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09/03/13

Sherlock anno 2 N.5-L'eredità che scotta-Maggio 1974-Edifumetto***1/2


 

Interessante e gradevole questa serietta di appena otto numeri disegnata dallo Studio Rosi.
Si respira la stessa aria comica e scalcinata di Jonny Logan o Alan Ford .
Le trame, da quel poco che ho  letto sono abbastanza originali, i disegni buoni e la caratterizzazione dei protagonisti ottima.
Le avventure sono ambientate a Milano e i protagonisti di contorno hanno cognomi come Franchi e Colombani...sembra un pò la  trasposizione in fumetto della serie di romanzi scritti da  Max Bunker dedicati a Riccardo Finzi  .
Dal primo libro di Finzi fu tratto nel 1979 anche un bel  film   giallo-comico  dal titolo "Agenzia Riccardo Finzi... praticamente detective" diretto da Bruno Corbucci e con protagonista Renato Pozzetto.
Il personaggio di Luciano Secchi però nasce nel 1978, Sherlock  è del 1973, in casa Edifumetto avevano anticipato le atmosfere padane ma aldilà dell'ambientazione comune si ha che fare con opere molto diverse.





I personaggi principali sono Sherlock Brambilla , investigatore poverissimo con la fissa del personaggio di Sir Arthur Conan Doyle , Cicca il suo assistente stupidotto e perennemente affamato,Cornelia  la segretaria gnocca  che ha le fattezze di una giovane Raffaella Carrà.





La storia dell'albo in mio possesso racconta di un raccattapalle del circolo laziale del golf che eredita un impero criminale milanese  ma ha difficoltà a gestirlo. Il neoricco chiederà aiuto a Sherlock and friends ma alla fine rinuncerà al denaro perchè preferisce  vivere tranquillamente in maniera onesta piuttosto che essere benestante  ed avere un attentato mafioso al giorno.
Strano che in un albo del 1974 si parli di criminalità organizzata e non si sia deciso di ambientare la storia in Trinacria...
Cover Gallery








Poster Promozionale



Pubblicità interne all'albo n.5



Il Vog era onnipresente, ricordo questo attrezzo pubblicizzato in tutti i fumetti tascabili per adulti

Anche Draculino era una serie divertente

Mar e il suo delfino, la sirenetta/o all'italiana

 Zan della jungla che era disegnato splendidamente da Bruno Marraffa

Se volete vedere qualche tavola di Zan andate qui

13/01/13

Fumetti dell’Orrore-Grandi Autori-numero 5- I Cavalieri dell’Apocalisse- Novembre 1979-Edifumetto-Lire 800- Testo di Ennio Missaglia disegni di Wladimiro Missaglia****



Renzo Barbieri era migliore del pubblico “tipo” dei fumetti da lui pubblicati, amava sperimentare e spesso proponeva testate dove metteva in mostra i cavalli migliori della sua scuderia in storie che nulla avevano a che fare con il sesso.
Un esempio di albi  Edifumetto  non indirizzati a guardia notturne o a camionisti  in fregola  l’abbiamo con  la serie " Fumetti dell'orrore-Grandi Autori"  durata soltanto per 5 numeri e pubblicata nel 1979. La serie ospitò autori come Leone Frollo e Magnus (Vendetta Macumba).
Le cover erano del grande Roberto Molino nipote di Walter.
La storia dell’albo recensito (trovato oggi al mercatino), al contrario di quanto indicato sulla copertina, s’intitola semplicemente "Apocalisse" anche se incentrata sui quattro cavalieri. Fame, Pestilenza, Guerra e Morte viaggiano nel tempo per distruggere ogni possibile scampolo di felicità di tutte le reincarnazioni di Caino, perseguitato probabilmente per ordine di Dio.



S’inizia con Fame che nel medioevo costringe Sir Cain Donough,  assediato nel suo maniero  da un esercito che gli impedisce l’approvvigionamento di viveri, a cibarsi prima dei bambini del suo feudo e poi ugolinamente della propria moglie e  figlio.


Pestilenza invece viaggia sino all’inizio del novecento e s’imbarca sulla nave del redivivo Cain infettando il carico di schiavi neri che risorgono come zombies  inarrestabili  ricordando certe atmosfere cinematografiche di Lucio Fulci.




Guerra scorrazza nel presente e provoca una catastrofe nucleare che distrugge New York ed il resto del mondo.



Caino resta l’ultimo sopravissuto e ricorda il proprio passato , fugge perché sa che Morte vuole la sua testa, deve pagare per il primo omicidio commesso sulla terra, Abele deve essere vendicato. Il figlio di Eva viene costretto da un orda di  morti viventi  al suo triste giudizio finale.


I testi di Ennio Missaglia sono semplici e diretti e la storia non manca di dettagli grevi e pugni nello stomaco, scordatevi l’ironia di Splatter della Acme o del Dylan Dog Bonelli.
Le tavole di Wladimiro Missaglia sono funzionali alla sceneggiatura ma sempre di buona qualità.
Consigliato.

08/06/12

Le Ninja Turtles disegnate da Stelio Fenzo-(da il Giornalino N.20 del 18 maggio 1994)

Stelio Fenzo è giustamente adorato come uno dei più grandi autori del fumetto erotico italiano e non solo , ha collaborato con la Fleetway inglese e ha disegnato  quello splendide  serie che erano Koko Kiwi (prima o poi recensite su vostri monitor) . Nei fumetti avventurosi il suo tratto mi ricordava Hugo Pratt , cosa normale visto che faceva parte del gruppo Asse di Picche con il papà di Corto Maltese, Alberto Ongaro e Mario Faustinelli. Un immensa produzione per la Edifumetto di Renzo Barbieri ci ha regalato la sua arte sensuale. Negli anno 90 si converte e collabora con le edizioni San Paolo deliziandoci con queste sua versione delle tartarugone americane.


No...non è la Poliziotta


meglio delle originali


06/07/10

Zan della Jungla-la serie ****


Creato da Roberto Renzi, padre del più longevo e famoso Akim, Zan della Jungla è uno dei tantissimi tarzanidi del fumetto italiano.
Dal cugino Akim, Zan eredita le scimmie caricaturali che sono ottime compagne e parentesi umoristica delle storie.
Le Scimmie di Renzi sono sempre state più civili dei Mangani di Burroughs.
Zan è creato nel 1974, edito dall’Edifumetto. Del fumetto ne sono stampati prima sette
numeri in formato pocket ed altri sei in formato Bonelli.
Le storie rientrano perfettamente nella tradizione tarzanesca, con ambienti a perfetta imitazione delle storie originali.
La cosa realmente da salvare in questa serie minore, sono le sintetiche e modernissime tavole di Bruno Marraffa.