17/02/13

Il celtico Tarvos-L'Asterix Friuliano-Recensione di Luca Romanelli




Il nome di Sandri Di Suald, con ogni probabilità, risulterà totalmente sconosciuto ai non friulani, ma per almeno tre generazioni di suoi corregionali ha rappresentato un punto cardine della loro educazione fumettistica. Tra il 1978 e l'80, infatti, i suoi otto volumi della saga del celtico Tarvos conobbero un successone, soprattutto tra i giovanissimi, ben lieti di riscoprire la storia del lontano Friuli facendosi nel contempo due risate. Già, perché il buon Di Suald, ispirandosi dichiaratamente allo spirito (e un po' anche alla grafica) del ben più noto Asterix, riscrive da par suo il Trecento allorquando la sua terra era popolata da celtici tanto simpatici quanto battaglieri, sempre pronti a pugnare contro il nemico veneziano: ma più che con spade e lance, Tarvos e i suoi amici risolvono le questioni alla 'gallica', ovvero con pugnazzi e calcioni che fanno volare i malcapitati ad altezze siderali. I volumi non sono di facilissima reperibilità, ma vale la pena di sudare un po' per rintracciarli: l'umorismo che l'autore inietta in ogni pagina è abbondante e contagioso, le annotazioni storiche gustose e i personaggi adorabili. In questa storia, facente parte del secondo volume, i nostri eroi si ritrovano a fare un viaggetto nel tempo di ben cinque secoli, fino a giungere nel Friuli ottocentesco in procinto di essere 'liberato' dai piemontesi. Da gustare fino in fondo. Magari con un paio di grappini di accompagnamento.

15/02/13

Flop - Il prezzo della vita - Un'avventura completa di Chico scritta da Alberico Motta e disegnata da Sandro Dossi

Anni prima che Neil Gaiman e Chris Bachalo realizzassero quel capolavoro che è  "Death l'alto costo della vita"  i nostri eroi bianconiani Motta e Dossi si erano interrogati sull'entità del  prezzo da pagare.
Sandro su Facebook dice che sono esagerato, ma io alla lettura di questa storia la prima cosa che mi è saltata in mente è il teatro di Eduardo De Filippo, non so perchè ma ho immaginato l'erede di Scarpetta al posto di Chico nella sua Napoli antica e fascinosa... sarà stata quella morte,  finta come gli spettri di "Questi Fantasmi".
Una storia  di Chico e Flop dove per vivere la gente è disposta a rubare e corrompere... pubblicata su di un albo per bambini degli anni settanta.
Sarebbe stata una storia ancora più bella se la magra falciatrice fosse stata quella vera, asservita anche lei al demone denaro...ma di questi tempi chi mai potrebbe sopravvivere se dovesse pagare?
Buona lettura e ringraziate Sandro che gentilmente ci ha concesso le tavole.



 
















14/02/13

FuturoZero n.3-Febbraio 1993-Edizioni Sistemi Caotici-1993****


La rivista  Totem nella sua versione umoristica aveva avuto un discreto successo commerciale grazie agli strepitosi fumetti francesi tratti da  Fluide Glacial ed i divertenti redazionali e fumetti di Luca Boschi  (ricordo Lupo Nolberto e Remorenzo Rizzuto).
Nacquerò quindi sull’onda vari magazines-fotocopia  come Humor ed Animal Comic che contenevano perlopiù materiale italiano. Proprio dalle ceneri di Animal arriva FuturoZero, rivista che ereditò un bel po’ degli autori della rivista defunta e che  uscì nelle edicole per soli 3 numeri nel 1993.  Sembra impossibile che FuturoZero sia una rivista di  vent’anni  fa,  nei redazionali si parlava dei primi vaffanculo di Beppe Grillo e si metteva alla berlina la religione. Riviste del genere erano le antesignane dei portali web dediti all’umorismo acido e alla satira corrosiva. Un bel leggere, si respirava libertà espressiva.

Passiamo direttamente alla parte balloonara.

1)  Salamini Assassini di Massimo Cavezzali l’araldo della sintesi grafica ma non di contenuti. Max  qui  prende per il culo i ragazzotti  depressi degli anni novanta, quei tipi simpatici che gettavano sassi dai cavalcavia perché figli di una provincia apatica e priva di sbocchi. I tipi della storia si vogliono fare ammazzare per provare emozioni forti. Per fortuna arriva la mitica Ava la papera, il sogno erotico di Paperino e di tutti gli uccelli in genere, che  fa scoprire ai giovini sfigati le gioie del sesso. Ava è un sogno di carta, l’evoluzione logica di Betty Boop.
Chi non vorrebbe incontrare un concentrato di cervello  d’oca e corpo da pin up pronta a soddisfare  maschi fortunati?***

 


2) Endiuo’rol di Luigi Simeoni (Sime) : Strip che percula la pop art**

3) Marzia Scooter di Marco Petrella: minchiata arty**

 

4) Little Rattle di Daniela Durisotto: divertente avventura di una teenager alla scoperta del batacchio . La Durisotto aveva un bel tratto manghesco , ricorda certe cose dell’americano Ben Dunn. La storia è divertente, peccato che la Durisotto si sia data alla pittura come molti altri delusi  del fumetto nonostante abbia lavorato anche  per il pregiato mercato bd francese****

 

5) Kids generation K: testi di Maciste e disegni di Sauro Ciantini: Questa storia dei Kids Generation K è una delle più divertenti dell’albo, è sempre  satira di giovani disadattati  ma qui la ghenga decide di punire il famoso “Baffo” televisivo che scassava  i maroni con le sue televendite gia negli anni 90. Tossici, prostitute, mendicanti, neghèr senza fissa dimora e cinema di serie b. Cult****

 

6) Terminator di Luigi Simeoni (Sime): Fantastica storia di due terminator : Arnold Schwarz (con la faccia di Wojtyla) e Arnold Negher (con la faccia di Gary Coleman). I due androidi  devono tornare nel passato ed uccidere Sara Condor  ma approdano per errore nel bel mezzo della seconda guerra mondiale.  In pratica le Sturmtruppen contro un  Papa ebreo e un  nano di Harlem. Preferisco questo Simeoni qui a quell’attuale bonelliano****

 

 


7) I sottotitolati in Basta che Respira: Uno dei miei culti personali , i sottotitolati mi hanno fatto sempre scompisciare. Greg, si proprio quel Claudio Gregori  di Seiunozero su  Radio2 , il compagno comico di Lillo Petrolo e cantante dei “Latte e i suoi derivati” nasce come fumettaro. Aveva idee da vendere che poi sarebbero esplose in musica, tv, cinema e teatro. I sottitolati sono dei buzzurri romanacci che parlano peggio di come magnano e pensano soltanto alla fica. Il buon Greg si prodiga di tradurre al volgo, in aulico italiano, le fregnacce sgrammaticate e grevissime di questa combriccola di ultrà. Una goduria. Bonus  a fondo pagina le avventure di SuperZombie , un Simon Garth menefreghista.
La doppietta è per me capolavoro*****

 

 

 

7) Dio S.P.A. di Massimo Cavezzali: la versione poco mistica e  cavezzalliana del creatore. La strip vive ancora sparsa sul web  e su facebook****

 

8) Gran Finale con “Nuovo Killer Sorpresa” sempre di Greg****

 

C’erano su FuturoZero anche vignette dello straordinario Massimo Bonfatti, uno dei più grandi disegnatori umoristici italiani  che ha realizzato il miglior Cattivik  di sempre e ci ha regalato quel capolavoro di Leo Pulp che dovrebbe stare in tutte le librerie degli amanti del fumetto.

 


FuturoZero potrebbe  avere un certo  interesse dal punto di vista collezionistico perché contiene alcune delle prime cose di Leo Ortolani, la striscia della “Cosa dello Spazio” , parodia del film di John Carpenter che non mi pare sia mai stata ristampata.

 

13/02/13

Se solo potessi


Scrivo di getto, qualcuno corregga.
Se solo potessi comunicarvi l'emozione che provo ad interagire con Alberico Motta, anche se soltanto in maniera virtuale vi gratificherei con una gioia immensa. Alberico è un vulcano di idee e lui era creatore di molti dei personaggi che ha ideato e sceneggiato. A lui ho fatto la proposta relativa al web, anche se mi ha fatto capire di essere al momento interessato soltanto all'amarcord (come biasimarlo?). Ha creato uno dei personaggi più moderni per il panorama umoristico italiano, quel Nerone di cattiveria pura , priva di moralismi e sensi di colpa. Nerone è un personaggio eternamente giovane. Motta  mi ha proposto di creare una sorta di museo del fumetto dimenticato su Retronika, che andrà a sostituire il concorso (quello in atto è ancora in corso) . Io ho aderito con gioia ed attendo i suoi tempi di scansione ed i meravigliosi messaggi lunghi come ebook. M'inorgoglisce, mi sento come John Titor, ho fatto un viaggio nel tempo e sono  entrato a far parte della redazione Bianconi. Ha detto che mi spedirà un paio di storie con Nerone che fa fuori tutti i personaggi rompiballe degli anni settanta  ed un altra che si prospetta epica con Pierino intitolata "Picciotto" che a suo dire era una cosa improponile in un fumetto  per bambini  ma che Bianconi pubblicò lo stesso. Sono lusingato, onorato , felice come un bambino. Spero che il mio minuscolo bloggucolo  cresca solo per dare visibilità a LORO , gli autori , quelli che ci hanno fatto passare pomeriggi indimenticabili... quando non c'era la tv con i cartoon 24 ore su 24, LORO che ci coccolavano quando avevamo la febbre, LORO che ci consolavano dopo una giornata storta.

10/02/13

L'impossibile emancipazione di Pisellino-Il Look di Pisellino di Sandro Dossi-tratta da Braccio di Ferro n.46 del Marzo 2000-Editoriale Metro

Profonda storia di Sandro Dossi , che spesso sfruttava la libertà di casa Bianconi (qui Metro) per realizzare avventure meno leggere di quel che sembrano ad una prima lettura.


Molti si saranno  chiesti se il povero figlio adottivo di Popeye fosse contento di vestire come un  poppante all'apparente età  di  una decina d'anni. ..ebbene no! In questa storia piena di risvolti drammatici  scopriamo che Olivia, come nei peggiori articoli di Cronaca Vera, obbliga il ragazzino  a vestirsi Chicco contro la sua volontà e non vuole nemmeno che si lavi troppo spesso. Per uno battezzato con gli spinaci e che ha  il nome di  Scooner Seawell Georgia Washenting Christiffer Columbia Daniel Boom (abbreviato Swee'Pea)  e nato a Demonia è un grandissimo affronto. E' giusto che il povero ragazzino venga schifato dalle coetanee e subisca il bullismo dei compagnetti carogne?


Per fortuna una vera amica indica la via di Roberto D'Agostino al protagonista che comprende che per essere accettato dalla cumpa deve uniformarsi.



Pisellino si scontra subito con la micragnosa signorina Oyl, ormai eterna zitella in meno pausa e disperatissima housewife che ha  perso la speranza che un marinaio orbo la sposi .
Olivia è incazzata con il mondo e si sfoga con il poverino che vuol soltanto essere "normale".


Solo... capite? ...Solo e senza amici nel periodo delicatissimo della   preadolescenza. Mano al salvadanaio Pisellino! Riscattati prima che la tua matrigna scopra il videopoker e faccia fare una brutta fine ai tuoi risparmi!
"Jovannotto" è lui l'icona giusta  a cui ispirarsi!


Eccolo il novello ed orgoglioso  Fonzie che  viene acclamato dalle sbarbine  ed ammirato dai galletti! Bastava così poco! Un ragazzo che vive la sua età serenamente...Ma...



...la megera  è in agguato e approffitando dell'assenza pernne del padre adottivo umilia il povero Pisellino.


Il ragazzino è pieno di appuntamenti , si cura e si profuma come ogni latin lover che si rispetti, ma Olivia si prodiga ad  instillare  pesantissimi sensi di colpa al fanciullo,  cosa in cui sono espertissime tutte le mamme italiane.



Ma vuoi vedere che alla fine aveva ragione lei? La donna è mobile...nell'arco di cinque pagine è gia passata la moda "Gimme Five" ed il povero Pisellino viene schifato  in favore di  un futuro Lapo Elkann di nome Toby.



Tutto è bene quel che finisce bene.