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17/09/12

Pinocchio N.14-12 Luglio 1975-Edizioni Metro****

bella copertina di Alberico Motta


Sono affetto da Pinocchite questo settembre.

Il Pinocchio Bianconi venne pubblicato per  una prima serie composta da 20 (o 21) numeri (a.1974) ed una seconda che si compone, invece, di almeno 74 numeri (a.1975/80) ( fonte attendibilissima e senza tema di smentite del grande Aumaldo). Per tutti gli anni 70  era una pubblicazione rispettabilissima e fedele ai personaggi di Carlo Collodi pur rendendo contemporanee le
storie recuperava  personaggi come i gendarmi, il pescatore verde o il colombo gigante.Quasi tutti gli autori della scuderia milanese si sono cimentati nel disegnare le storie del burattino: Sandro Dossi, Tiberio Colantuoni, Pierluigi Sangalli, Umberto Manfrin ed  Alberico Motta. Il personaggio perse un pò di appeal nella cicciottizzazione disneyana avvenuta negli anni 80 per mano di Nicola del Principe.

Le storie dell'albo:

1) Le mele del convento-disegni di Pierluigi Sangalli: Pinocchio le tenta tutte pur di assaggiare le mele zuccherose controllate a vista da suor Prudenza. Il monello circuisce suor Dolcezza, bona e rimbabita, ma la stretta della madre superiore impedisce la degustazione del delizioso frutto. Dei ladri entrano in convento travestiti da monache pellegrine per rubare il prezioso dipinto di "San Giorgio contro il Drago". Pinocchio sventa il furto con il contributo della Fata Turchina e travestendosi da suora divora le mele dell'albero****



2) L'amico delle formiche-disegni di Pierluigi Sangalli: Qui entra in gioco un personaggio Bianconi che avrebbe meritato più spazio , lo strepitoso Prof. Distrattoni  ed il suo morbo di Alzheimer galoppante. Pinocchio come il Ciondolino di Vamba ( e come la solita scopiazzatura americana non autorizzata   Ant Bully) si fa ridurre a dimensioni formica per fare una ricerca scolastica****


3)Un pesce per troppi-disegni di Umberto Manfrin: Un pescione viene conteso tra Pinocchio, una foca e il Pescatore Verde. Un pò deboluccia, Manberto, per me ,  dava il massimo soltanto all'Edizioni Alpe ***



4)La schedina vincente-disegni di Tiberio Colantuoni: Geppetto diventa ricco dopo parecchie peripezie Sisal****



Comprare se si trova , ho l'impressione che Pinocchio non ebbe le altissime tirature di Braccio di Ferro o Soldino ed in giro non ne ho mai visti troppi.



Bonus : Pubblicità di Nicola del Principe per l'albo del Gatto Nicotina, il felino preferito da Allen Carr




18/07/12

Braccio di Ferro Bianconi "The Movies"


Questo non è Sangalli ma l'ispirazione è sicuramente Bianconi





un ricalco fatto male




Ma secondo voi tutte queste cover di super 8, vhs e dvd italiani di chiara "ispirazione" Sangalliana avranno portato qualche soldino nelle tasche degli autori?
Io credo di no...

28/06/12

Super Braccio di Ferro n.262 1993 Editoriale Metro lire 2500****

 


Partiamo subito.

Chi legge il blog  conosce vita morte e miracoli dei personaggi Bianconi ed è inutile dilungarsi.

1) Braccio di Ferro-Avventura a Gonfalonia-disegni di Pierluigi Sangalli: remake sganassone  della meravigliosa  "Topolino sosia di Re Sorcio" di Floyd Gottfreson (stampata per la prima volta tra il 1938-39) a sua volta ispirata al film "Il prigionero di Zenda", film del 1937 di John Cromwell.***




2) Nonna Celesta e Pisellino-La torta più buona-disegni di Tiberio Colantuoni: Nonna Celesta , come scrive Bud Sagendorf nel bellissimo libro "I primo 50 anni di Braccio di Ferro" edito dalla Rizzoli un bel pò di anni fa e che consiglio a tutti i fans di Popeye, è la peggior cuoca del mondo in grado di bruiciare anche l'acqua. La vegliarda si cimenta nell'imitazione di Nonna Papera ma non vince per  bontà  ma per le spropositate dimensioni del dolce***






3) Olivia-Un finale imprevisto-disegni di Tiberio Colantuoni: Olivia per colpa di Timoteo  perde il finale della  soap preferita. I due marinai  tra una mazzata e l'altra tentano di scoprire il finale tra casalinghe antipatiche e regine della tele.***




4) Braccio di Ferro-Il nastro azzurro-disegni di Pierluigi Sangalli: La storia più bella dell'albo, avventurosa e divertente. La saga della Piovra e della sua bellissima leader  è una componente popeyica  spesso non ricordata da tutti, anche se i protagonisti del controspionaggio appaiono spesso negli albi dagli anni 70 in su. In questa storia corale tutta la famiglia Braccio si ritrova su una nave da crociera grazie ad un biglietto vinto da Olivia. Poldo, per sbafare,  si sostituisce al cuoco che a sua volta era un agente segreto sostituitosi al vero chef (complicato nè?).
Piena di colpi di scena e gags inerenti  il comandante del transatlantico che vuol vincere il "Nastro Azzurro" e  i rallentamenti provocati dagli uomini in mare per colpa dei pugni di Popeye.****





5) Olivia e Pisellino-L'uovo di pappagallo-disegni di Pierluigi Sangalli: storia fortina. Pisellino scambia Cocorito per un pappagallo femmina e lo ingozza perchè lo crede "Incinta". Disney Fans go away...***




6) Trinchetto e Pisellino-Pescatori...ecologici-disegni di Tiberio Colantuoni: Nonno Trinchetto per colpa di quel rompiscatole di Pisellino si trasforma in un vecchio Dusty.


 

7)  Braccio di Ferro-I gemelli in gara-disegni di Tiberio Colantuoni: divertentissima. Braccio di Ferro pela e sbarba Trinchetto per renderlo identico a lui per vincere una gara di gemelli. Arrivano i Mings che hanno  moltissime probabilità di vincere, lo sportivissimo guercio li mena tutti in maniera di renderli diversi l'uno dall'altro ( ...stavano rubando però sia chiaro). Braccio perde lo stesso perchè Trinchetto sconvolto da una sbornia da Barbera non somiglia più di tanto al figlio. Vingono due neonati e Braccio di Ferro viene cazziato dal vecchio perchè astemio****




8) Grissino-Una camicia pulita-disegni di Pierluigi Sangalli: storia triste e senza lieto fine, dove il povero gigante, il giorno del suo compleanno viene lordato da militari ed inquinatori vari. Gli amici gli regalano una camicia nuova che viene immediatamente sporcata da un giacimento di oro nero . I fetenti lo abbandonano , solo e triste.***





Comprate tranquilli.



retrocover con test per appassionati, chi li riconosce tutti?


(IO SI!)



27/05/12

NUOVO BRACCIO DI FERRO 14 – Agosto 1997




 


 Terza bella retroview di Marco Brunello

Altro albo appartenente all’ultimo periodo della casa editrice. Il formato è abbastanza ancora quello classico (194 pagine di cui qualcuno a colori), e di storie veramente nuove ce n’è solo una, lunga e divisa in due parti.

1)      Braccio di Ferro – Alla ricerca dell’arca (prima parte): Avventura alla Indiana Jones, solo che invece dell’arca dell’alleanza c’è l’arca di Noé: infatti mentre Braccio di Ferro sta per partire per le vacanze con Olivia e Pisellino arriva il prof. De’ Scavis proponendogli di unirsi alla sua spedizione sul monte Ararat per recuperare l’arca. A loro si uniscono di nascosto anche Poldo e Trinchetto, vista l’occasione di scroccare un viaggio e delle vivande. ***


2)      Timoteo – Caccia subacquea: Vacanze al mare, a Olivia vien voglia di cenare con una cernia; chiaramente Braccio di Ferro e Timoteo si fiondano a fare pesca sottomarina ma combinano così tanti danni ai pescatori e agli altri bagnanti che tutte le cernie che hanno ammazzato devono darle a loro come risarcimento. Una delle tante storie da spiaggia col consueto triangolo amoroso. ***

3)      Pubblicità di altre pubblicazioni dell’Editoriale Metro, scritta col famigerato Comic Sans.


4)      Braccio di Ferro – Si è spento il sole: L’afa mortale spinge i nostri a partire col battello di Braccio di Ferro per una vacanza al polo nord; ma il fresco arriva ben prima grazie a un genio criminale che ha messo in orbita uno schermo solare che lascia passare la luce ma non il calore del sole, chiedendo al popolo della Terra proclamarlo re del mondo. Braccio di Ferro scopre la base subacquea del pazzo e ferma i suoi propositi. Secondo me una bella storia fantascientifica, nella sua semplicità fatta molto meglio di tanti disaster movies hollywoodiani realizzati in seguito. ****

5)      Pisellino – Incantatore di lombrichi: Pisellino gioca a fare l’incantatore di serpenti coi lombrichi del giardino di casa; non si sa bene perché ma per Olivia non è un gioco da fare, ma cambia idea quando un pitone fuggito dallo zoo la sta per stritolare e ha salva la vita solo grazie alle doti di incantatore di serpenti di Pisellino. ***
6)      Braccio di Ferro – Incontro al Bilton: Braccio di Ferro va al compleanno dell’ottantenne maestra delle elementari. Ma i compagni di classe, dai nomi rassomiglianti le loro professioni, lo snobbano in quanto hanno avuto tutti quanti successo nella vita tranne lui, che non ha neanche i soldi per la colletta che vogliono fare in favore della povera maestra. Ma quando arrivano due compagni di classe rapinatori, solo Braccio di Ferro li può fermare, e così va a finire che lui è quello che può dare il contributo maggiore. Rivalsa economica e sociale di uno di noi. ****

7)      Pisellino – Fermo o sparo: Pisellino gioca a fare il pistolero, Olivia si prende uno spavento e per questo e lo sculaccia. Ma poi scambia un rapinatore nano vero per Pisellino e sculaccia anche lui. Altra breve storia di questo albo basata sul canovaccio dei giochi di Pisellino che finiscono con l’avere un impatto sul mondo reale. ***
8)      Timoteo – Aspiranti milionari: Olivia vuole un fidanzato ricco, per cui Braccio di Ferro e Timoteo cercano di fare una montagna di soldi: il primo lavorando solo, il secondo rapinando un furgone portavalori… chiaramente a un certo punto Timoteo viene arrestato. Olivia a volte dimostra di essere quel tipo di donnaccia che sta con un uomo solo per i suoi soldi. ***
9)      Braccio di Ferro – Alla ricerca dell’arca (seconda parte): Seconda parte della storia nuova, con audaci squadrature delle vignette e sfumature nella colorazione (anche se l’abbigliamento dei personaggi resta quello classico, in questo caso). Comunque, vien fuori che la presunta arca di Noè è in realtà tenuta insieme con delle viti filettate, per cui non è quella vera. Infatti è tutta una frode messa su da Timoteo, che chiaramente viene scoperto e fermato, e che dovrà passare dall’arca a guidare la bisarca. ***

10)  Storia minima di Bud Sagendorf (di quelle già viste).

11)  Ombra – Il terreno ereditato: L’inseparabile compagno [di cui non ricordo il nome, insomma quello che la proietta] di Ombra eredita un terreno fuori città. Lui se ne vuole liberare perché è solo un arido pezzo di deserto, ma a Ombra piace, e tenta di convincerlo a restare prendendo la forma di uno zampillo di petrolio. Ma anche una tribù indiana ha delle pretese su quella terra, su cui si scoprirà esserci invece un pozzo d’acqua… storiella bizzarra di quelle col personaggio dell’Ombra che si può trasformare in tutto quel che vuole, anche se solo all’apparenza. Non ne vado matto, ma a modo loro sono avventure ingegnose. ***
 

12)  Trinchetto – Un fiasco di guai: Trinchetto vede Olivia tornare a casa con una bella bottiglia, per cui tenterà di appropriarsene in tutti i modi; il problema è che non è vino ma lozione per capelli, per cui quando Trinchetto la beve va a finire in ospedale. Simpatica variazione su un tema ben noto, quello con Trinchetto e qualche bottiglia che va sempre a finire che non contiene vino. ***





13)  Ming – L’acchiappatreno: a quanto pare rapinare i treni è la specialità dei Ming, sin da una delle prime storie bianconiane intitolata I Ming rubatreni [Salvatore correggimi se sbaglio, io me la ricordavo così]. In questo “remake” i Ming usano un finto dirigibile da cui esce una finta galleria che intrappola i treni, per poi derubare i passeggeri non prima di averli sedati con un gas narcotizzante. Nella norma. ***


14)  Trinchetto – Scalinata paradiso: Il padrone di una trattoria offre a Trinchetto una bottiglia di vino in cambio di una commissione: consegnare al suo amico capitan Bompresso un barilotto di barbera. Peccato che Bompresso abiti in cima a una lunghissima scalinata, e fra imprevisti e casini vari va a finire che Trinchetto se la deve fare ben tre volte, in salita, con la botte piena sulle spalle. Poi viene pure fuori che era il barile sbagliato e conteneva aceto, ma a quel punto Bompresso ha già regalato quello giusto a Trinchetto per aver sventato un furto a suo danno. La trovata del malcapitato che deve farsi una salita con un peso enorme e ingombrante non è nuova (vi ricordate Ollio e Stanlio?), ma in questo caso particolarmente ben riuscita, un bel gioco di equivoci. ****


 

15)  Pisellino – Il cappello più alto: In città avere il copricapo più appariscente degli altri è diventato uno status symbol, e Braccio di Ferro non vuol essere da meno degli altri; ma c’è in giro un ladro-venditore di cappelli che se ne approfitta, per alimentare il suo business senza alcuna spesa. Il villain ha pure come arma una bombetta/boomerang con la tesa tagliente, proprio come lo scagnozzo di Goldfinger. ***
I disegni sono di Sangalli, Dossi, Colantuoni e Sagendorf

26/05/12

(NUOVO) BRACCIO DI FERRO 51 – Agosto 2000

I disegni sono di Sangalli, Dossi, Colantuoni la nazionale italiana che ha vinto più volte la coppa del mondo  dei fumetti ( i fumetti bianconi sono si sono visti anche in arabo, spagnolo, tedesco, francese e greco)

ecco la seconda recensione di Marco Brunello.

 
































Albo appartenente all’ultimissimo periodo dell’Editoriale Metro, che di lì a poco avrebbe chiuso completamente bottega. L’ampia operazione di rinnovamento visivo portata avanti negli anni novanta è ben esemplificata in quest’albo dall’aspetto molto “topoliniano”: 114 pagine tutte a colori, con tre storie nuove che si presentano ben diverse dalle restanti (che sono storie vecchie ristampate) per le audaci soluzioni visive della composizione delle vignette, l’abbigliamento moderno dei personaggi e l’elaborata colorazione piena di sfumature. Lo spirito intrinseco delle storie e dei dialoghi però, non necessariamente al passo coi tempi, rimane lo stesso di sempre: quel genuino universo segariano italianizzato in puro stile Bianconi.

1)      Braccio di Ferro – Muscoli e cervello: Olivia e Braccio di Ferro vanno in campeggio e iniziano una lunga discussione se sia più utile usare la forza o il cervello, continuando il ragionamento anche metaforicamente in un sogno ad ambientazione medievale in cui i due gareggiano con i propri mezzi, chiaramente Braccio di Ferro i muscoli e Olivia il cervello. La cosa si trasferisce nella realtà dove Braccio di Ferro, usando sia i muscoli che il cervello, sventa un furto ai danni del proprietario del campeggio per mano di Timoteo, che ha il codino di Fiorello degli anni novanta. ***

 


2)      Rubrica della posta. Disegni e letterine (a cui Braccio di Ferro in persona risponde!) dei lettori.   Nei  vecchi numeri non c’erano, forse una novità per mantenere il passo coi tempi?




3)      Poldo – Caccia fotografica: Poldo si unisce a Olivia e Pisellino in un concorso di birdwatching in cui si va nel bosco a fotografare i passerotti. Però Poldo ha modificato la sua macchina fotografica in un dispositivo che spara sonnifero, di modo da poter catturare un numero di uccellini abbastanza abbondante da potersi preparare un bel piatto di polenta e osei. Viene scoperto perché fotografato per sbaglio da Pisellino mentre compie la malefatta. La trovata di usare un piatto tipico veneto, rendendo questa storia esclusivamente italiana anche nel contenuto, è a dir poco irresistibile. ****
 

4)      Braccio di Ferro – Poliziotti improvvisati: Olivia stavolta snobba sia Braccio di Ferro che Timoteo, preferendogli un certo Joe Sifulino che la copre di gioielli. Cosa che gli viene abbastanza bene, essendo un rapinatore di gioiellerie. Così i due storici nemici si alleano: si arruolano diventando una coppia di poliziotti, e alla fine grazie agli spinaci Braccio di Ferro può finire col bullarsi in divisa portandosi a spasso Olivia. La novità di questa storia è tutta e solo nel comparto grafico. **

5)      Pisellino – Il cane trovatello: Un cagnolino senza padrone si aggira nei paraggi della casa di Olivia e Pisellino. Quest’ultimo lo vuole adottare, Olivia è contraria ma cambia idea quando, dopo aver calciato fuori di casa il cane, questo piomba su un ladro e lo sbrana, guadagnandosi una collana di diamanti come ricompensa. ***

6)      Nonna Celesta – Il gatto di Celesta: Celesta non trova più il suo gatto Marcellino, e la disperatissima nonna per ritrovarlo se la dovrà vedere con marinai ubriachi e furbacchioni da osteria del porto (tradotto vuol dire che le prendono). Alla fine ritrova il suo amato micio alla villa della contessa del posto, a cui è stato venduto da Trinchetto per potersi comprare da bere. Per finanziare il suo alcolismo Trinchetto non esiterebbe a vendersi parenti e amici, figuriamoci il gatto. ****


7)      Braccio di Ferro – Vacanze con Olivia: Olivia vuole a tutti i costi andare in vacanza, e per raggiungere questo intento non è disposta a farsi mettere i bastoni fra le ruote da nessuno; nemmeno dai baffuti terroristi dall’aspetto mediorientale che dirottano l’aereo su cui si è imbarcata per andare in villeggiatura. Storiella vacanziera che ci insegna che è meglio lasciare in pace Olivia quando è in ferie. ***



 


8)      Timoteo – Olezzi e profumi: Bacheca manda il figlio Timoteo nel bosco a raccogliere lombrichi, lumache ed erba fetida per preparare una pozione contro il mal di testa. Lui obietta che basterebbe prendere un’aspirina, ma Bacheca è una strega all’antica e insiste. Il povero Timoteo si ritrova così a girovagare con un barattolo pieno di cose puzzolenti, attirando l’attenzione di un cane (che Timoteo caccia via dandogli un calcio nelle palle) e di Olivia, dato che dopo essersi lavato in acque inquinate è rimasto senza vestiti; dovrà poi passare un po’ di disavventure fra puzze, profumi, pugni e cambi d’abito. Storiella bizzarra e divertentissima. ****

 


9)      In quarta copertina, la pubblicità del numero successivo, in cui fa una rara comparsa (perlomeno negli albi Bianconi) anche il magico cagnetto Eugenio il Gip.