spolpo qualche altro Monello continuo…
Parlerò a parte (spero) anche dei personaggi realistici.

28/09/12

Cucciolo-anno XIX-N.13-lire 150-Edizioni Alpe-12 Luglio 1970****

 

L'orto di Beppe-disegni Giorgio Rebuffi: I prezzi degli ortaggi nel 1970 hanno raggiunto le stelle, neanche con lo stipendio di un magistrato si riescono a gustare le zucchine. Beppe s'improvvisa contadino ed inizia a coltivare delizie di stagione. Tra allagamenti, spese dello spaventapasseri Pugacioff e spari ai piccioni  le verdure vengono a costare molto di più che al supermercato. ****







Capitan Posapiano-Il tesoro della regina-disegni di Bonvi (firmato) . La ciurma di Posapiano è protagonista di un bellisima saga comica (disegnata in seguito anche da Silver e Clod) che fù pubblicata su meritati albi  speciali. Il saccente Posapiano, il timido Verdemare  ed il Popeye siculo Dolcefetta  li considero tra i personaggi più divertenti creati da Bonvicini. Il leitmotiv delle storie era quello di  tre pirati  sempre alle prese con avventure misteriose e pericolosissime ma che non avevano mai uno straccio di prova da mostrare agli amici della "Taverna del Corsaro Che Corre" ed erano quindi presi per i fondelli da tutti. L'oscuro "clandestino" presente nella storia è sicuramente un avo di Cattivik.****






Serafino-Notizie fresche mica tanto-disegni di Egidio Gherlizza: del canguro barbone e del suo autore si era gia parlato qui, in questa storia prova a fare il giornalista con poco successo ma riesce a lo stesso ad intascare 5000 dollari per la cattura di Jack Tagliafette evaso da San Quinterno***1/2

 

Slimmy Luger - Starnuti fatali-disegnato da "non lo so" : disegni di  Attilio Ortolani autore anche di  Picky (vedi qui)  (Thanks to Fabrizio Mazzotta) indicava come  ma non ne sono sicuro: il sindaco Joe Nasofreddo impone più tasse di Mario Monti ad esempio sulla lunghezza delle code dei cavalli, sugli starnuti, sul sole in quanto bene comunale, sulla pioggia e sugli astemi. Il cowboy nano e nasuto risolverà tutto. Le tavole sono molto belle e dettagliate, la storia è molto "ispirata" e ricorda non poco, in tono ovviamente minore,  certe avventure del buon Coccobill di Benito Jacovitti***1/2





Gervasio-Superallergia : disegni di Carlo Peroni: Il compianto  Perogatt... ricordo che su Facebook fu uno dei primi a cui chiesi "l'amicizia" ed è stato sempre gentilissimo nel rispondere a qualsiasi  mia domanda anche a quelle più geek e nerdose su storie e disegni che forse non ricordava più nemmeno lui. Meritava di essere ricordato molto di più per quello che ha fatto  per il  fumetto umoristico italiano, un tratto personalissimo ed inimitabile, centinaia di personaggi creati e, cosa per me di grande importanza, mai vendutosi al colosso Disney. Il maestro disegnò  quasi sempre e soltanto  personaggi di cui era genitore e  meritava un posto più grande nell'olimpo delle matite al fianco di altri tromboni più pubblicizzati. Perogatt, su sua stessa ammissione, con Gervasio crea l'antipaperone, un miliardario allergico al denaro fortunato come Gastone e che si ritrova perennemente ricoperto di lire contro la sua volontà. La lira! Non il dollaro che era la moneta ufficiale di tutti i fumetti italiani sino alla nascita dell'euro. In questa storia conosciamo Remigio,  il cugino inventore di Gervasio che decodifica uno strano biglietto trovato dal povero ricco  all'interno di un pesciolino di lago. Un marziano è prigioniero  dei selvaggi Bambalù della tribù Bambalù sull'isola Bambalù. Il marziano salvato   ricompensa Gervasio con un diamante...ETCIU'!****




 I Cucciolo di quel periodo li ho visti su Ebay ad un prezzo medio di 3 €  con tendenza alla crescita.




23/08/12

Tutto Picky n.1-suppl. a Tutto Cucciolo 190 -Lire 600-Edizioni Alpe-1982***


Ferie finite sigh!

Il primo personaggio "paragone" che mi viene in mente leggendo Picky è Trottolino dell'edizioni bianconi. Personaggi del genere sono privi di qualsiasi personalità, dei mediocharacter che proprio per la  mancanza di particolari virtù si prestano ad esperimenti di qualsiasi tipo lasciando liberi gli sceneggiatori nella creazione della storia. Picky è una degli ultimi personaggi pubblicati dalle mai troppo rimpiante Edizioni Alpe che partorirono Tiramolla, Cucciolo, Serafino, Top Mix e  moltissimi altri figli meno noti che fanno parte dell'olimpo del fumetto comico italiano.
Picky è un cagnolino vestito alla moda con un bel medaglione a forma d'osso sulla felpa gialla.
Il cast è riciclato e trito con i soliti nipotini che qui si chiamano Billy e Lilly e l'eterna  fidanzata Patty.
Le storie sono passabili e non qualitativamente inferiori a quello che passava il convento in quel periodo.
Il tutto è disegnato da Attilio Ortolani (Grazie a Fabrizio Mazzotta)

Le storie:

1) Un Quarto d'ora di Celebrità: Un sosia di Picky, scienziato pazzo scappato dal manicomio, inventa un missile in grado di distruggere l'intero pianeta. Il folle verrà fermato da Mister Peace una sorta di Lando Buzzanca versione Sgt. Pepper***




2) Fai da te: Il laido Foxy (la nemesi costante del personaggio, una volpe imbrogliona) vende per pochi dollari al povero cagnetto un serie di rifiuti tecnologici che spaccia per "televisore fai da te". Dopo essere stato  fulminato e   vittima di un esplosione , Picky  trasforma per caso la tv in un ricevitore internazionale migliore di MySkyHd , i parenti di Murdoch acquistano l'oggetto per centomila dollari e la famiglia canina può così andare al famoso cinema Tiramolla dove trasmettono "Forza Tira" in prima visione****





3) Il singhiozzo: Picky perseguitato da un persistente singhiozzo viene assunto da Radio Onda Zeta per degli stacchetti pubblicitari***




4) Il Quiz: Picky e famiglia per partecipare ad un quiz radiofonico comprano centinaia di enciclopedie e vincono centinaia di enciclopedie. Finiranno a vendere libri al mercatino rionale. Storia che ti fa benedire l'invenzione dell'Internet e ti da un idea per la destinazione della costosissima Treccani che è stata comprata a fior di fantastiliardi dai tuoi genitori***




Senza infamia e senza lode.

Adesso giochi e pubblicità...







22/02/09

Gey Carioca-La serie ****










l'originale degli anni 40
Gey Carioca, soprannome Pillola, è una formosa segretaria che lavora presso gli studios di Hollywood. La Pin Up è trascinata,suo malgrado, in molte avventure per colpa di una sopraggiunta eredità. Abilissima trasformista ha la mania delle pillole di vitamine.
Le pillole le conferiscono una forza straordinaria, permettendole di sgominare i malvagi, soliti a sottovalutarla per colpa dell'appariscente aspetto estetico.
Ogni occasione è pretesto buono per vederla in sottana.
Gey è davvero un incrocio tra una Playmate e Nonna Abelarda.
Le prime avventure della splendida GEY CARIOCA furono pubblicate sulla collana Belle Avventure dell'editoriale Subalpino, futura edizioni Alpe, per 12 numeri dal 1948 al 1949 con i testi di Max Massimino Garnier e Roberto Renzi e i disegni di Paul Campani (Autore anche di Misterix), che diverrà famosissimo nell'epoca dei caroselli.

In Argentina la serie durò più a lungo con il nome di Tita Dinamita.
Negli anni 70 la serie fu ridisegnata con degli inserti, utilizzando terminologia cinematografica.
Furono aggiunte delle scene di nudo disegnate da Attilio Ortolani , per cavalcare l'onda erotica in cui erano immerse le edicole.
La seconda serie alpe è composta da 10 numeri ed uscì dal 1973 al 1974