Visualizzazione post con etichetta gaspare pero. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta gaspare pero. Mostra tutti i post

17/09/16

Il segno zodiacale di Braccio Di Ferro



No, non sono morto (quasi). Manco dal Blog da un bel po' perché mi sono sfondato il piatto tibiale (un pezzo del ginocchio). Na rogna che non vi dico, in pratica non posso camminare almeno sino ad ottobre e mi sono fatto una bella vacanza in ospedale. Mò sto a casa con una bella cicatrice ripiena di titanio (mi pare di essere un esperimento di Arma X). Visto che sono obbligato a restare immobile o quasi mi sa che pian piano Retronika vedrà di nuovo crescere il numero di  post.

15/08/16

Se la questione "immigrati" fosse stata gestita da Umberto Manfrin


Gaspare Pero ha trovato un altra chicca che a me diverte per il bellissimo ribaltamento dei ruoli.
L'antefatto nella mail di Gaspare:
"Su Tutto Cucciolo 46 del 1966 (ma è una raccolta quindi la storia è ancora più vecchia!) c'è questa sequenza nella storia "Psicologia della vendita" di Manfrin che illustra come funzionano le espulsioni degli "indesiderati" in Africa, nei confronti dell'uomo bianco.
Il "reato" di cui si sono macchiati Bombarda e Salsiccia è l'aver fatto morire le galline di una tribù cercando di spacciare dei ceci secchi per mangime.
A Cucciolo e Beppe va meglio perché vendono gli stessi ceci secchi come proiettili per cerbottane o raccolti in collane.E qui nel presente fioccano gli extracomunitari coi loro commerci abusivi..."
Io invece che delle robe politiche (sono della corrente del Gaber...ma cos'è la destra...cos'è la sinistra?) , religiose, cose di razza e ambaradan vari me ne infischio beatamente  mi diverto a leggere di questi leghisti stampati in negativo.

10/08/16

Ma che bella famiglia!!!


Gaspare Pero spedisce ed io vi porgo la sua recensione:

All'insegna del politically scorrect bianconiano ti recensisco questa storia "Il biglietto vincente" disegnata da Sangalli recuperata su Braccio di Ferro 449.
Alla taverna del porto un tizio scambia con Braccio un biglietto della lotteria per una bevuta, a breve il biglietto risulta vincente, così il marinaio offre da bere a tutti prima di dare la gioiosa notizia ai familiari.

02/08/16

Volete vedere Tom & Jerry di Sangalli?


Inviata da Gaspare Pero. Doppiamente interessante perchè:

1) Un cartone animato sta vedendo un cartone animato

2) Pier Luigi Sangalli non mi pare abbia mai disegnato Tom & Jerry, anche le copertine degli albi Bianconi del duo MGM sono sempre state realizzate da Motta o Del Principe (almeno gli albi che ho io)

11/07/16

Abbasso il carovita. Braccio di Ferro sfida la crisi economica già nel 1980!


A me d'estate viene la canazza informatica, ho voglia soltanto di roba passiva, leggere o vedere film, già i videogames pretendono troppo impegno psicologico. Ho voglia di aria e sole e quando ne ho l'opportunità mare, tanto mare. Sto poco in casa e per quel poco che ci sto non mi passa manco per l'anticamera della crapa di appicciare il portatile.  Per fortuna Gaspare Pero tiene in piedi il blog anche con sto caldo. Vi copio ed incollo la sua mail:

"Ciao Salvatore! Devo dire che la gente di un paio di generazioni fa tipo i miei genitori, ci ha azzeccato quando ha iniziato a dire che la crisi economica ha cambiato ben poco la vita a chi era molto ricco o molto povero, penalizzando principalmente il ceto medio... Tipo un marinaio che vive di pesca e di qualche trasporto via mare col proprio battello e cerca di offrire una serata piacevole alla sua fidanzata.
Nella storia che ti vado a recensire, della quale ti mando le scene principali (da Braccio di Ferro 153 del 1980), il nostro eroe e la sua Olivia sono costretti a tirare la cinghia con tutta una serie di privazioni causate dai rincari globali non supportati da adeguate entrate finanziarie, finché la notizia del rincaro degli spinaci li sprona a fuggire su un'isola esotica, autentico paradiso, che tuttavia non è sfuggito alle regole del mercato.
L'ennesima storia Bianconi "amara" nonché attualissima proposta ai bambini di 36 anni fa!"

01/07/16

Alberico Motta, Bela Zaboly e La scuola del fumetto Bianconi



Il buon Gaspare Pero ha trovato Su Braccio Di Ferro 120 del 1979 una chicca. Un piccolo corso sul linguaggio del fumetto scritto e disegnato (almeno per  la prima pagina) da Alberico Motta. Alberico utilizza come "esempio" delle vignette di Bela Zaboly, allievo e prosecutore dell'opera di Elzie C. Segar che portò a compimento le storie del maestro dopo la sua prematura dipartita. 

23/04/16

Il Pietrino di Ramón Monzón ma non di Luciano Gatto...un altro mistero Bianconi risolto da Fred Andrieu.


Gaspare Pero ha fatto una scoperta sugli Albi del Gigante Grissino, una storia di Pietrino personaggio creato da Luciano Gatto di cui potete leggere un bel po' di storie qui non disegnata e suppongo nemmeno scritta dal maestro Disney (e prima Bianconi). 
In seguito Gaspare mi manda un altra tavola, sempre tratto dall'albo di Grissino, presa da una storia di tale "Johnny Pelliccia":

29/03/16

Poldo "L'invito a Cena" (testi e disegni di Sandro Dossi)


Il Buon Gaspare Pero, fiero combattente dell’ordine bianconiano in perenne ricerca di delizie con le quali imbandire la tavola di Retronika ha trovato questa bella storia di Sandro Dossi che come al solito dietro la semplicità di tratto e sceneggiatura nasconde insegnamenti che vengono colti da grandi e piccini. Una critica ai “viziati” di quest’epoca moderna, quelli che non si accontentano, in barba a chi, vivendo alla giornata, è felice di quel che poco è riuscito a recuperare per sfamarsi  e restare in piedi ancora un giorno per poter domani continuare la ricerca di quel “pane quotidiano” promessoci da quella chiesa che non fa nulla, avendone piena possibilità economica, per fermare l’ondata di clochard e migranti che vagano come anime perse nelle grandi e piccole città.

20/03/16

Toto Cutugno ha copiato Braccio Di Ferro



Reperimento di Gaspare Pero che scrive:

"Nel 1984 Toto Cutugno presenta al festival di Sanremo "Serenata", col noto ritornello "Affacciati alla finestra bella mia..."
Bene, 14 anni PRIMA, sulle pagine di Braccio di Ferro n° 13 del 1970, due nostre conoscenze si contendono le attenzioni di Oliva come mostra la pagina allegata..."

21/07/15

Le origini *italiane* del gigante Grissino


Il buon Gaspare Pero mi invia una missiva elettrica che vi giro:

Ciao Salvatore,
prima dell'altro giorno, le origini italiane del gigante Grissino erano quelle raccontate da Sandro Dossi in una sua storia, secondo la quale il gigante in realtà sarebbe un orfanello umano abbandonato fuori da un convento e cresciuto dai frati finché la sua crescita ha reso necessario trovargli una nuova sistemazione.

24/05/15

Il "cattivissimo" Alberico Motta, Il macabro tra un pugno e uno spinacio


Siam sempre qui a ribadirlo, gli autori e la redazione Bianconi erano "un altra cosa". Gaspare Pero ha beccato sui Braccio di Ferro del 1979, le marachelle di Alberico Motta andate in sostituzione  alle solite due pagine di barzellette di Sbattella. La cosa che turba è che le vignette di Alberico sono degne dello Splatter A.C.M.E. e paiono ispirate a quelle di Charles Addams. Chissà com'è che in redazione abbiano deciso di inserire queste perle di humor nero negli albi di Braccio, indirizzati (si pensa...ormai ho i dubbi) ai bambini.

14/04/15

Parte la cronologia del Braccio di Ferro Bianconi grazie al nuovo sito di Gaspare Pero

 
 
Gaspare Pero alla fine che l'ha fatta, vincendo ostacoli di tempo e tecnologici: il sito dedicato alla cronologia del Braccio di Ferro Bianconi è online
Contribuite tutti!

19/11/14

Oltre il metafumetto: Braccio di Ferro dipendente Bianconi aiuta il collega Timoteo a non perdere il posto di lavoro: "La coppia vincente" storia completa di Sandro Dossi****



Questo signore qui è il redattore Bianconi Carlo Alberto Bendinelli

Il buon Gaspare Pero ha trovato questa storia su Braccio Di Ferro N. 453 e scrive :

"Gli eroi esistono fintanto che hanno un nemico da affrontare... Capita che il nemico sia giù di tono o non riscuota grande successo... e allora che si fa? In questa storia che chiude Braccio di Ferro 453, si affronta il problema in maniera molto... diretta direi!

La trama è piacevole e ospita la  partecipazione straordinaria di alcune facce note, eccezionalmente finite al di là del foglio!"

Io, dopo averla ricevuta mi sono precitato a chiedere qualche informazione sulla storia a Dossi che mi ha scritto chi sono i personaggi della redazione milanese ritratti nelle tavole  ed ha concesso il  permesso di pubblicarla per intero per i lettori di Retronika.

01/07/14

Braccio di Ferro 386 (1984) recensione di Gaspare Pero


Ecco una recensione come quelle di una volta, o quasi... Ci troviamo davanti a un albo composto tutto da storie di qualità piuttosto alta, il cui recupero consiglio vivamente.

17/06/14

Brutos (non Brutus) in un Braccio di Ferro Bianconi



Il buon Gaspare Pero ha beccato le edizioni milanesi in fallo, la redazione milanese  ha scordato in questa storiella minima di Sagendorf tratta da BdF n. 262 di Timoteizzare il colosso dalla mascella di vetro.

09/06/14

Ancora il misterioso disegnatore Bianconi, questa volta alle prese con Poldo


Gaspare Pero mi ha inviato quest'immagine tratta dalla storia  "Gli slogan pubblicitari"  pubblicata su BdF 261. Il disegnatore è lo stesso di questo post  sul Gigante Grissino.

30/05/14

Scoperto il cognome di Beppe


Gaspare Pero ha beccato il cognome del personaggio di Giorgio Rebuffi  nella storia "Il certificato" che apre  Tutto Cucciolo n. 195 del 1983

27/05/14

Poldo in "La gara degli spaghetti" di Pier Luigi Sangalli

Recensioncina di Gaspare Pero da Braccio di Ferro 384 del 1984...




Stavolta Poldo, passeggiando per i viali allestiti per la festa del paese, s'imbatte nel padiglione che sta per ospitare la gara degli spaghetti: 10$ per partecipare, 1000$ al vincitore, se non che il nostro amico, come al solito, non ha un soldo bucato in tasca...

22/04/14

Libertà per i leoni - Da Tutto Cucciolo n. 193 del 1983

Una  recensione di Gaspare Pero per una storia del grande Giorgio Rebuffi:


Temistocle Felino è un individuo con l'idea fissa di rendere dignità ai leoni dando loro libertà, anche se si tratta di aprire loro la gabbia dello zoo cittadino!
Va da sé che Sultano, il leone che beneficia di questa possibilità di fuga, inizia a incutere terrore per le strade, a cominciare da Cucciolo e Beppe, che in quel mentre si trovano a passare da quelle parti, per poi passare a Bombarda, per il quale il buon Pugacioff decide di schierarsi affrontando, suo malgrado, il re della foresta (o della savana?).




Superato l'ostacolo costituito dal "luposki della steppa", Sultano riprende la caccia del grassoccio Bombarda che, giunto a casa, trova la definitiva salvezza soltanto nella piscina in giardino, territorio dello squalo Geraldo che, come tutti i suoi simili, fa il tipico verso dei Selaci: "Squinz"...