28/09/12

Cucciolo-anno XIX-N.13-lire 150-Edizioni Alpe-12 Luglio 1970****

 

L'orto di Beppe-disegni Giorgio Rebuffi: I prezzi degli ortaggi nel 1970 hanno raggiunto le stelle, neanche con lo stipendio di un magistrato si riescono a gustare le zucchine. Beppe s'improvvisa contadino ed inizia a coltivare delizie di stagione. Tra allagamenti, spese dello spaventapasseri Pugacioff e spari ai piccioni  le verdure vengono a costare molto di più che al supermercato. ****







Capitan Posapiano-Il tesoro della regina-disegni di Bonvi (firmato) . La ciurma di Posapiano è protagonista di un bellisima saga comica (disegnata in seguito anche da Silver e Clod) che fù pubblicata su meritati albi  speciali. Il saccente Posapiano, il timido Verdemare  ed il Popeye siculo Dolcefetta  li considero tra i personaggi più divertenti creati da Bonvicini. Il leitmotiv delle storie era quello di  tre pirati  sempre alle prese con avventure misteriose e pericolosissime ma che non avevano mai uno straccio di prova da mostrare agli amici della "Taverna del Corsaro Che Corre" ed erano quindi presi per i fondelli da tutti. L'oscuro "clandestino" presente nella storia è sicuramente un avo di Cattivik.****






Serafino-Notizie fresche mica tanto-disegni di Egidio Gherlizza: del canguro barbone e del suo autore si era gia parlato qui, in questa storia prova a fare il giornalista con poco successo ma riesce a lo stesso ad intascare 5000 dollari per la cattura di Jack Tagliafette evaso da San Quinterno***1/2

 

Slimmy Luger - Starnuti fatali-disegnato da "non lo so" : disegni di  Attilio Ortolani autore anche di  Picky (vedi qui)  (Thanks to Fabrizio Mazzotta) indicava come  ma non ne sono sicuro: il sindaco Joe Nasofreddo impone più tasse di Mario Monti ad esempio sulla lunghezza delle code dei cavalli, sugli starnuti, sul sole in quanto bene comunale, sulla pioggia e sugli astemi. Il cowboy nano e nasuto risolverà tutto. Le tavole sono molto belle e dettagliate, la storia è molto "ispirata" e ricorda non poco, in tono ovviamente minore,  certe avventure del buon Coccobill di Benito Jacovitti***1/2





Gervasio-Superallergia : disegni di Carlo Peroni: Il compianto  Perogatt... ricordo che su Facebook fu uno dei primi a cui chiesi "l'amicizia" ed è stato sempre gentilissimo nel rispondere a qualsiasi  mia domanda anche a quelle più geek e nerdose su storie e disegni che forse non ricordava più nemmeno lui. Meritava di essere ricordato molto di più per quello che ha fatto  per il  fumetto umoristico italiano, un tratto personalissimo ed inimitabile, centinaia di personaggi creati e, cosa per me di grande importanza, mai vendutosi al colosso Disney. Il maestro disegnò  quasi sempre e soltanto  personaggi di cui era genitore e  meritava un posto più grande nell'olimpo delle matite al fianco di altri tromboni più pubblicizzati. Perogatt, su sua stessa ammissione, con Gervasio crea l'antipaperone, un miliardario allergico al denaro fortunato come Gastone e che si ritrova perennemente ricoperto di lire contro la sua volontà. La lira! Non il dollaro che era la moneta ufficiale di tutti i fumetti italiani sino alla nascita dell'euro. In questa storia conosciamo Remigio,  il cugino inventore di Gervasio che decodifica uno strano biglietto trovato dal povero ricco  all'interno di un pesciolino di lago. Un marziano è prigioniero  dei selvaggi Bambalù della tribù Bambalù sull'isola Bambalù. Il marziano salvato   ricompensa Gervasio con un diamante...ETCIU'!****




 I Cucciolo di quel periodo li ho visti su Ebay ad un prezzo medio di 3 €  con tendenza alla crescita.




25/09/12

Altri cross over francesi: Cucciolo, Beppe, Bibì e Bibò...






Strana rivista Pim Pam Poum Pipo conteneva:
 I Katzenjammer Kids (i Bibì e Bibò del Corriere dei Piccoli)  di Rudolph Dirks insieme agli scatenati Cucciolo e Beppe!
 I disegni come indica Fabrice Castanet su Facebook sono di  Jean Cézard.

22/09/12

A proposito di Cross-Over...Per i Francesi tra Popeye ed Abelarda c'è del tenero...




Notate che sguardi vogliosi e la rabbia di quella cornutona di Olivia



Olivia ha buttato Braccio di Ferro fuori di casa....



   Un classico che avevo gia postato...scambio di regalini!



Braccio fa lo sborone per conquistare la sua bella!



      scappatella nella foresta!  

 Dennis e Trottolino sfruttano la nonna ed il guercio perchè testimoni  della tresca...



 
 Finalmente una fuga romantica a Saint Moritz!

17/09/12

Pinocchio N.14-12 Luglio 1975-Edizioni Metro****

bella copertina di Alberico Motta


Sono affetto da Pinocchite questo settembre.

Il Pinocchio Bianconi venne pubblicato per  una prima serie composta da 20 (o 21) numeri (a.1974) ed una seconda che si compone, invece, di almeno 74 numeri (a.1975/80) ( fonte attendibilissima e senza tema di smentite del grande Aumaldo). Per tutti gli anni 70  era una pubblicazione rispettabilissima e fedele ai personaggi di Carlo Collodi pur rendendo contemporanee le
storie recuperava  personaggi come i gendarmi, il pescatore verde o il colombo gigante.Quasi tutti gli autori della scuderia milanese si sono cimentati nel disegnare le storie del burattino: Sandro Dossi, Tiberio Colantuoni, Pierluigi Sangalli, Umberto Manfrin ed  Alberico Motta. Il personaggio perse un pò di appeal nella cicciottizzazione disneyana avvenuta negli anni 80 per mano di Nicola del Principe.

Le storie dell'albo:

1) Le mele del convento-disegni di Pierluigi Sangalli: Pinocchio le tenta tutte pur di assaggiare le mele zuccherose controllate a vista da suor Prudenza. Il monello circuisce suor Dolcezza, bona e rimbabita, ma la stretta della madre superiore impedisce la degustazione del delizioso frutto. Dei ladri entrano in convento travestiti da monache pellegrine per rubare il prezioso dipinto di "San Giorgio contro il Drago". Pinocchio sventa il furto con il contributo della Fata Turchina e travestendosi da suora divora le mele dell'albero****



2) L'amico delle formiche-disegni di Pierluigi Sangalli: Qui entra in gioco un personaggio Bianconi che avrebbe meritato più spazio , lo strepitoso Prof. Distrattoni  ed il suo morbo di Alzheimer galoppante. Pinocchio come il Ciondolino di Vamba ( e come la solita scopiazzatura americana non autorizzata   Ant Bully) si fa ridurre a dimensioni formica per fare una ricerca scolastica****


3)Un pesce per troppi-disegni di Umberto Manfrin: Un pescione viene conteso tra Pinocchio, una foca e il Pescatore Verde. Un pò deboluccia, Manberto, per me ,  dava il massimo soltanto all'Edizioni Alpe ***



4)La schedina vincente-disegni di Tiberio Colantuoni: Geppetto diventa ricco dopo parecchie peripezie Sisal****



Comprare se si trova , ho l'impressione che Pinocchio non ebbe le altissime tirature di Braccio di Ferro o Soldino ed in giro non ne ho mai visti troppi.



Bonus : Pubblicità di Nicola del Principe per l'albo del Gatto Nicotina, il felino preferito da Allen Carr




06/09/12

Oscar Mondadori N. 409 4 Aprile-Pinocchio di Collodi illustrato da Jacovitti-Arnoldo Mondadori Editore1972-*****



Moltissimi sono gli illustratori italiani che si sono cimentati nel ritrarre le avventure del burattino più famoso del mondo Attilio Mussino, Roberto Sgrilli, Fiorenzo Faorzi, Giovanni Mosca, Bruno Angoletta, Mazzanti, Carlo Chiostri, Luciano Bottaro,Umberto Manfrin, Pieluigi Sangallli, Alberico Motta, Nicola del Principe, Sandro Dossi, Tiberio Colantuoni, Galep  ma nessuno è mai riuscito per varie ragioni a raggiungere questi livelli neanche lo stesso Benito nelle sue altre due trasposizioni con tratto moderno. Il primo Pinocchio di Jacovitti nasce nel 1943 per l'editrice La Scuola di Brescia quando il tratto era ancora puro e pieno d'ispirazione americana, certi topini che ricordano  Herriman ed i  tratteggi da striscia sindacata (leggevo in qualche vecchia fanzine che anche i pugni di Cocco Bill sono ispirati a quelli di Popeye vedi i volteggi e le stelline morbide che facevano tanto sia Segar che Sagendorf), vignette che sembrano incisioni del Dorè, una cura del particolare non soltanto comico , un tratto a volte gotico e pauroso come richiedeva il racconto originale di Collodi.





Ecco  il vero  Jacovitti pre-surreale dalla mano unica , il maestro al suo massimo espressivo, pre-commerciale e non ancora costretto a seminare salami , matite e culi per divertire il pubblico.





Per riscoprire gli autori dei fumetti, per trarne il succo grafico , per capire, bisogna scrutare le prime opere e vedere i cambiamenti di maniera a cui a volte arrivano autonomamente ma che spesso vengono dettati dagli editori per accativarsi i lettori: sorrisoni e arrotondamenti, ruffianerie che imbrigliano e sviliscono il genio puro e crudo di gente che non veniva formata alle "scuole del fumetto", inesistenti all'epoca ma che erano concentrati di artigianato e passione.




Pennelli e matite geneticamente fuori del comune.
Uomini  che disegnavano e avrebbe disegnato per sempre ed ovunque anche gratis per il piacere e l'esigenza di farlo.

Artisti.







Leggo dalla prefazione di Franco Cavallone che il burattino versione Benito fù opera sofferta e puntigliosa, Jacovitti si giocava il prestigio ed era intimorito dal "testo sacro", voleva rispettare il romanzo ma nello stesso tempo dare la propria interpretazione.
Il Pinocchio di Jacovitti non è un fumetto ma una novella illustrata fedelissima: con grilli spiaccicati , fatine morte, pescecani orrendi , burattini impiccati e tutto quello che Collodi aveva inserito nella sua fiaba cattiva, satirica ed amara.



Scordatevi quella fetecchia tirolese disneyana per sempre e recuperate le vostre genuine ed italiche radici.

Dubito che sia facile reperire l'albo perchè chi lo possiede non se ne separa.

Per adesso assaggiate le tavole meravigliose che ci ha regalato il più importante ( e nessuna credo

possa smentirmi) disegnatore di fumetti umoristici italiano.