01/03/18

Il ritorno di Spugna di Carlo Peroni grazie a Sbam! Comics


Antonio Marangi spara  sorprese a raffica, dopo aver riproposto il Felix Bianconi, così all'improvviso...ti tira fuori dal cappello magico rubato a Mandrake un altro classico della nostra infanzia Spugna dell'amatissimo Carlo Peroni.
Non ho letto tutto il libro ma avevo urgenza di parlarne a qualcuno perchè queste sono operazioni che mi rendono realmente felice. Mentre tutti gli altri editori vanno appresso, senza cuore, soltanto ai soliti autoroni e personaggi che non vale nemmeno la pena di nominare (visto che ci hanno sfrantumato le palle con miliardi di ristampe...nun se ne po più) SBAM!, casa editrice del Marangi che beve il latte umoristico dalla nostra stessa tetta, mi ristampa Carlo Peroni. E che ci voleva? Non sono d'accordo con alcuni passi dell'introduzione, quando si scrive che non tutti riconoscono subito il tratto di sua maestà Carlo quando lo vedono al contrario di un Jacovitti (per fare un esempio). Se qualcuno ha masticato fumetti non può non riconoscere Peroni. Peroni era unico  ed inimitabile. Uno dei pochi al pari di Bottaro o Rebuffi ad avere uno stile così personale che bastava vedere la prima vignetta di una storia per farci dire "mo ci divertiamo, inizia una storia del maestro Carlo". Almeno così a me succedeva quando beccavo i suoi personaggi principalmente negli albi Alpe.

19/02/18

Recensione Braccio di Ferro 576

copertina di Pier Luigi Sangalli
Recensione di Gaspare Pero



Braccio di Ferro: Il flagello di Dio (P. Sangalli)**** - Mentre a Spinacia si sta organizzando una sfilata storica in costumi d'epoca che coinvolge anche Olivia e Poldo, in alto mare Braccio di Ferro deve effettuare una deviazione per sfuggire a un'orca (in altri tempi l'avrebbe ridotta a più miti consigli con un bel papagno). 


14/02/18

Fan fiction: Geppo: Mediazione infernale


Vignetta di Sandro Dossi

Mediazione infernale
 by Andrea Micky

Durante il suo bighellonare quotidiano, il gatto infernale Caligola trovò un posto che gli parve adatto per fare un riposino.
Ma proprio quando il felino si mise comodo, la voce del suo padrone lo fece sobbalzare.

“Caligola, inutile parassita, é così che fai il tuo dovere?” domandò Satana, arrivando all’improvviso.
“Che dite, maestà?” domandò Caligola, ancora mezzo addormentato.
“C’é un topo che rosicchia il formaggio nella dispensa e tu te ne stai qui a poltrire, anziché dargli la caccia” spiegò Satana.
“Vado subito a prenderlo -assicurò il gatto- Ma dovrò avere accesso alla dispensa, per difenderla adeguatamente”.
Capendo l’antifona, Satana dichiarò “Tu gli darai la caccia senza toccare niente. E se mancherà qualcosa, ti getterò nel fuoco eterno”.
“Va bene, sire” rispose il felino, facendo la riverenza.

07/02/18

Kenzo Kabuto in una storia Bonelli



Stavo leggendo Storie di Altrove del novembre 2002 e ti trovo sto popò di citazione. Il Professor Kenzo Kabuto, papà di Koji e del Grande Mazinger che discute di micenei con il Watson di Sherlock Holmes e il Signor Cole di Altrove. L'idea è di Carlo Recagno con i disegni di Colombi e Dante Spada.

06/02/18

Fan Fiction : Il dio dell’abbondanza

vignetta di Pier Luigi Sangalli
Di Andrea Micky


Come al solito, Poldo si stava aggirando per le vie della città, cercando il modo di scroccare qualcosa a qualcuno.
“Devo assolutamente trovare qualcosa da mettere sotto i denti, o sverrò per la fame” brontolò lo Sbaffini.
E notando che a poca distanza da lui c’era Braccio di Ferro, Poldo pensò “Proverò a farmi dare qualche soldo da lui, anche se dovrò fare del mio meglio per convincerlo”.

Braccio di Ferro si stava recando in un’agenzia di viaggi, quando incrociò Poldo.
“Salve, amico carissimo. Io...” disse lo Sbaffini.
“Adesso non posso darti retta, Poldo. Vado di fretta” lo interruppe il marinaio.
“E come mai?” volle sapere Poldo.
“Mi ha contattato il celebre professor De Anglofilis. Deve partire per l’Africa e vuole che io lo accompagni” spiegò Braccio di Ferro.
“E cosa ci va a fare in Africa?” chiese Poldo.
“Deve studiare le tradizioni di una tribù del luogo” gli rispose Braccio di Ferro.
“Posso venire anch’io? Vorrei arricchire le mia conoscenza in tale campo” chiese lo Sbaffini.
“Il professore mi ha dato i soldi per 2 biglietti aerei, quindi penso di sì” gli rispose il marinaio.
E mentre Braccio di Ferro andava ad acquistare i biglietti, Poldo sorrise soddisfatto.
“Durante il viaggio, potrò papparmi le provviste indisturbato” ridacchiò lo Sbaffini.

31/01/18

Fanfiction: Poldo: Beneficenza natalizia

Vignette di Tiberio Colantuoni

Mentre preparo qualche post lunghetto continuo a proporvi a cadenza settimanale le fanfiction di Andrea Micky

Nel bel mezzo di dicembre, quando la città di Spinacia era addobbata in occasione del Natale, Poldo Sbaffini si mise a gironzolare senza meta, cercando un modo per procurarsi qualcosa da mangiare.
“Questa abbondanza starebbe bene nel mio stomaco, ma sono al verde come al solito” disse il mangione, fermatosi ad ammirare la fornitissima vetrina di un negozio di alimentari.

22/01/18

Fanfiction: Un centesimo prezioso



Vignette di Sandro Dossi


Un centesimo prezioso
by Andrea Micky

In conformità ai suoi doveri di sovrano, Satana controllò lo stato delle casse infernali e come al solito, emerse una situazione catastrofica.
“Maledizione! Ci sono un sacco di conti da pagare e i soldi non bastano” sbraitò Satana, gettando in aria una pila di fatture. “Come affronteremo la situazione?” chiese il diavolo contabile.
“Per adesso, applicheremo una nuova politica fiscale. Poi si vedrà” stabilì il re dell’inferno.

Il giorno dopo, Geppo scoprì di essere nuovamente al verde.
“Sob! Se fossi un vero diavolo non avrei di questi problemi, ma essendo buono, vengo retribuito con una paga da fame” sospirò lo sfortunato demonio.
Quelle parole però, gli ricordarono che era giorno di paga e leggermente sollevato, Geppo corse a riscuotere il suo misero stipendio.

Quando Geppo raggiunse l’ufficio paghe, c’erano già parecchi diavoli in attesa.
I primi a riscuotere furono Belzebù e Aleppe (i 2 favoriti di Satana), che però uscirono brontolando dall’ufficio.
“Che succede?” chiese loro un collega.
“Satana ha aumentato le trattenute sul nostro stipendio” rispose Belzebù.
“Adesso, la nostra paga ammonta ad un solo dollaro” aggiunse Aleppe.
Apprendendo quella novità, i diavoli si misero a brontolare, mentre Geppo si allontanò in silenzio.
“Se i migliori hanno ricevuto un solo dollaro, é inutile che io, il peggiore, mi presenti” pensò il diavolo buono.

La nuova politica fiscale di Satana causò subito una serie di contraccolpi, primo fra i quali uno sciopero del personale.
Il sovrano stava camminando nel suo ufficio, tentando di trovare una soluzione, quando qualcuno bussò alla porta.
“Chi é?” chiese il re dell’inferno.
“Sono Geppo. Vorrei parlarle” rispose una voce fuori dalla porta.
“Vieni avanti, cretino. E spicciati” ordinò imperiosamente Satana.

16/01/18

Fanfiction: Geppo e la rosa di Andrea Micky


Satana e Geppo di Pier Luigi Sangalli

Il Gentile Andrea Micky scrive delle belle fan fiction con i personaggi Bianconi e me ne ha spedita qualcuna che vi propongo volentieri. Questa è la prima. Buona Lettura.
Geppo e la rosa
Durante l'anno 1888, Satana inviò i suoi diavoli in giro per il mondo, affinché tentassero gli uomini, spingendoli a compiere cattive azioni.

11/01/18

Le grandi sfide di Paperone di Francesco Artibani e Alessandro Perina 2017 *****


L'adorato Francesco Artibani c'è riuscito (già da un po') a fondere lo Scrooge americano con il nostro Paperone.  Lo zione di Artibani è perfetto, conserva la malvagità ed avarizia all'italiana, tipica ad esempio delle sceneggiature di un Guido Martina, ma nelle sue penne di carta c'è anche il grande avventuriero del Klondike di Barks. Questa raccoltona uscita nel dicembre del 2017 raccoglie due splendide (senza eufemismi) storie uscite a puntate sul Topolino settimanale:
Zio Paperone e l'ultima avventura (Topolino nn: 2985, 2986, 2987, 2988 del 2013) e Il Segreto di Cuordipietra (Topolino 3230, 3231 e 3232 del 2017).

05/01/18

Max Graphic Novel - Satanik: sbattito d'ali di vampiro ***


Max Bunker ha sempre creduto nei suoi personaggi e ogni tanto prova a riproporli con risultati alterni. Quest'albo uscito nel 2004 può essere considerato come un ottima lettura popolare, un "numero 232" della serie regolare. Leggendolo scopro che lo spirito di Marny Bannister aleggia ancora tra noi e la cosa non può che farmi piacere. In questa storia, non c'è Wurdalak ahimè ma ritroviamo l'altro vampirone secchiano  chiamato Mjorek che vuole impadronirsi  del ciondolo laser di Satanik per distruggere l'anima dell'antieroina.

14/11/17

Sequestro Miliardario aka Quando Poldo incontrò Maradona (storia completa di Tiberio Colantuoni)



Il caro Gaspare Pero scrive: Ciao Salvatore. Oggi Internet è zeppa di commenti e battute sulla disfatta dell'Italia calcistica, e mi va a capitare sotto gli occhi una storia dal sapore molto "calcio anni Ottanta/Novanta" come puoi vedere... Mica solo Braccio ha incontrato VIP!
Disegni di Colantuoni da Fantastico Braccio di Ferro n° 1. Te la invio intera (anche perché non avrei tempo per recensirla) vedi tu se e come pubblicarla!

06/11/17

Mazinga Z Infinity (2017) ****


Sono uscito commosso dalla sala, ci voleva un finale "degno" per la saga del primo robot Nagaiano. 

Già dalla sigla iniziale, quando sulla canzone originale passano i frames del passato di Koji e tutta la Mazinga crew, una valanga di ricordi devasta il tuo vecchio cervello. Pomeriggi assolati a vedere con gli amichetti su scassati tubi catodici le gesta del boilerone contro quel meraviglioso villain che  è il  Dottor Inferno.

02/11/17

Thor Ragnarok (2017) ****


Capitan Thorlock za-zà, capitan Thorlock za-zà...fammi volareee lallallerolallallà! 


La citazione ha un perchè...dopo la visione capirete :-).
Che dire? Il film più divertente del vichingone era qualcosa che ci voleva, si sente troppo l'influenza dell'incasinatissimo nuovo corso Marvel dei comics ma è meglio questo approccio pop-camp allo Zio del Tuono che i noiosissimi fantasy che erano state le due pellicole precedenti.

27/10/17

Maxi Dylan Dog 20 2014 ***


Sotto una meravigliosa copertina di Angelo Stano si nasconde il solito frullato di "scarti" dalla serie regolare, chissà perché per Dylan si sono prodotte così tante storie di livello mediocre. Se non ricordo male sul Maxi (ora Oldboy) si pubblicavano i più invisi autori dell'indagatore dell'incubo, spesso i volumi erano pieni di Montanari, Grassani e company.
Montanari e Grassani sono comunque dei grandi professionisti, l'unico loro difetto è che il loro stile, troppo classico, quasi da Corriere Dei Ragazzi, c'entra poco con il "moderno" mr. Dog.

22/09/17

Poldo contro le tangenti




Il caro Gaspare Pero propone:
Ciao Salvatore.
Ti invio una recensione che mi pare interessante.
In questa storia di Colantuoni l'appetito di Poldo viene ostacolato da una coppia di taglieggiatori che lo espellono dalla trattoria di Casagrossa per poi prendergli il "pizzo".

18/09/17

Almanacco del Mistero 2004 "DOCTEUR MYSTÈRE E GLI ORRORI DEL CASTELLO MALEDETTO" di Alfredo Castelli e Lucio Filippucci****


Alfredo Castelli è il migliore autore della SBE (e non solo) in barba a tutti gli altri vecchi e nuovi arrivati. Martyn Mystère è sempre stata la mia serie preferita tra quelle edite da Bonelli, il miglior rapporto qualità prezzo in Italia, storie degne e superiori alle osannate produzioni francesi, disegni in genere ottimi e un alto tasso di rileggibilità vista l'enorme quantità di citazioni di cui è infarcita ogni singola storia del BVZM
Docteur Mystère è anche meglio, riesce a coniugare il mistero tipico delle storie standard con un umorismo alla Max Bunker dei tempi migliori.

15/09/17

Le Leggende di Batman 2: Flyer di Howard Chaikyn e Gil Kane luglio 1996 *


Possono due leggende del fumetto fare una storia di merda? Si.
Penso che sia una delle peggiori avventure del cavaliere oscuro che abbia mai letto.
La trama sembra quella di un albo Squalo: una scienziata nazista pazza vuole trombarsi uno tipo Batman e a tal proposito si è mantenuta giovane e fertile per suggere la verga di un giovane Bruce Wayne 
La tipa  vuole il succo di pipistrello per generare una prole ariana. Chaykin è sembre stato strambo, si sa, e dispiace ancor di più vedere il grande Gil Kane asservito a cotanta miseria intellettuale.

04/09/17

Sogni: Dieci progetti Bonelli che mi piacerebbe leggere, giocare e vedere



1) La morte di Cico
Eliminando il panzone comico Zagor verrebbe lanciato nell'avventura più estrema, diventando eroe a tutto tondo e cercando vendetta. Cico è la Kriptonyte di Zagor

2) Tex contro Zagor
Sono fumetti ...si può fare. Qualche spiegone scientifico inventato e voilà!

3) Dylan Dog che svolge indagini in Italia
(lo ha mai fatto?)

21/08/17

Eroi del Monello nel 1961 (di Luca Lorenzon)


Quale occasione migliore del ritorno di Retronika, mio capro espiatorio per gli acquisti vintage, per cedere e comprare un altro po’ di vecchiume? Stavolta è toccato a un paio di numeri de Il Monello che avevo già adocchiato qualche tempo fa.
Mi sembra che questi numeri, usciti nel 1961, rappresentino un po’ un momento di transizione nell’industria fumettistica e anche nella società italiana, non più costretta nei limiti del dopoguerra ma non ancora immersa nel Boom. Questa almeno è la mia impressione. Persiste una certa tendenza moralista (che d’altra parte era la cifra stilistica dei fumetti della Universo), ma pur tra ingenuità e una certa discontinuità qualitativa ci sono esempi di grande professionalità; i personaggi sono una rimasticatura di cliché abusati ma ogni tanto c’è qualche guizzo di fantasia. Totalmente fuori tempo massimo l’uso delle didascalie in rima sotto le vignette vere e proprie, anche perché non sono obiettivamente scritte molto bene, risultando un po’ farraginose e rallentando la lettura (non aiuta poi il fatto che siano riferite alle vignette prese in coppia e non alla singola). Per fortuna solo pochi dei fumetti pubblicati presentano ancora questo artificio.
In appendice a ognuno dei due numeri viene presentata una breve storiella dedicata ai personaggi e alle trasmissioni televisive dell’epoca, ma sembra che gli autori non sapessero ancora bene come gestire queste derive multimediali, e graficamente si tratta delle parti meno nobili della rivista.
Sono rimasto stupito nel vedere che il formato non è il canonico 17x24 delle riviste popolari ma un ben più piccolo 12x18 o giù di lì, praticamente un tascabile. Ogni numero consta di 60 pagine (oltre alla copertina, chiaramente) che sono numerate da 3 a 62. Le riviste ovviamente sono spillate. Si tratta di proposte “tutto fumetto” in cui i redazionali sono ridotti al minimo e anche la pubblicità è quasi assente. I colori non sempre sono disprezzabili, ma la qualità di stampa in alcune pagine è visibilmente carente, a testimonianza dell’uso che si faceva all’epoca (e fino a non moltissimo tempo fa) della stampa col metodo rotocalco, d’altra parte quasi obbligata per le tirature stratosferiche che avevano queste riviste all’epoca.
Ma vediamole nel dettaglio: