16/01/18

Fanfiction: Geppo e la rosa di Andrea Micky


Satana e Geppo di Pier Luigi Sangalli

Il Gentile Andrea Micky scrive delle belle fan fiction con i personaggi Bianconi e me ne ha spedita qualcuna che vi propongo volentieri. Questa è la prima. Buona Lettura.
Geppo e la rosa
Durante l'anno 1888, Satana inviò i suoi diavoli in giro per il mondo, affinché tentassero gli uomini, spingendoli a compiere cattive azioni.

11/01/18

Le grandi sfide di Paperone di Francesco Artibani e Alessandro Perina 2017 *****


L'adorato Francesco Artibani c'è riuscito (già da un po') a fondere lo Scrooge americano con il nostro Paperone.  Lo zione di Artibani è perfetto, conserva la malvagità ed avarizia all'italiana, tipica ad esempio delle sceneggiature di un Guido Martina, ma nelle sue penne di carta c'è anche il grande avventuriero del Klondike di Barks. Questa raccoltona uscita nel dicembre del 2017 raccoglie due splendide (senza eufemismi) storie uscite a puntate sul Topolino settimanale:
Zio Paperone e l'ultima avventura (Topolino nn: 2985, 2986, 2987, 2988 del 2013) e Il Segreto di Cuordipietra (Topolino 3230, 3231 e 3232 del 2017).

05/01/18

Max Graphic Novel - Satanik: sbattito d'ali di vampiro ***


Max Bunker ha sempre creduto nei suoi personaggi e ogni tanto prova a riproporli con risultati alterni. Quest'albo uscito nel 2004 può essere considerato come un ottima lettura popolare, un "numero 232" della serie regolare. Leggendolo scopro che lo spirito di Marny Bannister aleggia ancora tra noi e la cosa non può che farmi piacere. In questa storia, non c'è Wurdalak ahimè ma ritroviamo l'altro vampirone secchiano  chiamato Mjorek che vuole impadronirsi  del ciondolo laser di Satanik per distruggere l'anima dell'antieroina.

14/11/17

Sequestro Miliardario aka Quando Poldo incontrò Maradona (storia completa di Tiberio Colantuoni)



Il caro Gaspare Pero scrive: Ciao Salvatore. Oggi Internet è zeppa di commenti e battute sulla disfatta dell'Italia calcistica, e mi va a capitare sotto gli occhi una storia dal sapore molto "calcio anni Ottanta/Novanta" come puoi vedere... Mica solo Braccio ha incontrato VIP!
Disegni di Colantuoni da Fantastico Braccio di Ferro n° 1. Te la invio intera (anche perché non avrei tempo per recensirla) vedi tu se e come pubblicarla!

06/11/17

Mazinga Z Infinity (2017) ****


Sono uscito commosso dalla sala, ci voleva un finale "degno" per la saga del primo robot Nagaiano. 

Già dalla sigla iniziale, quando sulla canzone originale passano i frames del passato di Koji e tutta la Mazinga crew, una valanga di ricordi devasta il tuo vecchio cervello. Pomeriggi assolati a vedere con gli amichetti su scassati tubi catodici le gesta del boilerone contro quel meraviglioso villain che  è il  Dottor Inferno.

02/11/17

Thor Ragnarok (2017) ****


Capitan Thorlock za-zà, capitan Thorlock za-zà...fammi volareee lallallerolallallà! 


La citazione ha un perchè...dopo la visione capirete :-).
Che dire? Il film più divertente del vichingone era qualcosa che ci voleva, si sente troppo l'influenza dell'incasinatissimo nuovo corso Marvel dei comics ma è meglio questo approccio pop-camp allo Zio del Tuono che i noiosissimi fantasy che erano state le due pellicole precedenti.

27/10/17

Maxi Dylan Dog 20 2014 ***


Sotto una meravigliosa copertina di Angelo Stano si nasconde il solito frullato di "scarti" dalla serie regolare, chissà perché per Dylan si sono prodotte così tante storie di livello mediocre. Se non ricordo male sul Maxi (ora Oldboy) si pubblicavano i più invisi autori dell'indagatore dell'incubo, spesso i volumi erano pieni di Montanari, Grassani e company.
Montanari e Grassani sono comunque dei grandi professionisti, l'unico loro difetto è che il loro stile, troppo classico, quasi da Corriere Dei Ragazzi, c'entra poco con il "moderno" mr. Dog.

22/09/17

Poldo contro le tangenti




Il caro Gaspare Pero propone:
Ciao Salvatore.
Ti invio una recensione che mi pare interessante.
In questa storia di Colantuoni l'appetito di Poldo viene ostacolato da una coppia di taglieggiatori che lo espellono dalla trattoria di Casagrossa per poi prendergli il "pizzo".

18/09/17

Almanacco del Mistero 2004 "DOCTEUR MYSTÈRE E GLI ORRORI DEL CASTELLO MALEDETTO" di Alfredo Castelli e Lucio Filippucci****


Alfredo Castelli è il migliore autore della SBE (e non solo) in barba a tutti gli altri vecchi e nuovi arrivati. Martyn Mystère è sempre stata la mia serie preferita tra quelle edite da Bonelli, il miglior rapporto qualità prezzo in Italia, storie degne e superiori alle osannate produzioni francesi, disegni in genere ottimi e un alto tasso di rileggibilità vista l'enorme quantità di citazioni di cui è infarcita ogni singola storia del BVZM
Docteur Mystère è anche meglio, riesce a coniugare il mistero tipico delle storie standard con un umorismo alla Max Bunker dei tempi migliori.

15/09/17

Le Leggende di Batman 2: Flyer di Howard Chaikyn e Gil Kane luglio 1996 *


Possono due leggende del fumetto fare una storia di merda? Si.
Penso che sia una delle peggiori avventure del cavaliere oscuro che abbia mai letto.
La trama sembra quella di un albo Squalo: una scienziata nazista pazza vuole trombarsi uno tipo Batman e a tal proposito si è mantenuta giovane e fertile per suggere la verga di un giovane Bruce Wayne 
La tipa  vuole il succo di pipistrello per generare una prole ariana. Chaykin è sembre stato strambo, si sa, e dispiace ancor di più vedere il grande Gil Kane asservito a cotanta miseria intellettuale.

04/09/17

Sogni: Dieci progetti Bonelli che mi piacerebbe leggere, giocare e vedere



1) La morte di Cico
Eliminando il panzone comico Zagor verrebbe lanciato nell'avventura più estrema, diventando eroe a tutto tondo e cercando vendetta. Cico è la Kriptonyte di Zagor

2) Tex contro Zagor
Sono fumetti ...si può fare. Qualche spiegone scientifico inventato e voilà!

3) Dylan Dog che svolge indagini in Italia
(lo ha mai fatto?)

21/08/17

Eroi del Monello nel 1961 (di Luca Lorenzon)


Quale occasione migliore del ritorno di Retronika, mio capro espiatorio per gli acquisti vintage, per cedere e comprare un altro po’ di vecchiume? Stavolta è toccato a un paio di numeri de Il Monello che avevo già adocchiato qualche tempo fa.
Mi sembra che questi numeri, usciti nel 1961, rappresentino un po’ un momento di transizione nell’industria fumettistica e anche nella società italiana, non più costretta nei limiti del dopoguerra ma non ancora immersa nel Boom. Questa almeno è la mia impressione. Persiste una certa tendenza moralista (che d’altra parte era la cifra stilistica dei fumetti della Universo), ma pur tra ingenuità e una certa discontinuità qualitativa ci sono esempi di grande professionalità; i personaggi sono una rimasticatura di cliché abusati ma ogni tanto c’è qualche guizzo di fantasia. Totalmente fuori tempo massimo l’uso delle didascalie in rima sotto le vignette vere e proprie, anche perché non sono obiettivamente scritte molto bene, risultando un po’ farraginose e rallentando la lettura (non aiuta poi il fatto che siano riferite alle vignette prese in coppia e non alla singola). Per fortuna solo pochi dei fumetti pubblicati presentano ancora questo artificio.
In appendice a ognuno dei due numeri viene presentata una breve storiella dedicata ai personaggi e alle trasmissioni televisive dell’epoca, ma sembra che gli autori non sapessero ancora bene come gestire queste derive multimediali, e graficamente si tratta delle parti meno nobili della rivista.
Sono rimasto stupito nel vedere che il formato non è il canonico 17x24 delle riviste popolari ma un ben più piccolo 12x18 o giù di lì, praticamente un tascabile. Ogni numero consta di 60 pagine (oltre alla copertina, chiaramente) che sono numerate da 3 a 62. Le riviste ovviamente sono spillate. Si tratta di proposte “tutto fumetto” in cui i redazionali sono ridotti al minimo e anche la pubblicità è quasi assente. I colori non sempre sono disprezzabili, ma la qualità di stampa in alcune pagine è visibilmente carente, a testimonianza dell’uso che si faceva all’epoca (e fino a non moltissimo tempo fa) della stampa col metodo rotocalco, d’altra parte quasi obbligata per le tirature stratosferiche che avevano queste riviste all’epoca.
Ma vediamole nel dettaglio:

11/08/17

Perchè spendere di più per Nes e Snes Classic edition? Retrogaming in tv a poco prezzo La console Android Emtec Gem BOx****


Premetto che l'ho presa soltanto perchè su Amazon costa veramente poco, 44 €. Direte voi ma a meno non posso prendere un boxettino cinese senza marca? Si ma spesso quei cosi lì non hanno il bluetooth e ti devi "attaccare al cavo" ;-) del Gamepad. L'Emtec Gem Box si può considerare un piccolo fallimento, la sua funzione principale dovrebbe essere l'utilizzo del servizio di game streaming Gamefly, cosa che non ho potuto testare perchè il software esige che internet sia cablata. Io ho un ottima Fibra wi fi che mi va a 70 mega al secondo e Gamefly diceva che non era adeguata. Disinstallo Gamefly. 

09/08/17

Dylan Dog n.356 " La macchina umana" aprile 2016 SBE*****


Sarà che da buon travet mi è facile immedesimarmi nella storia ma posso affermare che non leggevo un Dylan così Dylan da almeno vent'anni.
Il Dylan Dog metafisico, obliquo, che non combatteva soltanto gli zombies ma anche le menzogne morali, che ci "apriva gli occhi" con gentilezza, non come i dementi che gridano sulla tastiera "sveglia" e fanno le rivoluzioni a parole sui sui social.

14/06/17

Disney e Schulz sul Vernacoliere


Ve lo ricordate questo post qui?
Il caro Filippo Tattini, dalla lontana Cina, ha scovato altra roba del buon Federico Maria Sardelli.
Filippo scrive:
Ricordo qualche anno fa avevi fatto un post sulle parodie disneyane del Sardelli, pubblicate sul Vernacoliere. Qui ti allego tutte le strisce che aveva creato all’epoca (tra il dicembre 1988 e il Marzo 1989) eccetto la tavola che avevi gia’ pubblicato te. In queste strisce non si raggiunge il livello della tavola che avevi postato (dove il Sardelli era arrivato anche a usare i retini come faceva Gottfredson), ma si tratta pur sempre di una prova notevole.

26/05/17

Il Grande Blek 11 - L'antro dell'impossibile


Il Grande Blek è un personaggio che non mi ha mai catturato, ma gli albetti di Sciuscià e Il Piccolo Sceriffo che ho rinvenuto dal mio rigattiere di fiducia erano prossimi all’implosione e quindi alla fine ho deciso di prendere questo, che oltre alla copertina staccata e a segni di umidità presenta solo una firma con cui uno dei precedenti proprietari ha siglato la prima striscia. In effetti leggendo queste 32 strisce posso capire perché Blek Macigno avesse tanto successo e sia ancora ricordato e ristampato.
Senza uno straccio di riassunto, entriamo subito nel cuore dell’azione: il professor Occultis e Roddy, le “spalle” di Blek, sono «prigionieri di un essere irreale che comanda ad una ciurma invisibile in una grotta ancor più irreale di lui», per usare le parole del professore.

22/05/17

Palmanova The Games Fortress | 30 giugno-02 luglio 2017


COMUNICATO AREA FUMETTO

L’area fumetto del Festival “Palmanova The Games Fortress” intende essere spazio dedicato alla comprensione del linguaggio del fumetto nelle sue molteplici forme e rappresentazioni.

La sezione dedicata è immaginata come evento culturale di riflessione sulle potezionalità del fumetto quale forma di scrittura dalle peculiarità assolutamente proprie ed indipendenti, ma allo stesso tempo quale strumento importante all’interno dei processi di valorizzazione di luoghi o di comunicazione di specifiche proposte imprenditoriali.

“The Games Fortress” non sarà dunque solo sede di un evento di genere, ma occasione di incontro tra operatori del settore e tra questi ultimi e l’imprenditorialità non solo locale, alfine di permettere la maturazione di strategie comuni di valorizzazione di un’area geografica e culturale specifica di cui Palmanova risulta essere centro storicamente riconosciuto.

18/05/17

Batman: la strage degli innocenti (1996) ****



Un pugno nello stomaco di quelli fortissimi da far mancare il fiato.  
Batman: Death of Innocents pubbicato da DC Comics nel 1996 ci dona la fredda prosa di un Dennis O'Neil in stato di grazia. Le matite di  Joe Staton sono quasi ininfluenti, visto che le chine di  Bill Sienkiewicz coprono le tavole con lo stile tipico dell'originale artista. La graphic novel nasce con  l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sugli orrori dei campi minati, residui di guerre attive o terminate, che tanti piccini ed adulti hanno ucciso.

05/05/17

Tricokaputt e Tricofulgor (1968)


Tempo fa un lettore del blog citò i titoli di alcune storie di Cucciolo che ricordava con nostalgia. Uno di quei titoli, “Tricokaputt e Tricofulgor”, mi è rimasto impresso nella memoria. Tra i pochissimi albi che ultimamente mi sono capitati casualmente tra le mani, un Cucciolo del 1968, ho ritrovato proprio quella storia.