27/02/13

Bimbo (Trottolino) n.1 giugno 1954 - 35 Franchi recensione di Xander Ares.

Ecco qui la prima gradita recensione di Xander Ares che ha scelto il primo numero di Trottolino in versione francese.

Mi permetto di aggiungere soltanto una nota  sulla prima storia dovuta alle ripetute piacevoli discussioni con Luca Montagliani (LACA DE  LA VEGA portavoce uffiiciale del grand REB) .
Il creatore ufficiale e sicuro del Trottolino Bianconi è Giorgio Rebuffi.







Ecco la rece di Xander senza modifiche:


Stampato dall'editore SNPI nel formato 13 X 18 cm (ovvero il famoso petit format francese) questo è il primo albo che pubblica in Francia i personaggi della Del Ponte/Bianconi. Il titolo Bimbo della testata è in realtà il nome francese di Trottolino, vedremo anche il personaggio di Volpetto ribattezzato Renardeau.

Bimbo 19 tavole



Giocando con Sammy Trottolino finisce in una base di lancia missilistico, a bordo di un razzo che esploderà una volta uscito dall'atmosfera.
Per fortuna del nostro eroe la forza dell'esplosione non lo uccide ma scaraventa lui e il fedele Sammy su una nave magica che solca il mare della notte stellata per raggiungere il castello dell'Orco delle Tenebre.

L'orco sta sfruttando l'assenza del Mago della Notte per tenere prigioniera la Principessa delle Stelle.
Trottolino quindi parte a bordo di un tappeto volante per liberare la principessa e fuggire, non senza però affrontare nella fuga l'orco grazie a un ago gigante.

   

Alla fine l'orco finisce per dare una capocciata contro la luna, la principessa viene portata al sicuro nel castello del Mago della Notte e Trottolino e Sammy tornano sulla Terra usando un ombrello come paracadute. 

  

Questa storia è piuttosto significativa in quanto dovrebbe essere la prima avventura di Trottolino disegnata da d’O’Layne lo pseudonimo dietro cui alcuni storici del fumetto vedono G. Rebuffi ed altri G.B. Carpi, purtroppo però non sono in grado di confermare che sia effettivamente la prima storia non avendo mai avuto la fortuna di avere tra le mani Trottolino n.1 del 1952.Comunque  la storia rimane interessante nel vedere l'evoluzione del personaggio qui appare alto e atletico mentre Sammy è un batuffolo di pelo, tenero e simpatico.

 

Guardandolo ricorda un po Tin Tin, particolare che potrebbe aver reso interessate il personaggio a un editore d'oltralpe.Il personaggio da li a poco passerà nelle mani di Del Principe che lo reinventerà graficamente dandogli un aspetto più disneyano, tenendosi fedele al fatto che Trottolino voleva essere il Topolino della Del Ponte come Cucciolo lo era della Alpe vediamo il giovane scoiattolo antropomorfo ereditare la corporatura fisica dei suoi ispiratori, mentre Sammy viene reso più dinamico e simile a Pluto di cui in effetti sarà per anni la controparte.

 

Anni dopo i due verranno di nuovo reinterpretati e vedremo Trottolino perdere i suoi denti sporgenti il suo si arrotonderà dandogli una figura più simile a quella della famiglia dei paperi Disney. Sammy invece diventerà una figura antropomorfa passando dall'essere un animale di compagnia all'essere indiscutibilmente la spalla dell'eroe, un ruolo cioè simile a quello di Pippo.




Renardeau et odino autore Giulio Chierchini 16 tavole

Volpetto in una escursione in barca ritrova un antico vaso che fa esaminare da un antiquario, l'esperto gli comunica che il vaso ha una maledizione che uccidere chiunque riporterà alla luce il vaso.
Volpetto crede che sia solo una superstizione, ma dove aver incidentalmente rotto il vaso iniziano a succedergli fatti da film dell'esorcista poltrone che volano per la casa, il cibo del frigo che si mette a seguirlo per casa in fila indiana. Cerca aiuto, ma nessuno può credergli o fare nulla, finché non si scopre che l'autore di tutto è il mago Ondino che era rimasto rinchiuso nel vaso per secoli. Volpetto cerca di fare a Ondino da guida nell'era moderna con risultati terribili, il mago viene scambiato per vampiro e causa più problemi che altro, ma alla fine tutto si risolve e compare Adamus il maestro di Odino che decide di prendere il mago combina guai con se.



 


Pik e Pok autore Luciano Bottaro tavole 14

I topolini Pik e pok decidono di partire per tornare nella loro città natale, ma durante il viaggio gli succede un po di tutto: precipitare da una cascata su di guscio di noce (letteralmente); finire nello stomaco di un pesce per essere poi liberati da un pescatore e infine schiavizzati da un evaso che li usa per i suoi scopi criminali.
Fortunatamente un vecchio (forse un mago) da a uno dei topini delle pillole magiche che gli consentono di tenere testa al criminale e conquistare la libertà per se il suo amico.

 

Prince Loyal autore Maxime Roubinet tavole 16

Guilbert De Bradfort si trova a dover fronteggiare un complotto ai suoi danni perpetrato dall'antico all'alleato Bertrand-Main-De-Fer.
Si tratta di una storia d'avventura realizzata in Francia che l'editore aggiungeva al materiale Bianconi per allargare il bacino di utenza della rivista.

Quando Pippo Franco contava più di Guerre Stellari - i più visti al cinema nel 1981


Ho preso questa classifica dell' A.G.I.S. da Eureka n.211 del 1981  dell' Editoriale Corno.
"L'Impero Colpisce Ancora"  sta sotto le pernacchie e i rutti di Bombolo in "Delitto a Porta Romana" di Corbucci. Al primo posto troviamo quel piccolo capolavoro di commediucola  che è Zucchero, Miele e Peperoncino con Pippo Franco, Renato Pozzetto e Lino Banfi.
Datemi del nazionalista ma è  bello vedere Luke Skywalker preso a sberle dal commissario Nico Giraldi.

26/02/13

Popeye Meets the Man Who Hated Laughter ...un cartone animato con quasi TUTTI i personaggi del King Features Syndicate!





Trasmesso nel 1972,  Popeye Meets the Man Who Hated Laughter  ( Braccio di Ferro contro l'uomo che odiava le risate) è un film d'animazione americano prodotto per la tv .
Questo  speciale dell'ABC SATURDAY SUPERSTAR MOVIE deve la  sua particolarità, visto che non è un capolavoro nè di sceneggiatura nè d'animazione,  al fatto che ha come protagonisti in unica storia quasi tutti i personaggi a fumetti di proprietà del King Features Syndicate in quel periodo e che ancora  appassionano tutti gli amanti del fumetto classico.

Beetle Bailey, Blondie, Popeye, Arcibaldo e Petronilla,ecc...



Il Cartone è stato anche la rampa di lancio dei Defenders of the Earth (la serie televisiva del 1986)  visto che è la prima volta che in animazione entra in azione il  il gruppo di super eroi formato da Flash Gordon, Mandrake e L'uomo Mascherato.



Il film è stato invisibile per anni sino a quando  un anima pia non ha deciso di caricarlo su Youtube (diviso in quattro parti).









maggiori informazioni nel link qui sotto, dove ho trovato anche  tutte le caps:

http://www.toontracker.com/satsup/ssm3.htm 


24/02/13

Il Papallo di Pierluigi Sangalli-Un personaggio scovato da Roberto Salvetti.

Copio e incollo la mail di Roberto Salvetti che mi manda una tavola di questo personaggio disegnato da Pierluigi Sangalli che pare Pac Man con la faccia di Geppo e la paglietta di Ridolini!

Siore e Siori il Papallo! 
Ha un'aria simpaticissima ed un nome che in bocca ruota come Giumbolo.

Il testo della mail di Roberto: Ciao Salvatore, ti mando un personaggio curioso - e per me fino a pochi giorni fa assolutamente sconosciuto - trovato sul BDF n.16 dell'ottobre 1997

Niente di che come storia, in 4 tavole Papallo tenta invano di mangiarsi un cono gelato al parco, ma ogni volta gli accade qualche disavventura che gli spiaccica il gelato per terra. Alla fine, mentre cerca di appartarsi dietro a un cespuglio nell'ennesimo tentativo di gustarsi il suo gelato, fa involontariamente inciampare un rapinatore, sventandone la fuga (di conseguenza il suo terzo cono gelato finisce a terra). Con il premio ricevuto dalla cattura del rapinatore, si acquista così l'intero carrello dei gelati e se lo porta a casa per papparseli al sicuro.

Nello stesso fascicolo compaiono sia una storia con Gastone e Ombra, sia una con il Gatto Miciomiao e i topini Tip e Top (che a me non son piaciuti in quanto stanchi tentativi di rifare Tom & Jerry o Pixi e Dixi).









23/02/13

Made in Japan- Bracciozinga contro Timozilla arriva dalla France! Un grazie a Fred Andrieu! Storia di Sauro Pennacchioli e Disegni di Sandro Dossi.****

Finalmente la soluzione a questo post!
http://retronika.blogspot.it/2013/01/qualcuno-trovi-questa-storia.html

Un grande recupero di Fred Andrieu, fan francese  dei fumetti Bianconi , che ha ritrovato questa storia scritta da Sauro Pennacchioli, illustrata da Sandro Dossi e tratta da Braccio de Ferro n. 245 del 1990.

Sauro Pennacchioli , che abbiamo l'onore di avere tra i nostri lettori (grazie per i commenti!)  ha scritto su Facebook che nell'ultimo periodo bianconiano si andava alla ricerca della qualità, oltre alla pressioni del King Features Syndicate per adeguare graficamente i personaggi a quelli americani si cercava di dare più tempo agli autori per dare un prodotto più competitivo.
Peccato che gli sforzi furono vani e nonostante l'impegno le nostre amate testate metro sparirono dalle edicole.
Questa che recensisco è un delle storie più sperimentali e folli che abbia mai letto in una albo  Bianconi.





Innanzitutto Dossi e Pennacchioli  si concedeno  un pizzico di erotismo dimostrandoci che Pisellino in realtà a gli stessi problemi del compianto Gary Coleman, non è più un bambino nonostante l'altezza e subisce l'effetto di certe robe...



Anche Braccio in questa vacanza si da da fare, ne ho visto poche di limonate così passionali nella saga di Popeye.




Il Timozilla è il tipico Mechasaurus nemico del Getter Robot di Go Nagai.

Il Gip ritorna ad essere magico e non più il cane da compagnia a cui lo aveva declassato la scuola milanese.

La Trama:

Braccio di Ferro, Olivia e Pisellino fanno una vacanza a Pearl Harbor, un commando di terroristi giapponesi decide di rinverdire i fasti dell'attacco storico avvenuto durante la  seconda guerra mondiale ma si trovano contro il nostro Popeye.



In realtà dietro tutto questo c'è Timoteo che impadronitosi di uno del robot più potenti costruito dagli scienziati  Giapponesi l'ha ribattezzato TIMOZILLA!.


Il losco figuro tiene i giapponesi sotto scacco perchè ha nascosto una bomba atomica dentro un vulcano e minaccia di farla esplodere se non riuscirà a conquistare il mondo.




Dopo una serie di peripezie Braccio si trova faccia a faccia con la Bomba H e non sapendo come disattivarla , dopo aver ingerito una sana  scatola di spinaci, mangia l'ordigno...trasformandosi in BRACCIOZINGA!


Lo scontro è scontato , Bracciozinga usa tutte le armi a disposizione, l'alabarda spaziale non c'è ma  tronco d'albero va bene lo stesso per la citazione d'obbligo a Goldrake.


Storione (non il pesce) forte e folle, lo stile di Pennacchioli si vede che non è quello della Old School e apporta un pò di freschezza nelle sceneggiature, le tavole di Dossi sono dettagliatissime e i suoi Timoteo e Gip all'americana non hanno nulla da invidiare alla produzione statunitense.

Divertentissima.

22/02/13

Super Braccio di Ferro n° 192 - Novembre 1987 - L. 1500 - Recensione di Luca Romanelli


Timoteo - Stile marsigliese (****) testi di Alberico Motta, disegni di Tiberio Colantuoni



 Tra le numerosissime storie del filone "rapimentistico" - quelle, per intenderci, con protagonista Timoteo che le tentava tutta per involare la donzella a BdF ma finiva puntualmente saccagnato - è forse la più divertente in assoluto. Un ispiratissimo Motta, a suo agio come non mai quando si tratta di dar sfogo ad un po' di sano sadismo, ne fa passare di ogni al bestione, fino al geniale finale in cui il poveraccio, pesto e scornato, smette i panni di gangster à la Belmondo e prega letteramente Braccio di tornare a pestarlo old style. Si ride come matti dalla prima all'ultima vignetta.



Trinchetto - La mappa falsa (**) disegni di Tiberio Colantuoni
Il vecchiaccio frega una mappa del tesoro a Pisellino approfittandosi della sua ingenuità infantile, ma il suo losco piano non andrà a buon fine. Trama ultra-standard e nessuna sbronza, niente di che.



Olivia - Il cappellino nuovo (**) disegni di Pierluigi Sangalli
Vecchia storia breve ristampata per l'occasione. Olivia scommette con Pisellino che quel distrattone di Popeye le farà i complimenti per il nuovo cappellino, ma il guercio (essendo, per l'appunto, limitato di veduta) manco se ne accorge. Carina.


Braccio di Ferro - Il filtro di circe (***) disegni di Pierluigi Sangalli



Bacheca, che come è noto produce più filtri del Laboratorio Acqua Acetosa, se ne inventa uno che trasforma gli uomini in cinghiali. Sarà Braccio, al solito, a sventare il suo piano a suon di castagne spinaciose. Vale la pena di segnalare la sequenza in cui Timoteo si dimentica all'istante di quell'attaccapanni di Olivia e si allupa di brutto alla vista di una biondona che ignora essere sua madre trasformata. L'ombra dell'incesto in un fumetto Bianconi. Ma quanto erano avanti?

Poldo - Sbafando s'impara (***) disegni di Tiberio Colantuoni
Lo Sbaffini, maestro nell'arte di intortare quel fesso di Casagrossa, stavolta si becca un fracco di legnate, ma saprà sfruttare a suo vantaggio anche i lividi. Molto divertente, come quasi tutte le storielle in cui appare Barbaspina, a mio parere personaggio fin troppo sottovalutato.

Trinchetto - Barbera e psicopittura (***) disegni di Pierluigi Sangalli




Braccio e Olivia credono che a Trinchetto abbiano ceduto le rotelle e, su consiglio di un simil-Freud (in realtà l'amico Oreste), gli somministrano l'unica medicina che possa soddisfare i suoi desideri repressi (sì, proprio quella). L'inganno verrà scoperto col solito metodo dei fumetti Bianconi: ascoltando gli imbroglioni che hanno la pessima abitudine di spiattellare tutto a voce alta. Divertente, come tutte le storie con al centro i raggiri del vecchio sbevazzone.

Braccio di Ferro - Invenzioni strampalate (****) testi di Alberico Motta, disegni di Pierluigi Sangalli




Il guercio, folgorato dall'incontro con uno scombinatissimo ex compagno di scuola, viene colto dalla sindrome di Archimede (quello della Disney) e si mette a ideare cose astrusissime come l'ombrello a copertura totale o la bici a ruote giganti "per non finire nelle rotaie del tram". E il bello è che due loschi tizi dell'ufficio brevetti cercano pure di fregargliele! A completare il quadro, le manovre altrettanto sporche di Poldo il manigoldo. Genialate marca Motta a iosa.

Poldo - La sfida dei panini (**) disegni di Tiberio Colantuoni

Incredibile ma vero: esiste qualcuno che non solo ha l'ardire di sfidare Poldo a chi mangia di più, ma è pure lì lì per batterlo. Non fosse che il viscidone chiama in aiuto con l'inganno l'amico Braccio, che con un pugnazzo ben assestato fa sputare allo sfidante tutti i panini ingoiati (bleah).

Grissino - Sedia su misura (**) disegni di Pierluigi Sangalli

Nella media delle storie sul gigante cleptomane inconsapevole. Personalmente non sono mai stato un suo fan sfegatato.


Timoteo - La cattura di Joe (***) testi di Alberico Motta, disegni di Tiberio Colantuoni


Timoteo è causa involontaria dell'evasione del terribile Joe Bestione (non è chiaro se sia un cognome o un soprannome) e gli tocca riportarlo in galera se vuole evitare di finir dentro a sua volta. Ma sarà il solito Braccio a sistemare le cose. Si ride soprattutto per i tragicomici tentativi del figlio della strega di ricondurre Joe in gattabuia, uso di armatura medioevale compreso.

Popeye and Son-Che Papà Braccio di Ferro-serie animata 1987-Hanna & Barbera *


 

 Una delle più tremende boiate degli anni 80.

Serie animata prodotta da Hanna & Barbera per soltanto 13 episodi  nel 1987 che non fu gradita  nemmeno dal pubblico dei bambini.

Le avventure raccontano di un Popeye, con le camicie del signor Roper di tre cuori in affitto, ormai sposato con Olivia e padre del figlio Popeye Junior.

Ricordo che già rimasi male quando fu eliminata la torcia umana dai fantastici quattro in favore di quel rottame di H.E.R.B.I.E. nei cartoni animati del 1978 ma la delusione fù ancora più grande alla notizia della scomparsa di Pisellino.

Non si possono fare operazioni del genere, è come vedere Happy Days senza Fonzie , Swee'Pea è il figlio ufficiale, anche se adottivo, del nostro  Braccione e  non lo si può liquidare come un personaggio di Beatiful qualunque.

Popeye junior , biondino antipatico e privo di fascino, ha ereditato dal padre la capacità di accrescere la propria forza fisica grazie all’ingurgitazione di spinaci ma   purtroppo ne odia il sapore e preferisce gli Hamburger (Poldo…di sto bambino ne sai qualcosa?).

Olivia viene resa più "carina" con  capelli ricci e  carattere  materno, cosa che vedo come una snaturizzazione del personaggio  estrema...dall’alba dei tempi la signorina Oyl è una svampita zitella manesca ed acida.

 

  

Si è sposato anche Bluto ed ha avuto un figlio di nome Tank che è l’ovvio rivale di Popeye Jr.

 

 

La serie è stata schifata da tutti e non ha avuto successo nemmeno in dvd.

 

 


Nelle tv italiche non si fa vedere da tempo e nessuno ne sente la mancanza.
Di una bruttura che non gli permette neanche il ruolo di Trash Cult.
In tutti questi anni l’unica operazione meritevole di stima in relazione a Popeye è stata la pubblicazione dei nuovi comics della IDW rispettosissimi del background e dei characters ma allo stesso tempo "nuovi".



A proposito ho appena letto “Mars Attacks Popeye” sempre della IDW e ve lo consiglio di cuore è  un cross over divertentissimo.

Braccio di Ferro ORO N. 1 (supplemento a Festival di Soldino N. 8 del Dicembre 1965). 80 pagine (su 4 strisce), cm 18 x 25,5, recensione di Lorenzo Terranova


Correzioni al  post riguardo al ripasso  di Sandro Dossi


Numero unico, anticipatore dei classici speciali natalizi, si distingue per le dimensioni, simili a quelle della serie di ristampe Braccio di Ferro Gigante del 1977.
Non mi è chiaro se contenga storie inedite, o storie già edite rimontate nel grande formato. Quando è uscito questo albo, la collana Braccio di Ferro aveva alle spalle solo due anni di vita editoriale. Negli albi in mio possesso del periodo 1964-65 (che non sono comunque molti) non ho trovato traccia di queste storie, né l’ho trovata in quelli recensiti da Gaspare Pero nel gruppo Yahoo. Chi ci legge può aiutarci a chiarire l’arcano?

Invito al manicomio (***)
20 pagine – Disegni: Pierluigi Sangalli (matite) e Sandro Dossi (chine)
Braccio di Ferro sta passando il Natale con tutti i suoi cari, quando viene allontanato da casa da una telefonata. Si tratta di una macchinazione di Bacheca e Timoteo, che in sua assenza rapiscono Oliva, Pisellino, Trinchetto e Poldo e li sostituiscono con dei sosia robot. Al ritorno di Braccio di Ferro, i robot iniziano ad agire stranamente, facendogli credere di essere impazzito. Alla fine “Oliva” chiama il manicomio, e Braccio di Ferro viene internato. Riesce comunque a mangiare gli spinaci e a fuggire, scopre l’inganno e, sostituendosi al robot di Trinchetto, penetra nel covo dei due e, ovviamente, sono botte. Bacheca e Timoteo vengono trasformati in due alberi di Natale, per sostituire quello distrutto durante la storia.
Storia piuttosto classica nel suo svolgimento. Da notare la rappresentazione “politicamente scorretta” del manicomio (a partire dal nome), coi matti rappresentati come idioti felici. Siamo comunque nel 1965, e la legge Basaglia era ben al di là da venire.

 

La visita del Marziano (***)
12 pagine – Disegni: Pierluigi Sangalli (matite) e studio Del Principe (chine)
Classico team-up tra Poldo e Trinchetto per sbafare e sbevazzare a spese di Oliva. A turno uno dei due si traveste da marziano (il disintegratore è un nebulizzatore per il “ramato”) e l’altro finge di cacciarlo, ottenendo la riconoscenza di Oliva, e quindi l’ambito premio in panini e bottiglie. Naturalmente Oliva scopre tutto e, dopo averli spinti a litigare tra loro, riesce a spaventarli con lo stesso trucco.
Notevole la scena surreale in cui Poldo, per farsi venire un’idea, trasforma letteralmente la propria testa in un vulcano, da cui salta fuori una busta chiusa… con dentro l’idea cercata!

 

L’altalena di Paolino (**)
4 pagine – Disegni: Pierluigi Sangalli (matite) e studio Del Principe (chine)
Breve storiella in cui Pisellino gioca con un amico prepotente e sbruffone, ma riequilibra la situazione ricorrendo agli spinaci. Gnente de chè!




Un pezzo d’antiquariato (****)
8 pagine – Disegni: Pierluigi Sangalli (matite) e studio Del Principe (chine)
Storia molto carina, in cui Trinchetto partecipa ad un’asta in cerca d’affari. Il pappagallo Cocorito vorrebbe accompagnarlo, ma Trinchetto non vuole e lascia il Gip a fargli la guardia. Trinchetto cerca di acquistare un mattarello per pochi centesimi, ma un misterioso partecipante rilancia, convincendolo che si tratta di un oggetto di grande valore. In un crescendo rossiniano di offerte e rilanci, Trinchetto arriva ad aggiudicarsi il mattarello per 200 dollari. Naturalmente l’altro offerente era Cocorito che, abbattuto il Gip col pesantissimo trespolo, aveva raggiunto la casa d’aste “rispondendo” al padrone fino al 200, numero oltre il quale non sa contare! Trinchetto trova subito come impiegare il suo nuovo mattarello sul cranio di Cocorito, con grande soddisfazione del Gip.
Nelle prime storie degli anni ’60 compaiono a volte alcuni personaggi creati da Segar, come King Blozo (“Re Pinco”) o , come in questo caso, il Jeep (“Gip”), declassato da animale magico a semplice cane, poi non più ripresi per tutti gli anni ’70 e recuperati invece nell’ultima fase della parabola del giornalino (fine anni ’80 – anni ’90), quando ci fu un riallineamento alla versione americana del personaggio.


 

I soldatini di Grissino (***)
12 pagine – Disegni: Pierluigi Sangalli (matite) e Sandro Dossi (chine)
Grissino vorrebbe dei soldatini con cui giocare, e scrive a Babbo Natale. Viene accontentato, ma i soldatini più grossi che ha Babbo Natale sono comunque minuscoli per Grissino, che quindi non può giocarci. Una banda di ladri ha pianificato una triplice rapina per la notte di Natale, ma i singhiozzi di Grissino, triste a causa dei soldatini, risuonano come una sirena e fanno intervenire la polizia. Babbo Natale convince il sindaco a permettere a Grissino di prendere come premio tutti i monumenti militari della città per giocare ai soldatini.
Il meccanismo narrativo è quello classico e immutabile di tutte le storie di Grissino, ma il disegno è molto morbido e pulito, e il formato maggiore consente l’introduzione di diverse vignettone da mezza pagina, che danno movimento e ariosità alla storia.

 

I fantasmi del mare (****)
20 pagine – Disegni: Pierluigi Sangalli (matite) e Sandro Dossi (chine)
Negli ultimi tempi dei misteriosi fantasmi del mare hanno affondato numerose navi. Durante un viaggio per mare, anche Braccio di Ferro, Poldo e Oliva vengono assaliti dai fantasmi, che sbucano dalle acque e fracassano la nave. Dopo aver messo in salvo Poldo e Oliva, Braccio di Ferro scopre che i fantasmi del mare altro non sono che palle di cannone avvolte da lenzuoli, e che il tutto è un trucco di Bacheca e Timoteo per affondare le navi e depredarle. Braccio di Ferro fa giustizia a suon di cazzotti, e i due lestofanti vanno in prigione, raggiunti volontariamente da Poldo quando questi scopre che vi vengono serviti tre panini al giorno.
Bella storia (l’unica dell’albo che ricordavo di aver già letto da bambino in qualche ristampa) che richiama vagamente alla memoria alcune situazioni del classico di Segar “La nave dei fantasmi”. Gustosi i siparietti tra Oliva e Poldo che, nella tradizione Segariana, si improvvisa poeta per scroccare.