01/07/16

Alberico Motta, Bela Zaboly e La scuola del fumetto Bianconi



Il buon Gaspare Pero ha trovato Su Braccio Di Ferro 120 del 1979 una chicca. Un piccolo corso sul linguaggio del fumetto scritto e disegnato (almeno per  la prima pagina) da Alberico Motta. Alberico utilizza come "esempio" delle vignette di Bela Zaboly, allievo e prosecutore dell'opera di Elzie C. Segar che portò a compimento le storie del maestro dopo la sua prematura dipartita. 

24/05/16

Quando morirà Paperino? (visto che Paperone è morto nel 1967?)



Secondo l'ottimo Don Rosa lo Zio Paperone è morto, alla veneranda età di cent'anni,  nel 1967 dopo aver vissuto una vita piena di avventure e ricchezza. In questa bella immagine commemorativa vediamo gli anziani Paperino e Paperina accompagnati dagli ormai adulti Qui, Quo, Qua far visita alla tomba dello zione. All'età di 63 anni lo zione finalmente era diventato il papero più ricco della terra, in barba a Famedoro e Rockerduck e a 75, stanco e depresso, si era ritirato per un breve periodo dagli affari. Il nostro Paperino, secondo la continuity di Rosa, adesso avrebbe novantasei anni, essendo nato nel 1920. La stessa età ha Paperina e Qui, Quo, Qua invece hanno settantasei anni essendo nati nel 1940

20/05/16

Schiaffi e Fagioli il videogame di Lo chiamavano Trinità****


L'hanno fatto! un sogno che diventa realtà! Il picchiatutti di Bud Spencer e Terence Hill è un piccolo gioiellino programmato nel 2015 da Lochiamavanotriniteam pieno di piccole citazioni che faranno felici i fans. Già dalla schermata iniziale con Terence Hill trascinato dal cavallo e l'immortale colonna sonora di Franco Micalizzi con la fischiettata di Alessandro Alessandroni proverete qualche brividino. Ottima la scelta della pixelart rispetto ai poligoni, più consona alla tipologia di gioco e che dà quell'effetto retroniko che un omaggio del genere deve avere.

19/05/16

MISTER NO 57 ACCUSA DI OMICIDIO Febbraio 1980 lire 500 (Cepim)****


Che meraviglia questa storia di Alfredo Castelli e Franco Bignotti! Non riesco ancora a capacitarmi come sia possibile che quel carampano di Tex stia ancora in edicola ed il povero Jerry Drake non sia più tra noi. Vero è che sono un neofita di Mister No e non conosco gli albi dell’ultimo periodo, sto cercando per adesso soltanto le avventure dei primi 100 numeri e qualche speciale. Chissà se è stato così forte il calo qualitativo delle storie da mandare in fuga così tanti lettori da decretare il fallimento della testata ma  lo scoprirò soltanto continuando a leggere la serie. Non ho potuto vivere il boom dell’amazzonico eroe per motivi anagrafici, nel 1980 avevo otto anni e mi garbavano di più Disney, Alpe e Bianconi come è giusto che sia. Il mio primo Bonelli è stato Dylan Dog e fu folgorazione sulle vie di fumettasco. I miei zii leggevano Zagor e di conseguenza tra i  “vecchi” resta il mio preferito. Tornando a “accusa di omicidio” che leggo in rete scritta da Castelli anche se accreditata a Nolitta, che dire…pur essendo la riduzione a baloons del celebre Papillon di  Schaffner ha tutte le carte in regola per essere un piccolo capolavoro del fumetto popolare.

18/05/16

L'eredità della nonna (una storia degna di Cronaca Vera) di Alberico Motta e Sandro Dossi*****


Mentre sul numero natalizio del Topolino Mondadori si profondevano, sicuramente,  i soliti “buoni sentimenti”  in casa Bianconi-Metro, senza rispetto alcuno per le sante festività e con sprezzo del pericolo, sul Popeye 99 del dicembre 1989, pubblicavano una storia del duo Motta-Dossi  degna dei peggio numeri di Cronaca Vera. Siori e siori, pensavo che fosse questa la storia più cattiva di casa Bianconi ma mi sbagliavo! “L’eredità della Nonna” batte in malvagità di 100 punti la storia di Nerone. Tutto inizia con Nonna Celesta che decide di lasciare il suo gruzzoletto al bravo Braccio Di Ferro, per evitare che il vecchio bastardo ubriacone che si ritrova come figlio spenda tutto a carte, donnine, tabacco e vinaccio sfuso da osteria.

17/05/16

Lo chiamavano Jeeg Robot (2016) *****


Si, me so visto Batman Vs Superman e Civil War ma li ho considerati così superflui che non mi sono manco messo a fare la recensione, tanto internet è pieno. Mi sono rifiutato di andare a vedere il ragazzo invisibile perché mi sapeva di roba fetente per esportazione già dal ridicolo trailer. Noi non siamo gli americani e per fortuna non lo saremo mai. Noi italiani siamo consapevoli di non poter cambiare il mondo, facciamo il possibile per adeguarci ai cambiamenti e galleggiamo. Sopravviviamo come i ratti e gli scarafaggi anche alle tempeste atomiche. Ci infiltriamo, ascoltiamo, accogliamo ed amiamo. 

16/05/16

TRUCK DRIVER un altro Bud Spencer a fumetti (1981)


La soffitta mi ha fatto un'altra sorpresa, un Albo Varietà Motori n.22 del 1981 (graziato da una copertina con una boombastica Carmen Russo) dove incontro un altro emulo del Pedersoli nazionale dopo questo e quest'altro.

12/05/16

John Bonel, quando Gianluigi Bonelli arrotondava con i franchi di Sagèdition


Non molti sanno che il papà di Tex Willer all'inizio della sua carriera, prima d'intraprendere la strada "Audace", oltre a lavorare per S.A.E.V. scriveva anche alcune storie per il mercato francese del gigante mascherato italiano Amok. Notizia presa da una lettera di Luigi Marcianò  su Fumo di China 170. Lo pseudonimo utilizzato era John Bonel, probabilmente il nome fu preso di peso dal suo mito personale, il regista John Ford e poi un  bel cognome tronco come nella tradizione d'oltralpe. Mi vengono in testa tanti pensieri, perchè Amok l'ho letto pure io, le storie a fumetti disegnate da Antonio Canale /Tony Chan erano così belle che ricordo vennero ristampate almeno sino alla fine degli anni settanta e qualche albo, forse Dardo, me lo ritrovo ancora in soffitta. Chissà se Canale fosse nato in America che meraviglie ci avrebbe regalato sui classici super eroi se non fosse stato sfruttato perlopiù per questo clone (meraviglioso però) di Phantom. In quella copertina lì messa sotto il titolo quel faccino mascherato non è bello come il Daredevil di Bill Everett