19/10/21

Chi lo ricorda Gatman?


Paperinik scansate che c'è Gatman
La maggior parte delle storie erano disegnate da Giorgio Rebuffi (la cover è sua e si vede) che ne era anche il creatore.
Io molte avventure le ho viste disegnate da Gino Scotto Esposito e Guido Scala.  
Gli anni settanta erano il periodo d'oro Cenisio, quando oltre a quelle americane la casa editrice pubblicava un bel po' di storie di artisti italiani...però mentre su Tarzan o Lassie si copiava il canovaccio delle strips U.S.A. nel caso dei Looney Toons si utilizzava il metodo "Disney"  condendo  i characters con tanto spirito tricolore.
A proposito del Tarzan Cenisio, ricordo di aver letto che alcune storie furono realizzate da Berardi e Milazzo ed ho sempre avuto la curiosità di leggerle...mai avuto il piacere di beccare su un sito il titolo delle avventure in oggetto... peccato.

05/10/21

Le origini di Bluto (e di Brutus)

 


Bud Sagendorf raccontava che  E.C. Segar prese l'ispirazione per  Bluto dall'attore britannico Eric Campbell (1879-1917). Probabilmente lo ricorderete, Campbell era quell'omaccione che interpretava il rivale ricorrente di Charlie Chaplin in molti cortometraggi.
Segar era un grande fan di Chaplin e ne disegno anche le avventure a fumetti.

13/05/21

I classici del fumetto di Repubblica serie oro: Maxmagnus c'era una volta un re (2005) ...ovvero grama è la vita per chiunque venga dopo il Raviola*****



I classici del fumetto di Repubblica (la serie oro...perchè quella mignon sacrificava troppo le tavole con il suo formato) è stata un opera editoriale importante, forse la migliore in Italia riguardante il fumetto, averla completa da veramente un visione "universale" del media, tra Marvel, Dc, Bonelli, Disney, indipendenti, graphic novel, Bédé e sudamericani penso che la serie abbia pubblicato tutto quello che serve ed ad un prezzo irrisorio. 
Mettiamoci anche che la serie "I Classici" non ha valore collezionistico e quindi nelle varie librerie dell'usato i volumi costano intorno ai 2€, privarsi di questa serie è veramente da folli.
Oh potete comprare anche le recenti edizioni del MaxMagnus ma se beccate il volume che recensisco risparmiate un bel pò di dindini e siete felici lo stesso.
Leggere è più importante che spendere.

28/04/21

Geppo speciale, supplemento al Geppo n. 67 del luglio 1980, Edizioni Metro. (Quando gli speciali di Bianconi erano veramente speciali)


Il buon Florindo Fusco mi ha inviato la recensione di uno speciale di Geppo pubblicato negli anni ottanta.

Dopo aver letto la sua mail ho acquistato subito l'albo su Ebay (era l'unico inutile che state a cercà) perchè questo speciale contiene soltanto storie del periodo di platino del bravo Sangalli, i meravigliosi anni sessanta, prima che Bianconi spremesse Pier Luigi come un limone per fargli macinare centinaia di tavole al mese. E' la prima volta che spendo ben 9 € per un singolo albo pubblicato da Renatone ma per un giornalino in formato "gigante" ogni tanto si può fare, costa sempre meno di un volume da libreria e il numero di pagine è lo stesso se non superiore. 

Bianconi negli anni ottanta pubblico un bel po' di speciali preziosi e corposi tipo quelli di Soldino "tutto Carpi" o come quello di Geppo oggetto della recensione di Florindo.

Dubito che queste storie verranno ristampate nel breve periodo, mentre Braccio Di Ferro impera ed è tornato con successo in edicola (grazie Cosmo) e in libreria (grazie Salani) di Geppo non si vede più nulla dai tempi di Rw Lion...inoltre adesso assistiamo ad uno strano fenomeno di "pulizia", se del fumetto d'antan non si trovano le tavole originali perfette non si ristampano le storie, cosa malvagia dal mio punto di vista...non sempre la storia meglio conservata è la più interessante e divertente.

Dei fumetti Bianconi che io sappia non è che si sia salvato un granché degli originali...almeno così mi raccontavano Dossi, Sangalli e Motta.

Rimpiangeremo per sempre Annexia e la sua cura maniacale.

Luca Montagliani & company quando ristampavano Rebuffi per essere "completi" scannerizzavano pure le pagine degli albi e le restauravano.

Vabbè recupereremo (quando possibile) gli originali fino a che avranno un costo sostenibile.

31/03/21

Sandro Dossi: Le origini Bianconiane di Nonna Celesta...non guarderete più Trinchetto nello stesso modo (di Lorenzo Terranova)

 

Sfogliando alcuni albi della seconda serie di Popeye, mi sono imbattuto in un dittico di storie di Sandro Dossi del 1979 con l'introduzione di Nonna Celesta nell'Universo BraccioBianconico, una chicca di cui non avevo memoria (e con un Trinchetto finalmente bastardo quanto il Poopdeck Pappy di Segar)!