17/04/13

Geppo Inferno 2000 di Sandro Dossi-2011-10 €-“Andrea Leggeri Editore”*****


Prima di parlare della storia voglio elogiare l’operato di Andrea Leggeri, l'editore di questa operazione no profit che ha fatto stampare la riedizione “perfetta”. 
Il volumetto è la rappresentazione fisica di un sogno,  il paradigma della ristampa-tipo che vorrebbero leggere tutti i metrofans :



  1.  Formato classico con costina che riprende il logo originale Bianconi 
  2.  Copertina di un bel giallo anni ottanta che in edicola si farebbe notare senza sgomitare 
  3.  Prezzo umano per una tiratura limitatissima (appena 200 copie)
  4.  Carta pregiata che fa risaltare le precisissime tavole di Sandro Dossi
  5.  Apparato redazionale con i controcazzi con genesi della storia, biografia ed intervista dell’autore, chicche di produzione e gossip che vengono apprezzate dall’appassionato, dei veri e propri “inserti speciali” che  motivano il prezzo dell’albo e lo rendono acquisto obbligato.

Geppo Inferno 2000 , come si legge nell’intervista a Sandro Dossi realizzata  da Leggeri, era nell’opinione dell’autore, qualcosa di molto più vasto. Sandro avrebbe voluto rifare tutta la Divina Commedia in chiave umoristica, ma Bianconi era impaurito dalla vastità dell’operazione e quindi limitò il tutto al solo inferno che fu pubblicato per la prima volta  in Geppo n°116 Speciale del Luglio 1984


L’opera è matura, le gags sono quasi adulte e alcune scene, come quella della tortura ai dannati, audaci per un albo per bambini. La trama narra di Dante in versione giornalista incaricato da Satana per pubblicizzare un Inferno in cui non crede più nessuno.Tutto cambia e anche i demoni del moderno Ade bianconiano sono corruttibili . I dannati ricchi fanno la pacchia in barba ai condannati privi di sghei. L’inferno di Geppo è il mondo reale, la satira di Dossi è diretta e pura. Le citazioni seminate da Sandro sono tante, nelle tavole è possibile trovare rielaborazioni delle illustrazioni infernali del Dorè, i nomi dei diavoli non sono quasi mai di pura invenzione ma riprese da  “dizionari infernali” e tomi di magia nera, si sente il profumo dell’Inferno di Bioletto e Martina,  della mitologia Barksiana, dei mostri di Segar e dell’opera originale del sommo poeta. 
Il tutto però è filtrato dalla solarità dei disegni meravigliosi di Sandro, qui ai suoi massimi. 


Dossi continua a reputarsi artigiano ma sul suo Geppo la mano è d’artista puro, che precisione,  che finezza , che pulizia, sembra impossibile che Sandro riuscisse a produrre centinaia di queste tavole in un mese. Le panoramiche  sono piene di particolari, gli esterni sempre perfetti, le riproduzioni di luoghi reali fedelissime. Un anedotto che voglio svelarvi relativamente alla precisione del tratto di Sandro riguarda proprio la mia lettura dell’albo avvenuta ieri sera…la copia che ho di Geppo Inferno 2000 aveva una dedica personalizzata con un disegno del maestro…siccome si rivolgeva ad un certo  “Salvatore” pensavo fosse un’illustrazione originale in cui il diavolo buono dialogava con il serpente tentatore. Il tratto era così pulito che  ho creduto  fosse una stampa! Ieri in controluce ho visto l’inchiostratura , piccolissimi segni di matita e data e firma del  2013, da lì ho capito che quel “Salvatore” ero io …pazzesco! A proposito , non è da complotto  illuminista il fatto che il perfido rettile biblico degli albi bianconi si chiamasse “Salvatore”? Colui che tentò Eva da cosa avrebbe dovuto salvarci?


Albo culto da conservare gelosamente  e che sicuramente, visto il bassissimo numero di copie in circolazione diverrà in futuro di grande valore collezionistico.
Rubatelo al primo fortunato possessore di vostra conoscenza, così infrangendo  uno dei dieci comandamenti  sarete sicuri di poter finalmente conoscere dal “vivo” il nostro amatissimo diavolo buono.

11/04/13

Gatto Silvestro Implacabile Maldestro...I Looney Toons dei fratelli Pagot..."Oh no! Su De Rica non si può!"


Partita negl anni sessanta e durata per una decina d'anni , questa serie di "Carosello" realizzata  per i prodotti "De Rica" era realizzata  dallo studio di  Toni e Nino Pagot, gli stessi  di Calimero e Grisù. La resa è strepitosa ed il tratto ricorda quello di Fritz Freleng (per Gatto Silvestro) mentre Titì sembra una versione anemica del pulcino nero creato (almeno così la buonanima ha sempre affermato) da Carlo Peroni.
Il tormentone felino era “Oh no! Su De Rica non si può!” , esclamato dopo rocamboleschi inseguimenti che finivano sempre in zona "spot".


Godetevi questo spot del 1976 preso da  Youtube:

07/04/13

Fantasia del buonumore-maschere e comici dell'Editore Gioggi... ovvero quando negli anni cinquanta Pulcinella uccise Gatto Silvestro


 

Ieri ho trovato al mercatino una raccolta di fumetti dell'editore Gabriele Gioggi  intitolata "Fantasia del buonumore" che credo databile al  1955  (supplemento n.1 al Gatto Felix del 1954).
L'albo è il numero n°6 della "Serie Albi Giganti" (grazie Aumaldo)
La copertina è in condizioni disastrate (e non la posto) all'interno ci sono  tre albi a fumetti del Felix the cat  americano lucidate da Tullio Palasciano. L'impressione è che anche le sceneggiature siano state adattate e che vi siano anche degli inserti  tutti italiani.


Il Felix "lucidato"

Su Felix c'è poco da dire, la parte interessante della raccolta è l'ultimo albo, un Pulcinella del 1954 ?...questa è la data vicino alla  firma scritta su alcune  storie.
Il Pulcinella dell'editore Gioggi è quindi  antecendente  al periodo indicato sulla guida del Bono che da il primo numero datato 1956?
I disegni non sono di Lombardi ma di Liorni (Massimo?)  e le storie sono completamente folli.
Avete mai desiderato veder il Gatto Silvestro della  Warner morire in maniera atroce?
Vi va bene lessato con la maionese?
Ecco la realizzazione dei vostri incubi.



Mi è semblato di vedele un gatto...



Tutta la storia "Pulcinella contro i mostri" è monnezza visiva, penso di non aver mai visto disegni così brutti.
Personaggi ricalcati da altri fumetti, prospettive ed anatomie inesistenti...la sceneggiatura  mi da l'impressione di essere improvvisata pagina dopo pagina.
La cosa peggiore che mi sia capitata tra le mani  in tutta la mia carriera da lettore.

Per migliorare la qualità dell'albo ci vengono in soccorso  i graziosi "Stallio e Oglio" e Ridolini  di G. Vitelli






Basettoni (non quello Disney) e il cane Puccio di Liorni ci riportano alla triste realtà dei fatti.







Le serie di Felix (consigliata) e Pulcinella (per stomaci forti)  della  Gioggi Editore sono abbastanza quotate (tre stelline Bono al 2002)  e possono avere un discreto valore collezionistico (meno dal punto di vista artistico)



04/04/13

Intrepido-anno LXIII-N.5-Giugno/Luglio 1997-Lire 5000-Edizioni Universo***1/2

Com'era bello l'Intrepido degli anni novanta.
L'epoca di personaggi come Sprayliz, Billi Band, ESP ed Autori come Enoch, La Neve, Siniscalchi, Caracuzzo, Toffolo...
La copertina è di Alessandro Baggi.



Renè di Paolo Morales****

Il compianto artista romano , morto ad appena 56 anni nel gennaio di quest'anno ci propone  una storia alla  "De Andrè". Una ballata del mare salato senza Corto Maltese...donne pericolose, mariti succubi, amanti beffati e marinai sognatori. Ricordo a tutti che l'ultima opera disegnata  da Paolo è ancora in edicola: il volume "Le Storie n. 6 – Ritorno a Berlino" della Bonelli.


La ragazza della pioggia: sceneggiatura di Stefano Santarelli, disegni di Giancarlo Caracuzzo***

La storia non è un granchè , un "libero" dove leggiamo di falsi  "ritornanti" e gioiellieri che abusano della legittima difesa. Le tavole di Caracuzzo sono già eccellenti.


Una Poltrona comoda: sceneggiatura di Roberto Dal Prà/Di Stefano, di segni di M. G. Ettari***

"Storiella minima" ambientata in Sud America con  trama buona per un episodio di Breaking Bad 


Il tempo del sogno: sceneggiatura di Piero Fissore, disegni di Andrea Alessi***1/2

Una giornalista a caccia di bracconieri di canguri.
Storia  un pò inverosimile perchè  ricordo  che gli australiani hanno il problema contrario, troppi marsupiali tra gli zebedei ...però lo sviluppo è interessante ed il background è curato. 
Qualcosa mi ha ricordato il film  "Australia" di Baz Luhrmann...saranno stati gli sciamani aborigeni ?



Vento dell'est un'altra guerra: sceneggiatura di Vincenzo Perrone, disegni di Bruno Marraffa ***

La protagonista, Valentina,  sembra una sorta di Vedova Nera Marvel in borghese che con l'amico  Vassilly  rompe i grugni dei magnaccia che sfruttano alcune ragazze dell'est. 
Coraggiosa la sceneggiatura che ambienta il tutto nella Riviera Adriatica a nord di Comacchio.
Sembra un episodio di una serie più lunga...


Brutto: sceneggiatura di Vincenzo Perrone, disegni di J.Hogg****

Storia splatterosa è divertente incentrata su un laido cuoco con gusti particolari.
Il menù di Gus de Moor non è buono come quello di Benedetta Parodi.



Anatre: storia e disegni di Alessandro Baggi**1/2

Baggi è un genio grafico, grandissimo fumettaro ed  illustratore...ma sta storia di soldati che diventano anatre è un delirio.

 


02/04/13

Nave Fantasma-Ghost Ship -Regia:S. Beck- Nazione:USA - Anno: 2002- V.M. 14 anni- DVD Warner Video**1/2



Mannaggia come passa il tempo, praticamente tra l’acquisto e la visione di questo dvd ho fatto passare ben undici  anni.
I recuperatori marini che stanno a bordo del rimorchiatore Artic Warrior sono la tipica crew cazzuta che pare uscita dall’astronave Nostromo. Gabriel Byrne è  il lupo di mare ,  Julianna Margulies  è la Ripley della situazione.

Kazzut Crew


La trama riguarda  il recupero del transatlantico italiano Antonia Graza, scomparso misteriosamente quarant'anni prima.
Ghost Ship è  un film razzista, per  gli yankees  gli italiani sono semi-analfabeti che non conoscono nemmeno la loro stessa  lingua.

Silent Hill Ship

Mentre  Benigni interpreta  Dante nessuno si accorge che i cartelli a bordo della nave non sono scritti in italiano corretto, (Stanza di Capitano è quello che mi è rimasto più impresso).
Tra il cast abbiamo una nudissima Francesca Rettondini in versione Jessica Rabbit, che quando canta viene doppiata da Monica Mancini (la figlia di Harry).
Ritengo  bellissima ed azzeccata l’idea di utilizzare “Senza Fine” di Gino Paoli come colonna sonora dell’incipit.


La  Dark Castle di  Robert Zemeckis, Joel Silver e Gilbert Adler ci propone questo Titanic Vs. I  Tredici spettri con grande cura, un film a cavallo tra gli effetti classici meccanici ed il futuro imminente dell’all digital.
L’Antonia Graza è un capolavoro scenico, il modellino in scala 1/10  è curatissimo sia nella versione new che in quella rusty. 

Rusty Antonia Graza

Gli interni sono un misto di Fellini e Kubrick. Ottima l’interpretazione di Emily Browing , bimba fantasma che anticiperà l’ondata di spettrini cinesi che avverrà da li a poco. Se analizziamo lo script , la storia del procuratore di anime può anche essere interessante, lo sviluppo è purtroppo  "blockbuster"  nonostante le scene splatter abbondino.

Emily Browing

Ogni tanto sembra una storia di  Capitan Posapiano, nessuno è sconvolto dalla presenza dei fantasmi , il neromuorosubito, elemento  tipico di questi genere di film,   vuole trombarsi il  fantasma della Rettondini, la wonder woman recuperatrice parla con la babyghost come se fosse la cosa più normale del mondo e Mr. Byrne accetta alcolici da ectoplasmi sconosciuti. 

Neromuorosubito ghostfucker

Alcune scene sono ben girate e d'effetto, ad esempio la primissima mattanza dove equipaggio ed ospiti vengono recisi da un cavo metallico oppure la scena del pranzo a base di vermi veri consumata da  due membri dell’Artic Warrior.


Beffato dalla mona



Il dvd è un piccolo gioiello con una cover simil-olografica  3d che fa il suo porco effetto rendendolo oggetto da collezione, ottimo il comparto audio-video  ed esaustivi ed abbondanti i contenuti aggiuntivi speciali.

Il film, nonostante tutto, scorre veloce e si lascia vedere.

31/03/13

Gli Albi di Topolino N.1368 del 25 gennaio 1981-Arnoldo Mondadori Editore-Lire 200 ***1/2


Contenuto:
  
"Zio Paperone e il galateo massacrante" ristampata da Topolino n. 958, scritta da Giorgio Pezzin, disegnata da Romano Scarpa e inchiostrata da Sandro Del Conte (vedi qui).

Zio Paperone come ben si sa è  un miliardario alla Francesco Amadori, ruspante e verace, poco adatto a  conversazioni salottiere. Per il motivo sopra citato, il vecchio pennuto,  viene spesso preso in giro dalla "Paperopoli bbene" e quindi chiede aiuto (incalzato ovviamente da Paperino) a Brigitta che è esperta di Bon Ton. La papera  impone lezione intesive di galateo all'avarissimo zion,  trasformandolo in un  novello Costantino Della Gherdesca. Ahimè i ricconi del Billionaire di Duckburg hanno ormai adottato un look "grunge" e amano fare i finti barboni radical chic.****




La seconda storia, " I Bassotti e la rapina troppo facile",  è in gergo bianconiano una "storiella minima", disegnata in questo caso da Tony Strobl . Zio Paperone inganna i ladrucoli per effettuare un trasloco di dollari dal vecchio ad un nuovo deposito. Di maniera**



Albetto da recuperare almeno per la prima storia.