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15/01/14

Edicola Retronika 93 fumetti del 1985

Questa è una rubrica che intendo ampliare e non mi dispiacerebbe anche avere il vostro aiuto visto che negli elenchi commentati che posterò, e che intendo fare almeno una volta al mese vorrei passare in rassegna tutti o buona parte dei fumetti in edicola pubblicati sino al 2000.
Ovviamente senza pretesa di completezza (magari!) e per puro divertimento.
Se poi qualcosa incuriosisce e se ho delle copie in soffitta posso (possiamo) approfondire una serie o un albo in particolare.
Il post è fatto tutto a memoria e senza googlature quindi posso esserci degli strafalcioni.
Cosa ci proponevano gli edicolanti nel 1985?
Iniziamo con le riviste contenitore che ormai sono praticamente defunte e l’unica che mi pare pubblichi ancora qualcosa del genere è  l’Aurea.

Comic Art e supplementi: pubblicazione  longeva e prestigiosa che ha ospitato il meglio del fumetto mondiale, la consideravo un po’ costosa ma quando avevo abbastanza moneta in saccoccia la compravo spesso.
Peccato che fossero pochi gli episodi autoconclusivi e a questo punto, facendo i conti, conveniva economicamente di più prendere le edizioni da libreria e gli speciali  piuttosto che acquistare il mensile.
La storia può essere ripetuta per tutte le altre testate simili e forse è stato questo il motivo che ha portato al calo delle vendite e alla scomparsa degli albi antologici.


Il Giornalino: uno di quei  fumetti di cui tutti in casa hanno almeno una copia regalata dal parroco, negli anni ottanta era un bel periodico, conteneva anche le storie americane di Popeye ( di non so quale autore), c’era Pinky di Mattioli, il Pon Pon di Bottaro e tanta altra bella roba italiana. Su Ebay ne ho presi parecchi di blocchi di quel periodo anche perché costano un tanto al chilo.


L’Eternauta e supplementi: in assoluto la mia rivista preferita, non si poteva restare impassibili alle storie proposte.
La copertina di Serpieri di questo numero è già un capolavoro di per se , dovrebbe fare riferimento alla bellissima storia “l’indiana bianca”


Skorpio: nel passato rivista di soli fumetti rincorreva gli albi blitz ma con maggior pudicizia. A quanto pare il servizio con la gnocca di turno gli ha permesso di sopravvivere agli anni ottanta e  di poter ancora combattere per un posto sullo scaffale. La cover girl di questo numero è una maestosa Tinì Cansino al massimo del suo burroso splendore.

07/01/14

L'evoluzione grafica di Geppo di Lorenzo Terranova ed Elisabetta Sangalli

Con l’uscita del bel volume di Lineachiara su Geppo, Luca Boschi ha finalmente chiarito i vari passaggi delle origini del personaggio, di cui avevamo discusso in alcuni post passati:
(Qui tutti i post su Geppo)
Il Cartoonist Globale  li ha arricchiti di dettagli, confermando ad esempio l’importanza avuta dal soggettista Attilio Mazzanti.
La discussione su Retronika è stata seguita con interesse anche dal maestro Pier Luigi Sangalli e dalla figlia Elisabetta.
Avevo già avuto occasione di conoscere Elisabetta Sangalli per via epistolare, e a Lucca ho finalmente avuto il grande piacere di incontrarla di persona insieme all’illustre papà. Ho quindi potuto esprimere tutta la mia ammirazione e gratitudine all’uomo che, più di 40 anni fa, mi conquistò per sempre alla causa del fumetto alla tenera età di 5 anni, grazie al suo lavoro su Braccio di Ferro.
In effetti, molti identificano Pier Luigi Sangalli principalmente col suo (enorme) lavoro su Braccio di Ferro, ma non va dimenticato, come giustamente ricordato dal Boschi nel ricco apparato redazionale del volume Lineachiara, che Pier Luigi Sangalli è stato l’artista che ha preso in mano il Geppo “primordiale” di Chierchini/Carpi/Gatto, e lo ha plasmato graficamente nel Geppo moderno che tutti conoscono. Quando poi smise di disegnare le storie del buon diavolo per dedicarsi a Braccio di Ferro e agli altri personaggi, continuò tuttavia a disegnarne tutte le copertine, svolgendo una funzione, oggi diremmo, di “character design”.
Quale contributo ed integrazione dei precedenti post sulle origini di Geppo, Elisabetta Sangalli mi ha inviato una ricostruzione per immagini delle varie incarnazioni del personaggio, evidenziando il contributo del padre all’evoluzione del buon diavolo. Il lavoro di Elisabetta è veramente interessante (come noto, un’immagine vale più di mille parole), e ve lo ripropongo di seguito:


06/01/14

Il tenente BlackBerry di Alberto Simioni



Gigitex di Alberto Simioni insieme al Nerofumo di Carlo Peroni erano buoni  motivi per leggiucchiare il Piccolo Missionario, rivista ancora attiva redatta dai missionari comboniani a partire dal 1927 che ha   l'utile compito di sensibilizzare i bambini ai problemi del terzo mondo.


01/01/14

Recensione di Gaspare Pero: Tiramolla in "Abbacchio con pistacchio" di Alberico Motta


Anno nuovo, recensione nuova! E, come si conviene durante le partite a carte consuete in queste feste in famiglia, "scendo con un carico" (tipo asso a briscola): la recensione di una storia di Alberico Motta per Tiramolla!
La scelta di redigere una piccola scheda sull'unica storia di Motta non è stata per sottrarre gloria agli altri autori presenti in queste antologie fumettosa (Renzi e Rebuffi su tutti), ma perché la storia in questione mi ha particolarmente sorpreso oltre che divertito.Verso la metà del libro "Tiramolla 60+1", la sequenza di storie firmate Renzi e Rebuffi fa una pausa, proponendo "Abbacchio con pistacchio", nella quale Motta esalta la golosità del figlio della gomma e della colla facendolo cedere innanzi a una porzione multipla di abbacchio al pistacchio, cibaria inclusa nel menù del giorno di un ristorante della sua città. 
Il tutto, beninteso, dopo confronto di Tiramolla con se stesso, tradotto genialmente in duplicazione del personaggio invece che in una più banale riflessione didascalica...
 

Va da sé che all'abbuffata faccia seguito un sonno travagliato, nel quale un Tiramolla gonfio come un otre fa sogni bizzarri che lo catapultano qua e là... Sogna di essere un'annoiata pompa di benzina che decide di farsi un giro entrando nel serbatoio dell'ultima auto cui viene fatto il pieno, ritrovandosi a vivere una contorsionistica esperienza che forse omaggia un po' "Tempi moderni" dell'immenso Charlie Chaplin... 

26/12/13

BUONA AZIONE UGUALE MINCHIONE: Gli ultimi Geppo di Angelo Scariolo e Giancarlo Agnello.


Angelo Scariolo

Il motivo del titolo del post lo vedrete nelle tavole di Agnello postate in basso.
Dopo il periodo "buio" della fine anni ottanta, con albi pieni di ristampe e sbattellamenti senza fantasia, nel decennio successivo gli eredi di Renato Bianconi provarono a rinnovare il personaggio, con coraggio, per restare nell'edicole italiane ormai asfittiche e in overdose di manga e super eroi.
Neanche Topolino sarebbe sopravvissuto se non avesse avuto alle spalle i grandi budget della Disney.
Era un'epoca vaga, nebbiosa di cui pochi hanno ricordi.
Noi ragazzi di ieri eravamo gia ometti  e quindi  impegnati nei mille rompicogliosi  impegni dell'età adulta.
Nel  tempo libero rimasto a disposizione eravamo più impegnati a rincorrere le sottane che a dare  spazio ad i nostri adorati compagni dell'infanzia.

20/12/13

Mario Sbattella non c'è più.



Ne da la triste notizia Sandro Dossi su  Facebook.
Uno dei pilastri di Casa Bianconi.
Un caro amico dello stesso Sandro e di Pierluigi Sangalli, Alberico Motta, Tiberio Colantuoni, Nicola Del Principe, Umberto Manfrin  e di tutti gli altri artisti che ci hanno fatto sognare.
Mario  è andato via questa primavera senza che la famiglia ne avesse dato notizia.

C4C: RECENSIONE: LE STORIE NUMERO 15 “I FIORI DEL MASSACRO”

copertina 

Giona contro Gastone Paperone


Premetto che questo scontro molto probabilmente non sarà disegnato da nessuno perchè essendoci la Disney di mezzo dubito che ci darebbero il permesso.
Io un idea me la sono fatta . 

19/12/13

Superman contro Obelix! Action Comics 579 Maggio 1986

Profumo di Ergo Sprint

Una delle cose che più mi dispiace del nuovo corso super-eroistico americano è che "omaggi" del genere dubito che ne vedremo mai più.
Dopo Frank Miller  tutto è diventato serioso e, nel limite del possibile, realistico.
Mi piacciono i nuovi comics ma una strunzatella ogni tanto rallegra e male non fa.
La storia è frutto della follia di Keith Giffen e Bob Oksner.

15/12/13

I PRIMI CINQUANT'ANNI DI BRACCIO DI FERRO- Edizioni RIZZOLI JUNIOR -1979-148 pagine*****



Potrei recensirlo ad occhi chiusi e con le mani bendate.
Troppo costoso per le mie tasche nel lontano 1979, quando avevo appena 8 anni, lo sfogliavo ogni giorno nella Biblioteca comunale di Agrigento, posta una volta nell’assolato Viale della Vittoria.
Era uno di quei libri non cedibili, non poteva essere prestato ed aveva nel tagliandino quell’odiosa “C” rossa che diceva “devi venire qui ogni giorno” per godere di tanta bellezza.

13/12/13

Le meraviglie di Ebay-Il Braccio di Ferro Catanese degli anni quaranta: Capitan Mineo!


Albetto degli anni quaranta appena visto in un asta.
Ho soltanto le immagini e le informazioni del venditore che lo indica come "giusto" clone di Braccio Di Ferro.
L'editore è SAG di Firenze..
La firma in copertina mi sembra Bardi.

12/12/13

Guida al "Nuovo" collezionismo di fumetti parte seconda: Dragonero, Topolino 3019, Dylan Dog Falconara ed i soliti Morti Viventi.


Questo post è la continuazione di quello pubblicato un po’ di tempo fa.
Le tendenze attuali sono:


Il romanzo a fumetti Bonelli di Dragonero, che dopo l’uscita della serie regolare è diventato un piccolo must ed un acquisto obbligato per chi vuole la collezione completa.
L'albo arriva tranquillamente a 60 €

Anni settanta: L'amore é...di Kim Casali


Chi non ricorda queste icone pop che imperversavano su miliardi di gadget?
Con i due hippies nanetti nudisti credo di avere avuto anche qualche t-shirt (da bambino ti veste la mamma incurante delle sberle che possono darti i bulli della scuola elementare) .
Credo che insieme al simbolo "peace" rappresentino un decennio rivoluzionario e mentre li ritenevo melensi già da poppante ora m'ispirano tenerezza e speranza.
Sono prodotti commerciali ovvio, però il messaggio d'amore che veicolavano, adesso, sembra qualcosa di lontanissimo e irrealizzabile.

06/12/13

Recensione per C4C comic-BATMAN – COS’È SUCCESSO AL CAVALIERE OSCURO? (Deluxe)


Visto che leggo anche tanta roba nuova e non mi andava di aprire un altro Blog ho deciso di virare le mie recensioni "sul presente" a  C4C comic , sito di news sui fumetti  molto interessante e curato.
Dovrei scrivere una recensione alla settimana, anche perchè ho Retronika da coccolare.

04/12/13

Personaggi: da Tv Junior: Andy Tramp, vagabondo zozzone

Anvedi er vecchio...tocco di classe la tetta che cala sul fumetto della vignetta in basso

Leggevo Tv Junior n.22 del 1980 e questo fumetto scritto da Sergio Trinchero e disegnato da Arnaldo Orazi, tipo che ha lavorato per Disney e anche per Fix und Foxi, mi ha lasciato così :-O
Non che io sia un bigottone ma quel gran pezzo di Ubalda con la frusta non era un pò troppo audace per un giornalino che conteneva anche storie dell'Ape Maia?

27/11/13

Wolverine di Chris Claremont e Frank Miller-Edizioni Playpress-Lire 8.000-1989***1/2





Logan è il personaggio perfetto.
Un passato oscuro che ogni sceneggiatore può ridefinire.
Un nano irsuto che il disegnatore può tratteggiare nel suo stile personale senza che il character perda la propria identità.
Una versione violenta di Corto Maltese, un Popeye moderno (per un periodo, quello secondo me migliore, era il guercio di Madripoor), uno Zio Paperone Barksiano giovane e irruente nel Klondike, uno 007 lercio, un barbaro, un super eroe, un vigilante, un killer, un samurai, un uomo, un mostro.

Wolverine può essere tutto,  è questa la forza della migliore icona Marvel partorita nei seventies, anche se il meglio della sua saga verrà prodotta negli anni seguenti.
Il volume edito dalla Play Press è uno dei primi esperimenti, dopo di quelli  del periodo Labor Comics e qualche speciale della benemerita Star, di dare “lustro da libreria” alle avventure dei super uomini.


Nel mercato italiano non si era ancora compresa la levatura artistica di quello che i comics americani di massimo consumo avevano raggiunto persino nelle serie regolari, senza tirare in ballo le ormai inflazionate Graphic Novel.
Qualcosa aveva intuito la Rizzoli che aveva iniziato ad intercalare tra classiconi, capolavori  e scemenze autoriali qualche storia o inserto dei personaggi D.C. ma l'avvento degli hypergeek nazionali esperti dell’universo in spandex era ancora lontano.
La miniserie scritta da un prolisso Claremont e disegnata da un acerbo Miller sembra un action della Cannon Group oppure un film di Ninja con i baffoni biondi di Godfrey Ho.



E’ la prima, tra le tante venute dopo e che hanno inflazionato il personaggio, ad analizzare la psicologia complessa di un eroe per caso, un essere umano travolto dalla sua vita dolorosa e travagliata, mutante non solo nei geni ma anche nei sentimenti e le reazioni.


La ricerca d’equilibrio di uno sbandato alla Jack Kerouac che si ritroverà ad essere un futuro Vendicatore.
Forse per il canadese sarebbe stata migliore una “posizione di mezzo”, quelle ombre notturne che nascondono un Punisher o un Moon Knight.


Questa avventura giapponese è un racconto formativo e sembra quasi di vedere l’ultimo samurai di Edward Zwick, prima la mancanza di comprensione dello stile di vita orientale e poi la ricerca spasmodica dell’onore. 


Claremont ha un modo di scrivere che ormai appare obsoleto, troppo didascalico e descrittivo, Miller ha un tratto a volte fastidioso con tanti alti e bassi ma forse la colpa è delle “vecchie” chine  di  Josef Rubinstein.
Nel complesso non ci troviamo di fronte ad un capolavoro ma di sicuro è una lettura sostanziosa e ben costruita.
Consigliato e mi pare che si trovi anche a poco.




25/11/13

21/11/13

Il Tiramolla dell'Annexia secondo Gaspare Pero


Posto la mailrecensione di Gas75 con qualche aggiunta*:

Ieri, uscito dal lavoro, sono andato in fumetteria a ritirare i due volumi dell'Annexia dedicati a Tiramolla.
Sono davvero due balenotteri, di oltre 300 pagine ciascuno, con una copertina stampata su una apparente "carta povera", che tuttavia rende pienamente la passione dei curatori *(Luca Montagliani per sua maestà Giorgio Rebuffi ) di queste antologie nel raccogliere queste storie oramai antiche e rarissime, oltre a svariati contenuti extra (copertine originali, articoli,...); storie ristampate non attraverso tavole originali (in molti casi introvabili), ma ripulendo scansioni di collezioni private (non sta scritto esplicitamente, lo deduco), sacrificando i colori ma ottenendo un bianco e nero pulito che sa tanto di riuscito "restauro" di queste opere d'arte.