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13/04/16

Recensione: Oscar Bestsellers N. 1100 : L'Uomo Ragno: Nascita di un eroe (John Byrne) 2000**1/2


Grande delusione questa rilettura delle origini di Spiderman realizzata da John Byrne. Dovrei dare in realtà una doppia votazione, una al Byrne scrittore e una quella disegnatore. Nel secondo caso un bel quattro stelle sarebbe meritatissimo ma ahimè a livello sceneggiativo sono troppe poche le innovazioni rispetto alle origini classiche del Ragno di Lee e Ditko (anche se Kirby diceva che pure Peter era roba sua). "Nascita di un eroe" pare un po’ il restyling Recchioniano di Dyd, solo che al posto di dare uno smartphone all’OldBoy qua lo Zio Ben spende tutti i suoi risparmi per comprare decine di Pc al giovane Parker. Nel 1998 le testate del ragno di quartiere erano in calo e siccome John Byrne aveva fatto miracoli con i Fantastici Quattro   e dato uno bello svecchiata al Man of Steel si pensò di fargli fare un remake delle origini del tessiragnatele che da lì a poco avrebbe ritrovato la popolarità di un tempo grazie alla trilogia cinematografica di Sam Raimi, regista che da questo esperimento di carta mi pare abbia preso più che un' ispirazione.

31/01/15

La gioventù di Geppo e Fiammetta "Un Matrimonio Impossibile" di Sandro Dossi****


Se c'è un motivo perchè il mio Geppo preferito è quello del Dossi è perchè Sandro è quello che ne ha curato più il background. C'è molto da dire se il vero autore di un personaggio sia quello che ne ha inventato la fisionomia o quello che lo ha amato a tal punto da renderlo vivo. Ci sono casi come quello di Popeye o Paperone, dove Sangendorf nel primo caso e Don Rosa nel secondo, venuti dopo Segar e Barks hanno approfondito quel che avevano lasciato i creatori. Nel caso di Geppo il creatore aveva lasciato ben poco. Carpi aveva dato una traccia, un diavolo buono, ma non aveva approfondito più di tanto le origini, l'indole e le caratteristiche di Geppo. Sangalli fece tanto, il pantheon infernale, l'evoluzione grafica di Satana, Salvatore, Caligola e chi più ne ha più ne metta, ma Pier Luigi è un artista d'azione, le sue storie erano piene di randellate, scherzi e risate.

15/12/14

Recensione: Jackie Chan Stuntmaster (Midway) Formato: Psx uscita: 22/08/2000 ****1/2


Oh io avrei dato anche cinque asterischi, sono follemente innamorato del primo Jackie Chan, quello dei film hongkonghesi, prima che gli americani trasformassero l’artista marziale nell’ennesima macchietta cinese. Non molti sanno che Jackie è anche un grande fan dei film di Bud Spencer e Terence Hill, a volte nominati tra le sue “ispirazioni occidentali”, e, in effetti, anche nei film di MR. Chan c’è spesso quel misto di umorismo e mazzate che hanno fatto la gloria degli attori italiani. Stuntmaster è secondo me il miglior picchiaduro a scorrimento uscito sulla mitologica Playstation, console che ho fuso almeno tre volte e che in casa mia era perennemente accesa, giocata a staffetta da me, mia sorella e mio cognato e che tirava le cuoia in ogni afosa estate sicula anche con il ventilatore a palla appoggiato sul lettore. 

03/07/13

Lupo Alberto: Il tesoro dei McKenzie-Sceneggiatura e testi di Francesco Artibani e Tito Faraci-Disegni di Giorgio Cavazzano- McK Publishing-2000-lire 4000*****




Per anni ho letto tutto di Lupo Alberto, da un po’ ho perso il piacere di leggere le opere di Guido Silvestri, forse perché per un periodo l’esagerazione di gadgets, cartoni animati (pregevoli tra l’altro) e chincaglieria varia che viaggiava intorno al pelosone blu mi aveva un po’ sfrantumato gli ammenicoli.

10/02/13

L'impossibile emancipazione di Pisellino-Il Look di Pisellino di Sandro Dossi-tratta da Braccio di Ferro n.46 del Marzo 2000-Editoriale Metro

Profonda storia di Sandro Dossi , che spesso sfruttava la libertà di casa Bianconi (qui Metro) per realizzare avventure meno leggere di quel che sembrano ad una prima lettura.


Molti si saranno  chiesti se il povero figlio adottivo di Popeye fosse contento di vestire come un  poppante all'apparente età  di  una decina d'anni. ..ebbene no! In questa storia piena di risvolti drammatici  scopriamo che Olivia, come nei peggiori articoli di Cronaca Vera, obbliga il ragazzino  a vestirsi Chicco contro la sua volontà e non vuole nemmeno che si lavi troppo spesso. Per uno battezzato con gli spinaci e che ha  il nome di  Scooner Seawell Georgia Washenting Christiffer Columbia Daniel Boom (abbreviato Swee'Pea)  e nato a Demonia è un grandissimo affronto. E' giusto che il povero ragazzino venga schifato dalle coetanee e subisca il bullismo dei compagnetti carogne?


Per fortuna una vera amica indica la via di Roberto D'Agostino al protagonista che comprende che per essere accettato dalla cumpa deve uniformarsi.



Pisellino si scontra subito con la micragnosa signorina Oyl, ormai eterna zitella in meno pausa e disperatissima housewife che ha  perso la speranza che un marinaio orbo la sposi .
Olivia è incazzata con il mondo e si sfoga con il poverino che vuol soltanto essere "normale".


Solo... capite? ...Solo e senza amici nel periodo delicatissimo della   preadolescenza. Mano al salvadanaio Pisellino! Riscattati prima che la tua matrigna scopra il videopoker e faccia fare una brutta fine ai tuoi risparmi!
"Jovannotto" è lui l'icona giusta  a cui ispirarsi!


Eccolo il novello ed orgoglioso  Fonzie che  viene acclamato dalle sbarbine  ed ammirato dai galletti! Bastava così poco! Un ragazzo che vive la sua età serenamente...Ma...



...la megera  è in agguato e approffitando dell'assenza pernne del padre adottivo umilia il povero Pisellino.


Il ragazzino è pieno di appuntamenti , si cura e si profuma come ogni latin lover che si rispetti, ma Olivia si prodiga ad  instillare  pesantissimi sensi di colpa al fanciullo,  cosa in cui sono espertissime tutte le mamme italiane.



Ma vuoi vedere che alla fine aveva ragione lei? La donna è mobile...nell'arco di cinque pagine è gia passata la moda "Gimme Five" ed il povero Pisellino viene schifato  in favore di  un futuro Lapo Elkann di nome Toby.



Tutto è bene quel che finisce bene.

26/05/12

(NUOVO) BRACCIO DI FERRO 51 – Agosto 2000

I disegni sono di Sangalli, Dossi, Colantuoni la nazionale italiana che ha vinto più volte la coppa del mondo  dei fumetti ( i fumetti bianconi sono si sono visti anche in arabo, spagnolo, tedesco, francese e greco)

ecco la seconda recensione di Marco Brunello.

 
































Albo appartenente all’ultimissimo periodo dell’Editoriale Metro, che di lì a poco avrebbe chiuso completamente bottega. L’ampia operazione di rinnovamento visivo portata avanti negli anni novanta è ben esemplificata in quest’albo dall’aspetto molto “topoliniano”: 114 pagine tutte a colori, con tre storie nuove che si presentano ben diverse dalle restanti (che sono storie vecchie ristampate) per le audaci soluzioni visive della composizione delle vignette, l’abbigliamento moderno dei personaggi e l’elaborata colorazione piena di sfumature. Lo spirito intrinseco delle storie e dei dialoghi però, non necessariamente al passo coi tempi, rimane lo stesso di sempre: quel genuino universo segariano italianizzato in puro stile Bianconi.

1)      Braccio di Ferro – Muscoli e cervello: Olivia e Braccio di Ferro vanno in campeggio e iniziano una lunga discussione se sia più utile usare la forza o il cervello, continuando il ragionamento anche metaforicamente in un sogno ad ambientazione medievale in cui i due gareggiano con i propri mezzi, chiaramente Braccio di Ferro i muscoli e Olivia il cervello. La cosa si trasferisce nella realtà dove Braccio di Ferro, usando sia i muscoli che il cervello, sventa un furto ai danni del proprietario del campeggio per mano di Timoteo, che ha il codino di Fiorello degli anni novanta. ***

 


2)      Rubrica della posta. Disegni e letterine (a cui Braccio di Ferro in persona risponde!) dei lettori.   Nei  vecchi numeri non c’erano, forse una novità per mantenere il passo coi tempi?




3)      Poldo – Caccia fotografica: Poldo si unisce a Olivia e Pisellino in un concorso di birdwatching in cui si va nel bosco a fotografare i passerotti. Però Poldo ha modificato la sua macchina fotografica in un dispositivo che spara sonnifero, di modo da poter catturare un numero di uccellini abbastanza abbondante da potersi preparare un bel piatto di polenta e osei. Viene scoperto perché fotografato per sbaglio da Pisellino mentre compie la malefatta. La trovata di usare un piatto tipico veneto, rendendo questa storia esclusivamente italiana anche nel contenuto, è a dir poco irresistibile. ****
 

4)      Braccio di Ferro – Poliziotti improvvisati: Olivia stavolta snobba sia Braccio di Ferro che Timoteo, preferendogli un certo Joe Sifulino che la copre di gioielli. Cosa che gli viene abbastanza bene, essendo un rapinatore di gioiellerie. Così i due storici nemici si alleano: si arruolano diventando una coppia di poliziotti, e alla fine grazie agli spinaci Braccio di Ferro può finire col bullarsi in divisa portandosi a spasso Olivia. La novità di questa storia è tutta e solo nel comparto grafico. **

5)      Pisellino – Il cane trovatello: Un cagnolino senza padrone si aggira nei paraggi della casa di Olivia e Pisellino. Quest’ultimo lo vuole adottare, Olivia è contraria ma cambia idea quando, dopo aver calciato fuori di casa il cane, questo piomba su un ladro e lo sbrana, guadagnandosi una collana di diamanti come ricompensa. ***

6)      Nonna Celesta – Il gatto di Celesta: Celesta non trova più il suo gatto Marcellino, e la disperatissima nonna per ritrovarlo se la dovrà vedere con marinai ubriachi e furbacchioni da osteria del porto (tradotto vuol dire che le prendono). Alla fine ritrova il suo amato micio alla villa della contessa del posto, a cui è stato venduto da Trinchetto per potersi comprare da bere. Per finanziare il suo alcolismo Trinchetto non esiterebbe a vendersi parenti e amici, figuriamoci il gatto. ****


7)      Braccio di Ferro – Vacanze con Olivia: Olivia vuole a tutti i costi andare in vacanza, e per raggiungere questo intento non è disposta a farsi mettere i bastoni fra le ruote da nessuno; nemmeno dai baffuti terroristi dall’aspetto mediorientale che dirottano l’aereo su cui si è imbarcata per andare in villeggiatura. Storiella vacanziera che ci insegna che è meglio lasciare in pace Olivia quando è in ferie. ***



 


8)      Timoteo – Olezzi e profumi: Bacheca manda il figlio Timoteo nel bosco a raccogliere lombrichi, lumache ed erba fetida per preparare una pozione contro il mal di testa. Lui obietta che basterebbe prendere un’aspirina, ma Bacheca è una strega all’antica e insiste. Il povero Timoteo si ritrova così a girovagare con un barattolo pieno di cose puzzolenti, attirando l’attenzione di un cane (che Timoteo caccia via dandogli un calcio nelle palle) e di Olivia, dato che dopo essersi lavato in acque inquinate è rimasto senza vestiti; dovrà poi passare un po’ di disavventure fra puzze, profumi, pugni e cambi d’abito. Storiella bizzarra e divertentissima. ****

 


9)      In quarta copertina, la pubblicità del numero successivo, in cui fa una rara comparsa (perlomeno negli albi Bianconi) anche il magico cagnetto Eugenio il Gip.