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11/02/14
Il più grande Cross Over di tutti i Tempi.
Volete leggere una storia con quasi tutti i personaggi umoristici del fumetto italiano?
Una unica storia a fumetti disegnata da 30 cartoonist diversi?
30/01/14
Le torte di merda di Abelarda in "Amore materno"
Gapare Pero recensisce quella che per lui è tra le storie più ributtanti (e anche per me in effetti) mai
apparse sulle pagine di Soldino! L'albo è il n° 9 del 1975 e i disegni sono di Nicola Del Principe
Frittella è attratto dal profumo di torta che Abelarda sta preparando per Soldino
21/12/13
Nonna Abelarda: Il genio musicale di Giovan Battista Carpi-Quesito risolto da Sandro Dossi
Qui si ci stava scervellando su quale albo speciale fosse stata pubblicata questa lunga e divertentissima storia di Giovan Battista Carpi.
Sandro Dossi , che è uno di quelli che i fumetti li ama davvero ed oltre produrli li legge ci ha aiutato con un mare d'informazioni.
27/08/13
Vince Abelardona! (nel frattempo Lorenzo Terranova mi ha inviato un scontro di Braccio con una vecchia Bancarotta style di Pierluigi Sangalli)
Riciclo questa meraviglia di Alberico Motta per annunciare che la vecchia sganassona ha battuto Popeye per 34 voti contro 15. Nonostante il post sia stato visto 586 volte ad oggi soltanto 49 sono stati i voti utili.
Stasera comunico a Sandro Dossi la scelta del popolo e spero che trovi un pò di tempo per disegnare la tavola promessa. Nel frattempo Lorenzo Terranova ha scovato su un vecchio numero del marinaio guercio una storia con un clone della Nonnina in salsa sangalliana.
Buona lettura!
“La freccia di Cupido” su Braccio di Ferro n. 529 – 9 Giugno 1989 – Disegni di Pierluigi Sangalli (****)
Incredibile! Lo “Scontro del Secolo” tra Braccio di Ferro e Abelarda è già avvenuto, o quasi, nel 1989, e senza un esito finale… ma fino a dove si arriva,Braccio le busca dalla vecchiarda!
Il “quasi” deriva dal fatto che in realtà non si tratta
proprio di Abelarda, ma di una sorta di “clone”… ma andiamo con ordine:
21/04/13
Due Nonne Terribili! Nonna Celesta contro Nonna Abelarda! Disegni di Sandro Dossi e Giovan Battista Carpi
Un lavoro gramo, come il riordinare la soffitta, a volte porta delle soddisfazioni.
E' la prima volta che apprezzo una storia sbattellata ma questo è un cross over con fiocchi.
La storia "Due Nonne Terribili" l'ho trovata su Braccio Di Ferro numero 555 del 1989.
La storia è tutta scritta e disegnata egregiamente da Sandro Dossi ma Abelarda e Soldino sono presi dalle meravigliose tavole di Giovan Battista Carpi, forse il più apprezzato tra i disegnatori della vecchia di Bancarotta.
Pisellino è un avido lettore degli albi di Soldino, Nonna Celesta è gelosa perchè il figlio di Popeye fa paragoni con la vegliarda di Castiglia.
E' la prima volta che apprezzo una storia sbattellata ma questo è un cross over con fiocchi.
La storia "Due Nonne Terribili" l'ho trovata su Braccio Di Ferro numero 555 del 1989.
La storia è tutta scritta e disegnata egregiamente da Sandro Dossi ma Abelarda e Soldino sono presi dalle meravigliose tavole di Giovan Battista Carpi, forse il più apprezzato tra i disegnatori della vecchia di Bancarotta.
Pisellino è un avido lettore degli albi di Soldino, Nonna Celesta è gelosa perchè il figlio di Popeye fa paragoni con la vegliarda di Castiglia.
01/03/13
Soldino n.20-25 settembre 1964-lire 100-Edizioni Bianconi****
Un altro bell’albo della nonnetta fulmicotonica uscito
durante le Olimpiadi di Tokyo del 1964 , anche se l’unica storia che fa
riferimento all’evento è l’ultima di Nerone
scritta e disegnata da Alberico Motta.
Soldino e Abelarda: Lo stregone del deserto, disegni di Giovan Battista
Carpi****
Poco si è visto di Carpi sul blog nonostante il grande
contributo grafico e creativo che il grande (forse il più grande?) autore
Disney italiano apportò in casa Bianconi.
La storia è disegnata divinamente e non potrebbe essere
altrimenti, la nonna degli anni 60 è già graficamente lontana dalla segaligna
ed altissima vegliarda anni 50 ispirata alla Signora Carlomagno di Jacovitti.
La cicciottizzazione di Abelarda ci darà la versione definitiva del personaggio
che è quella impressa nella memoria della maggior parte dei lettori.
In questa avventura Soldino e la vegliarda si perdono nel
deserto e vengono catturati “dal solito
scienziato pazzo delle storie a fumetti”.
La parte più divertente della storia è quella che vede un
Soldino ipnotizzato pronto a suicidarsi a comando con un bel colpo di pistola
alla testa
Devy Crock: Il cocomero dei gioielli-disegni di Pierluigi Sangalli con chine di Sandro Dossi***
Lo sceriffo Devy doveva essere un personaggio apprezzato da
Renato Bianconi, visto che provò più volte ad utilizzarlo come titolare di
testata sia in albi dal formato classico che in quelli (bellissimi) in formato
“nero”. A me personalmente non ha mai
fatto impazzire e anche questa storia non ha particolari guizzi creativi che la
sollevino dalla media e parla di ladruncoli
e scambi di cocomeri.
Abelarda e Bongo: Diamanti sacri-disegni di Tiberio Colantuoni***1/2
Il tratto splendido ed originale di Tib al massimo del suo
splendore.
Bongo qui è ancora ignudo ma è gia un carattere abbastanza
definito.
Ricordo per chi non lo sapesse che il gorilla bianconi
nacque come criminale alleato di Nik
e Nok (ho la storia da qualche parte
in soffitta) ed in seguito fù forzatamente adottato a colpi di sberle
redentrici dalla vecchia. Bongo è un personaggio che negli anni , per fortuna,
non diventa mai un “buono”, tenta sempre di buggerare Abelarda in funzione
della sua droga preferita:le banane. Il personaggio peloso è uno dei miei
preferiti, come il Pugagioff di Rebuffi ha personalità da vendere ed è così
simpatico e selvaggio che ruba spesso la scena ai protagonisti delle storie.
Bianconi aveva notato le potenzialità dell’animale cartelluto e per un periodo lo aveva promosso a titolare
di testata autonoma. In questa storia africana la vecchia deve avere a che fare
con gli imbrogli del quadrumane e dei ladri di gioelli.
Vignette e Storiella muta di Mario Sbattella: vi propongo questa perlina di metafumetto.
Volpetto e Abelarda: Il Parco Nazionale-disegni di Tiberio
Colantuoni****
La storia più divertente dell’albo. Volpetto e la nonna vogliono fare un safari fotografico al parco
nazionale di Bancarotta. Un bracconiere travestito da orso si offre come guida ma in realtà vuole far
andar via i due sgraditi curiosoni. Le gags più divertenti sono quelle inerenti
le multe che vengono comminate ad Abelarda per maltrattamento del finto animale.
Tutto culmina nella tortura di Volpetto
da parte del plantigrado camuffo con la vegliarda costretta a guardare passiva
per paura delle contravvenzioni.
Nerone: Il grande atleta-storia e disegni di Alberico Motta***1/2
Come scrivevo in apertura l’unica storia che fa riferimento alle Olimpiadi di Tokio del 1964.
Qui il nostro amato bastardone si sostituisce a molti atleti dell’evento
rimediando soltanto figuracce. Alla fine, visto che non beccherebbe nessuna
medaglia, si sostituisce ai giudici affibiandosi tutti i primi posti. Nerone
fugge coperto dalle pomodorate del pubblico.
Una storia deboluccia, Motta ha fatto di molto meglio con questo personaggio ma
tenendo conto che è un probabilissimo “Istant Comic” prodotto in pochissimi
giorni e in virtù del famoso evento sportivo è comunque degna di lode.
La Bianconi degli anni 60 come parco autori, qualità di
sceneggiature e disegni era a mio avviso
produttrice di albi di qualità uguale e a volte superiore a quelli che
proponeva il Topolino Mondadori dello stesso periodo. Le vendite dovevano anche andar bene visto
che Soldino nel 1964 era quattordicinale.
Erano bei tempi tenuto conto che adesso molti fumetti
italiani se va bene sono ormai bimestrali e gli unici che riescono a reggere la
mensilità sono quelli della Bonelli e le
traduzioni dall’estero.
Forse l’unico settimanale a fumetti rimasto nelle edicole
italiane è proprio Topolino e ormai non si può che fare il tifo per lui visto
che è l’ultimo baluardo del fumetto umoristico per ragazzini. A volte me la
prendo con la testata di Mickey Mouse perché penso che abbia rubato (pagando
fior di dindini) il meglio della
produzione umoristica italiana in nome di un personaggio Yankee ma non potrò
mai negare che molte cose belle si sono lette anche in quei paraggi.
19/02/13
Il fantasma Aiace e altre storie-Giorgio Rebuffi -Edizioni Annexia*****
Finalmente metto le mani su un volume Annexia.
La cura riposta nel redarre queste perla cartacea, frutto di
un ostrica tenace e preparata come Luca Montagliani, commuove i miei occhi luccicanti che grondano
lacrime come quelli di Candy Candy.
La prima cosa che balza all’occhio è che queste qui non sono
le solite pippette che ogni tanto ci elargiscono i grandi editori quando hanno
la possibilità di stampare fumetti vintage. I volumi mainstream di solito
propongono le solite storie recenti di
personaggi noti, le pallosissime origini che ogni fan avrà letto in tutte le
versioni possibili e redazionali fatti con copia ed incolla da Wikipedia. Il
volume che da titolo al post è un
vero tesoro riscoperto. Come un pirata il novello Pepito De La Vega scova i forzieri nascosti nel maniero del
MAGNIFICO Giorgio Rebuffi.
Mi sono letto 352 pagine di botto, senza tregua, come se non
avessi mai letto comics nella mia vita mentre un sorriso tirava l’altro … assaporavo
ciliegie Rebuffi, un gusto unico privo di conservanti e additivi.
Quanta invenzione, quanto genio , quanta libertà…eco di un
passato “irripetibile” come scriverebbe il buon Luca Boschi.
Rebuffi è un Picasso in
casa Bianconi, la morbidezza e la maniera dei classici scardinata dal
“Guernica” Giotto Bassotto.
Aiace, padre innaturale del ben più modesto e banale
Eugenio,è un fantasma che desidera
soltanto il riposo eterno. missione impossibile perché rovinata da maiali umanoidi
(Tom Porcello è invero disturbante, pare di vedere Beppe con in testa una
maschera da rapinatore stile “Killing Zoe” di Roger Avary).
Incredibile che siano storie scritte e disegnate negli anni 50/60 è una gioia veder crescere la perizia e la sperimentazione
grafica di Rebuffi nell’arco di una manciata di tavole, più vai avanti e più
immagini le mani prima rigide e precise sul foglio che in seguito si agitano
nell’aria come la bacchetta di Mago Merlotto spennellando fogli volanti dove i
personaggi iniziano ad agire di vita propria.
Molto interessanti visivamente le soluzioni grafiche,
germinali per alcuni cartoon moderni, adottate nelle storie del suino Torquato,
personaggio deliziosamente irritante , testardo e deficiente, un antieroe nelle
cui storie si parteggia per le povere vittime comprimarie, si spera sempre che
qualcuno lo riduca a salamelle.
Nel Gorilla Artemidoro vedo l’embrione del Bongo di Colantuoni e cose
Pugacioffiane.
L’orso Agamennone amante dell’operetta, Angelo il Bulldog
tenore, lo stonatissimo misantropo
Ermenegildo (figlio di un gaio rapporto tra Dinamite Bla e Barbaspina) …la
musica ritorna sempre nell’opera di Giorgio Rebuffi, ghirigori come chiavi di
violino.
Scopro per la prima volta l’andypandoide dai piedi di
scimmia Lucky Loris personaggio furry preso di peso dalla tradizione “per
bambini” che nelle storie di Rebuffi mi pare quasi fuori posto, spero sia stato
divorato dal Luposky della steppa.
La parte migliore del volume , secondo me è quella relativa
alle avventure di Giotto Bassotto, avevo letto qualche avventura in alcuni vecchi albi di Soldino, ma era tra le
ultime dove l’estro di Giorgio era forse stato ridimensionato dall’editore. I
primi fumetti di Giotto sono da sturbo. Pura follia anarchica… non ho mai visto
padroneggiare meglio il media comic , vignette nate sul momento disegnate dal
protagonista della storia, intrusioni di altri personaggi e di altri autori , cose viste fare di
recente solo a quel folle di Edikà su
Fluide Glacial (in italia su Totem Comics) con Arzach di Moebius che plana
sulle tavole erotocomiche dell’umorista
francese. Guardate qui sotto: Giotto, Abelarda, Il Western di Pini Segna in uno dei
folli cross over architettati da Re
Giorgio.
Curiosità: l’invasione degli Ottag era già iniziata, nel
volume felini total black in incognito muovevano i primi passi…
Curiosità numero 2: un altro famoso personaggio dalla faccia di maiale, oltre il su citato Tom Porcello, si trova nel fumetto erotico PIG edito da Barbieri dove si raccontano le
avventure di un porco mannaro.
Queste tavole, rare
ed introvabili, vengono condivise da
Laca agli annoiati abitanti di fumettolandia a prezzi da miseria (meditate novelli Grifagno
Sparagno) e devono essere acquistate.
12/02/13
09/02/13
Il primo Concorsone -"PERSONAGGI DIMENTICATI" in palio una tavola originale con Abelarda firmata Alberico Motta!
Copio ed incollo il regolamento che mi ha inviato il gentile Alberico, se qualcuno degli esimi colleghi Bloggers e Forumisti vuole linkare il concorso non sarebbe male "più siamo meglio stiamo":
Le risposte vengono accettate soltanto all'indirizzo e-mail saurilla@gmail.com
L'Eco di Motta:
Cari 007 con licenza di rovistare,
abbiamo
escogitato un gioco che metterà alla prova la vostra abilità sorcettara
di scovare golosi bocconcini di soffitta, laddove la vostra RAM sia un
po' debilitata dalle ore e ore che passate a cazzeggiare su Facebook.
Vi
presenteremo ogni volta una cometa apparsa fugacemente nel cielo delle
nuvole parlanti della nostra gloriosa Editrice e subito dissolta tra
milioni di storie sfogliate dal tempo.
I
personaggi cosiddetti dimenticati sono reali, come i loro più famosi
contendenti dello scenario editoriale e avrebbero potuto meritare più
fulgido destino se non fossero nati nel momento poco propizio o
coinvolti nell'impossibilità pratica di una continuazione.
Riteniamo
che questa ricerca non sia utile solo ai fini di un esercizio della
propria efficienza collezionistica ma anche per riportare alla luce del
sole piccole perle rimaste nell'ostrica semichiusa del Mar del Fumetti.
Per cimentarsi nella sfida, occorre solo trovare le risposte esatte alle domande che vengono poste.
"PERSONAGGI DIMENTICATI"
Gioco a premi a scopo di ricerca culturale, rivolto a tutti quelli che vogliono provarci.
In palio:
una
delle prime tavole di Alberico Motta eseguita nei primi anni '60 per la
testata SOLDINO. La relativa storia può essere reperita negli stampati
per l'individuazione del titolo e dati di catalogazione. L'originale,
insieme con gli altri della stessa storia, è forse da Guinness dei primati
come più piccola tavola a fumetti a 6 vignette (cm 13 x19) realizzata
per un editore. L'inchiostrazione è eseguita completamente a penna. Le
nuvolette sono tracciate a mano personalmente dall'editore Renato
Bianconi, che ha creato un vero e proprio stile mantenuto nel tempo in
tutte le pubblicazioni, insieme alle abituali sue biaccature correttive.
Un pezzo di storia, insomma.
La tavola sarà firmata e dedicata al vincitore.
Gioco n. 1
Si tratta di un personaggio penna a sfera che traccia il suo mondo su un foglio di carta.
In questa prima storia appare alle prese con un amichetto a cui vuole insegnare a muoversi nel mondo dei fumetti.
Scrivere nel vostro messaggio di ritorno le risposte in colonna, nell'ordine di numerazione da 1 a 6.
1-Nome del personaggio .............................. .............................. .............................. ..................
2-Nome dell'autore .............................. .............................. .............................. ............................
3-Titolo della storia di cui fa parte la pagina .............................. .............................. ...............
4-In quale testata Bianconi è apparso? (si intende la prima stampa) .............................. ....
5-Quanto è lunga la storia? .............................. .............................. .............................. ............
6-Quante storie del personaggio sono apparse nella loro breve successione? ...............
Note:
Al
momento, alcuni dai richiesti non sono nemmeno ricordati da noi e
attendiamo l'esito delle vostre risposte che ci indirizzeranno verso un
un riscontro da effettuare in archivio.
La
durata del gioco è prevista di una settimana, a patire dal giorno della
pubblicazione, ma potrà interrompersi al momento in cui un concorrente
fornisca in modo inequivocabile tutte risposte esatte.
Le
risposte saranno verificate successivamente, sempre che la prova
non venga fornita da una scansione, effettuata dallo stesso concorrente,
della prima pagina della storia ricavata dalla pubblicazione ed
eventualmente delle altre successive rintracciate.
Ogni concorrente può giocare una sola volta sotto lo stesso nome.
Nel
caso in cui nessun concorrente fornirà tutte le risposte esatte,
vincerà il primo concorrente che avrà fornito il maggior numero di
riposte esatte. Farà testo la data e l'ora del post.
Questo è il personaggio oggetto del concorso. |
Questa è la tavola originale in premio |
Si
astengano cortesemente dalla gara colleghi autori come Sandro Dossi o
P.L.Sangalli che, inoltre, devono giurare sulla Bibbia di non passare
le informazioni a qualche parente o amico.
Le risposte vengono accettate soltanto all'indirizzo e-mail saurilla@gmail.com
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04/02/13
Il primo post di Alberico Motta! Occhio ad Abelarda!
Fresca fresca solo per noi di Retronika.
Alberico mi ha promesso che ci spedirà delle storie intere, anedotti e chicche dal suo immenso archivio cartaceo e cerebrale.
Il bello è che le mail sono così divertenti che penso che la recensione è gia tutta li.
Stay Tuned!
Alberico mi ha promesso che ci spedirà delle storie intere, anedotti e chicche dal suo immenso archivio cartaceo e cerebrale.
Il bello è che le mail sono così divertenti che penso che la recensione è gia tutta li.
Stay Tuned!
01/02/13
Il rispetto francese per i personaggi Bianconi-Abelarda brossurata-Les Aventures de la celebre Tartine un Froid de Canard-Edizioni Lar-1975*****
Ci sono state centinaia di pubblicazioni francesi inerenti i nostri amati eroi Bianconi e su questo blog ne avete avuto ampia dimostrazione. I galli hanno però un rispetto per le bande dessinée che in Italia possiamo scordare, chi mai avrebbe pubblicato in un brossurato (grazie Andrea Leggeri) lussuoso di quei fumetti considerati dozzinali soltanto perché vendevano tanto e riempivano gli scaffali delle edicole?
Neanche lo stesso Renato Bianconi ha mai saputo valorizzare l’immenso archivio di storie di qualità che aveva a disposizione . Anche quelle piccole ristampe nostrane, che dovrebbero far rivalutare il meglio del nostro passato cartaceo, non hanno mai saputo andare oltre il semplice volume redatto alla kazdekan con storie tratte da albi quasi sempre recenti.
Oddio ci sono state negli ultimi anni delle operazioni che hanno avuto rispetto dell’aficionado, vedi il Classico Oro allegato a Repubblica con storie di Geppo ed Abelarda selezionate con cura, lo strepitoso Geppo Inferno 2000 voluto da Andrea Leggeri che ospita delle tavole di Sandro Dossi da sindrome di Stendhal, Leggeri ha curato l’albo con passione certosina e l’amore cola da tutte le pagine, dal colore scelto per la copertina alla costolina con il logo originale , spero che anche l’operazione E-Book di Pierluigi Sangalli oltre a recuperare il materiale recente sappia , vista la supervisione dell’autore , selezionare i prodotti migliori ma sono fiducioso perché dalle vecchie (dolorose) discussioni l’indirizzo scelto per la testata elettronica sembra il glorioso passato. Mi aveva deluso il volume di Geppo dell’edizioni If per il semplice fatto che era una sorta di “Gran Geppo” da 2000 lire con copertina cartonata senza nessuna storia memorabile in indice.
I francesi hanno buon fiuto e occhio fino, sapevano che il
materiale di Giovan Battista Carpi era pregiato, sapevano che Abelarda è un
personaggio prezioso, i lettori apprezzavano l’amazzone con le rughe e l’editore
Lar propose dei brossurati di grande formato contenenti storie lunghe che non so se vennero
prodotte proprio per gli albi in questione, dal formato delle tavole che mi
sembrano senza rimaneggiamenti e dalla
grandezza di alcune vignette la mia impressione è che Carpi le abbia disegnate
direttamente per il grande formato. “Un Froid de Canard” è una sorta di classico Disney alla vecchia maniera, contiene anche storie di Nicola del Principe ed è stata creata ad hoc una trama di fondo che lega le varie avventure , mancano soltanto i raccordi disegnati da Giuseppe Perego (che qui doveva essere per diritto Mario Sbattella) sostituiti da didascalie .
Alcuni giornalini giganti speciali vennero pubblicati anche da Bianconi in Italia ma chissà se vennero pubblicate tutte le storie prodotte per il mercato francese o chissà se abbiamo delle storie abelardiane di Carpi e Del Principe che non sono mai state pubblicate nel belpaese. Io ad esempio alcune avventure stampate su questo “LIBRO” (chiamiamolo per quello che è) non l’avevo mai lette. Purtroppo non ho una conoscenza del francese che va oltre quello scolastico e non potuto apprezzare perfettamente l’opera ma quello che trasuda questa collana è “Rispetto”. Io un albo prodotto in questa maniera, con storie lunghe o brevi ma di grande qualità, pur se appena di 52 pagine lo acquisterei a prezzi ragionevoli (10 €?) e senza pensarci due volte.
Peccato che i diritti dei personaggi Bianconi siano tra i più incasinati del mondo di carta, colpa di una legislazione dell’arte disegnata aleatoria e priva di basi concrete. In un mondo perfetto tutti i diritti dei personaggi sarebbero rimasti agli eredi di Bianconi che dopo il fallmento avrebbero potuto vendere in blocco le loro creature ad un coraggioso editore con la voglia di riproporre i nostri beniamini di carta nella loro forma migliore. Ovviamente sceneggiatori e disegnatori in questo ipotetico Comics Wonderworld avrebbero avuto pagate sontuose royalties ad ogni ristampa. Ma siamo in Italia e credo che Soldino, Saruzzo e compagnia bella dovremo cercarli nei mercatini forever…
Qui trovate tutti gli altri albi usciti nella collana :
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