Albo della seconda serie di
Chico edita nel periodo che va dal gennaio
1975 ed almeno sino al numero
43 del
1978 ( informazioni tratte dal catalogo del fumetto italiano di
Luigi Bona e dal sito di Chico qui)
All'inizio della sua carriera
Il prototipo Chico Cornacchia disegnato da
Giulio Chierchini e
Giovan Battista Carpi nasce negli anni 50 come comprimario di varie testate dell'edizioni il Ponte poi Bianconi e successivamente Metro. Il primo
Chico Bianconi è spigoloso e con una lunga coda e ricorda più il
Picchiarello di
Walter Lantz piuttosto che il
Paperino disneyano. Molte storie del primo periodo furono disegnate egregiamente anche da
Luciano Gatto ( come potete leggere
qui).
Il personaggio venne modificato in
Papero nero , addolcito ed ammorbidito su pressione degli autori all'editore , da
Alberico Motta e
Sandro Dossi per venire incontro ai gusti del pubblico topoliniano e trasformandosi a tutti gli effetti in un nuovo personaggio.
Ringrazio
Sandro Dossi ed
Andrea Leggeri per le precisazioni.
Non bisogna farsi trarre in inganno dal berretto da marinaio del personaggio, Chico è ben diverso dal cugino bianco americano e anche dal
Daffy della
Warner Bros.
Il vero Papero Italiano è indigente , non ha parenti ricchi come
Trottolino, anzi i due nipoti
Tim e
Tom sono veramente pestiferi (come i primi
Qui Quo Qua pre
giovani marmotte) ed ha sul groppone il mantenimento di un nonno misero e pezzente di nome
Zaccaria che nonostante la tuba paperoniana vive la vita dei vecchietti reali con pensione al limite della sopravvivenza.
Bisogna menzionare anche il cane domestico
Flop, brutto, rozzo, rotondo e scemo ma meravigliosamente tratteggiato anche psicologicamente.
Chico vive nel multiverso bianconiano ed infatti molti comprimari sono gli stessi che si possono vedere nel mondo di
Provolino, abbiamo ad esempio il genialoide
professor Kraut e la mitica
Signora Rosa (forza Italia!)
La copertina è di
Alberico MottaVeniamo alle storie ed ai redazionali dell'albo
Chico- La casa dei fantasmi-disegni e storia di Sandro Dossi-Bellissima storia con una sceneggiatura degna di un albo di
Dylan Dog. Il professor Kraut inventa un campanello
"chiamafantasmi" che grazie ad ultrasuoni magnetici fa materializzare gli spiriti dell'adilà. Visto che Chico abita in un appartamento nuovo e nello studio del professore non è mai morto nessuno , i due decidono di testare l'apparecchio a casa della devota Rosa che accende ogni giorno i lumini dei morti per tutti i parenti deceduti nella sua casa vecchia di duecento anni.
Succede il putiferio, appaiono lo scassamaroni
Zio Burletta, il furibondo
Nonno Garibaldino, la fanatica delle pulizie
nonna Sgobbina, la
bisnonna soprano, il
bisnonno pirata cannone compreso e... brrrrrrrr ( i disneyani è meglio che coprano gli occhi)
il fantasma del fantolino della cameriera della bisnonna soprano ucciso dalla mamma (novella Franzoni) che l'aveva buttato dalla finestra perchè non sopportava i suoi strilli (cose del genere lo ho lette soltanto su
Cronaca Vera). Il pargolo inoltre ( politically correeeeeectttttt yuuu-uuuuuh doveeee seiiiiii?) viene usato come arma contundente dalla stessa signora Rosa in lotta contro gli spettri dei suoi parenti trapassati.
I morti viventi distruggono lo studio di Kraut e la casa di Rosa. Lo scherzoso Zio Burletta attacca il campanello chiamafantasmi alla coda del gatto della povera Rosa. Il felino fugge nel cimitero del paese e Chico recupera lo strumento infernale che ahimè gli scivola tintinnando...come direbbe
Tiziano Sclavi benvenuti a
Buffalora! Cinque stelle per questa versione comica di
Evil Dead di
Sam Raimi! Grande
Sandro Dossi*****
Chico-a pesca sul fiume- novella con i famosi collages di
Mario Sbattella**
Pubblicità
"Popeye" con bella illustrazione di
Pierluigi Sangalli.
Chico-Bagnino difficile-disegni e storia di Alberico Motta-Chico fa il bagnino per bene e le prende da tutti. Il papero s'incazza e decide di adottare la filosofia dello
ZEN (quello di Palermo tipo
Mary per sempre). Il bagnino bullo svuota lo stabilimento balneare per la gioia del gestore****
Chico-il tesoro sepolto-disegni e storia di Alberico Motta-storia di routine, nello stomaco di un pescione pescato c'è una mappa ed il papero s'imbatte con i pirati***
Chico-strategia di caccia-disegni e storia di Alberico Motta-piccola storia alla
Looney Toons con il "cacciatore cacciato" (il primo
scacciapensieri Polistil comprato un secolo fa...qualcuno lo ricorda?)***
Tim e Tom-gli uomini preistorici-disegni e storia di Sandro Dossi-Viaggio al centro della terra di
Verne rivisitato da Dossi con cavernicoli contro palafitticoli. Chico dimostra una forza fisica quasi popeyesca in alcuni frangenti.***
Il lupo e la gru-Fiaba illustrata bene da
Mario Sbattella***
Zaccaria-una monetina equivoca-disegni di Alberico Motta-Zaccaria elomosina da quel tirchione di Chico dieci centesimi ed è tentato di giocarli al cinodromo. Un ladro ruba le miserie del vecchio pezzente che lo insegue per riavere il maltolto. Viene coinvolto anche un povero poliziotto che vorrebbe tranquillamente farsi i capperi suoi ma viene obbligato da Zaccaria a rincorrere come
Aldo Fabrizi ne "
guardie e ladri " il novello
Totò.
In realtà il criminale è un falsificatore di monete da dieci centesimi e Zaccaria viene elogiato per aver contribuito alla cattura del malvivente. Il povero vecchio va a giocarsi gli spiccioli recuperati alle corse dei cani come desiderava. Una botta di vita...sigh!****
L'olimpo di Chico di
Sandro Dossi***
Pubblicità Geppo con illustrazione di
Pieluigi Sangalli.
Consigliatissimo ed essendo albo che (ancora) non rientra nel circuito del collezionismo si trova a pochi euro ( trovandolo...s'intende)