30/04/13

The Evil (le radici della paura)-1978-U.S.A.-Regia di Gus Trikonis-DVD Terminal Video***



Produttore Terminal Video-v.m. 14 anni- Durata  78-Titolo Originale "The Evil"

Attori Andrew Prine  -  Emory Souza  -  Victor Buono  -  Robert Viharo  -  Richard Crenna  -  Milton Selzer  -  Lynne Moody  -  Joanna Pettet  -  Galen Thompson  -  Ed Bakey  -  Cassie Yates  -  George O'Hanlon Jr.  -  Mary Louise Weller

Produzione Terminal video italia srl U.S.A. 1978
Formato 4:3 - 1.33:1
Lingue e Audio Italiano Dolby Digital 2.0 Mono

Un classicone misconosciuto  pieno d’atmosfera.
La trama riguarda il professor C.J.Arnold  psicologo che con la compagna Caroline acquista  una grande villa per trasformarla in una sorta di S.E.R.T. Come da tradizione horror una bella casa in California che costa poco non è mai un affare.

28/04/13

Una giornata a Bergomix...Sandro Dossi in action!



Finalmente ho potuto conoscere "live" il grande Sandro, nonchè la nuova lega fumettara partorita da Bergamo. Si è discusso molto di possibilità remunerative e di pubblicazione per  gli autori emergenti che vadano oltre  l'autoproduzione.



Ho visto gli interessanti lavori di  Filippo Curzi  (L'Insonne-Marvel vs Capcom 3), Marco Ventura (Norby-Milite Ignoto), Enzo Furfaro (Atlantide-Milite Ignoto), Michele Carminati (Valgard-Flower ) ed  il talentuoso staff di Prequel
Ho  conosciuto il grande Orlando Furioso , il papà di Fumetti di Carta che ha sicuramente più conoscenza di me del fumetto moderno  e mi ha invogliato ad acquistare qualcosa di nuovo (me misero, me tapino). 
Io da buon retroniko ho spostato tutta la mia attenzione al grande Sandro...un ragazzo tra i ragazzi. 
E' stato un vero piacere sentirlo discutere della situazione meravigliosa del mercato negli anni sessanta-settanta, dove tutti quelli che avevano matita e pennello avevano la possibilità di provare a fumettare, gli editori rischiavano e le riviste contenitore erano trampolino di lancio per molti emergenti. 
E' stato un onore conoscere la gentilissima  Loredana Motta, eterna compagna di Sandro,  con cui ho discusso piacevolmente e che è fonte di anedotti inesauribile. Ad esempio non sapevo che la signora Dossi collaborasse in alcune sceneggiature del marito ed è stato bellissimo ascoltare la dolce versione femminile dei "fatti" inerenti il fumetto umoristico italiano. Dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna.
Tornando a Sandro ha sparato Geppi, Bracci  e Abelarde spaziali a velocità da rotativa.
Tutti gli sketch erano fantastici e curati....ma quando ha tirato fuori le sue tavole inerenti al periodo Disney-Warner-Hanna & Barbera ...aaaahhhhhh!
Che meraviglia! Roba da sindrome di Stendhal  (guardate un pò qui)


Godetevi Sandro Dossi in Action!



25/04/13

Birba e Spacca - Acido Potabile (storia completa)

Nella mia lunga carriera di lettore è la prima volta che incontro questi due galletti.
Il disegnatore è  confermato come Giuseppe Perego (grazie alla cricca del Vintagecomics).
Le tavole sono tratte  da "Le storie di Tiramolla", anno XVII , numero 3 del 1977  ma il tratto e la sceneggiatura dell'avventura mi fanno pensare a qualcosa di concepito parecchio tempo prima degli anni settanta, infatti Aumaldo scrive sul forum del Vintagecomics che altre storie con i due pollastri si trovano sugli albi di Cucciolo degli anni cinquanta.
Godetevi questa chicchetta con Birba, Spacca e la volpe Gratta.


21/04/13

Due Nonne Terribili! Nonna Celesta contro Nonna Abelarda! Disegni di Sandro Dossi e Giovan Battista Carpi

Un lavoro gramo, come il riordinare la soffitta, a volte porta delle soddisfazioni.
E' la prima volta che apprezzo una storia sbattellata ma questo è un cross over con fiocchi.
La storia "Due Nonne Terribili" l'ho trovata su Braccio Di  Ferro numero 555 del 1989.
La storia è tutta scritta e disegnata egregiamente da Sandro Dossi ma Abelarda e Soldino sono presi dalle meravigliose tavole di Giovan Battista Carpi, forse il più apprezzato tra i disegnatori della vecchia di Bancarotta.
Pisellino è un avido lettore degli albi di Soldino, Nonna Celesta è gelosa perchè il figlio di Popeye fa paragoni con la vegliarda di Castiglia.



19/04/13

Ed Wood-U.S.A 1994-regia di Tim Burton*****



Lo posso dire che secondo me è il miglior film di Burton?
Non sono mai stato un gran fan di Tim, è troppo semplice goticheggiare un plot, ormai è prassi comune quella delle favole all'aceto balsamico. E' vero che probabilmente è stato il primo a respirare l'aria emo di questi giorni , ma se le prime prove profumano di novità dopo un pò l'odore acre  del suo cinema allo zucchero di canna  infastidisce. Ormai vedo i suoi film con la stessa passione con cui un operaio della Ferrero mangia un Ovetto Kinder. Però...la figura di Edward Davis Wood Jr è talmente affascinante, luminosa, originale e divertente che neanche il re del fosco è riuscito a spegnerne la luce. La storia di Ed è la storia di tutti gli artigiani di cinema sino agli anni ottanta. Ne  abbiamo avuti di Wood in Italia, i vari  Massacesi e  Lenzi  che facevano cinema con gli scarti di  altri  set, registi da "buona la prima" e senza fondi che sfornavano cinema commerciale che divenne "giusto" culto.
Non si può  valutare un film soltanto dalla bellezza concreta, bisogna soppessare i mezzi a disposizione , la fatica, le idee che sopperiscono ai soldi. E' vero che Romero fece la Notte dei Morti Viventi con due dollari ma mica possiamo vivere di soli capolavori?
La vita è fatta di caviale e mortadella.
L'unica differenza tra i filmakers nazionali  e il "peggior regista mai esistito" è che il povero Ed intendeva sfornare il suo capolavoro alla "Orson Welles" mentre i tipi di Cinecittà  erano spesso consapevoli di produrre monnezza.
Quel gran paraculo superdotato di Johnny Deep è qui nel ruolo della sua vita, altro che pirati, cercalibri e badanti di mamme obese. Deep è un Wood straordinario.
Lisa Marie (fortunatone di un Burton) buca lo schermo con  le enormi tette di Vampira.





Gigantesco Martin Landau nel ruolo di Bela Lugosi, un grandissimo attore che interpreta un grandissimo attore, una matrioska artistica.
Checcamente perfetto Bill Murray, mostruosamente in parte George Steele, puff... tutti bravissimi (anche quell'odiosa della Jessica Parker).



Non una scena resta nel cuore dell'appassionato ma tutto il film , il battesimo, la prima di Glen or Glenda, la produzione di Plan 9 from outer space...
Mi accingo a comprare immediatamente il Dvd  e un golfino di cachemire rosa



17/04/13

Geppo Inferno 2000 di Sandro Dossi-2011-10 €-“Andrea Leggeri Editore”*****


Prima di parlare della storia voglio elogiare l’operato di Andrea Leggeri, l'editore di questa operazione no profit che ha fatto stampare la riedizione “perfetta”. 
Il volumetto è la rappresentazione fisica di un sogno,  il paradigma della ristampa-tipo che vorrebbero leggere tutti i metrofans :



  1.  Formato classico con costina che riprende il logo originale Bianconi 
  2.  Copertina di un bel giallo anni ottanta che in edicola si farebbe notare senza sgomitare 
  3.  Prezzo umano per una tiratura limitatissima (appena 200 copie)
  4.  Carta pregiata che fa risaltare le precisissime tavole di Sandro Dossi
  5.  Apparato redazionale con i controcazzi con genesi della storia, biografia ed intervista dell’autore, chicche di produzione e gossip che vengono apprezzate dall’appassionato, dei veri e propri “inserti speciali” che  motivano il prezzo dell’albo e lo rendono acquisto obbligato.

Geppo Inferno 2000 , come si legge nell’intervista a Sandro Dossi realizzata  da Leggeri, era nell’opinione dell’autore, qualcosa di molto più vasto. Sandro avrebbe voluto rifare tutta la Divina Commedia in chiave umoristica, ma Bianconi era impaurito dalla vastità dell’operazione e quindi limitò il tutto al solo inferno che fu pubblicato per la prima volta  in Geppo n°116 Speciale del Luglio 1984


L’opera è matura, le gags sono quasi adulte e alcune scene, come quella della tortura ai dannati, audaci per un albo per bambini. La trama narra di Dante in versione giornalista incaricato da Satana per pubblicizzare un Inferno in cui non crede più nessuno.Tutto cambia e anche i demoni del moderno Ade bianconiano sono corruttibili . I dannati ricchi fanno la pacchia in barba ai condannati privi di sghei. L’inferno di Geppo è il mondo reale, la satira di Dossi è diretta e pura. Le citazioni seminate da Sandro sono tante, nelle tavole è possibile trovare rielaborazioni delle illustrazioni infernali del Dorè, i nomi dei diavoli non sono quasi mai di pura invenzione ma riprese da  “dizionari infernali” e tomi di magia nera, si sente il profumo dell’Inferno di Bioletto e Martina,  della mitologia Barksiana, dei mostri di Segar e dell’opera originale del sommo poeta. 
Il tutto però è filtrato dalla solarità dei disegni meravigliosi di Sandro, qui ai suoi massimi. 


Dossi continua a reputarsi artigiano ma sul suo Geppo la mano è d’artista puro, che precisione,  che finezza , che pulizia, sembra impossibile che Sandro riuscisse a produrre centinaia di queste tavole in un mese. Le panoramiche  sono piene di particolari, gli esterni sempre perfetti, le riproduzioni di luoghi reali fedelissime. Un anedotto che voglio svelarvi relativamente alla precisione del tratto di Sandro riguarda proprio la mia lettura dell’albo avvenuta ieri sera…la copia che ho di Geppo Inferno 2000 aveva una dedica personalizzata con un disegno del maestro…siccome si rivolgeva ad un certo  “Salvatore” pensavo fosse un’illustrazione originale in cui il diavolo buono dialogava con il serpente tentatore. Il tratto era così pulito che  ho creduto  fosse una stampa! Ieri in controluce ho visto l’inchiostratura , piccolissimi segni di matita e data e firma del  2013, da lì ho capito che quel “Salvatore” ero io …pazzesco! A proposito , non è da complotto  illuminista il fatto che il perfido rettile biblico degli albi bianconi si chiamasse “Salvatore”? Colui che tentò Eva da cosa avrebbe dovuto salvarci?


Albo culto da conservare gelosamente  e che sicuramente, visto il bassissimo numero di copie in circolazione diverrà in futuro di grande valore collezionistico.
Rubatelo al primo fortunato possessore di vostra conoscenza, così infrangendo  uno dei dieci comandamenti  sarete sicuri di poter finalmente conoscere dal “vivo” il nostro amatissimo diavolo buono.

11/04/13

Gatto Silvestro Implacabile Maldestro...I Looney Toons dei fratelli Pagot..."Oh no! Su De Rica non si può!"


Partita negl anni sessanta e durata per una decina d'anni , questa serie di "Carosello" realizzata  per i prodotti "De Rica" era realizzata  dallo studio di  Toni e Nino Pagot, gli stessi  di Calimero e Grisù. La resa è strepitosa ed il tratto ricorda quello di Fritz Freleng (per Gatto Silvestro) mentre Titì sembra una versione anemica del pulcino nero creato (almeno così la buonanima ha sempre affermato) da Carlo Peroni.
Il tormentone felino era “Oh no! Su De Rica non si può!” , esclamato dopo rocamboleschi inseguimenti che finivano sempre in zona "spot".


Godetevi questo spot del 1976 preso da  Youtube:

07/04/13

Fantasia del buonumore-maschere e comici dell'Editore Gioggi... ovvero quando negli anni cinquanta Pulcinella uccise Gatto Silvestro


 

Ieri ho trovato al mercatino una raccolta di fumetti dell'editore Gabriele Gioggi  intitolata "Fantasia del buonumore" che credo databile al  1955  (supplemento n.1 al Gatto Felix del 1954).
L'albo è il numero n°6 della "Serie Albi Giganti" (grazie Aumaldo)
La copertina è in condizioni disastrate (e non la posto) all'interno ci sono  tre albi a fumetti del Felix the cat  americano lucidate da Tullio Palasciano. L'impressione è che anche le sceneggiature siano state adattate e che vi siano anche degli inserti  tutti italiani.


Il Felix "lucidato"

Su Felix c'è poco da dire, la parte interessante della raccolta è l'ultimo albo, un Pulcinella del 1954 ?...questa è la data vicino alla  firma scritta su alcune  storie.
Il Pulcinella dell'editore Gioggi è quindi  antecendente  al periodo indicato sulla guida del Bono che da il primo numero datato 1956?
I disegni non sono di Lombardi ma di Liorni (Massimo?)  e le storie sono completamente folli.
Avete mai desiderato veder il Gatto Silvestro della  Warner morire in maniera atroce?
Vi va bene lessato con la maionese?
Ecco la realizzazione dei vostri incubi.



Mi è semblato di vedele un gatto...



Tutta la storia "Pulcinella contro i mostri" è monnezza visiva, penso di non aver mai visto disegni così brutti.
Personaggi ricalcati da altri fumetti, prospettive ed anatomie inesistenti...la sceneggiatura  mi da l'impressione di essere improvvisata pagina dopo pagina.
La cosa peggiore che mi sia capitata tra le mani  in tutta la mia carriera da lettore.

Per migliorare la qualità dell'albo ci vengono in soccorso  i graziosi "Stallio e Oglio" e Ridolini  di G. Vitelli






Basettoni (non quello Disney) e il cane Puccio di Liorni ci riportano alla triste realtà dei fatti.







Le serie di Felix (consigliata) e Pulcinella (per stomaci forti)  della  Gioggi Editore sono abbastanza quotate (tre stelline Bono al 2002)  e possono avere un discreto valore collezionistico (meno dal punto di vista artistico)



04/04/13

Intrepido-anno LXIII-N.5-Giugno/Luglio 1997-Lire 5000-Edizioni Universo***1/2

Com'era bello l'Intrepido degli anni novanta.
L'epoca di personaggi come Sprayliz, Billi Band, ESP ed Autori come Enoch, La Neve, Siniscalchi, Caracuzzo, Toffolo...
La copertina è di Alessandro Baggi.



Renè di Paolo Morales****

Il compianto artista romano , morto ad appena 56 anni nel gennaio di quest'anno ci propone  una storia alla  "De Andrè". Una ballata del mare salato senza Corto Maltese...donne pericolose, mariti succubi, amanti beffati e marinai sognatori. Ricordo a tutti che l'ultima opera disegnata  da Paolo è ancora in edicola: il volume "Le Storie n. 6 – Ritorno a Berlino" della Bonelli.


La ragazza della pioggia: sceneggiatura di Stefano Santarelli, disegni di Giancarlo Caracuzzo***

La storia non è un granchè , un "libero" dove leggiamo di falsi  "ritornanti" e gioiellieri che abusano della legittima difesa. Le tavole di Caracuzzo sono già eccellenti.


Una Poltrona comoda: sceneggiatura di Roberto Dal Prà/Di Stefano, di segni di M. G. Ettari***

"Storiella minima" ambientata in Sud America con  trama buona per un episodio di Breaking Bad 


Il tempo del sogno: sceneggiatura di Piero Fissore, disegni di Andrea Alessi***1/2

Una giornalista a caccia di bracconieri di canguri.
Storia  un pò inverosimile perchè  ricordo  che gli australiani hanno il problema contrario, troppi marsupiali tra gli zebedei ...però lo sviluppo è interessante ed il background è curato. 
Qualcosa mi ha ricordato il film  "Australia" di Baz Luhrmann...saranno stati gli sciamani aborigeni ?



Vento dell'est un'altra guerra: sceneggiatura di Vincenzo Perrone, disegni di Bruno Marraffa ***

La protagonista, Valentina,  sembra una sorta di Vedova Nera Marvel in borghese che con l'amico  Vassilly  rompe i grugni dei magnaccia che sfruttano alcune ragazze dell'est. 
Coraggiosa la sceneggiatura che ambienta il tutto nella Riviera Adriatica a nord di Comacchio.
Sembra un episodio di una serie più lunga...


Brutto: sceneggiatura di Vincenzo Perrone, disegni di J.Hogg****

Storia splatterosa è divertente incentrata su un laido cuoco con gusti particolari.
Il menù di Gus de Moor non è buono come quello di Benedetta Parodi.



Anatre: storia e disegni di Alessandro Baggi**1/2

Baggi è un genio grafico, grandissimo fumettaro ed  illustratore...ma sta storia di soldati che diventano anatre è un delirio.