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07/03/14

Migliaia di morti in un fumetto Bianconi: "Circolazione Infernale" di Sandro Dossi****


Ma siete proprio sicuri che il Satana dell'inferno di Geppo sia così innocuo e simpatico?
In questa storia trovata su Geppo n.73 del 1981 il cornutone provoca morti su morti perchè l'inferno è in crisi, la gente è  troppo buona e mancano le anime dannate...come provvedere?

01/03/14

Il folle diavolo Arcibaldo di Pier Luigi Sangalli ed il Geppo di Alberico Motta (cross over con Napoleone Sprint)


Ho sottomano il numero 3 di Super Geppo del 1966, ed ho incontrato questo diavolo completamente  pazzo che secondo me aveva più appeal del protagonista principale. La storia di Arcibaldo è una delle più comiche che abbia mai letto della gestione Sangalli. Una commedia degli equivoci che alla fine fa tornare Arcibaldo al manicomio, posto che per lo squinternato demone è più comprensibile del mondo reale.
L'altra vera chicca...

15/02/14

Vampirella e Zombino di Alberico Motta****


Visto che devo scrivere il libro mi sa che quest'anno Retronika sarà ancora più Bianconiano del solito.
Per me è un piacere e spero lo sia anche per voi. Su un giornalino di Geppo del 1982 ho ritrovato questa simpatica famigliola nella sana tradizione gotica tracciata dagli Addams.  Premetto che la storia di Zombino a me è parsa sicuramente più divertente delle avventure di Astor (per giocare in casa) e quel pizzico di acidità tutto Mottiano è ben presente.

26/01/14

La misteriosa copertinista del Nuovo Geppo si chiama...


FPM editore, che chiamò a raccolta quasi tutti gli autori Bianconi per il Topo Gigio degli anni novanta (un numero è recensito qui) aveva la sana abitudine di citare tutti gli autori coinvolti nella stesura di un albo, compresi quelli che disegnavano le copertine. In questo post di Lorenzo Terranova e Elisabetta Sangalli gli autori (ed ovviamente anch'io) si chiedevano chi fosse il misterioso "RB".

09/01/14

Salvatore a Gomorra. Un povero serpente milanese a Napoli.

Il bravo Luca Romanelli mi manda alcune tavole (ahimè a risoluzione molto bassa) della versione di Alberico Motta e Sandro Dossi di "Benvenuti al Sud".
I napoletani, in questo festival divertentissimo degli stereotipi, sono tratteggiati come più furbi delle creature dell'inferno. Più che una beffa mi pare un elogio.
Luca scrive:
"Ho rintracciato una storiella geppiana che ritengo troverai molto interessante. Il titolo è 'Pastasciutta napoletana' e, come avrai già desunto, vede il buon diavolo assieme al serpente tuo omonimo in trasferta a Napoli. Ignoro l'albo originale da cui è tratta, ma l'ho rintracciata ristampata sul n°20 (gennaio '96) di Super Geppo. I disegni sono di Sandro nostro mentre i testi, constatata l'assenza totale di politically correctness, presumo siano del mitico Motta. Allego immagini."


07/01/14

L'evoluzione grafica di Geppo di Lorenzo Terranova ed Elisabetta Sangalli

Con l’uscita del bel volume di Lineachiara su Geppo, Luca Boschi ha finalmente chiarito i vari passaggi delle origini del personaggio, di cui avevamo discusso in alcuni post passati:
(Qui tutti i post su Geppo)
Il Cartoonist Globale  li ha arricchiti di dettagli, confermando ad esempio l’importanza avuta dal soggettista Attilio Mazzanti.
La discussione su Retronika è stata seguita con interesse anche dal maestro Pier Luigi Sangalli e dalla figlia Elisabetta.
Avevo già avuto occasione di conoscere Elisabetta Sangalli per via epistolare, e a Lucca ho finalmente avuto il grande piacere di incontrarla di persona insieme all’illustre papà. Ho quindi potuto esprimere tutta la mia ammirazione e gratitudine all’uomo che, più di 40 anni fa, mi conquistò per sempre alla causa del fumetto alla tenera età di 5 anni, grazie al suo lavoro su Braccio di Ferro.
In effetti, molti identificano Pier Luigi Sangalli principalmente col suo (enorme) lavoro su Braccio di Ferro, ma non va dimenticato, come giustamente ricordato dal Boschi nel ricco apparato redazionale del volume Lineachiara, che Pier Luigi Sangalli è stato l’artista che ha preso in mano il Geppo “primordiale” di Chierchini/Carpi/Gatto, e lo ha plasmato graficamente nel Geppo moderno che tutti conoscono. Quando poi smise di disegnare le storie del buon diavolo per dedicarsi a Braccio di Ferro e agli altri personaggi, continuò tuttavia a disegnarne tutte le copertine, svolgendo una funzione, oggi diremmo, di “character design”.
Quale contributo ed integrazione dei precedenti post sulle origini di Geppo, Elisabetta Sangalli mi ha inviato una ricostruzione per immagini delle varie incarnazioni del personaggio, evidenziando il contributo del padre all’evoluzione del buon diavolo. Il lavoro di Elisabetta è veramente interessante (come noto, un’immagine vale più di mille parole), e ve lo ripropongo di seguito:


26/12/13

BUONA AZIONE UGUALE MINCHIONE: Gli ultimi Geppo di Angelo Scariolo e Giancarlo Agnello.


Angelo Scariolo

Il motivo del titolo del post lo vedrete nelle tavole di Agnello postate in basso.
Dopo il periodo "buio" della fine anni ottanta, con albi pieni di ristampe e sbattellamenti senza fantasia, nel decennio successivo gli eredi di Renato Bianconi provarono a rinnovare il personaggio, con coraggio, per restare nell'edicole italiane ormai asfittiche e in overdose di manga e super eroi.
Neanche Topolino sarebbe sopravvissuto se non avesse avuto alle spalle i grandi budget della Disney.
Era un'epoca vaga, nebbiosa di cui pochi hanno ricordi.
Noi ragazzi di ieri eravamo gia ometti  e quindi  impegnati nei mille rompicogliosi  impegni dell'età adulta.
Nel  tempo libero rimasto a disposizione eravamo più impegnati a rincorrere le sottane che a dare  spazio ad i nostri adorati compagni dell'infanzia.

20/11/13

Storia completa! Geppo in “Pubblicità per l’inferno” del grande Sandro Dossi (ovvero Manberto nel girone dei superbi)





L’illustrissimo e gentilissimo Sandrone ci dona questa perla tirata fuori dal baule di tesori Bianconi che stanno lì ad aspettare che qualche intelligente editore si accorga che nelle edicole c’è  fame di Geppo.
Siori che stampate  fumetti, fate un salto su Ebay ed andate a controllare le quotazioni che hanno raggiunto i “giornaletti” del buon diavolo, un albo degli anni sessanta raggiunge i quaranta €, come un Bonelli prima edizione, gli albi anni settanta-ottanta-novanta vanno via a non meno di cinque €.
Ve lo deve spiegare un umile appassionato che il ferro va battuto finché è caldo?

04/11/13

L'Inferno di Topolino di Guido Martina e Angelo Bioletto*****



Ditemi se sto Ezechiele spolpato non è l'immagine pura del dolore

Ritengo questa la storia più disturbante di tutte quelle prodotte dai Disney italiani.
Ho ancora e conservo gelosamente il mio consunto Classico dal titolo “Le Grandi Parodie”  e ricordo che da bambino leggere questa “riduzione comica” dell’opera dantesca mi provocava un affascinante fastidio.

18/10/13

E' Tornato! GEPPO – IL DIAVOLO BUONO-RW Edizioni Lineachiara ***** (a priori)

La cover rossa è una rielaborazione di alcuni disegno di Carpi rimontati

Il gentilissimo Andrea Mazzotta su Facebook mi ha fornito finalmente tutte le informazioni possibili per una corposa preview da pubblicare qui sul Blog più bianconico del Web.
Questa è una missione possibile, il successo dell'opera può fare da ponte al primo vero ritorno dei nostri amati eroi dei fumetti, dipende tutto da noi!

19/09/13

Le origini di Geppo (di Sandro Dossi)****


Non quelle vere, sia chiaro, perchè sino adesso nessuno è riuscito a spiegarmi chi ha avuto l'ideona del diavolo buono tra Carpi, Chierchini e Bottaro ma quelle ideate da chi ha scritto e disegnato il meglio dell'amato personaggio Bianconi.
Sandro Dossi credo  sia l'unico ad aver ideato una genesi per Geppo, origine che ha qualcosa di disneyano e parcheggiata  in zona Dumbo.

01/05/13

I bellissimi doni che ho ricevuto da Sandro Dossi a Bergomix 2013

Timoteo che tenta di circuire un Olivia poco convinta

Una meravigliosa tavola di Geppo con Beotone e Berlicche tratta dalla storia "La pappa di Berlicche"


29/04/13

I disegni dei lettori: Il Geppo di Fabrizio Mazzotta

Fabrizio Mazzotta ha ritrovato una vecchia prova di una tavola di Geppo che fece più di trenta  anni fa.
Lo stile era acerbo ma riconoscibilissimo.



17/04/13

Geppo Inferno 2000 di Sandro Dossi-2011-10 €-“Andrea Leggeri Editore”*****


Prima di parlare della storia voglio elogiare l’operato di Andrea Leggeri, l'editore di questa operazione no profit che ha fatto stampare la riedizione “perfetta”. 
Il volumetto è la rappresentazione fisica di un sogno,  il paradigma della ristampa-tipo che vorrebbero leggere tutti i metrofans :



  1.  Formato classico con costina che riprende il logo originale Bianconi 
  2.  Copertina di un bel giallo anni ottanta che in edicola si farebbe notare senza sgomitare 
  3.  Prezzo umano per una tiratura limitatissima (appena 200 copie)
  4.  Carta pregiata che fa risaltare le precisissime tavole di Sandro Dossi
  5.  Apparato redazionale con i controcazzi con genesi della storia, biografia ed intervista dell’autore, chicche di produzione e gossip che vengono apprezzate dall’appassionato, dei veri e propri “inserti speciali” che  motivano il prezzo dell’albo e lo rendono acquisto obbligato.

Geppo Inferno 2000 , come si legge nell’intervista a Sandro Dossi realizzata  da Leggeri, era nell’opinione dell’autore, qualcosa di molto più vasto. Sandro avrebbe voluto rifare tutta la Divina Commedia in chiave umoristica, ma Bianconi era impaurito dalla vastità dell’operazione e quindi limitò il tutto al solo inferno che fu pubblicato per la prima volta  in Geppo n°116 Speciale del Luglio 1984


L’opera è matura, le gags sono quasi adulte e alcune scene, come quella della tortura ai dannati, audaci per un albo per bambini. La trama narra di Dante in versione giornalista incaricato da Satana per pubblicizzare un Inferno in cui non crede più nessuno.Tutto cambia e anche i demoni del moderno Ade bianconiano sono corruttibili . I dannati ricchi fanno la pacchia in barba ai condannati privi di sghei. L’inferno di Geppo è il mondo reale, la satira di Dossi è diretta e pura. Le citazioni seminate da Sandro sono tante, nelle tavole è possibile trovare rielaborazioni delle illustrazioni infernali del Dorè, i nomi dei diavoli non sono quasi mai di pura invenzione ma riprese da  “dizionari infernali” e tomi di magia nera, si sente il profumo dell’Inferno di Bioletto e Martina,  della mitologia Barksiana, dei mostri di Segar e dell’opera originale del sommo poeta. 
Il tutto però è filtrato dalla solarità dei disegni meravigliosi di Sandro, qui ai suoi massimi. 


Dossi continua a reputarsi artigiano ma sul suo Geppo la mano è d’artista puro, che precisione,  che finezza , che pulizia, sembra impossibile che Sandro riuscisse a produrre centinaia di queste tavole in un mese. Le panoramiche  sono piene di particolari, gli esterni sempre perfetti, le riproduzioni di luoghi reali fedelissime. Un anedotto che voglio svelarvi relativamente alla precisione del tratto di Sandro riguarda proprio la mia lettura dell’albo avvenuta ieri sera…la copia che ho di Geppo Inferno 2000 aveva una dedica personalizzata con un disegno del maestro…siccome si rivolgeva ad un certo  “Salvatore” pensavo fosse un’illustrazione originale in cui il diavolo buono dialogava con il serpente tentatore. Il tratto era così pulito che  ho creduto  fosse una stampa! Ieri in controluce ho visto l’inchiostratura , piccolissimi segni di matita e data e firma del  2013, da lì ho capito che quel “Salvatore” ero io …pazzesco! A proposito , non è da complotto  illuminista il fatto che il perfido rettile biblico degli albi bianconi si chiamasse “Salvatore”? Colui che tentò Eva da cosa avrebbe dovuto salvarci?


Albo culto da conservare gelosamente  e che sicuramente, visto il bassissimo numero di copie in circolazione diverrà in futuro di grande valore collezionistico.
Rubatelo al primo fortunato possessore di vostra conoscenza, così infrangendo  uno dei dieci comandamenti  sarete sicuri di poter finalmente conoscere dal “vivo” il nostro amatissimo diavolo buono.

23/03/13

Geppo di Alberico Motta


Cover dell'effettivamente raro "Geppo Giochi" Collana Fantasie Allegre del 1982 ...chissà se Alberico oltre a questa copertina ha mai disegnato storie del diavolo buono? I disegni nella barretta laterale sono un misto di personaggi disegnati da Sandro Dossi, Pierluigi Sangalli e lo stesso Motta. Aggiungo le informazioni che mi ha inviato per e-mail Alberico:

"Si, la copertina è una della serie di una rivista mensile di giochi per Bianconi che ho realizzato negli anni in cui mi ero già staccato dalla casa editrice, ma ogni tanto tornavo a farmi vivo con qualche idea da sviluppare.
Le copertine da me disegnate (come del resto tutti i giochi), rispecchiavano il contenuto della rivista che ogni mese alternava il personaggi di Geppo con quello di Pinocchio e di Soldino. I giochi erano presentati appunto dal personaggio di turno che io disegnavo per l'occasione. All'interno, nei giochi da colorare, venivano anche riprese dalle copertine dei periodici di fumetti, come richiamo pubblicitario alla produzione Bianconi. Le copertine da colorare venivano rifatte di nuovo da me con la ripassatrice Agnese Fedeli, poiché dovevano presentare dei tratti ben delineati al fine di contenere il colore dei pastelli. 
Penso siano stati fatti una dozzina di numeri, che ho conservato.
Tornando a bomba, mi chiedi se io abbia disegnato qualche storia di Geppo: mi pare di si, ma pochissime, e non so che fine abbiano fatto. Nemmeno io ne ho traccia.".

20/02/13

Geppo n.9-Settembre 1971 -Edizioni Bianconi -Lire 120****

Copertina di Pierluigi Sangalli

Geppo ritorna siore e siori. Ieri mi sono fatto   coraggio e un po’ intimidito ho chiamato al telefono Pierluigi Sangalli. E’ stata una bella esperienza,  si è fatta una gioviale chiaccherata piena di anedotti bianconiani che mi hanno deliziato. Ho chiesto spiegazioni approfondite sulla situazione del diavolo buono e mi ha rassicurato che posso tranquillamente continuare a recensire le storie e gli albi  che più mi aggradano, riconoscendo anche lui che la retropromozione può soltanto fare del bene al personaggio e gli autori coinvolti. Ho spiegato quali erano le ragioni del cancellamento dei post…quando si mettono in mezzo a discussioni da fan  storie di avvocati e diritti è lecito che insorga un po’ di cagotto…io non sapendo ne leggere né scrivere in giuridico  avevo censurato le geppitudini per salvaguardarmi. La mia speranza è che un giorno venga prodotto qualcosa di nuovo dai nostri autori preferiti e non soltanto ennesime ristampe e glorificazioni del passato. Non basta storicizzare , Sangalli , Dossi e Motta hanno secondo me ancora molto da dire ed  ho sempre avuto l’idea che i personaggi classici con nuove sceneggiature ambientate nel mondo moderno e con storie rivolte agli adulti potrebbero avere un rinnovato successo commerciale. E’ giusto che gli autori traggano guadagno anche economico del loro operato e non soltanto gloria.
La fortuna più grande che mi ha concesso questo angolo di web è stata proprio quella di poter comunicare in maniera diretta con i miei idoli , cosa che mi ha portato un affezione diversa rispetto a quella che avevo da solo lettore, ho conosciuto bellissime persone di una professionalità , passione, cultura , dedizione e modestia che difficilmente si possono riscontrare. Gli autori sono migliori anche di alcuni blogger che ormai credono di avere in mano il potere divino del giudizio.
Ho chiesto anche che se alcune delle storie che recensisco sono state ristampate su gli ebook prodotti da Tiziano Radice lo stesso Tiziano se vuole può indicare l’albo digitale dove è avvenuta la ristampa così se qualche appassionato è interessato ad acquistarlo sa che è possibile rileggere per intero la storia nella nuova pubblicazione. Sono prodigo di buone intenzioni per tutti ma è bene che sappia chi mi legge che questo blog non è il più letto della rete, ha la fortuna di essere forse il preferito da molti “secchioni” come me approfonditori e groupie dell’umoristico italiano ma penso che si se voglia pubblicizzare direttamente con maggiore riscontro  di pubblico nuove idee e pubblicazioni sarebbe meglio rivolgersi a portali più visitati e blasonati. Qui si è tra amici. Il coso del copyright ormai è vergato lì in alto vicino alla testata del blog  (come mi ha consigliato il buon Gaspare Pero) e se qualcuno ha qualcosa da ridire mi manda una mail ed io tolgo quel che non è di gradimento. Fatto sta che la base ideologica in cui intendo muovere i nuovi post su Geppo è quella della completa   democrazia e sarà dato spazio agli autori in base alla qualità e quantità del prodotto.
Intendo recensire quando prima quel capolavoro che è Geppo Inferno 2000 scritto e disegnato da Sandro Dossi con la produzione eccellente effettuata da Andrea Leggeri, albo che secondo me rappresenta la perfezione per quanto riguarda l’eventuale prodotto da libreria, curato all’inverosimile in uno splendido bianco e nero (i bianconi devono essere al massimo in quadricromia , lasciamo photoshop all’edulcorata Disney) . Mi sono sentito anche con Sandro (non è la prima volta…poveretto quando stiamo al telefono non lo mollo più) che mi ha divertito molto quando mi ha raccontato perché Alberico Motta è passato alle sceneggiature, ho immaginato la scena e mi sono scompisciato. Alberico era precisissimo è voleva dare un prodotto di massima qualità , mentre gli altri producevano tavole a manetta , Pierluigi,ad esempio,  mi ha raccontato  divertendosi che a volte è riuscito a produrre anche 200 tavole in un mese.  Il Motta usava il pennello con una dovizia che a Renato Bianconi sembrava eccessiva. Praticamente le tavole venivano strappate di mano dal disegnatore cosi: “Uè  è perfetta, basta mollala che per i bambini va bene …dobbiamo andare in stampaaaa”. Alberico si proposa allora e  fu promosso a sceneggiatore, lì era veloce e divertentissimo e per questo le sue storie disegnate negli anni si diradarono , ahinoi, sempre di più.
Sia Sangalli che Dossi hanno più volte celebrato le doti grafiche di Mario Sbattella che ebbe un trattamento contrario a quello di Motta. Sbattella era il più veloce e per questo fu utilizzato per “riempire” gli albi, un discorso  relativo , diceva Sangalli, anche  all’utilizzo delle macchine tipografiche che  erano tarate  e pagate per produrre un tot di pagine mensili e quindi  serviva più  materiale possibile.
Quando si aveva tempo si andava a ripescare negli immensi archivi di Renato con produzioni eccellenti di Chierchini,  Carpi o Gatto , quando il tempo non c’era si utilizzava il velocissimo Sbattella.
Scusate le divagazioni  ma dubito che i lettori di questo blog non siano interessati agli anedotti.
Passiamo all’albo che è un perfetto compendio di par condicio in cui troviamo tutti Pierluigi Sangalli, Alberico Motta, Sandro Dossi e l’ormai mitico Mario Sbattella.
Premetto che l’albo, pur restando un ottima lettura, a mio avviso non è dei migliori, Il Geppo dei primi anni settanta non era ancora stato plasmato a dovere e le storie erano ancora leggerine e divertenti, si era ancora lontani dalle meraviglie di sceneggiatura  che ci avrebbe fornito Sandro Dossi composte da  più livelli di lettura e in cui confluivano satira , analisi psicologica dei dannati come trasposizione spirituale del penitenziario, i  metafumetti con cross over bianconiani  tra autori e personaggi  e gli scontri tra un simpaticissimo Satana   e un noiosissimo esercito angelico che stava tutto il santo giorno a canticchiare gospel come le zie di paese sull’orlo della fossa improvvisamente redente.

Materiale che intendo riproporre se il clima resta disteso.

Come scriveva Mark Twain,  “preferisco il paradiso per il clima ma l’inferno per la compagnia”.

Geppo: Un Dannato Traditore-sceneggiatura Alberico Motta-Disegni Sandro Dossi****

 

Violentissima storia dove il diavolo buono viene pestato a sangue più volte perché fornisce gazose  ai dannati. La colpa e dell’infame demone infiltrato Giuleppe spione e bastardo. Geppo per la prima volta reagisce in maniera violenta e spatascia il cranio al fetentone con una mazza ferrata.

Eugenio: Il trisavolo pirata–disegnatori: TUTTI***

 

Nonostante non ami le storie patchwork realizzate da Mario Sbattella devo ammettere che la sceneggiatura di questa è molto gradevole. Il trisavolo pirata, casinista che mette a ferro e fuoco la città alla ricerca di dobloni da depradare era un personaggio più simpatico dello stesso Eugenio. Peccato che lo spettro corsaro non sia stato riesumato per qualche altra avventura perché sarebbe stato un ottimo comprimario di testata.

Caligola: Caccia ai Pesci-sceneggiatura e disegni Pierluigi Sangalli , chine di Sandro Dossi***

 

Mi è sempre piaciuto il gattaccio Caligola, strano che non si sia mai pensato , visto l’amore risaputo di Renato Bianconi per gatti e paperi, di dedicare una testata al cattivissimo felino. Il gatto di Satana aveva personalità da vendere ed era più originale dei tanti cloni di Tom e Silvestro che avevano avuto l’onore di testate personali di scarso successo.Caligola è subdolo, selvaggio e anaffettivo  caratteristiche che lo rendono moderno. Questa qui è la tipica storia del “terzo che gode” canovaccio usato spesso in storie popeyche con Poldo o Trinchetto. Satana sbafa i pesci di Geppo mentre Caligola nonostante ripetuti tentativi resta a bocca asciutta. Efficace ed essenziale.

Rotella: carissimi vicini- sceneggiatura e disegni Pierluigi Sangalli, chine di Sandro Dossi****


Effetto chicca!  Rotella è per me una “novità” e ne sono stato piacevolmente colpito. Un comprimario meteora di cui non so quante storie siano state prodotte. Alla base del personaggio  ho l’impressione che ci sia il Professor O.G. Wotasnozzle del Sappo di  Elzie C. Segar con un pizzico dell’Archimede Pitagorico disneyano. La storia invece ricorda gli esilaranti  scontri tra vicini di Paperino ed Anacleto Mitraglia. Se avete altre notizie su questo personaggio sono qui gradite.

Salvatore: un pagliaio che scotta-sceneggiatura Alberico Motta,disegni Sandro Dossi***

 

Storia carina ma di routine. Il  serpente Salvatore è un altro di quei personaggi che man mano che passava il tempo veniva utilizzato sempre meno nelle storie di Geppo. Il rettile tentatore d’ispirazione biblica, vecchio come l’Eden prova a tirar fuori un briciolo di malvagità del demone per caso ma chi conosce le “vere” origini di Geppo dovrebbe ricordare che puro caso il protagonista divenne diavolo, infatti fu colpa di una cicogna distratta che portò il piccolo angelo all'inferno piuttosto che in paradiso  (grazie a Gaspare Pero e Sandro Dossi) . Sandro Dossi è stato forse l’unico a scrivere una genesi del personaggio.

Geppo ha avuto un impennata collezionistica non da poco e per quanto personaggio famoso non ha avuto la quantità di ristampe del vendutissimo Braccio di Ferro.
Sino ad un paio di anni fa quest’albo poteva essere acquistato ad un singolo € ma nell’ultimo periodo un Geppo degli anni 60/70 non te lo porti a casa , a meno che non si trovi l’occasione in qualche mercatino,  a meno di 3€..
Altro discorso va fatto per le pubblicazioni degli anni 80/90 ma anche quelle stanno accrescendo il loro valore.
Geppofili  cari a mio avviso  in questo lustro avete quasi triplicato il valore della vostra collezione.

Bonus :

retrocopertina con un bel Provolino di Pierluigi Sangalli:

 

e se volete mettere dindini da parte per iniziare una collezione di Geppo costruitevi questo portamonete a forma di mangianastri "Castelli"


01/02/13

Il rispetto francese per i personaggi Bianconi-Abelarda brossurata-Les Aventures de la celebre Tartine un Froid de Canard-Edizioni Lar-1975*****


 


Ci sono state centinaia di pubblicazioni francesi inerenti i nostri amati eroi Bianconi e su questo blog ne avete avuto ampia dimostrazione. I galli hanno però un rispetto per le bande dessinée che in Italia possiamo scordare, chi mai avrebbe pubblicato in un brossurato (grazie Andrea Leggeri)  lussuoso di quei fumetti considerati dozzinali soltanto perché vendevano tanto e riempivano gli scaffali delle edicole?

 


Neanche lo stesso Renato Bianconi ha mai saputo valorizzare l’immenso archivio di storie di qualità che aveva a disposizione . Anche quelle piccole ristampe nostrane, che dovrebbero far rivalutare il meglio del nostro passato cartaceo, non hanno mai saputo andare oltre il semplice volume redatto alla kazdekan con storie tratte da albi quasi sempre recenti.

 


Oddio ci sono state negli ultimi anni delle operazioni che hanno avuto rispetto dell’aficionado, vedi il Classico Oro allegato a Repubblica con  storie di Geppo ed Abelarda selezionate con cura, lo strepitoso Geppo Inferno 2000 voluto da Andrea Leggeri che ospita delle tavole  di Sandro Dossi da sindrome di Stendhal, Leggeri  ha curato l’albo con  passione certosina e l’amore cola da tutte le pagine, dal colore scelto per la copertina alla costolina con il logo originale , spero che anche l’operazione E-Book di Pierluigi Sangalli oltre a recuperare il materiale recente sappia , vista la supervisione dell’autore , selezionare i prodotti migliori  ma sono fiducioso perché dalle vecchie (dolorose) discussioni l’indirizzo scelto per la testata  elettronica sembra  il glorioso passato. Mi aveva deluso il volume di Geppo dell’edizioni If per il semplice fatto che era una sorta di “Gran Geppo” da 2000 lire con copertina cartonata senza nessuna storia memorabile in indice.
I francesi hanno buon fiuto e occhio fino, sapevano che il materiale di Giovan Battista Carpi era pregiato, sapevano che Abelarda è un personaggio prezioso, i lettori apprezzavano l’amazzone con le rughe e l’editore Lar propose dei brossurati di grande formato contenenti storie lunghe che non so se vennero prodotte proprio per gli albi in questione, dal formato delle tavole che mi sembrano senza rimaneggiamenti e  dalla grandezza di alcune vignette la mia impressione è che Carpi le abbia disegnate direttamente per il grande formato. “Un Froid de Canard” è una sorta di classico Disney alla vecchia maniera, contiene anche storie di Nicola del Principe ed è stata creata ad hoc una trama di fondo che lega le varie avventure , mancano soltanto i raccordi disegnati da Giuseppe Perego (che qui doveva essere  per diritto  Mario Sbattella) sostituiti da didascalie  . 

 

Alcuni giornalini giganti speciali vennero pubblicati anche da Bianconi in Italia ma chissà se vennero pubblicate tutte le storie prodotte per il mercato francese o chissà se abbiamo  delle storie abelardiane di Carpi e Del Principe che non sono mai state pubblicate nel belpaese. Io ad esempio alcune avventure  stampate  su  questo “LIBRO” (chiamiamolo per quello che è) non l’avevo mai lette. Purtroppo non ho una conoscenza del francese che va oltre quello scolastico e non potuto apprezzare perfettamente l’opera ma quello che trasuda questa collana è “Rispetto”. Io un albo prodotto in questa maniera, con storie lunghe o brevi ma di grande qualità, pur se appena di 52 pagine lo acquisterei a prezzi ragionevoli (10 €?) e senza pensarci due volte.

 

Peccato che  i diritti dei personaggi Bianconi siano tra i più incasinati del mondo di carta, colpa di una legislazione dell’arte disegnata aleatoria e priva di basi concrete. In un mondo perfetto tutti i diritti dei personaggi  sarebbero rimasti agli eredi di Bianconi  che dopo il fallmento avrebbero potuto  vendere in blocco le loro creature ad un coraggioso  editore con la voglia di riproporre i nostri beniamini di carta nella loro forma migliore. Ovviamente sceneggiatori e disegnatori in questo ipotetico Comics Wonderworld avrebbero avuto pagate sontuose royalties ad ogni ristampa. Ma siamo in Italia e credo che Soldino, Saruzzo e compagnia bella dovremo cercarli nei mercatini forever…

 

Qui trovate tutti gli altri albi usciti nella collana :


 

27/01/13

Geppo: La gradita risposta di Pierluigi Sangalli

Cari amici appassionati dei fumetti,
Sono molto dispiaciuto del bailamme che si è sviluppato su questo blog
in seguito alla decisione del signor Giordano di cancellare tutto il
materiale di Geppo.
Tiziano Radice, l'editore che sta riproponendo le mie storie del
personaggio in e.Book su Amazon, mi ha spiegato che non c'era alcun
motivo di un gesto simile, compiuto senza aver ben capito le  sue
intenzioni e suggerito soltanto da ingiustificate paure.
Il sito che mostra storie di Geppo realizzate da me, da Dossi o da
altri disegnatori, non può che incontrare il mio consenso, ci
mancherebbe! Ho perciò pregato l'editore di rassicurare il signor
Giordano che non corre alcun rischio e di riprendere pure a mostrare
Geppo sul suo sito a beneficio di tutti i suoi appassionati fan.
Pier Luigi Sangalli