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30/01/14

Le torte di merda di Abelarda in "Amore materno"

Gapare Pero recensisce quella che per lui  è tra le storie più ributtanti (e anche per me in effetti) mai apparse sulle pagine di Soldino! L'albo è il n° 9 del 1975 e i disegni sono di Nicola Del Principe
Frittella è attratto dal profumo di torta che Abelarda sta preparando per Soldino

21/12/13

Nonna Abelarda: Il genio musicale di Giovan Battista Carpi-Quesito risolto da Sandro Dossi


Qui si ci stava scervellando su quale albo speciale fosse stata pubblicata questa lunga e divertentissima storia di Giovan Battista Carpi.
Sandro Dossi , che è uno di quelli che i fumetti li ama davvero ed oltre produrli li legge ci ha aiutato con un mare d'informazioni.

27/08/13

Vince Abelardona! (nel frattempo Lorenzo Terranova mi ha inviato un scontro di Braccio con una vecchia Bancarotta style di Pierluigi Sangalli)


Riciclo questa meraviglia di Alberico Motta  per annunciare che la vecchia sganassona ha battuto Popeye per 34 voti contro 15. Nonostante il post sia stato visto 586 volte ad oggi soltanto 49 sono stati i voti utili.
Stasera comunico a Sandro Dossi la scelta del popolo e spero che trovi un pò di tempo per disegnare la tavola promessa. Nel frattempo Lorenzo Terranova ha scovato su un vecchio numero del marinaio guercio  una storia con un clone  della Nonnina in salsa sangalliana.
Buona lettura!

“La freccia di Cupido” su Braccio di Ferro n. 529 – 9 Giugno 1989 – Disegni di Pierluigi Sangalli (****)


Incredibile! Lo “Scontro del Secolo” tra Braccio di Ferro e Abelarda è già avvenuto, o quasi, nel 1989, e senza un esito finale… ma fino a dove si arriva,Braccio le busca dalla vecchiarda!
Il “quasi” deriva dal fatto che in realtà non si tratta proprio di Abelarda, ma di una sorta di “clone”… ma andiamo con ordine:

21/04/13

Due Nonne Terribili! Nonna Celesta contro Nonna Abelarda! Disegni di Sandro Dossi e Giovan Battista Carpi

Un lavoro gramo, come il riordinare la soffitta, a volte porta delle soddisfazioni.
E' la prima volta che apprezzo una storia sbattellata ma questo è un cross over con fiocchi.
La storia "Due Nonne Terribili" l'ho trovata su Braccio Di  Ferro numero 555 del 1989.
La storia è tutta scritta e disegnata egregiamente da Sandro Dossi ma Abelarda e Soldino sono presi dalle meravigliose tavole di Giovan Battista Carpi, forse il più apprezzato tra i disegnatori della vecchia di Bancarotta.
Pisellino è un avido lettore degli albi di Soldino, Nonna Celesta è gelosa perchè il figlio di Popeye fa paragoni con la vegliarda di Castiglia.



01/03/13

Soldino n.20-25 settembre 1964-lire 100-Edizioni Bianconi****




Un altro bell’albo della nonnetta fulmicotonica uscito durante le Olimpiadi di Tokyo del 1964 , anche se l’unica storia che fa riferimento all’evento è l’ultima di Nerone scritta e disegnata da Alberico Motta.

Soldino e Abelarda: Lo stregone del deserto, disegni di Giovan Battista Carpi****


Poco si è visto di Carpi sul blog nonostante il grande contributo grafico e creativo che il grande (forse il più grande?) autore Disney italiano apportò in casa Bianconi.
La storia è disegnata divinamente e non potrebbe essere altrimenti, la nonna degli anni 60 è già graficamente lontana dalla segaligna ed altissima vegliarda anni 50 ispirata alla Signora Carlomagno di Jacovitti. La cicciottizzazione di Abelarda ci darà la versione definitiva del personaggio che è quella impressa nella memoria della maggior parte dei  lettori.
In questa avventura Soldino e la vegliarda si perdono nel deserto e vengono catturati “dal solito scienziato pazzo delle storie a fumetti”.




La parte più divertente della storia è quella che vede un Soldino ipnotizzato pronto a suicidarsi a comando con un bel colpo di pistola alla testa



Devy Crock: Il cocomero dei gioielli-disegni di Pierluigi Sangalli con chine di Sandro Dossi***



Lo sceriffo Devy doveva essere un personaggio apprezzato da Renato Bianconi, visto che provò più volte ad utilizzarlo come titolare di testata sia in albi dal formato classico che in quelli (bellissimi) in formato “nero”.  A me personalmente non ha mai fatto impazzire e anche questa storia non ha particolari guizzi creativi che la sollevino dalla media e parla di ladruncoli  e scambi di cocomeri.
  
Abelarda e Bongo: Diamanti sacri-disegni di Tiberio Colantuoni***1/2



Il tratto splendido ed originale di Tib al massimo del suo splendore.
Bongo qui è ancora ignudo ma è gia un carattere abbastanza definito.
Ricordo per chi non lo sapesse che il gorilla bianconi nacque come criminale alleato di Nik e Nok (ho la storia da qualche parte in soffitta) ed in seguito fù forzatamente adottato a colpi di sberle redentrici dalla vecchia. Bongo è un personaggio che negli anni , per fortuna, non diventa mai un “buono”, tenta sempre di buggerare Abelarda in funzione della sua droga preferita:le banane. Il personaggio peloso è uno dei miei preferiti, come il Pugagioff di Rebuffi ha personalità da vendere ed è così simpatico e selvaggio che ruba spesso la scena ai protagonisti delle storie. Bianconi aveva notato le potenzialità dell’animale cartelluto  e per un periodo lo aveva promosso a titolare di testata autonoma. In questa storia africana la vecchia deve avere a che fare con gli imbrogli del quadrumane e dei ladri di gioelli.
  
Vignette e Storiella muta di Mario Sbattella: vi propongo questa perlina di metafumetto.


  
Volpetto e Abelarda: Il Parco Nazionale-disegni di Tiberio Colantuoni****


La storia più divertente dell’albo. Volpetto e la nonna  vogliono fare un safari fotografico al parco nazionale di Bancarotta. Un bracconiere travestito da orso  si offre come guida ma in realtà vuole far andar via i due sgraditi curiosoni. Le gags più divertenti sono quelle inerenti le multe che vengono comminate ad Abelarda per maltrattamento del finto animale. Tutto  culmina nella tortura di Volpetto da parte del plantigrado camuffo con la vegliarda costretta a guardare passiva per paura delle contravvenzioni.
  
Nerone: Il grande atleta-storia e disegni di Alberico Motta***1/2

  
Come scrivevo in apertura l’unica storia che fa  riferimento alle Olimpiadi di Tokio del 1964. Qui il nostro amato bastardone si sostituisce a molti atleti dell’evento rimediando soltanto figuracce. Alla fine, visto che non beccherebbe nessuna medaglia, si sostituisce ai giudici affibiandosi tutti i primi posti. Nerone fugge coperto dalle  pomodorate del pubblico. Una storia deboluccia, Motta ha fatto di molto meglio con questo personaggio ma tenendo conto che è un probabilissimo “Istant Comic” prodotto in pochissimi giorni e in virtù del famoso evento sportivo è comunque degna di lode.

La Bianconi degli anni 60 come parco autori, qualità di sceneggiature e disegni era a  mio avviso produttrice di albi di qualità uguale e a volte superiore a quelli che proponeva il Topolino Mondadori dello stesso periodo.  Le vendite dovevano anche andar bene visto che Soldino nel 1964 era quattordicinale.

Erano bei tempi tenuto conto che adesso molti fumetti italiani se va bene sono ormai bimestrali e gli unici che riescono a reggere la mensilità sono  quelli della Bonelli e le traduzioni dall’estero.
Forse l’unico settimanale a fumetti rimasto nelle edicole italiane è proprio Topolino e ormai non si può che fare il tifo per lui visto che è l’ultimo baluardo del fumetto umoristico per ragazzini. A volte me la prendo con la testata di Mickey Mouse perché penso che abbia rubato (pagando fior di dindini)  il meglio della produzione umoristica italiana in nome di un personaggio Yankee ma non potrò mai negare che molte cose belle si sono lette anche in quei paraggi.


19/02/13

Il fantasma Aiace e altre storie-Giorgio Rebuffi -Edizioni Annexia*****






Finalmente metto le mani su un volume Annexia.

La cura riposta nel redarre queste perla cartacea, frutto di un ostrica tenace e preparata come Luca Montagliani,  commuove i miei occhi luccicanti che grondano lacrime come quelli di Candy Candy.
La prima cosa che balza all’occhio è che queste qui non sono le solite pippette che ogni tanto ci elargiscono i grandi editori quando hanno la possibilità di stampare fumetti vintage. I volumi mainstream di solito propongono  le solite storie recenti di personaggi noti, le pallosissime origini che ogni fan avrà letto in tutte le versioni possibili e redazionali fatti con copia ed incolla da Wikipedia. Il volume che da titolo al post è un  vero  tesoro riscoperto. Come  un pirata  il novello Pepito De La Vega  scova i forzieri nascosti nel maniero del MAGNIFICO Giorgio Rebuffi.
Mi sono letto 352 pagine di botto, senza tregua, come se non avessi mai letto comics nella mia vita mentre  un sorriso tirava l’altro … assaporavo ciliegie Rebuffi, un gusto unico privo di conservanti e additivi.
Quanta invenzione, quanto genio , quanta libertà…eco di un passato “irripetibile” come scriverebbe il buon Luca Boschi.
Rebuffi  è un Picasso in casa Bianconi, la morbidezza e la maniera dei classici scardinata dal “Guernica” Giotto Bassotto.
Aiace, padre innaturale del ben più modesto e banale Eugenio,è un  fantasma che desidera soltanto il riposo eterno. missione  impossibile perché rovinata da maiali umanoidi (Tom Porcello è invero disturbante, pare di vedere Beppe con in testa una maschera da rapinatore stile “Killing Zoe” di Roger  Avary).



Incredibile che siano storie scritte e disegnate negli  anni 50/60  è una gioia  veder crescere la perizia e la sperimentazione grafica di Rebuffi nell’arco di una manciata di tavole, più vai avanti e più immagini le mani prima rigide e precise sul foglio che in seguito si agitano nell’aria come la bacchetta di Mago Merlotto spennellando fogli volanti dove i personaggi iniziano ad agire di vita propria.
Molto interessanti visivamente le soluzioni grafiche, germinali per alcuni cartoon moderni,  adottate nelle storie del suino Torquato, personaggio deliziosamente irritante , testardo e deficiente, un antieroe nelle cui storie si parteggia per le povere vittime comprimarie, si spera sempre che qualcuno lo riduca a salamelle. 



Nel Gorilla Artemidoro  vedo l’embrione del Bongo di Colantuoni e cose Pugacioffiane.



L’orso Agamennone amante dell’operetta, Angelo il Bulldog tenore,  lo stonatissimo misantropo Ermenegildo (figlio di un gaio rapporto tra Dinamite Bla e Barbaspina) …la musica ritorna sempre nell’opera di Giorgio Rebuffi, ghirigori come chiavi di violino.





Scopro per la prima volta l’andypandoide dai piedi di scimmia Lucky Loris personaggio furry preso di peso dalla tradizione “per bambini” che nelle storie di Rebuffi mi pare quasi fuori posto, spero sia stato divorato dal Luposky della steppa.


 


La parte migliore del volume , secondo me è quella relativa alle avventure di Giotto Bassotto, avevo letto qualche avventura in  alcuni vecchi albi di Soldino, ma era tra le ultime dove l’estro di Giorgio era forse stato ridimensionato dall’editore. I primi fumetti di Giotto sono da sturbo. Pura  follia anarchica… non ho mai visto padroneggiare meglio il media comic , vignette nate sul momento disegnate dal protagonista della storia, intrusioni di altri personaggi  e di altri autori , cose viste fare di recente solo a quel folle di Edikà  su Fluide Glacial (in italia su Totem Comics) con Arzach di Moebius che plana sulle tavole erotocomiche  dell’umorista francese. Guardate qui sotto: Giotto, Abelarda, Il Western di Pini Segna in uno dei folli cross over  architettati da Re Giorgio.









Curiosità: l’invasione degli Ottag era già iniziata, nel volume felini total black in incognito muovevano i primi passi…
Curiosità numero 2: un altro famoso personaggio dalla faccia di maiale, oltre il su citato Tom Porcello, si trova nel fumetto erotico PIG edito da Barbieri dove si raccontano le avventure  di un porco mannaro.







Queste tavole,  rare ed introvabili,  vengono condivise da Laca  agli annoiati  abitanti di fumettolandia  a prezzi da miseria (meditate novelli Grifagno Sparagno)  e devono essere acquistate.

09/02/13

Il primo Concorsone -"PERSONAGGI DIMENTICATI" in palio una tavola originale con Abelarda firmata Alberico Motta!

Copio ed incollo il regolamento che mi ha inviato il gentile Alberico, se qualcuno degli esimi colleghi Bloggers e Forumisti vuole linkare il concorso non sarebbe male "più siamo meglio stiamo":

L'Eco di Motta:



Cari 007 con licenza di rovistare, 
abbiamo escogitato un gioco che metterà alla prova la vostra abilità sorcettara di scovare golosi bocconcini di soffitta, laddove la vostra RAM sia un po' debilitata dalle ore e ore che passate a cazzeggiare su Facebook.
Vi presenteremo ogni volta una cometa apparsa fugacemente nel cielo delle nuvole parlanti della nostra gloriosa Editrice e subito dissolta tra milioni di storie sfogliate dal tempo.
I personaggi cosiddetti dimenticati sono reali, come i loro più famosi contendenti dello scenario editoriale e avrebbero potuto meritare più fulgido destino se non fossero nati nel momento poco propizio o coinvolti nell'impossibilità pratica di una continuazione. 
Riteniamo che questa ricerca non sia utile solo ai fini di un esercizio della propria efficienza collezionistica ma anche per riportare alla luce del sole piccole perle rimaste nell'ostrica semichiusa del Mar del Fumetti.
Per cimentarsi nella sfida, occorre solo trovare le risposte esatte alle domande che vengono poste. 


"PERSONAGGI DIMENTICATI"
Gioco a premi a scopo di ricerca culturale, rivolto a tutti quelli che vogliono provarci. 
In palio: 
una delle prime tavole di Alberico Motta eseguita nei primi anni '60 per la testata SOLDINO. La relativa storia può essere reperita negli stampati per l'individuazione del titolo e dati di catalogazione. L'originale, insieme con gli altri della stessa storia, è forse da Guinness dei primati come più piccola tavola a fumetti a 6 vignette (cm 13 x19) realizzata per un editore. L'inchiostrazione è eseguita completamente a penna. Le nuvolette sono tracciate a mano personalmente dall'editore Renato Bianconi, che ha creato un vero e proprio stile mantenuto nel tempo in tutte le pubblicazioni, insieme alle abituali sue biaccature correttive. Un pezzo di storia, insomma.
La tavola sarà firmata e dedicata al vincitore.



Gioco n. 1
Si tratta di un personaggio penna a sfera che traccia il suo mondo su un foglio di carta. 
In questa prima storia appare alle prese con un amichetto a cui vuole insegnare a muoversi nel mondo dei fumetti.

Scrivere nel vostro messaggio di ritorno le risposte in colonna, nell'ordine di numerazione da 1 a 6.

1-Nome del personaggio   ............................................................................................................ 

2-Nome dell'autore   ......................................................................................................................

3-Titolo della storia di cui fa parte la pagina   ...........................................................................

4-In quale testata Bianconi è apparso? (si intende la prima stampa)   ..................................

5-Quanto è lunga la storia?   ......................................................................................................

6-Quante storie del personaggio sono apparse nella loro breve successione?   ...............

Note:
Al momento, alcuni dai richiesti non sono nemmeno ricordati da noi e attendiamo l'esito delle vostre risposte che ci indirizzeranno verso un un riscontro da effettuare in archivio.

La durata del gioco è prevista di una settimana, a patire dal giorno della pubblicazione, ma potrà interrompersi al momento in cui un concorrente fornisca in modo inequivocabile tutte risposte esatte.

Le risposte saranno verificate successivamente, sempre che la prova non venga fornita da una scansione, effettuata dallo stesso concorrente, della prima pagina della storia ricavata dalla pubblicazione ed eventualmente delle altre  successive rintracciate.

  Ogni concorrente può giocare una sola volta sotto lo stesso nome.


Nel caso in cui nessun concorrente fornirà tutte le risposte esatte, vincerà il primo concorrente che avrà fornito il maggior numero di riposte esatte. Farà testo la data e l'ora del post.

Questo è il personaggio oggetto del concorso.

Questa è la tavola originale in premio
Si astengano cortesemente dalla gara colleghi autori come Sandro Dossi o P.L.Sangalli che, inoltre, devono giurare sulla Bibbia di non passare le informazioni a qualche parente o amico.


Le risposte  vengono accettate soltanto all'indirizzo e-mail  saurilla@gmail.com
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04/02/13

Il primo post di Alberico Motta! Occhio ad Abelarda!

Fresca fresca solo per noi di Retronika.
Alberico mi ha promesso che ci spedirà delle storie intere, anedotti e chicche dal suo immenso archivio cartaceo e cerebrale.
Il bello è che le mail sono così divertenti che penso che la recensione è gia tutta li.
Stay Tuned!

01/02/13

Il rispetto francese per i personaggi Bianconi-Abelarda brossurata-Les Aventures de la celebre Tartine un Froid de Canard-Edizioni Lar-1975*****


 


Ci sono state centinaia di pubblicazioni francesi inerenti i nostri amati eroi Bianconi e su questo blog ne avete avuto ampia dimostrazione. I galli hanno però un rispetto per le bande dessinée che in Italia possiamo scordare, chi mai avrebbe pubblicato in un brossurato (grazie Andrea Leggeri)  lussuoso di quei fumetti considerati dozzinali soltanto perché vendevano tanto e riempivano gli scaffali delle edicole?

 


Neanche lo stesso Renato Bianconi ha mai saputo valorizzare l’immenso archivio di storie di qualità che aveva a disposizione . Anche quelle piccole ristampe nostrane, che dovrebbero far rivalutare il meglio del nostro passato cartaceo, non hanno mai saputo andare oltre il semplice volume redatto alla kazdekan con storie tratte da albi quasi sempre recenti.

 


Oddio ci sono state negli ultimi anni delle operazioni che hanno avuto rispetto dell’aficionado, vedi il Classico Oro allegato a Repubblica con  storie di Geppo ed Abelarda selezionate con cura, lo strepitoso Geppo Inferno 2000 voluto da Andrea Leggeri che ospita delle tavole  di Sandro Dossi da sindrome di Stendhal, Leggeri  ha curato l’albo con  passione certosina e l’amore cola da tutte le pagine, dal colore scelto per la copertina alla costolina con il logo originale , spero che anche l’operazione E-Book di Pierluigi Sangalli oltre a recuperare il materiale recente sappia , vista la supervisione dell’autore , selezionare i prodotti migliori  ma sono fiducioso perché dalle vecchie (dolorose) discussioni l’indirizzo scelto per la testata  elettronica sembra  il glorioso passato. Mi aveva deluso il volume di Geppo dell’edizioni If per il semplice fatto che era una sorta di “Gran Geppo” da 2000 lire con copertina cartonata senza nessuna storia memorabile in indice.
I francesi hanno buon fiuto e occhio fino, sapevano che il materiale di Giovan Battista Carpi era pregiato, sapevano che Abelarda è un personaggio prezioso, i lettori apprezzavano l’amazzone con le rughe e l’editore Lar propose dei brossurati di grande formato contenenti storie lunghe che non so se vennero prodotte proprio per gli albi in questione, dal formato delle tavole che mi sembrano senza rimaneggiamenti e  dalla grandezza di alcune vignette la mia impressione è che Carpi le abbia disegnate direttamente per il grande formato. “Un Froid de Canard” è una sorta di classico Disney alla vecchia maniera, contiene anche storie di Nicola del Principe ed è stata creata ad hoc una trama di fondo che lega le varie avventure , mancano soltanto i raccordi disegnati da Giuseppe Perego (che qui doveva essere  per diritto  Mario Sbattella) sostituiti da didascalie  . 

 

Alcuni giornalini giganti speciali vennero pubblicati anche da Bianconi in Italia ma chissà se vennero pubblicate tutte le storie prodotte per il mercato francese o chissà se abbiamo  delle storie abelardiane di Carpi e Del Principe che non sono mai state pubblicate nel belpaese. Io ad esempio alcune avventure  stampate  su  questo “LIBRO” (chiamiamolo per quello che è) non l’avevo mai lette. Purtroppo non ho una conoscenza del francese che va oltre quello scolastico e non potuto apprezzare perfettamente l’opera ma quello che trasuda questa collana è “Rispetto”. Io un albo prodotto in questa maniera, con storie lunghe o brevi ma di grande qualità, pur se appena di 52 pagine lo acquisterei a prezzi ragionevoli (10 €?) e senza pensarci due volte.

 

Peccato che  i diritti dei personaggi Bianconi siano tra i più incasinati del mondo di carta, colpa di una legislazione dell’arte disegnata aleatoria e priva di basi concrete. In un mondo perfetto tutti i diritti dei personaggi  sarebbero rimasti agli eredi di Bianconi  che dopo il fallmento avrebbero potuto  vendere in blocco le loro creature ad un coraggioso  editore con la voglia di riproporre i nostri beniamini di carta nella loro forma migliore. Ovviamente sceneggiatori e disegnatori in questo ipotetico Comics Wonderworld avrebbero avuto pagate sontuose royalties ad ogni ristampa. Ma siamo in Italia e credo che Soldino, Saruzzo e compagnia bella dovremo cercarli nei mercatini forever…

 

Qui trovate tutti gli altri albi usciti nella collana :