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07/01/20

I soliti ignoti di Manberto: Tiramolla "Buco che fai sorpresa che trovi"






Florindo Fusco mi ha mandato per e-mail questa bella parodia del capolavoro di Monicelli realizzata da quel geniaccio Umberto Manfrin.

Scrive Florindo:

Buco che fai sorpresa che trovi", era inclusa in "Il grande Cucciolo" n. 10, supplemento  a "Storie e Fiabe" n. 4 dell'agosto 1973A me pare che questa storia debba essere stata pubblicata per la prima volta diversi anni prima del '73, forse nel 1958. Ipotizzo che quella sia la data, sulla base di alcuni elementi che sembrano riferiti quell'anno: il film "I soliti ignoti", di cui nella storia abbondano evidentissime citazioni, uscì proprio nel 1958; il maggiordomo Saettacomparso (se non sbaglio) nel 1959, non è tra i personaggi; nella prima vignetta compare, tra gli altri riferimenti alla parola-tormentone "buco", anche il cartello "votate Bucalossi",  probabile riferimento al politico Pietro Bucalossi, che pur non essendo ancora diventato stranoto, proprio nel 1958 (maggio) era stato eletto deputato per la prima volta nella circoscrizione di Milano.Un piccolissimo dettaglio che personalmente mi affascina: nella prima spassosissima vignetta si vede un pilastro (angolo del cinema, in alto adestra) che da solo, per quanto mi riguarda, ha il potere di imprimere alla scena un delizioso sapore anni '50.

15/08/16

Se la questione "immigrati" fosse stata gestita da Umberto Manfrin


Gaspare Pero ha trovato un altra chicca che a me diverte per il bellissimo ribaltamento dei ruoli.
L'antefatto nella mail di Gaspare:
"Su Tutto Cucciolo 46 del 1966 (ma è una raccolta quindi la storia è ancora più vecchia!) c'è questa sequenza nella storia "Psicologia della vendita" di Manfrin che illustra come funzionano le espulsioni degli "indesiderati" in Africa, nei confronti dell'uomo bianco.
Il "reato" di cui si sono macchiati Bombarda e Salsiccia è l'aver fatto morire le galline di una tribù cercando di spacciare dei ceci secchi per mangime.
A Cucciolo e Beppe va meglio perché vendono gli stessi ceci secchi come proiettili per cerbottane o raccolti in collane.E qui nel presente fioccano gli extracomunitari coi loro commerci abusivi..."
Io invece che delle robe politiche (sono della corrente del Gaber...ma cos'è la destra...cos'è la sinistra?) , religiose, cose di razza e ambaradan vari me ne infischio beatamente  mi diverto a leggere di questi leghisti stampati in negativo.

07/01/14

L'evoluzione grafica di Geppo di Lorenzo Terranova ed Elisabetta Sangalli

Con l’uscita del bel volume di Lineachiara su Geppo, Luca Boschi ha finalmente chiarito i vari passaggi delle origini del personaggio, di cui avevamo discusso in alcuni post passati:
(Qui tutti i post su Geppo)
Il Cartoonist Globale  li ha arricchiti di dettagli, confermando ad esempio l’importanza avuta dal soggettista Attilio Mazzanti.
La discussione su Retronika è stata seguita con interesse anche dal maestro Pier Luigi Sangalli e dalla figlia Elisabetta.
Avevo già avuto occasione di conoscere Elisabetta Sangalli per via epistolare, e a Lucca ho finalmente avuto il grande piacere di incontrarla di persona insieme all’illustre papà. Ho quindi potuto esprimere tutta la mia ammirazione e gratitudine all’uomo che, più di 40 anni fa, mi conquistò per sempre alla causa del fumetto alla tenera età di 5 anni, grazie al suo lavoro su Braccio di Ferro.
In effetti, molti identificano Pier Luigi Sangalli principalmente col suo (enorme) lavoro su Braccio di Ferro, ma non va dimenticato, come giustamente ricordato dal Boschi nel ricco apparato redazionale del volume Lineachiara, che Pier Luigi Sangalli è stato l’artista che ha preso in mano il Geppo “primordiale” di Chierchini/Carpi/Gatto, e lo ha plasmato graficamente nel Geppo moderno che tutti conoscono. Quando poi smise di disegnare le storie del buon diavolo per dedicarsi a Braccio di Ferro e agli altri personaggi, continuò tuttavia a disegnarne tutte le copertine, svolgendo una funzione, oggi diremmo, di “character design”.
Quale contributo ed integrazione dei precedenti post sulle origini di Geppo, Elisabetta Sangalli mi ha inviato una ricostruzione per immagini delle varie incarnazioni del personaggio, evidenziando il contributo del padre all’evoluzione del buon diavolo. Il lavoro di Elisabetta è veramente interessante (come noto, un’immagine vale più di mille parole), e ve lo ripropongo di seguito:


20/12/13

Mario Sbattella non c'è più.



Ne da la triste notizia Sandro Dossi su  Facebook.
Uno dei pilastri di Casa Bianconi.
Un caro amico dello stesso Sandro e di Pierluigi Sangalli, Alberico Motta, Tiberio Colantuoni, Nicola Del Principe, Umberto Manfrin  e di tutti gli altri artisti che ci hanno fatto sognare.
Mario  è andato via questa primavera senza che la famiglia ne avesse dato notizia.

20/11/13

Storia completa! Geppo in “Pubblicità per l’inferno” del grande Sandro Dossi (ovvero Manberto nel girone dei superbi)





L’illustrissimo e gentilissimo Sandrone ci dona questa perla tirata fuori dal baule di tesori Bianconi che stanno lì ad aspettare che qualche intelligente editore si accorga che nelle edicole c’è  fame di Geppo.
Siori che stampate  fumetti, fate un salto su Ebay ed andate a controllare le quotazioni che hanno raggiunto i “giornaletti” del buon diavolo, un albo degli anni sessanta raggiunge i quaranta €, come un Bonelli prima edizione, gli albi anni settanta-ottanta-novanta vanno via a non meno di cinque €.
Ve lo deve spiegare un umile appassionato che il ferro va battuto finché è caldo?

10/03/13

Emirati Arabi, C.I.A, Hitler, Corruzione...Gatto Felix n.19-Luglio 1976-lire 200-Edizioni Metro*****



Il numero in oggetto è tutto disegnato da Umberto Manfrin  tranne un paio di "minime" di Mario Sbattella e  la cover  di Alberico Motta.


Madonna mia quando era avanti Manberto!
1)Kitty-Follie d'Arabia*****

Qua stiamo quasi agli stessi livelli di cattiveria del Dittatore di  Sacha Baron Cohen, leggete la battuta sulle mogli. detta dallo  sceicco...



...Zampanera che descrive con dovizia di particolari i rapporti tra C.I.A. ed emirati arabi...


...Kitty novella emira che sceglie dal suo harem  un manzo adatto per un "sano" party post-elezioni.
Festini degni di  un deputato italiano " a caso".





2) Inky e Dinky-In tre si canta meglio***

...follia allo stato puro.





3) Felix-Strani anniversari*****

Cosa ne pensate di una storia in cui Adolf Hitler s'incazza con un gatto perchè dice di avere il baffo più grosso?
Freud  ci ha speso una carriera  a trattare l'argomento "invidia del pene".


Zampanera che spara Heil! a manetta ed il Führer che ancora urla di avere il "baffo" più grosso di tutti.



Felix , come un'Inglorius Bastard tarantiniano vuole mettere la stricnina nel tè del tedesco antiebraico.
Kitty complice fredda più di Shosanna Dreyfus.



Un bel PUONCIORNO alla Ratzy.



La scienza insegna...Felix essendo di "colore" aveva sicuramente  il  "baffo" più grande  dello   zio di Adriano Celentano (così dicevano Castellano e Pipolo in un film del  1978)





4) Zampanera-La città profumata****

Sindaci corrotti ,arrichiti inquinatori, gente che finanzia la campagna antifumo e getta puzzolentissimo "acido prosergitopico" nei fiumi. Storie di camorra che nemmeno nei film di Mario Merola.




C'è di tutto in quest'albo di scuola Bianconi.
Manberto scatenato e privo di freni con storie che sono ancora freschissime e tutt'altro che buoniste.
Questi erano quelli che chiamavano fumetti per bambini!



Bonus.
Un pò di spot popeyici di Sangalli.




31/01/13

Cucciolo-Anno XVI-N.21-8 Ottobre 1967-Edizioni Alpe-Lire 100****



Bentornati nel meraviglioso mondo degli Albi Alpe.

1) Cucciolo e Beppe: Il prode paladino di Giorgio Rebuffi: Io adoro Reb, come il buon vino  migliorava con gli anni, più passava il tempo più si discostava dal canovaccio umoristico disneyano proponendo ai lettori una satira sociale , esagerata oltremodo dalla picassesca visione dell'autore, che difficilmente poteva essere interpretata come "fumetto per bambini". Le storie di Giorgio  sono invecchiate benissimo. Questa è una semplice incursione nel mondo medievale con Beppe nei panni dell'inutile Mago Merlone e Bombarda nomato Barone Bombardon. L'unico fedele a se stesso è il  lupo Pugacioff , contro cui viene inviato il pigrissimo paladino Ganellone che convinto di andare alla pugna con la vittoria in tasca viene sbullonato dal mito della steppa.****


2) Capitan Bomba agli antipodi: disegni di Guido Scala: Capitan Bomba è un personaggio creato da Luciano Bottaro per un film animato che non fù mai realizzato. Il personaggio , insieme al mozzo Pappafico, venne ereditato da Carlo Chendi e Guido Scala . Le tavole di Scala per il piccolo scorridore dei mari per me sono superiori anche a molte di quelle  che realizzo per la Disney. In questa avventura i due marinai comprano lana di ferro per convincere i lapponi a farne maglioni. A causa di una tempesta dirottano verso Sidney, rifiutando malamente  un passaggio ad un simpaticissimo navistoppista. L'Australia è patria della lana merinos e quindi Bomba deluso  vende per pochi spiccioli  il tessuto metallico  al vagabondo incontrato prima. Il barbone venderà la lana  ad un lussuoso ristorante come paglia d'acciaio per lavare i piatti  e  diventerà ricco****







3) Mac Keron: Un tacchino pericoloso: personaggio minore di Antonio Terenghi che non ha l'impatto scenico di Tarzanetto, Teddy Sberla o Pedrito El Drito. Sembra un pò il Galeazzo Musolesi delle giubbe rosse. La storia è deboluccia, la solita solfa del pellerossa ribelle.***



4) Beppe e Pugacioff: Pulire il Pollo di Giorgio Rebuffi****


5) Tom e Billy: Stazione di servizio: non riesco ad individuare l'autore , i protagonisti sono personaggi un pò incolore e forse anche inutili in un albo dove già c'è la coppia Cucciolo e Beppe. Anche la storia è di routine e salvo soltanto il character design del pericoloso criminale Manosvelta che ha la faccia del grande Memmo Carotenuto**




Manosvelta alias Memmo Carotenuto

6) Cucciolo e Beppe: Detectives privati: l'autore potrebbe essere Sante Villani  che disegnò molte storie di Cucciolo e Beppe, ma di solito Vilsa firmava le sue storie quindi fate finta che non abbia scritto nulla. La storia è banalotta , Beppe con il trip da Sherlock Holmes  incontra l'agente James Bidon.**1/2



7) Misterix : Messaggi sull'Oceano: Ed ecco voi signore e signori, completamente fuori posto, il primo super eroe italiano il mirabolante  Misterix disegnato da Paul Campani  ( di cui ho recensito Gey Carioca ). Il personaggio cocreato con il pubblicitario Max Massimino Garnier nel lontano 1946 è il capostipite degli eroi in calzamaglia italiana. Da quel poco che posso desumere dalla trama a puntate si parla molto e si agisce poco. Il criminale Takos è lì soltanto per essere preso per i fondelli. L'eroe nonostante abbia con sè una microcentrale nucleare che gli dona forza sovrumana e la possbilità di scagliare  raggi energetici  pensa a sfumazzare, bullarsi  e alla figa.



In soffitta riposano degli albi completi di questo super eroe senza super problemi che prima o poi poggieranno le chiappe su Retronika.



L'albo va comprato ma adesso...un pò di spot:

Cross Over copertinico tra Tiramolla e Nonno Bigio di Gino Gavioli

L'esordio del malvagio Mister Magic di Umberto Manfrin

26/11/12

Topo Gigio anno 2 n.8 1995 lire 3500 FPM editore***1/2






Topo Gigio è senza ombra di dubbio il character italiano più famoso nel mondo, conosciuto anche in America e Giappone. Il sorcio, a cicli temporali non prestabiliti,  ritorna sempre, in barba a tutti gli altri pupazzi che sono passati sul teleschermo. Rockfeller, Uan, Five, Four, Dodò,Provolino,Saruzzo...nessuno può vantare la longevità della creatura di Maria Perego. Nei fumetti si è visto poco anche se quelle  volte che ha fatto capolino in edicola è stato disegnato anche da grandi come Dino Battaglia. Anche il mondo dei manga  (vedi qui nel blog dell'eccellentissimo commendator  Luca Boschi) ha accolto nelle sue file  il mangiaformaggio italiano e proprio in virtù della serie animata giapponese "Bentornato Topo Gigio", mandata in onda negli anni 90, la FPM editore pubblicò una serie di volumetti mensili in puro formato "Bianconi"  che  ospitava autori come Luciano Gatto, Sandro Dossi, Pierluigi Sangalli, Umberto Manfrin, Andrea Domestici e Lorenzo Bartoli (per indicare i più noti).  La serie secondo la guida del Bono dura per 44 numeri più alcune raccolte ed essendo materiale recente si trova in giro a prezzi bassi.

Recensiamo:

1) Topo Gigio in acqua alta a Venezia: antica rivalità: testo e disegni di Danilo Grossi:  Il versatile Danilo Grossi ( sessantenne veneziano che  ha disegnato di tutto: fumetti zozzi,spiderman,warner bros ecc...) usa il pretesto di una storia gigiesca per raccontarci l'antica rivalità che nella serenissima incorre  tra nicolotti e castellani ***




2) Giochi di Sandro Dossi

3) Topo Gigio in paura di sognare: testo e disegni di Sandro Dossi: Gigio fa sogni splendidi mentre Rosy  vive le notti come le vittime di  Freddy Krueger. La topina  non può dormire, pena incredibili incubi con gatti apache o  "Er meyo degli incubi". Il topo eroe con la sua matita magica combatte e sconfigge gli emissari di Sandro Dossi/Wes Craven ed ha la meglio sugli incubi . Un Dossi freudiano***



4) Lezioni di lingue disegnate da Pierluigi Sangalli

 


5) Topo Gigio e la leggenda del Tè-autore (?) ...dal tratto sicuramente qualcuno che conosciamo: Rosy sotto l'effetto di gas allucinogeni conosce le origini  del famoso infuso rivivendo una leggenda indiana. Peccato non abbia individuato l'autore perchè è una delle storie più carine dell'albo***



6) Carmen-una vera serenada: testo (ne sono quasi sicuro) e disegni di Umberto Manfrin: Grande ed immenso Manberto. Carmen è uno degli ultimi personaggi creati dal folle e compianto genio, adoravo l'autore mi ha sempre dato l'impressione di fregarsene della commerciabilità di una storia, le sue tavole trasudavano follia pura, nulla c'era di  razionale e  nulla poteva essere dato per scontato. Provate a recuperare ad esempio le storie di Ullaò (il cagnolino-clone di Tiramolla)   e sappiatemi dire. La gallinella Carmen è protagoniste di storie pazze tutte in simil spagnolo-veneto manfrineggiante. Tutti gli esseri umani in questa storia  hanno le gambe da pollo e la sceneggiatura parla di serenate poco gradite. Puro delizioso
delirio (voto non oggettivo) *****




7) vari redazionali di Sangalli e Dossi



8) mi scappa da ridere, vignetta che dalla firma credo di Lorenzo Bartoli



9) Strips di Oscar di Angelo Scariolo-Lettori  cari leggete  la scheda della Fondazione Franco Fossati.

Scariolo è un altro "grande classico" dal tratto splendido ma poco conosciuto, ha disegnato anche quattro storie di Geppo (urge ricerca ed approfondimento).



10) Topo gigio e il pesce d'aprile: testo e disegni di Luciano Gatto: Gigio e I pesci dell'acquario comunale vanno  in gita alla ricerca del pesce d'aprile perso da Rosy.  La canzone preferita dai pesci come tutti sanno è quel mazzolin di fiori :-D.  I pinnati  e il sorcio  trovano l'unico e vero pesce d'aprile del mar dei sargassi e tutto finisce bene come nelle storie del signor Bonaventura di Sto. Deliziosa come una frittura mista mangiata sul balcone di un ristorante vista mare****



11) L'oroscopo disegnato da Sangalli




12) Topo Gigio nell'arte: "Le déjeuner sur l'herbe" di Edouard Manet con un ospite particolare



Bonus spot:

La pennotta di Topo Gigio



La pubblicità de "I Gagliardi Coccobulli" della Kinder (da un pò ho anche il trip delle sorpresine per le gioie della famosa soffitta Retronika)



L'albo e la serie valgono la pena di una recensione così lunga?

Secondo me sì, perchè è arrivato (almeno per me) il momento di approfondire autori interessanti  come Angelo Scariolo e Danilo Grossi, perchè Gigio FPM  è uno degli ultimi fortini della  "resistenza italiana antidisneyana" (in senso buono anch'io leggo con piacere Paperino e compagni) e perchè bisogna approfondire e ricercare il tragitto delle stelle bianconi dopo  l'implosione editoriale.