30/03/25

Un Felix Bianconi che vale molto di più di quel che costa. Felix 111 del 1985 è un tutto Messmer ed Oriolo!


Me lo sono sempre chiesto: perché Bianconi nonostante avesse i diritti del meglio dei comics americani non pubblicasse volumetti monografici per collezionisti ed intenditori?
Lo facevano Mondadori, Sansoni, Corno e  Rizzoli.
Oscar e Pocket erano dei "long seller" mica da ridere. Forse l'editor Renato aveva in realtà soltanto il diritto di poter pubblicare storie autoctone?
Un po' come il Corriere dei Piccoli, Supergulp e il Giornalino per i personaggi Marvel? 
Penso che probabilmente pensasse che come fatto per  Braccio Di Ferro l'italianizzazione delle storie rendesse più divertente il tutto per i bambini indigeni.
Nei numeri degli anni sessanta le prime  storie pubblicate di Felix the Cat da Bianconi erano proprio delle "lucidate" , Mario Sbattella lavorava  sulle tavole di Messmer ma dopo un po' si passò alle storie e i disegni di Alberico Motta, Sandro Dossi, Pier Luigi Sangalli e lo stesso Mario Sbattella.

25/03/25

Non si butta via nulla: Saruzzo diventa Gigi Rosmarino


Il modernissimo Renato Bianconi, da buon ecologo, seguiva le regole del riciclo con dovizia. Leggo su Facebook che Andrea Leggeri  ha ritrovato su Pinocchio Collana Commandos n.2 l'ennesimo clone di Saruzzo a sua volta clone di Provolino.

17/03/25

Una furtiva lacrima


Non mi è mai piaciuto Tex Willer, non ne ho mai capito il successo, per me è come Gigi D'Alessio, mito di un mondo che non mi appartiene...però a vederlo lì, abbandonato una lacrima mi è scesa sulla barba. Sarà che penso che questo è il destino prossimo di molti fumetti, anche dei miei, sarà che sto invecchiando. Quando ero piccolo io gli albi  abbandonati che trovavo in queste condizioni erano quelli stampati da Editrice Squalo
Povero Aquila della notte finito come un Corna Vissute (anche questo sarebbe un ottimo nome da pellerossa, un indiano con la moglie che ama divertirsi). 
La differenza principale è che Il Clap Clap Clap onomatopeico non era usato per gli applausi nei vecchi fumetti Squalo.

14/03/25

È morto Pier Luigi Sangalli


L'unica cosa che mi preme scrivere è che nessuno sito, nessuna pagina web ne ha dato la notizia. Se non fosse per gli appassionati sui social e senza la comunicazione di Sandro Dossi su Facebook  sarebbe scomparso come tantissimi autori di fumetti italiani non considerati da certa critica. Artisti di cui tutti hanno letto centinaia di pagine che come "lacrime nella pioggia" non lasciano segno.

05/03/25

No!

Ecco l'opinione che hanno su Vinted dei gloriosi fumetti anni ottanta. DUSTY era realizzato dallo studio Bierreci cioè Bottaro Rebuffi e Carlo Chendi. Picky da Attilio Ortolani. 
Il tipo li vende tutti e due ad 1€ su Vinted ed ovviamente ha in vendita una caterva di merdosi Topolino degli anni novanta. Sto invecchiando certe cose mi fanno male.

26/02/25

Anche all'inferno la corazzata Potemkin è una cagata pazzesca


Negli anni ottanta la fantozzizazione di Geppo in mano a Sandro Dossi era ormai cosa fatta.
Sarebbe stato bellissimo un film sul diavolo buono interpretato dai compianti Paolo Villaggio nel ruolo del protagonista e Giuseppe Anatrelli (Calboni) nel ruolo di Satana.
Su questo Gran Geppo del 1981 ho trovato questa storia piena di citazioni dotte, dubito che negli albi Disney dell'epoca si parlasse di Eisenstein con tanta disinvoltura.