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12/11/18

Recensione Geppo 140 - Maggio 1986





Gaspare Pero ha frugato nella cantina che è stata "territorio" del padre, e ci ha trovato uno scatolone con buona parte di quei fumetti che lamentava di aver perduto nel corso di un trasloco quasi trenta anni fa... Tra questi la collezione quasi completa del Pepito Bianconi (manca il n° 1  recuperato su Ebay in tempi recenti), vari Cenisio, qualche Tutto Cucciolo, Braccio di Ferro... e un Geppo. Questo albo di  Geppo, Gaspare lo recensisce  perché un pezzo da collezione per il livello delle storie che contiene, tutte di Sandro Dossi.

08/12/16

Cross Over Bianconi! Il diavolo rapinatore di (Sandro Dossi 1986)


L'albo in questione è Braccio di Ferro 461 del 1986, periodo nel quale, devo dire, il nostro marinaio non era raro a carognate e giochi sporchi di gelosia nei riguardi del "collega di testata" Timoteo... In questo caso, ne "Il diavolo rapinatore" di Dossi, il figlio di Bacheca deve trovare un modo per campare dopo che quella strega di sua madre gli ha tagliato i viveri.

29/11/16

I Panini Inquinati (1986)


Su Braccio di Ferro 451 ci sta questa storia di Tiberio Colantuoni nella quale Poldo, tentando di scroccare panini ai pescatori, s'imbatte in una vicenda di inquinamento degli alimenti. Non potendo così nutrirsi, decide di indagare, ma i responsabili di uno sversamento illegale di liquami gli danno il benservito...

10/08/16

Ma che bella famiglia!!!


Gaspare Pero spedisce ed io vi porgo la sua recensione:

All'insegna del politically scorrect bianconiano ti recensisco questa storia "Il biglietto vincente" disegnata da Sangalli recuperata su Braccio di Ferro 449.
Alla taverna del porto un tizio scambia con Braccio un biglietto della lotteria per una bevuta, a breve il biglietto risulta vincente, così il marinaio offre da bere a tutti prima di dare la gioiosa notizia ai familiari.

17/06/15

1981-1986 i Fantastici Quattro di John Byrne****


John Byrne è l’unico autore Marvel degli anni ottanta di cui sento la mancanza. Credo che i F4 possano considerarsi conclusi con la sua gestazione, tutti i tentativi di fare rinascere il gruppo dopo il lavoro dell'autore in oggetto sono falliti miseramente e hanno portato Grimm e Richards in quel limbo presente, dove la disneymarvellucas ha deciso di farli fuori perché non più sfruttabili commercialmente poiché i diritti per il cinema sono in altre mani. Bisognerebbe leggere soltanto i fab four di Lee e Kirby, saltare tutto quello che è venuto dopo di loro, passare direttamente a Byrne e chiudere lì. Tutto il resto è freddo e snaturante, tentativi d’inutile ammodernamento fatti da tipi che non hanno mai amato sul serio i personaggi e che dopo brevi “run” abbandonano al destino gli eroi. 

24/11/14

Daredevil: Born Again. Di Frank Miller e David Mazzucchelli (1986)*****



Lessi questa famosa run del Diavolo Rosso nel glorioso Fantastici Quattro edito da Star Comics, in un periodo in cui compravo tutto quello che di super eroico usciva in edicola. Ho un ottimo ricordo anche del quartetto in versione Byrne, uno dei miei autori preferiti in assoluto, che restituiva quell'allure cosmica Kyrbiana che nessun altro è riuscito a replicare con successo. Tornando a Mr. Murdock, Born Again, a mio avviso è la migliore delle opere del Frank Miller scrittore, prima che gli venisse il delirio di onnipotenza e  follia che l'ha colpito in questi ultimi anni in cui vuole combattere il terrorismo a colpi di baloon. Un Miller asservito al personaggio, Devil non è snaturato, come si usa fare adesso nei marvel moderni dove tutto è possibile, pure mettere le tette a Thor e trasformare Doc Ock nell'Uomo Ragno, ma si evolve.

08/05/14

Un Grissino misterioso...

Ho trovato questa storia su Super Braccio Di Ferro n.177 del novembre 1986. Il mio primo pensiero era andato al compianto Mario Sbattella, ma Sandro Dossi su Facebook ha detto "nein". Chissà chi era il misterioso disegnatore di "Senza il telefono"?


17/03/14

Spotonika volume 3 "1986"

 
Partiamo subito con  l'inquietante vecchietta  ACE  che sniffa la candeggina ed è lì lì per berne un litrozzo. Vuoi vedere che era questo il segreto della sua longevità ed energia?

27/02/14

Poldo sfrutta gli emigrati


La storia è di Tiberio Colantuoni ed ha il titolo  "Microfilms e panini", pescata su Super Braccio di Ferro 170 del 1986. Uno Sbaffini così bastardo credo di non averlo mai incontrato. Poldo  incurante del dolore altrui toglie, letteralmente il "pane di bocca" a poveri cristi di origine meridionale che piangono alla stazione per raggiungere il "gelido nord" delle nebbie e il sudore. Ovviamente i migranti sono tutti tratteggiati da Tib   bassi e con i baffi come nella sacra tradizione della commedia all'italiana  da Tiberio Murgia in poi.

19/12/13

Superman contro Obelix! Action Comics 579 Maggio 1986

Profumo di Ergo Sprint

Una delle cose che più mi dispiace del nuovo corso super-eroistico americano è che "omaggi" del genere dubito che ne vedremo mai più.
Dopo Frank Miller  tutto è diventato serioso e, nel limite del possibile, realistico.
Mi piacciono i nuovi comics ma una strunzatella ogni tanto rallegra e male non fa.
La storia è frutto della follia di Keith Giffen e Bob Oksner.

30/05/13

Gallery: Gli strepitosi Masters of The Universe di Giuliano Piccininno!

Copertina del diario del 1987

Il gentilissimo Giuliano, conosciuto su Facebook, oltre che un ottimo illustratore è anche un profondo conoscitore del fumetto italiano come mi ha  dimostrato dai commenti tosti  quando posto qualcosa di retroniko a casa di Mark Zuckerberg

06/12/11

Braccio di Ferro Mese n. 11/1986 (collana U. S. Navy, 1500 lire, Febbraio 1986) recensione di Luca Lorenzon





Un altra bella recensione di Luca Lorenzon.
Io ho aggiunto soltanto i nomi dei disegnatori che sono riuscito ad individuare.
Buona lettura a tutti.

Classico formato tascabile, ha una foliazione di 144 pagine e presenta un vasto assortimento di ambientazioni (western, fantascienza, avventura) probabilmente per venire incontro a tutti i gusti. Da notare l’effetto metallizzato-oro della copertina, forse casuale più che frutto di un improbabile ricorso alla costosa esacromia.
Anche i toni sono molto diversi da storia a storia: alcune ad esempio hanno un forte piglio surreale ed altre sono vagamente memori del neorealismo, con i personaggi calati in un contesto quotidiano in cui cercano un modo per tirare a campare. Anche la struttura e la complessità delle trame è variabile, ce ne sono di estremamente lineari e di altre più articolate con molti colpi di scena (questa differenza non dipende comunque dalla durata dei fumetti). L’albo è invece molto omogeneo dal punto di vista stilistico senza differenze notevoli tra le varie “mani” che lo hanno disegnato e che non sono riuscito a identificare.
A corredo dei fumetti ci sono barzellette, giochi e rubriche.
Pagine a colori si alternano ad altre lasciate in bianco e nero, senza un criterio apparente.
La capanna dell’oro (20 tavole) disegni di Pierluigi Sangalli : Braccio di Ferro riceve con oltre mezzo secolo di ritardo una lettera che gli notifica di aver ricevuto un’eredità ad Abilene. Parte con Pisellino alla volta di un bizzarro e anacronistico West e si trova coinvolto in una faida interminabile per il possesso dell’oro tra la vedova dello zio e dei feroci banditi. La situazione è però più complessa di quanto appare e dopo aver aiutato la donnina indifesa Braccio di Ferro scoprirà che in realtà si tratta del vecchio sceriffo di Abilene travestito che a sua volta voleva impossessarsi dell’oro dello zio Willy.

La storia è piuttosto inverosimile: nel 1930 la corsa all’oro era terminata da un secolo, Braccio di Ferro dovrebbe essere quasi anziano stando a quanto detto nei dialoghi, il nascondiglio dell’oro è abbastanza ridicolo e di certo telegrammi simili non vengono recapitati ad infanti! I molti colpi di scena e cambi di prospettiva, coi banditi che si redimono e poi tornano a fare i banditi e l’inverosimile travestimento di un uomo in donna, sembrano essere stati dettati più dalla fretta e dalla necessità di far procedere in qualche modo il canovaccio più che da una reale pianificazione della storia. ***
Bottoni giganti (8 tavole) disegni di Pierluigi Sangalli : il gigante Grissino ha perso tutti i bottoni della sua camicia e visto che le mercerie non trattano prodotti per giganti cerca di risolvere il problema prendendo le ruote di un tir in sosta. L’autista, di ritorno dal pranzo, è disperato e teme di essere licenziato a causa del ritardo che accumulerà ma Grissino gli ha in realtà salvato la vita visto che se avesse proseguito il viaggio sarebbe rimasto vittima di una valanga. Per ricompensare il gigante, gli fa dono anche delle ruote di scorta. **


Il cervo azzoppato (4 tavole) disegni di Pierluigi Sangalli : breve storiella animalista in cui Braccio di Ferro e Pisellino salvano un cervo dalle “attenzioni” di un bracconiere che dopo averlo preso in una tagliola vuole finirlo col fucile. **
Le navi calamitate (24 tavole) disegni di Pierluigi Sangalli: la strega Bacheca e suo figlio Timoteo stanno intrappolando delle navi con un’enorme calamita che ne devia il percorso. Di fronte a questo fenomeno inspiegabile le ciurme si tuffano regolarmente in mare e così i due lestofanti non temono testimoni del loro traffico e possono rivendere senza problemi i carichi trasportati e le navi stesse una volta riverniciate. Anche Braccio di Ferro, che sta trasportando insieme a Pisellino un grosso carico di spinaci, cade vittima della trappola ma anche grazie all’aiuto della marina militare (oltre agli immancabili spinaci) riuscirà a sgominare il piano criminale.

Notevole il sadismo dimostrato da Timoteo e dalla madre, che si pregustano lo spettacolo di Braccio di Ferro spolpato vivo dagli squali ai quali lo hanno gettato, e che rimangono delusi quando uno squalo se lo inghiotte intero. Dal canto suo Braccio di Ferro, che poche pagine prima ha salvato un cerbiatto, non si fa problemi a picchiare sonoramente gli squali tanto da estrarre la lisca dal corpo di uno! ***
Concorso fotografico (4 tavole) disegni di Pierluigi Sangalli: Olivia partecipa a un concorso fotografico nella speranza di vincere almeno un premio modesto con la fotografia di alcuni uccellini ma Braccio di Ferro le consiglia di puntare al massimo e di fare una foto migliore. Aiutato dagli spinaci, Braccio di Ferro sale su una vetta e fotografa anche quello che appare come un semplice alpinista. Il primo premio del concorso andrà a un partecipante che ha presentato una foto identica a quella che voleva presentare Olivia, ma in compenso un poliziotto riconosce nell’”alpinista” un contrabbandiere a cui dava la caccia e offre a Braccio di Ferro una lauta ricompensa. ***
Il prezioso lepidottero (12 tavole) disegni di Pierluigi Sangalli: Trinchetto organizza una truffa da manuale ai danni di un oste con la complicità dell’amico Folco: finge di essere in possesso di un raro e preziosissimo esemplare di farfalla che l’oste gli acquisterà per 50 dollari dopo che Folco travestito da «professore di farfalle» fingerà di volergliela comprare per una cifra spropositata. Finale moralista con la damigiana di barbera estorta all’oste in frantumi e con la scoperta che il lepidottero valeva veramente una fortuna! ***




Un libro da leggere (8 tavole) disegni di Pierluigi Sangalli : uno dei pezzi forti dell’albo. Braccio di Ferro e Timoteo si azzuffano per determinare chi sia il più forte ma Olivia interviene asserendo che a lei piace l’uomo colto. I due contendenti si precipitano in biblioteca per farsi una cultura, che a quanto pare fa difetto a entrambi («Che genere di libro volete?» chiede la bibliotecaria «Uno di quelli con le parole stampate!» risponde Braccio di Ferro). La situazione degenera assai presto e in un’escalation di violenza la biblioteca viene rasa al suolo! ****

La luna artificiale (16 tavole) disegni di Pierluigi Sangalli: altra buona storia. 3499 navicelle lanciate dagli scienziati terrestri alla volta della luna sono scomparse nel nulla e Braccio di Ferro decide di indagare nonostante la scarsa considerazione che l’esercito e gli scienziati stessi hanno di lui. Scoprirà che si tratta di una macchinazione degli alieni mings che avendo costruito una luna artificiale munita di un’enorme elettrocalamita si sono impossessati di tutte le astronavi al fine di diventare i dominatori incontrastati del cosmo. La storia si caratterizza per i dialoghi particolarmente brillanti e per delle geniali trovate (per recuperare i mings in fuga Braccio di Ferro rende magnetico il suo pugno tramite la stessa elettrocalamita). Purtroppo la realizzazione grafica mi è sembrata molto più affrettata e approssimativa delle altre storie, soprattutto nella resa dei mezzi meccanici e degli sfondi. ****

Partita a tennis (8 tavole) disegni di Pierluigi Sangalli: altra chicca. Timoteo e Braccio di Ferro si sfidano a una partita di tennis il cui vincitore avrà l’onore di giocare contro Olivia. Dopo una partenza normale in cui vengono comunque messi in atto dei colpi fantasiosi, l’azione diventa sempre più frenetica e surreale e i due si scambiano servizi nelle maniere e nei luoghi più impensabili (da un aereo, da un tombino, persino dal fondo del mare!). Alla fine la pura violenza avrà la meglio ma Braccio di Ferro non potrà godersi la partita con Olivia visto che inavvertitamente la colpisce a un occhio e lei, offesa, abbandona il campo. ****
Pugni in maschera (14 tavole) disegni di Pierluigi Sangalli: anche questa è una storia decisamente notevole. Come in Partita a tennis Braccio di Ferro e Timoteo si contendono la compagnia di Olivia, che stavolta deve andare a un ballo in maschera e quindi sceglierà chi dei due avrà il costume più originale. A partire da questa premessa i due si scatenano e tirano fuori i travestimenti più improbabili, eliminando fisicamente l’avversario a ogni cambio di costume. Dopo aver tracciato una sommaria storia dell’umanità (a Braccio di Ferro travestito da orso Timoteo risponde con una sonora randellata in testa travestito da uomo delle caverne, a sua volta “mummificato” da Braccio di Ferro travestito da antico egizio, a cui poi Timoteo Nerone dà fuoco, ma poi Braccio di Ferro ritorna in gioco come cavaliere medievale, ecc.) i due impersonano vari personaggi di fantasia finchè Timoteo sembra averla vinta col costume di Timotazio, uomo dello spazio, munito di raggio disintegratore con cui elimina parzialmente il rivale. Per fortuna a Braccio di Ferro rimane una mano e la bocca, così da poter inghiottire gli spinaci e trasformarsi in Super Braccio di Ferro, supereroe con cui Olivia andrà al ballo. Lì però finirà per guardare gelosa le attenzioni che le altre invitate riservano a Braccio di Ferro. Forse questa è l’unica storia di Braccio di Ferro in cui Olivia ha un accenno di seno. ****
Storia minima (2 tavole) disegni di Sandro Dossi : Pisellino è in apprensione per il suo aerostato che gli sta volando via, Braccio di Ferro lo aiuta grazie a un peschereccio ma sottovaluta la potenza dell’aerostato. Poco più di una barzelletta, ma d’altronde nello spazio ridotto di due pagine non si possono fare miracoli. **
Il vigile coi baffetti (12 tavole) disegni di Pierluigi Sangalli : storia per nulla edificante in cui Poldo (come dargli torto?) si chiede se esista un modo per guadagnare soldi senza faticare. Ispirato dall’operato di un vigile che eleva una contravvenzione decide di sopraffarlo e di rubargli la divisa. Inizia così a multare gli automobilisti per reati inesistenti e nemmeno Braccio di Ferro gli sfugge. Il suo amico doveva recarsi dal gommista a cambiare una ruota ma avendo dovuto lasciare i soldi a Poldo è costretto ad andare in un deposito di gomme usate, dove trova proprio il vigile che Poldo ha tramortito. Informato dell’accaduto, cerca Poldo insieme a lui e lo rintraccia proprio mentre sta fermando dei rapinatori che hanno appena svaligiato una banca e che lo prendono in ostaggio. Con l’aiuto dei proverbiali spinaci Braccio di Ferro salva l’amico e per non farlo finire in galera inventa che è stato tutto un piano di Poldo fin dall’inizio, così lo scroccone si guadagna pure una lauta ricompensa mentre Braccio di Ferro pensa che a far del bene agli amici non ci si guadagna nulla! ***

29/03/11

Pepito n.6 -Albo Davy-Novembre 1986-lire 1500*****


Luciano Bottaro è uno dei più grandi maestri italiani del fumetto. Anche nelle sue collaborazioni Disney era impossibile imbrigliarne la creatività surreale. Chi non ricorda le meravigliose storie di Pippo e la strega Nocciola o quella meraviglia che erano tutte le parodie interpretate dalla famiglia dei paperi.
I personaggi creati personalmente dall'autore sono famosissimi in Francia dove probabilmente preferiscono un buon prodotto europeo che i simboli dell'imperialismo americano.
Per quanto riguarda l'opera di Bottaro , il miglior sito di partenza è proprio quello ufficiale che trovate QUI.
Pepito è stato ristampato più volte, in Francia dalla Sagédition ed in Italia da Edizioni Alpe, Cenisio , Bianconi e Glénat.
La serie mensile della Bianconi, credo ultima ristampa da edicola , è composta da 16 numeri che vanno dal giugno 1986 al settembre 1987.

Veniamo alla recensione dell'albo:

1) Pepito-I capucci bianchi-disegni di Bottaro- il governatore di Las Ananas finge di essere rapito dalla banda dei cappucci bianchi e chiede un riscatto di un miliardo di dobloni per fare le vacanze a Parigi. Pepito grazie ad un amichevole pesce spada rovina il tentativo di truffa a carico dei poveri contribuenti****

2) Il grammafono-disegni di Enzo Marciante- la genesi dell'invenzione di Edison**

3) L'Ottag-il proteoplasto-disegni di Giorgio Rebuffi-nei volumetti dell'editore Bianconi, erano presenti storie di alcuni personaggi di Giorgio Rebuffi (sito ufficiale qui). L'Ottag è un gatto spaziale , modernissimo come concept grafico e che farebbe la fortuna di chiunque si decidesse a farne merchandising per abbigliamento. Questa sorta di Hello Kitty masculo e vestito da Diabolik nasce come pretesto per poter parodiare la vita dello stesso Rebuffi. il padrone del felino infatti è un autore di fumetti pigrissimo ed acido. In questa storia il felino protagonista ha a che fare con un proteoplasto, cattivissimo alieno mutaforma che ha come solo
nemico l'alcol. Aiutato dal Cane Aristone, l'Ottag ha la meglio sull'extraterrestre che si trasformerà in un collaboratore della lega contro l'alcolismo*****


4) Strisce di Big Tom- disegni di Bottaro-nato come comprimario di Giò Polpetta questo bassissimo e simpatico scroccone del vecchio west è un personaggio simpatico e che ricorda il Wimpy (Poldo) di Segar****



















5) Pepito-i due litiganti-
disegni di Bottaro-insolita storia romantica con protagonisti il popeyano Ventoimpoppa ed Uncino. La dolce Gilda preferisce però un terzo pirata ai due litigiosi amici di Pepito.****

6) Tore Scoccia-le allegre serpi-disegni di Giorgio Rebuffi-il mio personaggio preferito di Rebuffi, forse il più adulto e che nonostante l'ambientazione spaziale è una perfetta "satira" della vita degli anni settanta. Tore Scoccia (qui stranamente ribattezzato Hector...chissà perchè) è un piazzista spaziale della ditta Brambilla e Parodi. Tore è accompagnato da un robot campionario ed ha come nemici i Tre dispettieri e Best Seller. In questa storia troviamo i Tre Dispettieri che vanno sul pianeta delle serpi allegre a sentir le loro barzellette (in verità non eccelse). Il loro scopo è umiliarle perchè i comici rettili del pianeta Finsor quando piangono producono gemme preziose...*****

7) Strisce di Divo Nerò-disegni di Bottaro-testi di Bottaro e Emilio Carta- Divo Nerò è una parodia di Nerone nata sul catalogo della mostra del cartoonist di Rapallo del 1983.
Della serie esistono soltanto una decina di strip.***









8) Baldo-il tonto prigionero-disegni di Bottaro-Il sergente Baldo è un altro personaggio a cui erano state dedicate svariate testate personali. Personaggio simpatico ma poco carismatico . Le storie erano divertenti grazie ai variegati comprimari. Sam Lambrusco commette una rapina in banca , confessa e dimentica la carta d'identità davanti alla cassaforte , senza l'aiuto di Rita Dalla Chiesa o di Veronica Maya viene condannato a scontare la pena nelle prigione del forte delle giubbe rosse. La refurtiva di 100.000 dollari non viene ritrovata e si fa il possibile per far evadere il ladro fessacchiotto. Nonostante l'impegno profuso (sbarre segate, piccone nella pagnotta, porte lasciate aperte...) Sam Lambrusco non vuol saperne di evadere. Finalmente il ladruncolo fugge scavando una galleria con un cucchiaio e si scopre che i soldi erano dentro una cassetta di sicurezza della banca precedentemente rapinata*****

9) Whisky e Gogo-il costo dell'amicizia-disegni di Bottaro-In questa storia il plantigrado alcolizzato è in combutta con l'amicone Occhio di Bue per la bevuta dell'ultimo barile di Whisky rimasto nel saloon. La lite perdura per giorni, sino a che , convinto che occhio di bue abbia acquistato una grossa fornitura di super alcolico, l'orso decide di far pace ad ogni costo, sperando in una sana bevuta riparatrice. Il capo indiano per poter perdonare l'ex amico gli chiede di tagliare legna per un anno ( e che tutti i ceppi siano di egual misura) e di spostare (e rimettere successivamente a posto...) una collina che rovina il panorama visibile dal tepee. Peccato che i barili che aveva acquistato l'indiano fossero vuoti e servissero per metterci il pesce salato...*****

10) Pepito-il governatore vola-disegni di Bottaro-Un mago maltrattato fa levitare il pingue governatore di las ananas nell'alto dei cieli. Precipato nella giungla e dopo aver combattuto contro belve feroci, il governatore si adatta e diventa novello Tarzan. Scambiato da Pepito e Ventoimpoppa per un primitivo sosia del governatore , il ciccione viene rispedito nel suo palazzo per poter permettere un furto di dobloni. Arrivato sul posto , Hernandez de la Banane ordina che i protagonisti vengano incarcerati. Nascosto tra i sacchi di denaro il mago orientale cerca di far volare via tutti al polo sud, ma Ventoimpoppa ha in corpo tra barili di rhum ed è inamovibile...*****

Completano il tutto i giochi di Mario Sbattella e alcune vignette di Alberico Motta.

Ottimo albo che consiglio a tutti gli amanti dei fumetti umoristici.

Non dovrebbe trovarsi a cifre superiori ai 5 euro trattandosi della più recente delle ristampe di Pepito.

Io consiglio di completare la serie (cosa che tenterò di fare) perchè nonostante la riduzione di storie e tavole, i rimaneggiamenti e il cambio dei nomi di alcuni protagonisti effettuato da parte dell'editore Bianconi la testata resta una gradevole e non dispendiosa antologia di alcuni cult del fumetto che dovremmo leggere tutti.

Bonus: la terza di copertina con la pubblicità di " I giochi di Pinocchio" con una bellissima pin up di Alberico Motta.