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19/02/13

Il fantasma Aiace e altre storie-Giorgio Rebuffi -Edizioni Annexia*****






Finalmente metto le mani su un volume Annexia.

La cura riposta nel redarre queste perla cartacea, frutto di un ostrica tenace e preparata come Luca Montagliani,  commuove i miei occhi luccicanti che grondano lacrime come quelli di Candy Candy.
La prima cosa che balza all’occhio è che queste qui non sono le solite pippette che ogni tanto ci elargiscono i grandi editori quando hanno la possibilità di stampare fumetti vintage. I volumi mainstream di solito propongono  le solite storie recenti di personaggi noti, le pallosissime origini che ogni fan avrà letto in tutte le versioni possibili e redazionali fatti con copia ed incolla da Wikipedia. Il volume che da titolo al post è un  vero  tesoro riscoperto. Come  un pirata  il novello Pepito De La Vega  scova i forzieri nascosti nel maniero del MAGNIFICO Giorgio Rebuffi.
Mi sono letto 352 pagine di botto, senza tregua, come se non avessi mai letto comics nella mia vita mentre  un sorriso tirava l’altro … assaporavo ciliegie Rebuffi, un gusto unico privo di conservanti e additivi.
Quanta invenzione, quanto genio , quanta libertà…eco di un passato “irripetibile” come scriverebbe il buon Luca Boschi.
Rebuffi  è un Picasso in casa Bianconi, la morbidezza e la maniera dei classici scardinata dal “Guernica” Giotto Bassotto.
Aiace, padre innaturale del ben più modesto e banale Eugenio,è un  fantasma che desidera soltanto il riposo eterno. missione  impossibile perché rovinata da maiali umanoidi (Tom Porcello è invero disturbante, pare di vedere Beppe con in testa una maschera da rapinatore stile “Killing Zoe” di Roger  Avary).



Incredibile che siano storie scritte e disegnate negli  anni 50/60  è una gioia  veder crescere la perizia e la sperimentazione grafica di Rebuffi nell’arco di una manciata di tavole, più vai avanti e più immagini le mani prima rigide e precise sul foglio che in seguito si agitano nell’aria come la bacchetta di Mago Merlotto spennellando fogli volanti dove i personaggi iniziano ad agire di vita propria.
Molto interessanti visivamente le soluzioni grafiche, germinali per alcuni cartoon moderni,  adottate nelle storie del suino Torquato, personaggio deliziosamente irritante , testardo e deficiente, un antieroe nelle cui storie si parteggia per le povere vittime comprimarie, si spera sempre che qualcuno lo riduca a salamelle. 



Nel Gorilla Artemidoro  vedo l’embrione del Bongo di Colantuoni e cose Pugacioffiane.



L’orso Agamennone amante dell’operetta, Angelo il Bulldog tenore,  lo stonatissimo misantropo Ermenegildo (figlio di un gaio rapporto tra Dinamite Bla e Barbaspina) …la musica ritorna sempre nell’opera di Giorgio Rebuffi, ghirigori come chiavi di violino.





Scopro per la prima volta l’andypandoide dai piedi di scimmia Lucky Loris personaggio furry preso di peso dalla tradizione “per bambini” che nelle storie di Rebuffi mi pare quasi fuori posto, spero sia stato divorato dal Luposky della steppa.


 


La parte migliore del volume , secondo me è quella relativa alle avventure di Giotto Bassotto, avevo letto qualche avventura in  alcuni vecchi albi di Soldino, ma era tra le ultime dove l’estro di Giorgio era forse stato ridimensionato dall’editore. I primi fumetti di Giotto sono da sturbo. Pura  follia anarchica… non ho mai visto padroneggiare meglio il media comic , vignette nate sul momento disegnate dal protagonista della storia, intrusioni di altri personaggi  e di altri autori , cose viste fare di recente solo a quel folle di Edikà  su Fluide Glacial (in italia su Totem Comics) con Arzach di Moebius che plana sulle tavole erotocomiche  dell’umorista francese. Guardate qui sotto: Giotto, Abelarda, Il Western di Pini Segna in uno dei folli cross over  architettati da Re Giorgio.









Curiosità: l’invasione degli Ottag era già iniziata, nel volume felini total black in incognito muovevano i primi passi…
Curiosità numero 2: un altro famoso personaggio dalla faccia di maiale, oltre il su citato Tom Porcello, si trova nel fumetto erotico PIG edito da Barbieri dove si raccontano le avventure  di un porco mannaro.







Queste tavole,  rare ed introvabili,  vengono condivise da Laca  agli annoiati  abitanti di fumettolandia  a prezzi da miseria (meditate novelli Grifagno Sparagno)  e devono essere acquistate.

29/03/11

Pepito n.6 -Albo Davy-Novembre 1986-lire 1500*****


Luciano Bottaro è uno dei più grandi maestri italiani del fumetto. Anche nelle sue collaborazioni Disney era impossibile imbrigliarne la creatività surreale. Chi non ricorda le meravigliose storie di Pippo e la strega Nocciola o quella meraviglia che erano tutte le parodie interpretate dalla famiglia dei paperi.
I personaggi creati personalmente dall'autore sono famosissimi in Francia dove probabilmente preferiscono un buon prodotto europeo che i simboli dell'imperialismo americano.
Per quanto riguarda l'opera di Bottaro , il miglior sito di partenza è proprio quello ufficiale che trovate QUI.
Pepito è stato ristampato più volte, in Francia dalla Sagédition ed in Italia da Edizioni Alpe, Cenisio , Bianconi e Glénat.
La serie mensile della Bianconi, credo ultima ristampa da edicola , è composta da 16 numeri che vanno dal giugno 1986 al settembre 1987.

Veniamo alla recensione dell'albo:

1) Pepito-I capucci bianchi-disegni di Bottaro- il governatore di Las Ananas finge di essere rapito dalla banda dei cappucci bianchi e chiede un riscatto di un miliardo di dobloni per fare le vacanze a Parigi. Pepito grazie ad un amichevole pesce spada rovina il tentativo di truffa a carico dei poveri contribuenti****

2) Il grammafono-disegni di Enzo Marciante- la genesi dell'invenzione di Edison**

3) L'Ottag-il proteoplasto-disegni di Giorgio Rebuffi-nei volumetti dell'editore Bianconi, erano presenti storie di alcuni personaggi di Giorgio Rebuffi (sito ufficiale qui). L'Ottag è un gatto spaziale , modernissimo come concept grafico e che farebbe la fortuna di chiunque si decidesse a farne merchandising per abbigliamento. Questa sorta di Hello Kitty masculo e vestito da Diabolik nasce come pretesto per poter parodiare la vita dello stesso Rebuffi. il padrone del felino infatti è un autore di fumetti pigrissimo ed acido. In questa storia il felino protagonista ha a che fare con un proteoplasto, cattivissimo alieno mutaforma che ha come solo
nemico l'alcol. Aiutato dal Cane Aristone, l'Ottag ha la meglio sull'extraterrestre che si trasformerà in un collaboratore della lega contro l'alcolismo*****


4) Strisce di Big Tom- disegni di Bottaro-nato come comprimario di Giò Polpetta questo bassissimo e simpatico scroccone del vecchio west è un personaggio simpatico e che ricorda il Wimpy (Poldo) di Segar****



















5) Pepito-i due litiganti-
disegni di Bottaro-insolita storia romantica con protagonisti il popeyano Ventoimpoppa ed Uncino. La dolce Gilda preferisce però un terzo pirata ai due litigiosi amici di Pepito.****

6) Tore Scoccia-le allegre serpi-disegni di Giorgio Rebuffi-il mio personaggio preferito di Rebuffi, forse il più adulto e che nonostante l'ambientazione spaziale è una perfetta "satira" della vita degli anni settanta. Tore Scoccia (qui stranamente ribattezzato Hector...chissà perchè) è un piazzista spaziale della ditta Brambilla e Parodi. Tore è accompagnato da un robot campionario ed ha come nemici i Tre dispettieri e Best Seller. In questa storia troviamo i Tre Dispettieri che vanno sul pianeta delle serpi allegre a sentir le loro barzellette (in verità non eccelse). Il loro scopo è umiliarle perchè i comici rettili del pianeta Finsor quando piangono producono gemme preziose...*****

7) Strisce di Divo Nerò-disegni di Bottaro-testi di Bottaro e Emilio Carta- Divo Nerò è una parodia di Nerone nata sul catalogo della mostra del cartoonist di Rapallo del 1983.
Della serie esistono soltanto una decina di strip.***









8) Baldo-il tonto prigionero-disegni di Bottaro-Il sergente Baldo è un altro personaggio a cui erano state dedicate svariate testate personali. Personaggio simpatico ma poco carismatico . Le storie erano divertenti grazie ai variegati comprimari. Sam Lambrusco commette una rapina in banca , confessa e dimentica la carta d'identità davanti alla cassaforte , senza l'aiuto di Rita Dalla Chiesa o di Veronica Maya viene condannato a scontare la pena nelle prigione del forte delle giubbe rosse. La refurtiva di 100.000 dollari non viene ritrovata e si fa il possibile per far evadere il ladro fessacchiotto. Nonostante l'impegno profuso (sbarre segate, piccone nella pagnotta, porte lasciate aperte...) Sam Lambrusco non vuol saperne di evadere. Finalmente il ladruncolo fugge scavando una galleria con un cucchiaio e si scopre che i soldi erano dentro una cassetta di sicurezza della banca precedentemente rapinata*****

9) Whisky e Gogo-il costo dell'amicizia-disegni di Bottaro-In questa storia il plantigrado alcolizzato è in combutta con l'amicone Occhio di Bue per la bevuta dell'ultimo barile di Whisky rimasto nel saloon. La lite perdura per giorni, sino a che , convinto che occhio di bue abbia acquistato una grossa fornitura di super alcolico, l'orso decide di far pace ad ogni costo, sperando in una sana bevuta riparatrice. Il capo indiano per poter perdonare l'ex amico gli chiede di tagliare legna per un anno ( e che tutti i ceppi siano di egual misura) e di spostare (e rimettere successivamente a posto...) una collina che rovina il panorama visibile dal tepee. Peccato che i barili che aveva acquistato l'indiano fossero vuoti e servissero per metterci il pesce salato...*****

10) Pepito-il governatore vola-disegni di Bottaro-Un mago maltrattato fa levitare il pingue governatore di las ananas nell'alto dei cieli. Precipato nella giungla e dopo aver combattuto contro belve feroci, il governatore si adatta e diventa novello Tarzan. Scambiato da Pepito e Ventoimpoppa per un primitivo sosia del governatore , il ciccione viene rispedito nel suo palazzo per poter permettere un furto di dobloni. Arrivato sul posto , Hernandez de la Banane ordina che i protagonisti vengano incarcerati. Nascosto tra i sacchi di denaro il mago orientale cerca di far volare via tutti al polo sud, ma Ventoimpoppa ha in corpo tra barili di rhum ed è inamovibile...*****

Completano il tutto i giochi di Mario Sbattella e alcune vignette di Alberico Motta.

Ottimo albo che consiglio a tutti gli amanti dei fumetti umoristici.

Non dovrebbe trovarsi a cifre superiori ai 5 euro trattandosi della più recente delle ristampe di Pepito.

Io consiglio di completare la serie (cosa che tenterò di fare) perchè nonostante la riduzione di storie e tavole, i rimaneggiamenti e il cambio dei nomi di alcuni protagonisti effettuato da parte dell'editore Bianconi la testata resta una gradevole e non dispendiosa antologia di alcuni cult del fumetto che dovremmo leggere tutti.

Bonus: la terza di copertina con la pubblicità di " I giochi di Pinocchio" con una bellissima pin up di Alberico Motta.