11/03/13

150.000! con concorsetto...che ha gia vinto Fabrizio Mazzotta!


Grazie a tutti!
Lettori recensori e lettori-lettori!
Appassionati!
Fumettari!
Per festeggiare le 150.000 visite, al primo che  nei commenti elenca TUTTI  i personaggi nello sgorbio che ho disegnato regalo cinque fumetti vintage tra quelli che non sono ancora stati divorati dalla soffitta.
Niente Disney o Bonelli, qualche chicchina nello spirito del Blog.
Potete rispondere tutte le volte che volete.
Quello colorato non conta perchè dovrei essere io.
Vi spedisco pure lo sgorbio (che tanto lo perdo).
Se non risponde nessuno mi tengo i fumetti e lo sgorbio.
Il concorso mi sembra abbastanza facile.

HA VINTO FABRIZIO MAZZOTTA!

premio:

Popeye n 96 1989
Gran Geppo 10 1982
Raccolta Satanik n.5 (contiene 156-178-179)
Super Braccio 170 1986
Il grande Blek n.2  (formato quadrotto) 1976

10/03/13

Emirati Arabi, C.I.A, Hitler, Corruzione...Gatto Felix n.19-Luglio 1976-lire 200-Edizioni Metro*****



Il numero in oggetto è tutto disegnato da Umberto Manfrin  tranne un paio di "minime" di Mario Sbattella e  la cover  di Alberico Motta.


Madonna mia quando era avanti Manberto!
1)Kitty-Follie d'Arabia*****

Qua stiamo quasi agli stessi livelli di cattiveria del Dittatore di  Sacha Baron Cohen, leggete la battuta sulle mogli. detta dallo  sceicco...



...Zampanera che descrive con dovizia di particolari i rapporti tra C.I.A. ed emirati arabi...


...Kitty novella emira che sceglie dal suo harem  un manzo adatto per un "sano" party post-elezioni.
Festini degni di  un deputato italiano " a caso".





2) Inky e Dinky-In tre si canta meglio***

...follia allo stato puro.





3) Felix-Strani anniversari*****

Cosa ne pensate di una storia in cui Adolf Hitler s'incazza con un gatto perchè dice di avere il baffo più grosso?
Freud  ci ha speso una carriera  a trattare l'argomento "invidia del pene".


Zampanera che spara Heil! a manetta ed il Führer che ancora urla di avere il "baffo" più grosso di tutti.



Felix , come un'Inglorius Bastard tarantiniano vuole mettere la stricnina nel tè del tedesco antiebraico.
Kitty complice fredda più di Shosanna Dreyfus.



Un bel PUONCIORNO alla Ratzy.



La scienza insegna...Felix essendo di "colore" aveva sicuramente  il  "baffo" più grande  dello   zio di Adriano Celentano (così dicevano Castellano e Pipolo in un film del  1978)





4) Zampanera-La città profumata****

Sindaci corrotti ,arrichiti inquinatori, gente che finanzia la campagna antifumo e getta puzzolentissimo "acido prosergitopico" nei fiumi. Storie di camorra che nemmeno nei film di Mario Merola.




C'è di tutto in quest'albo di scuola Bianconi.
Manberto scatenato e privo di freni con storie che sono ancora freschissime e tutt'altro che buoniste.
Questi erano quelli che chiamavano fumetti per bambini!



Bonus.
Un pò di spot popeyici di Sangalli.




09/03/13

Sherlock anno 2 N.5-L'eredità che scotta-Maggio 1974-Edifumetto***1/2


 

Interessante e gradevole questa serietta di appena otto numeri disegnata dallo Studio Rosi.
Si respira la stessa aria comica e scalcinata di Jonny Logan o Alan Ford .
Le trame, da quel poco che ho  letto sono abbastanza originali, i disegni buoni e la caratterizzazione dei protagonisti ottima.
Le avventure sono ambientate a Milano e i protagonisti di contorno hanno cognomi come Franchi e Colombani...sembra un pò la  trasposizione in fumetto della serie di romanzi scritti da  Max Bunker dedicati a Riccardo Finzi  .
Dal primo libro di Finzi fu tratto nel 1979 anche un bel  film   giallo-comico  dal titolo "Agenzia Riccardo Finzi... praticamente detective" diretto da Bruno Corbucci e con protagonista Renato Pozzetto.
Il personaggio di Luciano Secchi però nasce nel 1978, Sherlock  è del 1973, in casa Edifumetto avevano anticipato le atmosfere padane ma aldilà dell'ambientazione comune si ha che fare con opere molto diverse.





I personaggi principali sono Sherlock Brambilla , investigatore poverissimo con la fissa del personaggio di Sir Arthur Conan Doyle , Cicca il suo assistente stupidotto e perennemente affamato,Cornelia  la segretaria gnocca  che ha le fattezze di una giovane Raffaella Carrà.





La storia dell'albo in mio possesso racconta di un raccattapalle del circolo laziale del golf che eredita un impero criminale milanese  ma ha difficoltà a gestirlo. Il neoricco chiederà aiuto a Sherlock and friends ma alla fine rinuncerà al denaro perchè preferisce  vivere tranquillamente in maniera onesta piuttosto che essere benestante  ed avere un attentato mafioso al giorno.
Strano che in un albo del 1974 si parli di criminalità organizzata e non si sia deciso di ambientare la storia in Trinacria...
Cover Gallery








Poster Promozionale



Pubblicità interne all'albo n.5



Il Vog era onnipresente, ricordo questo attrezzo pubblicizzato in tutti i fumetti tascabili per adulti

Anche Draculino era una serie divertente

Mar e il suo delfino, la sirenetta/o all'italiana

 Zan della jungla che era disegnato splendidamente da Bruno Marraffa

Se volete vedere qualche tavola di Zan andate qui

08/03/13

Braccio Bianconi nei Videogames...



Questa è la cover di  "Popeye the collection", compilation dei tre videogames usciti  per Commodore 64. A voi quel marinaio con le Sisley ed  in posa da fotomodello  non ricorda  quello disegnato in casa Bianconi alla fine degli anni 90?
Io pensavo che fosse stato copiato dai nostri giornalini  italici ma invece (come mi ha spiegato Sandro Dossi su Fb) è un disegno realizzato dagli autori della Premium.
Sandro mi ha ricordato che  il capolavoro di "design e modernità" che vediamo qui sopra era il Popeye che la Premium voleva anche per i fumetti. Gli autori  Bianconi furono obbligati ad adattarsi a questo model sheet.
Tutti conosciamo il risultato di quel restyling...ed ancora aspettiamo il guercio in edicola.

Popeye 3 WrestleCrazy lo avevo recensito qui

Un mio omaggio a Kinowa



07/03/13

Le avventure di Popeye, volumetto promozionale allegato probabilmente a un sacchetto di patatine San Carlo (1996 circa)-recensione di Luca Lorenzon


 


Curioso ritrovamento: un albetto formato mignon (6,5x9 cm) di 48 pagine tuttofumetto che comprende due storie di Braccio di Ferro. Si tratta di un Braccio di Ferro moderno, alle prese con situazioni più attuali e oggetto di un restyling nell’abbigliamento e nella resa grafica. Notevole il Timoteo in versione coatta con cappellino e coda di cavallo, anticipatore di Uomini e Donne di Maria De Filippi.
Sicuramente le storie di Braccio di Ferro provengono da altre fonti, e sembrano inserirsi nel discorso qualitativo ricordato da Sauro Pennacchioli (http://retronika.blogspot.it/2013/02/made-in-japan-bracciozinga-contro.html). Oltre al rimodernamento del personaggio si vede chiaramente l’impegno nel realizzare dei disegni molto curati e dettagliati. La sigla “588” che campeggia nelle tavole non è molto utile visto che non identifica la singola storia ma le riguarda tutte e due (forse è un’indicazione del giornalino originario dove comparvero?).
Dalla pubblicità in quarta di copertina evinco che si trattava di un omaggio dato con le patatine San Carlo della linea “Junior”, facente parte di una serie di volumetti a fumetti che comprendeva anche altri personaggi riprodotti su licenza: Mandrake (di cui ho un albetto), L’Uomo Mascherato (filologicamente chiamato The Phantom) e Leo O’Pard. Di quest’ultimo, da riscontri sull’Encicolpedia del Fumetto della DeAgostini (dove veniva pubblicizzato), da alcuni siti internet e da vaghi ricordi, posso dire che era un personaggio ideato nei primissimi anni ’90 per inserirsi nel mercato degli animali antropomorfi con un giornalino a fumetti ma soprattutto con prodotti di merchandising. Evidentemente non riscosse il successo sperato.
Difficile stabilire con precisione l’anno di realizzazione delle storie (quella di Mandrake di Lee Falk aveva almeno l’indicazione del copyright del syndicate), così come non ho individuato gli autori. Nel volumetto compare comunque un’indicazione del copyright riferita a una «Agenzia Premium» di Milano per il 1996 quindi possiamo immaginare almeno l’anno di uscita del volumetto.
Ignoro se esista un collezionismo per questa serie di prodotti, sono solo incappato nel solito buontempone che su e-bay ha proposto il volumetto di The Phantom a un prezzo assurdo sottolineandone una rarità tutta da dimostrare.




Le storie:

Muscoli e cervello (28 pagine): Braccio di Ferro porta Olivia nel campeggio del suo amico Osvaldo. Inizialmente la coppia battibecca su cosa sia più importante, la forza o l’intelligenza, poi la storia ha una virata mystery quando Osvaldo dice a Braccio di Ferro di non trovare più la chiave della cassaforte (e il portavalori passerà proprio il giorno successivo a ritirare i soldi).



La notte porta consiglio e Braccio di Ferro fa un sogno rivelatore con cui capisce che in realtà si tratta di un furto perpetrato da Timoteo. All’interno della sequenza onirica, in cui i battibecchi della coppia vengono trasportati nel medioevo, Olivia è protagonista di una gag molto divertente con i coccodrilli in un fossato a guardia del castello.




La notte stessa Timoteo viene punito a sorpresa per la sua malefatta. Lodevole come lo sceneggiatore abbia posto per bocca di Olivia una domanda che il lettore attento si sarà fatto in merito a un apparente “buco” nella sceneggiatura: se la cassaforte era chiusa come poteva Braccio di Ferro entrarci per sorprendere Timoteo? Questo dialogo offre anche il destro per la gag finale. (verrebbe però da chiedersi perchè Braccio di Ferro non abbia aiutato l’amico sin da subito visto che poteva accedere comunque alla cassaforte, ma così la storia sarebbe finita prima ancora di cominciare, quindi preferisco pensare che abbia temporeggiato per risolvere il caso e punire Timoteo).


Pierluigi Sangalli


Anche grazie alla sua lunghezza Muscoli e cervello è una storia articolata e ben condotta, con più di una gag azzeccata. Visto che è stilisticamente omogenea col resto, credo che la sequenza onirica faccia parte della storia stessa e non sia stata recuperata da altre fonti.
Decisamente buoni i disegni: dettagliati, splendidamente inchiostrati e anche molto espressivi (Aggiunge Salvatore Giordano Pierlugi Sangalli ). ****

Immagini virtuali (20 pagine): la cittadina di Spinacia è invasa da un esercito di indiani, vichinghi, trogloditi, dinosauri e altri mostri assortiti. I cittadini fuggono in preda al panico, ma Braccio di Ferro vuole vederci chiaro.
Come annunciato sin dal titolo (autogol!) si scopre che si tratta di un piano di Timoteo e di sua madre la strega Bacheca, che con l’ausilio di un computer stanno sguinzagliando delle proiezioni intangibili per la città provocando il panico e il conseguente esodo, dopo il quale potranno darsi al saccheggio delle abitazioni abbandonate.
Grazie all’intervento energico di Braccio di Ferro i due malfattori vengono imprigionati nel computer stesso.
Immagini virtuali si segnala per dei disegni ancora più belli di quelli della storia precedente. Non solo la perizia profusa per ombre e dettagli è notevole, ma il disegnatore (uno studio?) (Aggiunge Salvatore  Giordano...Sandro Dossi da solo con le sue magiche manine) ...quale  ha saputo destreggiarsi egregiamente con soggetti molto diversi tra loro, ha curato gli sfondi e le architetture ed ha anche un tratto molto espressivo: vedi il Braccio di Ferro sconsolato che cammina letteralmente piegato in due. Forse si sarebbe potuto fare qualcosa per il look della strega Bacheca, qui in veste di geek tecnologica. Ma mi rendo conto che era difficile rifarle il look senza snaturarla.
Per quel che riguarda la sceneggiatura, mi sembra che a una introduzione molto lunga e suggestiva abbia fatto seguito una conclusione piuttosto frettolosa. Niente di grave, comunque, e la storia funziona benissimo anche così: simpatico poi l’inedito sadismo finale di Braccio di Ferro. ****

Sandro Dossi