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18/04/16

What if the Hulk Went Berserk?! (What if? N.45 1984)*** Peter Gillis-Ron Wilson. Chi di capocollo ferisce di capocollo perisce


La Marvel collana dei What If? È sempre stata una delle mie preferite. Era bello poter immergersi in universi alternativi dove le migliori e peggiori ipotesi sul destino dei nostri super eroi, erano possibili senza dover per forza intaccare la continuity ufficiale. Era una testata parecchio sperimentale, spesso utilizzata come banco di prova per nuovi sceneggiatori e disegnatori, le ipotesi più ardite erano permesse, tanto era tutto uno “scherzo”. Peccato che non sia uno scherzo il nuovo universo Marvel ufficiale, sta cosa del Battleworld è una delle peggiori cagate nella storia della casa delle idee. Disney ti devi rassegnà, i fumetti continueranno a leggerli in pochi, inutile che azzeri, trasformi e cambi, lo zoccolo duro è quello che è e se continui così perdi pure quello. Adesso scriviamo di questa storia dell’Hulk impazzito. Direte ma l’Hulk degli anni ottanta non era folle anche nell’universo ufficiale? Come ci dice il recentemente defunto Osservatore (per chi non lo sapesse ammazzato da Nick Fury nella saga Original Sin) Hulk era un pazzo sì ma alla Van Gogh, un tipo grosso verde che parla con gli scoiattoli e che vuole andare a vivere nella baita del nonno di Heidi senza che nessuno venga a rompergli i maroni.

01/07/14

Braccio di Ferro 386 (1984) recensione di Gaspare Pero


Ecco una recensione come quelle di una volta, o quasi... Ci troviamo davanti a un albo composto tutto da storie di qualità piuttosto alta, il cui recupero consiglio vivamente.

25/06/14

Accornero: 20 ricette di Nonna Papera

Nel periodo tra il 1984 e mi pare sino al 1988 la vecchia pennuta era la  Benedetta Parodi dell'Accornero, casa produttrice dei famosi frollini con le faccette dei personaggi Disney. Voglio proporvi una ventina di ricette tra le centinaia che vennerò pubblicate sul Topolino Mondadori.

27/05/14

Poldo in "La gara degli spaghetti" di Pier Luigi Sangalli

Recensioncina di Gaspare Pero da Braccio di Ferro 384 del 1984...




Stavolta Poldo, passeggiando per i viali allestiti per la festa del paese, s'imbatte nel padiglione che sta per ospitare la gara degli spaghetti: 10$ per partecipare, 1000$ al vincitore, se non che il nostro amico, come al solito, non ha un soldo bucato in tasca...

26/05/14

Beppe Grillo, il tempo non esiste

No, non parlerò di politica, Retronika non c’entra nulla con ste cose e certe opinioni è bene che restino personali.  Quello che mi ha sconvolto dopo questa retro ricerca è la ciclicità degli eventi. Vedendo queste copertine degli anni ottanta si potrebbe fare la rassegna  stampa di oggi


La prima che vedete, con un  Grillo  “Cercasi Gesù” , è la copertina di Grand Hotel del 9 aprile 1982 …Molino come Nostradamus.

03/01/14

Gianni Boncompagni gioca a Pac Man nel 1984



Chicca trovata su  Electronic Games n.6 del giugno 1984, sulla rivista dell' Edizioni JCE avevano organizzato un torneo per il gioco della Namco a cui parteciparono vari Vip.

30/11/13

Speciale Provolino Story n.2-Luglio 1984-Edizioni Metro-lire 1500****





Alberico Motta e Pierluigi Sangalli non raggiungevano il “massimo umoristico” soltanto con le avventure di Braccio. 
A volte penso che i canoni dettati dai characters del mondo di Popeye fossero anche un limite , perché il tutto doveva risolversi, nella maggior parte dei casi , nel finale mazzulatorio. 
Provolino era un personaggio più libero, come il poco fortunato Pierino che editorialmente non visse abbastanza a lungo da poter diventare una pietra miliare del fumetto umoristico italiano , nonostante i fantastici esperimenti narrativi del maestro Motta.

15/05/13

"Topolino e il caso dei fumetti solidi", da Topolino 1509 del 28/10/1984; testi Alessandro Sisti, disegni Sandro Dossi. Recensione di Gaspare Pero



Tutto ha inizio con la classica mattina di Topolino, nel quale il nostro eroe si alza con il sole già sorto, senza problemi di levatacce da pendolare, e con latte e giornale freschi dietro la porta di casa sua... Una pacchia, tanto che ti chiedi come faccia a tenere un tenore di vita del genere senza aver mai ricoperto cariche politiche...
Ben presto però qualcosa accade, sotto forma di "onomatopee" solidificate! Le linee dinamiche, le scritte che indicano dei rumori prendono forma, anche se a una reazione sconcertata di Topolino, fa eco una divertita di Pippo.

17/04/13

Geppo Inferno 2000 di Sandro Dossi-2011-10 €-“Andrea Leggeri Editore”*****


Prima di parlare della storia voglio elogiare l’operato di Andrea Leggeri, l'editore di questa operazione no profit che ha fatto stampare la riedizione “perfetta”. 
Il volumetto è la rappresentazione fisica di un sogno,  il paradigma della ristampa-tipo che vorrebbero leggere tutti i metrofans :



  1.  Formato classico con costina che riprende il logo originale Bianconi 
  2.  Copertina di un bel giallo anni ottanta che in edicola si farebbe notare senza sgomitare 
  3.  Prezzo umano per una tiratura limitatissima (appena 200 copie)
  4.  Carta pregiata che fa risaltare le precisissime tavole di Sandro Dossi
  5.  Apparato redazionale con i controcazzi con genesi della storia, biografia ed intervista dell’autore, chicche di produzione e gossip che vengono apprezzate dall’appassionato, dei veri e propri “inserti speciali” che  motivano il prezzo dell’albo e lo rendono acquisto obbligato.

Geppo Inferno 2000 , come si legge nell’intervista a Sandro Dossi realizzata  da Leggeri, era nell’opinione dell’autore, qualcosa di molto più vasto. Sandro avrebbe voluto rifare tutta la Divina Commedia in chiave umoristica, ma Bianconi era impaurito dalla vastità dell’operazione e quindi limitò il tutto al solo inferno che fu pubblicato per la prima volta  in Geppo n°116 Speciale del Luglio 1984


L’opera è matura, le gags sono quasi adulte e alcune scene, come quella della tortura ai dannati, audaci per un albo per bambini. La trama narra di Dante in versione giornalista incaricato da Satana per pubblicizzare un Inferno in cui non crede più nessuno.Tutto cambia e anche i demoni del moderno Ade bianconiano sono corruttibili . I dannati ricchi fanno la pacchia in barba ai condannati privi di sghei. L’inferno di Geppo è il mondo reale, la satira di Dossi è diretta e pura. Le citazioni seminate da Sandro sono tante, nelle tavole è possibile trovare rielaborazioni delle illustrazioni infernali del Dorè, i nomi dei diavoli non sono quasi mai di pura invenzione ma riprese da  “dizionari infernali” e tomi di magia nera, si sente il profumo dell’Inferno di Bioletto e Martina,  della mitologia Barksiana, dei mostri di Segar e dell’opera originale del sommo poeta. 
Il tutto però è filtrato dalla solarità dei disegni meravigliosi di Sandro, qui ai suoi massimi. 


Dossi continua a reputarsi artigiano ma sul suo Geppo la mano è d’artista puro, che precisione,  che finezza , che pulizia, sembra impossibile che Sandro riuscisse a produrre centinaia di queste tavole in un mese. Le panoramiche  sono piene di particolari, gli esterni sempre perfetti, le riproduzioni di luoghi reali fedelissime. Un anedotto che voglio svelarvi relativamente alla precisione del tratto di Sandro riguarda proprio la mia lettura dell’albo avvenuta ieri sera…la copia che ho di Geppo Inferno 2000 aveva una dedica personalizzata con un disegno del maestro…siccome si rivolgeva ad un certo  “Salvatore” pensavo fosse un’illustrazione originale in cui il diavolo buono dialogava con il serpente tentatore. Il tratto era così pulito che  ho creduto  fosse una stampa! Ieri in controluce ho visto l’inchiostratura , piccolissimi segni di matita e data e firma del  2013, da lì ho capito che quel “Salvatore” ero io …pazzesco! A proposito , non è da complotto  illuminista il fatto che il perfido rettile biblico degli albi bianconi si chiamasse “Salvatore”? Colui che tentò Eva da cosa avrebbe dovuto salvarci?


Albo culto da conservare gelosamente  e che sicuramente, visto il bassissimo numero di copie in circolazione diverrà in futuro di grande valore collezionistico.
Rubatelo al primo fortunato possessore di vostra conoscenza, così infrangendo  uno dei dieci comandamenti  sarete sicuri di poter finalmente conoscere dal “vivo” il nostro amatissimo diavolo buono.

15/12/12

Sheena Regina della Giungla -U.S.A. 1984-Regia di John Guillermin- con Tanya Roberts***


Tratto da un famoso fumetto nato nel 1937 creato da quel genio di Will Eisener e da S.M. "Jerry" Iger,
Sheena Queen of the Jungle  ed il primo albo avventuroso avente come protagonista un eroina (anche prima di Wonder Woman).
La protagonista  del fumetto è   una delle  più belle e scosciate tarzanidi mai create.

 

Il film del 1984 è lento e molto televisivo, un ibrido tra una soap ed un action.
Tanya Roberts anche se splendida ha ben poco di "selvaggio"



 

Guillermin dopo King Kong del 1976 aveva il mal d'Africa e decise di utilizzare la Charlie's Angel per questo polpettone candidato a cinque Golden Raspberry Awards tra cui Peggior Film, Peggior Attrice , Peggior Regista, peggior sceneggiatura e peggior partitura musicale.

 

Su Dvd e Vhs invece ha avuto un discreto successo.
Visto che  passa spesso nei pomeriggi in tv a  gratis un occhiatina gliela potete buttare perchè dai tempi di "Gungala la vergine della  giungla" di Romano Ferrara le tarzanotte sono sempre un bel vedere (per quello ci sono i tre asterischi in recensione)





il trailer originale


08/04/12

Braccio di Ferro n° 374 – 18 maggio 1984- recensione di Gas75


Gas75 ci augura Buona Pasqua con la recensione di un altro Albo del popeyone nazionale 




Braccio di Ferro – Giganti e pigmei (**)disegni di Tiberio Colantuoni. I Mings, travestiti da pigmei, rubano dal museo una coppia di statue giganti. Dopo una inutile trasferta in Africa, Braccio di Ferro prende contatti coi ladri, proponendogli di scambiare le statue con… il cavallo di Troia, nel quale si nasconde per smascherarli.


Trinchetto – Amici per il barbera (***)disegni di Pierluigi Sangalli.. Storia che ricalca non poco la vicenda secondaria del film “Luci della città” di Charlie Chaplin! Se nella celebre pellicola del 1931 è Charlot a doversi destreggiare con un riccone che, quando si ubriaca, diventa un’altra persona, qui è Trinchetto a incontrare un tizio sbronzo che gli offre da bere, per poi picchiarlo e cacciarlo ogni volta che, finito a contatto con l’acqua, torna in sé. [28/38]








Pisellino – Il grande educatore disegni di Bud Sagendorf.(**). Storia deboluccia come trama. Come farsi comprare i lecca lecca da Braccio di Ferro senza chiedergli soldi.

Timoteo – I vicini di casa disegni di Tiberio Colantuoni.(***). Un dispetto tira l’altro, tra Braccio di Ferro e Timoteo, che hanno avuto l’idea di costruirsi (in una sola notte!) una casa ciascuno accanto a quella di Olivia [50-51]! Aiutandosi con una pozione di mamma Bacheca, Timoteo fa ingigantire le piante del giardino di Braccio di Ferro, distruggendogli la casa [54-55] . Scoperto il trucco da Braccio di Ferro, la casa di Timoteo fa ben presto la stessa fine [56-57] ma Olivia per un po’ non vuol più sentire parlare di piante da giardino!







Braccio di Ferro – Un veliero pieno di guai disegni di Pierluigi Sangalli.(***). Poldo è stufo di aiutare Braccio di Ferro nella costruzione del suo veliero, per cui accetta di prelevarne i progetti per conto di Bacheca, che vuole sabotare i lavori, in cambio di un bel po’ di salsicce [66/67]. Terminati i lavori, Braccio di Ferro invita Olivia a bordo per il viaggio inaugurale, ma una serie di trabocchetti rovinano la vacanza dei due [74/77]. Smascherati a bordo Bacheca e Timoteo, Braccio di Ferro provvede a fargliela pagare e condurre Olivia a casa [80-81], scoprendo per caso la complicità di Poldo nell’affare, con consueto inseguimento “randello alla mano”…