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01/07/14

Braccio di Ferro 386 (1984) recensione di Gaspare Pero


Ecco una recensione come quelle di una volta, o quasi... Ci troviamo davanti a un albo composto tutto da storie di qualità piuttosto alta, il cui recupero consiglio vivamente.

17/04/14

Riz (Rino Zanchetta)- Mini Humor 1-L'Occhio del padrone-Edizioni Visual (1981)***


 

Visto che siamo nel periodo pasquale mi sembrava carino recensire qualcosa a tema…
Rino Zanchetta (RIZ), è un fumettaro torinese che non si è visto molto in giro, ha realizzato storie per Tv Junior ed il Mago e si è sbizzarito in questo volumetto del 1981 (un bel po’ di tempo prima del famoso Jenus di Don Alemanno)  nel descrivere, a modo suo, la vita del Cristo e del resto del cast della Bibbia.

30/03/14

Braccio Di Ferro e Timoteo Master Chef , 8 ricette da leccarsi i baffi****

Bellissima storia disegnata da Pier Luigi Sangalli dove i nostri marinai preferiti s'improvvisano cuochi per ingraziarsi Olivia...peccato che prendano un pò troppo alla lettera le ricette classiche della cucina italiana.
Iniziamo con Cracco  di Ferro che ci propone:

1) La Minestra Primavera, bona per le capre e le vacche


26/03/14

Fiordipesco "La Luna nel Pozzo" di Nicola Del Principe una meravigliosa storia completa del 1961*****

Ho preso questa storia da Voci d'Oltremare del dicembre 1961, una rivista dei frati missionari di Parma che veniva curata da Renato Bianconi contemporaneamente (e anche poco dopo) il lancio delle prime testate "Il Ponte". Più che per la qualità della storia "religiosa"  ho voluto omaggiare Nicola che quando aveva voglia e tempo era  uno dei più grandi fumettisti italiani. Pochi sono stati eclettici e versatili come il maestro di Pescasseroli che ha spaziato dal fumetto per bambini, all'erotico a quello d'azione mantenendo sempre un tratto riconoscibilissimo. La cura dei suoi primi lavori su Abelarda, Trottolino ed i personaggi secondari era lontanissima dal tratto cartoonesco e essenziale del periodo prima del tracollo bianconiano. Paragonate questa perla con i Soldino o Pinocchio degli anni ottanta e noterete che non sempre l'evoluzione è un bene, sembra come passare dall'architettura di una chiesa medievale a quella specie di ufo che sono le cappelle moderne. Come mi piacerebbe poter postare tutto il mio materiale su Retronika per mantenere il ricordo di qualcosa che sta realmente sparendo, decine e decine  di personaggi umoristici ed autori stanno andando verso l'oblio e molte cose non saranno, ovviamente, ristampate mai più. Se ci fosse una legge che dopo cinquant'anni puoi postare tutto su Internet senza problemi di diritti riverserei su  Retronika tutta la mia soffitta,  a mò di museo, per il piacere di tutti i visitatori...ma così ahimè non è.


21/03/14

Il Tiger-Man di Steve Ditko (1975) ***



Bella cover del grande Frank Thorne
Interessante piccola serie americana pubblicata per soli 3 numeri dalla casa editrice Atlas nel 1975.
Il dottor Lancaster Hill , mentre fa tirocinio in Africa, riesce ad isolare il cromosoma che fa della tigre un animale potente ed agile  e decide di produrre un siero in grado di donare le caratteristiche del grande felino ad un essere umano.

07/03/14

Migliaia di morti in un fumetto Bianconi: "Circolazione Infernale" di Sandro Dossi****


Ma siete proprio sicuri che il Satana dell'inferno di Geppo sia così innocuo e simpatico?
In questa storia trovata su Geppo n.73 del 1981 il cornutone provoca morti su morti perchè l'inferno è in crisi, la gente è  troppo buona e mancano le anime dannate...come provvedere?

05/03/14

Gabriel di Riccardo Secchi 1995-1999****



Molto interessanti le due serie della bella suora di Riccardo Secchi. Il figlio di Max Bunker fece un esordio splendido nel mondo del fumetto distaccandosi immediatamente dai toni sarcastici del padre e proponendo una serie che potevamo inserire nel filone supereroistico.

01/02/14

Le avventure di Capitan Cocò Ricò, Gibernetta e Gigi Peste (1961)****



Meraviglioso questo albo acquistato oggi al mercatino, era  un omaggio riservato agli abbonati del Corriere Dei Piccoli  annata 1961. Interessante perchè oltre ai classicissimi The Katzenjammer Kids (Bibì e Bibò), che sono stati colonna portante per anni del noto magazine per bambini...

10/01/14

ANGEL DARK n.1 "Aids" 1990 Max Bunker Press Lire 1500 **1/2





Bruttino sto Peter Parker Horror.
Un dei prodotti meno fortunati ed ispirati di Luciano Secchi.
Un fumetto surfista sull’onda di sangue di Dylan Dog che però non riuscì ad essere incisivo e ad entrare nel   Club dei Cult Comics .

08/01/14

Quando Dylan Dog incontrò Claudio Baglioni: Le vie dei colori (1996)****


Nell’ottobre del 1996 “Tutto”, defunta rivista musicale mensile, pubblicò un particolare inserto.
L’indagatore dell’incubo, in quel periodo ancora gestito del suo creatore Tiziano Sclavi ed all’apice di un meritato e giusto successo, era il fumetto preferito di Claudio Baglioni.
Da cosa nasce cosa  ed un “piccolo grande amore” portò le due star ad incrociare per un attimo le loro strade.

02/01/14

Speciale Martin Mystère N°: 11 -Il cavaliere verde- 1 maggio 1994***1/2




Soggetto e sceneggiatura: Carlo Recagno (da un'idea di Alfredo Castelli)

Disegni e copertina: Giancarlo Alessandrini

Interessante quest’albo speciale del BVZM che come al solito ti lascia quella bella voglia di approfondimento dei temi trattati. La Mystère è la mia serie Bonelli preferita, come ho già scritto da qualche altra parte nel Blog. Nutro passione per  “il genere” ed il Giacobbo di Castelli è una delle poche cose che intendo conservare. La storia dello speciale n.11 riporta Martin & company nella terra delle fate. Rileggendolo la prima cosa che mi è venuta in mente è che non è vero che è ormai impossibile trattare il fantasy in maniera originale.

15/12/13

I PRIMI CINQUANT'ANNI DI BRACCIO DI FERRO- Edizioni RIZZOLI JUNIOR -1979-148 pagine*****



Potrei recensirlo ad occhi chiusi e con le mani bendate.
Troppo costoso per le mie tasche nel lontano 1979, quando avevo appena 8 anni, lo sfogliavo ogni giorno nella Biblioteca comunale di Agrigento, posta una volta nell’assolato Viale della Vittoria.
Era uno di quei libri non cedibili, non poteva essere prestato ed aveva nel tagliandino quell’odiosa “C” rossa che diceva “devi venire qui ogni giorno” per godere di tanta bellezza.

30/11/13

Speciale Provolino Story n.2-Luglio 1984-Edizioni Metro-lire 1500****





Alberico Motta e Pierluigi Sangalli non raggiungevano il “massimo umoristico” soltanto con le avventure di Braccio. 
A volte penso che i canoni dettati dai characters del mondo di Popeye fossero anche un limite , perché il tutto doveva risolversi, nella maggior parte dei casi , nel finale mazzulatorio. 
Provolino era un personaggio più libero, come il poco fortunato Pierino che editorialmente non visse abbastanza a lungo da poter diventare una pietra miliare del fumetto umoristico italiano , nonostante i fantastici esperimenti narrativi del maestro Motta.

27/11/13

Wolverine di Chris Claremont e Frank Miller-Edizioni Playpress-Lire 8.000-1989***1/2





Logan è il personaggio perfetto.
Un passato oscuro che ogni sceneggiatore può ridefinire.
Un nano irsuto che il disegnatore può tratteggiare nel suo stile personale senza che il character perda la propria identità.
Una versione violenta di Corto Maltese, un Popeye moderno (per un periodo, quello secondo me migliore, era il guercio di Madripoor), uno Zio Paperone Barksiano giovane e irruente nel Klondike, uno 007 lercio, un barbaro, un super eroe, un vigilante, un killer, un samurai, un uomo, un mostro.

Wolverine può essere tutto,  è questa la forza della migliore icona Marvel partorita nei seventies, anche se il meglio della sua saga verrà prodotta negli anni seguenti.
Il volume edito dalla Play Press è uno dei primi esperimenti, dopo di quelli  del periodo Labor Comics e qualche speciale della benemerita Star, di dare “lustro da libreria” alle avventure dei super uomini.


Nel mercato italiano non si era ancora compresa la levatura artistica di quello che i comics americani di massimo consumo avevano raggiunto persino nelle serie regolari, senza tirare in ballo le ormai inflazionate Graphic Novel.
Qualcosa aveva intuito la Rizzoli che aveva iniziato ad intercalare tra classiconi, capolavori  e scemenze autoriali qualche storia o inserto dei personaggi D.C. ma l'avvento degli hypergeek nazionali esperti dell’universo in spandex era ancora lontano.
La miniserie scritta da un prolisso Claremont e disegnata da un acerbo Miller sembra un action della Cannon Group oppure un film di Ninja con i baffoni biondi di Godfrey Ho.



E’ la prima, tra le tante venute dopo e che hanno inflazionato il personaggio, ad analizzare la psicologia complessa di un eroe per caso, un essere umano travolto dalla sua vita dolorosa e travagliata, mutante non solo nei geni ma anche nei sentimenti e le reazioni.


La ricerca d’equilibrio di uno sbandato alla Jack Kerouac che si ritroverà ad essere un futuro Vendicatore.
Forse per il canadese sarebbe stata migliore una “posizione di mezzo”, quelle ombre notturne che nascondono un Punisher o un Moon Knight.


Questa avventura giapponese è un racconto formativo e sembra quasi di vedere l’ultimo samurai di Edward Zwick, prima la mancanza di comprensione dello stile di vita orientale e poi la ricerca spasmodica dell’onore. 


Claremont ha un modo di scrivere che ormai appare obsoleto, troppo didascalico e descrittivo, Miller ha un tratto a volte fastidioso con tanti alti e bassi ma forse la colpa è delle “vecchie” chine  di  Josef Rubinstein.
Nel complesso non ci troviamo di fronte ad un capolavoro ma di sicuro è una lettura sostanziosa e ben costruita.
Consigliato e mi pare che si trovi anche a poco.