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15/05/15

DYLAN DOG - TRE PER ZERO - N. 125, FEBBRAIO 1997



RECENSIONE DI LUCA ROMANELLI
Quando il Grande Declino del fumetto italiano più venduto di sempre stava già approssimandosi, ecco che il buon vecchio Tizianone da Broni ti tira fuori il classico. Già, perché 'Tre per zero' è al livello delle sue storie grottesche più riuscite, se non da Top 3 della categoria. Il plot: DYD e Groucho capitano nel solito paesello in culo ai lupi, dove non succede mai una cippa, salvo il trascurabile fatto che la gente non muore! Si scopre poi che ciò è dovuto ad una temporanea vacanziella presa dalla morte (non la titolare, una delle morti) che aveva in consegna il suddetto luogo.

04/04/13

Intrepido-anno LXIII-N.5-Giugno/Luglio 1997-Lire 5000-Edizioni Universo***1/2

Com'era bello l'Intrepido degli anni novanta.
L'epoca di personaggi come Sprayliz, Billi Band, ESP ed Autori come Enoch, La Neve, Siniscalchi, Caracuzzo, Toffolo...
La copertina è di Alessandro Baggi.



Renè di Paolo Morales****

Il compianto artista romano , morto ad appena 56 anni nel gennaio di quest'anno ci propone  una storia alla  "De Andrè". Una ballata del mare salato senza Corto Maltese...donne pericolose, mariti succubi, amanti beffati e marinai sognatori. Ricordo a tutti che l'ultima opera disegnata  da Paolo è ancora in edicola: il volume "Le Storie n. 6 – Ritorno a Berlino" della Bonelli.


La ragazza della pioggia: sceneggiatura di Stefano Santarelli, disegni di Giancarlo Caracuzzo***

La storia non è un granchè , un "libero" dove leggiamo di falsi  "ritornanti" e gioiellieri che abusano della legittima difesa. Le tavole di Caracuzzo sono già eccellenti.


Una Poltrona comoda: sceneggiatura di Roberto Dal Prà/Di Stefano, di segni di M. G. Ettari***

"Storiella minima" ambientata in Sud America con  trama buona per un episodio di Breaking Bad 


Il tempo del sogno: sceneggiatura di Piero Fissore, disegni di Andrea Alessi***1/2

Una giornalista a caccia di bracconieri di canguri.
Storia  un pò inverosimile perchè  ricordo  che gli australiani hanno il problema contrario, troppi marsupiali tra gli zebedei ...però lo sviluppo è interessante ed il background è curato. 
Qualcosa mi ha ricordato il film  "Australia" di Baz Luhrmann...saranno stati gli sciamani aborigeni ?



Vento dell'est un'altra guerra: sceneggiatura di Vincenzo Perrone, disegni di Bruno Marraffa ***

La protagonista, Valentina,  sembra una sorta di Vedova Nera Marvel in borghese che con l'amico  Vassilly  rompe i grugni dei magnaccia che sfruttano alcune ragazze dell'est. 
Coraggiosa la sceneggiatura che ambienta il tutto nella Riviera Adriatica a nord di Comacchio.
Sembra un episodio di una serie più lunga...


Brutto: sceneggiatura di Vincenzo Perrone, disegni di J.Hogg****

Storia splatterosa è divertente incentrata su un laido cuoco con gusti particolari.
Il menù di Gus de Moor non è buono come quello di Benedetta Parodi.



Anatre: storia e disegni di Alessandro Baggi**1/2

Baggi è un genio grafico, grandissimo fumettaro ed  illustratore...ma sta storia di soldati che diventano anatre è un delirio.

 


24/02/13

Il Papallo di Pierluigi Sangalli-Un personaggio scovato da Roberto Salvetti.

Copio e incollo la mail di Roberto Salvetti che mi manda una tavola di questo personaggio disegnato da Pierluigi Sangalli che pare Pac Man con la faccia di Geppo e la paglietta di Ridolini!

Siore e Siori il Papallo! 
Ha un'aria simpaticissima ed un nome che in bocca ruota come Giumbolo.

Il testo della mail di Roberto: Ciao Salvatore, ti mando un personaggio curioso - e per me fino a pochi giorni fa assolutamente sconosciuto - trovato sul BDF n.16 dell'ottobre 1997

Niente di che come storia, in 4 tavole Papallo tenta invano di mangiarsi un cono gelato al parco, ma ogni volta gli accade qualche disavventura che gli spiaccica il gelato per terra. Alla fine, mentre cerca di appartarsi dietro a un cespuglio nell'ennesimo tentativo di gustarsi il suo gelato, fa involontariamente inciampare un rapinatore, sventandone la fuga (di conseguenza il suo terzo cono gelato finisce a terra). Con il premio ricevuto dalla cattura del rapinatore, si acquista così l'intero carrello dei gelati e se lo porta a casa per papparseli al sicuro.

Nello stesso fascicolo compaiono sia una storia con Gastone e Ombra, sia una con il Gatto Miciomiao e i topini Tip e Top (che a me non son piaciuti in quanto stanchi tentativi di rifare Tom & Jerry o Pixi e Dixi).









03/02/13

Gallery-Oltrebianconi Il fantastico mondo Warner Bros di Sandro Dossi

In questa gallery potete notare la perfetta aderenza stilistisca al mondo di Bugs Bunny & Co di Sandro Dossi. Il post-Bianconi  di  Sandro, oltre le più di 200 storie disegnate per la Disney è composto anche dalle avventure dei personaggi Warner (ed Hanna & Barbera che verranno trattati in un post futuro).
Dossi disegnò anche molte illustrazioni per il merchandising dei Looney Toons.
Ditemi adesso, se non conoscessimo l'autore non direste che questi capolavori sono indistinguibili dal  meglio della produzione americana?
Una curiosità, una volta non si poteva lavorare in contemporanea con Disney e Warner che erano grandi rivali, da qui nacque lo pseudonimo di Dossi "Sidos"quindi se volete andare alla ricerca del materiale dossiano su Corriere dei Piccoli, Corrierino e Gbaby pubblicato negli anni tra il 1997 ed il 2003  è quella la sigla che dovete cercare.
Tutte le illustrazioni sono prese dal profilo Facebook di Sandrone e con il suo permesso.

Palazzo Eni San Donato Milanese x Giornale mensile comunale 2008








Copertina x Corriere Dei Piccoli n. 2 anno 1991

Copertina Corriere dei Piccoli n. 46 1993


Copertina Wilie Coyote e Beep Beep x Albo giochi De Agostini anno 1998



Copertina Albo Attacca e stacca x Fotoedizioni 1998



Warner Baby 1993 x Gaghi Editore





illustrazione Warner x De Agostini
























16/01/13

E mò meniamo pure la D.C.-Braccio di Ferro Bianconi va a Gotham City (quella vera) e scassa il grugno a Joker-Popeye incontra Batman-Disegni di Pierluigi Sangalli*****

Questa è una vera chicca che si fa beffe di tutti i  copyright possibili. La storia in oggetto s'intitola "Scacco al Jolly"  e l’ho trovata su Nuovo Braccio di Ferro n.17  del 1997 ma visto che Joker viene chiamato Jolly, come nelle prime storie pubblicate in Italia,  la do come certa ristampa. Il dubbio è : la storia è degli anni 60 e s’ispira al film (tratto dalla serie televisiva) interpretato da Adam West  del 1966 o è degli anni 80 e cavalca l’onda del Batman di Tim Burton del 1989?
Questa non è la solita  parodia  di Sangalli ma un un vero e proprio cross over non autorizzato con la D.C. comics.
Il  commissario Gordon telefona a  Braccio per avere aiuto contro il Jolly perché Batman è irreperibile. Arrivato a Gotham City  Popeye  è l’unico a non subire gli effetti dal gas soporifero che il malefico clown ed i suoi scagnozzi hanno spruzzato sulla città per compiere la madre di tutte le rapine. Il marinaio tabagista, privo dei  problemi morali e psicologici di Bruce Wayne, mena tutti e riporta la legge nella cupa cittadina americana. The Dark Knight  non serve a una sega, se Gordon avesse ingaggiato  da subito il “Punitore di Spinacia”, Gotham City avrebbe avuto il tasso di criminalità di Berna. Intanto ritorna l’uomo pipistrello che era in tour con il  fidanzato per promuovere il suo nuovo film. Popeye invita Batman a cena, questo da vita ad una bellissima gag finale con BatTrinchetto e PoldoRobin che vengono presi a colpi di Bat-Tipanni da Olivia.  


Braccio di Fonzie
i complimenti del Bat-Pirla imboscato
 
io i fumetti di Bat-Trinchetto e Poldorobin li avrei comprati


 Da leggere.

27/05/12

NUOVO BRACCIO DI FERRO 14 – Agosto 1997




 


 Terza bella retroview di Marco Brunello

Altro albo appartenente all’ultimo periodo della casa editrice. Il formato è abbastanza ancora quello classico (194 pagine di cui qualcuno a colori), e di storie veramente nuove ce n’è solo una, lunga e divisa in due parti.

1)      Braccio di Ferro – Alla ricerca dell’arca (prima parte): Avventura alla Indiana Jones, solo che invece dell’arca dell’alleanza c’è l’arca di Noé: infatti mentre Braccio di Ferro sta per partire per le vacanze con Olivia e Pisellino arriva il prof. De’ Scavis proponendogli di unirsi alla sua spedizione sul monte Ararat per recuperare l’arca. A loro si uniscono di nascosto anche Poldo e Trinchetto, vista l’occasione di scroccare un viaggio e delle vivande. ***


2)      Timoteo – Caccia subacquea: Vacanze al mare, a Olivia vien voglia di cenare con una cernia; chiaramente Braccio di Ferro e Timoteo si fiondano a fare pesca sottomarina ma combinano così tanti danni ai pescatori e agli altri bagnanti che tutte le cernie che hanno ammazzato devono darle a loro come risarcimento. Una delle tante storie da spiaggia col consueto triangolo amoroso. ***

3)      Pubblicità di altre pubblicazioni dell’Editoriale Metro, scritta col famigerato Comic Sans.


4)      Braccio di Ferro – Si è spento il sole: L’afa mortale spinge i nostri a partire col battello di Braccio di Ferro per una vacanza al polo nord; ma il fresco arriva ben prima grazie a un genio criminale che ha messo in orbita uno schermo solare che lascia passare la luce ma non il calore del sole, chiedendo al popolo della Terra proclamarlo re del mondo. Braccio di Ferro scopre la base subacquea del pazzo e ferma i suoi propositi. Secondo me una bella storia fantascientifica, nella sua semplicità fatta molto meglio di tanti disaster movies hollywoodiani realizzati in seguito. ****

5)      Pisellino – Incantatore di lombrichi: Pisellino gioca a fare l’incantatore di serpenti coi lombrichi del giardino di casa; non si sa bene perché ma per Olivia non è un gioco da fare, ma cambia idea quando un pitone fuggito dallo zoo la sta per stritolare e ha salva la vita solo grazie alle doti di incantatore di serpenti di Pisellino. ***
6)      Braccio di Ferro – Incontro al Bilton: Braccio di Ferro va al compleanno dell’ottantenne maestra delle elementari. Ma i compagni di classe, dai nomi rassomiglianti le loro professioni, lo snobbano in quanto hanno avuto tutti quanti successo nella vita tranne lui, che non ha neanche i soldi per la colletta che vogliono fare in favore della povera maestra. Ma quando arrivano due compagni di classe rapinatori, solo Braccio di Ferro li può fermare, e così va a finire che lui è quello che può dare il contributo maggiore. Rivalsa economica e sociale di uno di noi. ****

7)      Pisellino – Fermo o sparo: Pisellino gioca a fare il pistolero, Olivia si prende uno spavento e per questo e lo sculaccia. Ma poi scambia un rapinatore nano vero per Pisellino e sculaccia anche lui. Altra breve storia di questo albo basata sul canovaccio dei giochi di Pisellino che finiscono con l’avere un impatto sul mondo reale. ***
8)      Timoteo – Aspiranti milionari: Olivia vuole un fidanzato ricco, per cui Braccio di Ferro e Timoteo cercano di fare una montagna di soldi: il primo lavorando solo, il secondo rapinando un furgone portavalori… chiaramente a un certo punto Timoteo viene arrestato. Olivia a volte dimostra di essere quel tipo di donnaccia che sta con un uomo solo per i suoi soldi. ***
9)      Braccio di Ferro – Alla ricerca dell’arca (seconda parte): Seconda parte della storia nuova, con audaci squadrature delle vignette e sfumature nella colorazione (anche se l’abbigliamento dei personaggi resta quello classico, in questo caso). Comunque, vien fuori che la presunta arca di Noè è in realtà tenuta insieme con delle viti filettate, per cui non è quella vera. Infatti è tutta una frode messa su da Timoteo, che chiaramente viene scoperto e fermato, e che dovrà passare dall’arca a guidare la bisarca. ***

10)  Storia minima di Bud Sagendorf (di quelle già viste).

11)  Ombra – Il terreno ereditato: L’inseparabile compagno [di cui non ricordo il nome, insomma quello che la proietta] di Ombra eredita un terreno fuori città. Lui se ne vuole liberare perché è solo un arido pezzo di deserto, ma a Ombra piace, e tenta di convincerlo a restare prendendo la forma di uno zampillo di petrolio. Ma anche una tribù indiana ha delle pretese su quella terra, su cui si scoprirà esserci invece un pozzo d’acqua… storiella bizzarra di quelle col personaggio dell’Ombra che si può trasformare in tutto quel che vuole, anche se solo all’apparenza. Non ne vado matto, ma a modo loro sono avventure ingegnose. ***
 

12)  Trinchetto – Un fiasco di guai: Trinchetto vede Olivia tornare a casa con una bella bottiglia, per cui tenterà di appropriarsene in tutti i modi; il problema è che non è vino ma lozione per capelli, per cui quando Trinchetto la beve va a finire in ospedale. Simpatica variazione su un tema ben noto, quello con Trinchetto e qualche bottiglia che va sempre a finire che non contiene vino. ***





13)  Ming – L’acchiappatreno: a quanto pare rapinare i treni è la specialità dei Ming, sin da una delle prime storie bianconiane intitolata I Ming rubatreni [Salvatore correggimi se sbaglio, io me la ricordavo così]. In questo “remake” i Ming usano un finto dirigibile da cui esce una finta galleria che intrappola i treni, per poi derubare i passeggeri non prima di averli sedati con un gas narcotizzante. Nella norma. ***


14)  Trinchetto – Scalinata paradiso: Il padrone di una trattoria offre a Trinchetto una bottiglia di vino in cambio di una commissione: consegnare al suo amico capitan Bompresso un barilotto di barbera. Peccato che Bompresso abiti in cima a una lunghissima scalinata, e fra imprevisti e casini vari va a finire che Trinchetto se la deve fare ben tre volte, in salita, con la botte piena sulle spalle. Poi viene pure fuori che era il barile sbagliato e conteneva aceto, ma a quel punto Bompresso ha già regalato quello giusto a Trinchetto per aver sventato un furto a suo danno. La trovata del malcapitato che deve farsi una salita con un peso enorme e ingombrante non è nuova (vi ricordate Ollio e Stanlio?), ma in questo caso particolarmente ben riuscita, un bel gioco di equivoci. ****


 

15)  Pisellino – Il cappello più alto: In città avere il copricapo più appariscente degli altri è diventato uno status symbol, e Braccio di Ferro non vuol essere da meno degli altri; ma c’è in giro un ladro-venditore di cappelli che se ne approfitta, per alimentare il suo business senza alcuna spesa. Il villain ha pure come arma una bombetta/boomerang con la tesa tagliente, proprio come lo scagnozzo di Goldfinger. ***
I disegni sono di Sangalli, Dossi, Colantuoni e Sagendorf